Cinque
 
 
Arrivammo a casa che era diventata sera.
Erano quasi le otto. Adoro il modo in cui le giornate si stanno allungando.
Appena entrai sentii che Carlisle e Edward stavano parlando di me.
-“Carlisle, stavo pensando che quasi sicuramente Sophie riesce a controllarsi dalla sete in un modo anormale. Riesce a controllarsi davvero molto.”-
-“Si, stavo pensando la stessa cosa, forse ha questa qualità.”-
-“Secondo me ha anche qualcos’altro, devo solo capire cosa …”-
Non badai molto a quello che stavano dicendo, soprattutto perché adesso avevo molta sete.
Andai in cucina dove c’era Esme.
-“Sophie, come stai?”-
Mi salutò in un modo adorabile e forse sapeva che dovevo nutrirmi.
-“Bene, anche se … “-
-“Scommetto che hai sete”-
Edward.
Ancora dovevo abituarmi che Edward riusciva a leggermi nel pensiero.
-“Che ne dici di andare a caccia con Alice?”-
-“Qualcuno ha detto il mio nome?”-
Ed ecco anche Alice.
 Stava succedendo tutto molto velocemente.
-“Io sto andando a caccia, qualcuno vuole venire?”-
-“Alice, che ne dici se Sophie viene con te? Ha sete.”-
-“Sarebbe magnifico! Sophie, avrai delle fantastiche lezioni di caccia!”-
Edward sfoderò un sorriso sghembo. Il sorriso più bello che abbia mai visto il quattordici anni.
Alice scomparve.
Bene, come si fa a correre? Ero circondata da domande stupide e sapevo che Edward stava sentendo, ogni tanto rideva.
Poi iniziai a correre normalmente.
In meno di un minuto mi ritrovai vicino ad Alice.
-“Oh, ce l’hai fatta a raggiungermi!”-
-“Ok, può sembrare stupido, ma non sapevo come si faceva a correre così velocemente.”-
-“Hahahaha, tranquilla, ora sai come … senti quest’odore? E’ un cervo. Te lo lascio, fammi vedere quello che sai fare.”-
Io, amante del film “Bambi” stavo per mangiare un cervo vivo.
-“Veramente non so fare niente”-
-“Lasciati andare. La sete ti farà fare tutto.”-
L’ultime parole di Alice mi preoccuparono, ma avevo davvero sete.
Eccolo.
Non lo vedevo, ma sentivo che si stava avvicinando.
Seguii il consiglio di Alice e iniziai a lasciarmi andare.
Poi lo vidi.
E’ lì, in mezzo alle piante ed è tranquillo. La sete iniziò a prendersi il controllo di me e tutto venne naturale.
Mi avvicinai calma, lui non mi vedeva, ma sapeva che io ero lì, pronta per ucciderlo.
Poi d’un tratto gli scattai contro.
Il cervo correva, ma io ero più veloce di lui.
Riuscii a prenderlo. Prima di ucciderlo lo guardai negli occhi e gli chiesi scusa come un’idiota.
Affondai i denti nel suo corpo.
Dio mio quello che provai in quei momenti era indescrivibile.
Avevo sete e stavo assaporando il gusto della mia preda.
Suona tutto così malvagio, oscuro. In realtà è tutto magnifico per un essere come me.
-“Sophie, hai fatto davvero un ottimo lavoro, certo ti sei un po’ sporcata, ma sei stata grandiosa. Possiamo andare o ne vuoi ancora?”-
-“Povero Bambi”-
Non so come mi uscirono quelle parole. Giuro. Non volevo dirlo.
-“Hahahahahhaha! Sophie ma che dici! Hahahahaha!”-
Alice scoppiò a ridere, me lo aspettavo. Avevo appena detto una cavolata assurda.
-“Io sono a posto, possiamo andare.”-
-“Dai, per il primo giorno da vampira è andato bene, no?”-
-“E’ il primo giorno e già mi sembra che faccio tutto questo da una vita.”-
-“Perfetto. Eri destinata a diventare vampira, ti avevo visto.”-
-“Anche se avrò quattordici anni per sempre. Che palle.”-
-“Dai, andiamo, a casa ci aspettano, facciamo a chi arriva prima?”
-“Sai che vincerai tu, vero?”-
Alice era già sparita.
In effetti si, come prima giornata da vampira era stata fantastica e, stranamente, mi sembrava tutto normale.
Una volta che sei un vampiro devi fartene una ragione, lo sarai per sempre.
Iniziai a correre.