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Autore: Haribo96    16/02/2012    1 recensioni
Cioè, bo. Aggiornerò capitolo per capitolo, non so quando, più o meno quando mi verrà l'ispirazione giusta. Uhm, bhè che dire, ONE DIRECTION, quindi la storia si incentra su di loro e altre tre ragazze, anche se principalmente si parlerà solo di una coppia. Bhè, buona lettura (?)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Subito dopo aver salutato Zayn, la ragazza si era praticamente fiondata in soggiorno, trovandolo immerso nel buio. 
Un divano era vuoto, quindi uno dei due era sveglio per forza. 'Fa che Harry sia sveglio, ti prego!' pensa tra sè e sè. 
Si avvicina al divano ma deve avvicinare di più al viso per capire chi fosse. Harry. Le si ferma il cuore in petto e gli scosta i riccioli che gli erano caduti sul volto. 
Almeno quando dormiva era tranquillo. Senza neanche accorgersene si era messa in ginocchio, per guardarlo faccia a faccia. 
Sperava solamente che non si svegliasse, altrimenti sarebbe diventata peggio di un pomodoro. 
C'avrebbe parlato dopo, meglio lasciarlo nei suoi sogni. Kate sorrise, rassenerata a sua volta dall'espressione di Harry. Poi si allontanò a grandi passi dalla sala. 
 
 
 
Nel frattempo...
Louis, Julie, Niall e Nicole, aveva deciso di andare ad un parco divertimenti. Liam e Zayn avevano deciso di rimanere a casa, notando che tra i quattro c'era qualcosa di tenero, Kate aveva la febbre ed Harry si era offerto di rimanere in casa con lei, non sapendo della presenza degli altri suoi due amici. 
I quattro si divisero pian piano, Niall e Nicole entrarono nella casa degli orrori e gli altri due decisero di girovagare un po', arrivando nei pressi della ruota panoramica. 
Louis era molto spiritoso e Julie rideva quasi per tutto, quindi era anche per questo che stavano quasi sempre a ridere, soprattutto quando stavano insieme. 
"Voglio farti una sorpresa." Disse Louis, senza neanche aspettare una risposta da lei. Le coprì gli occhi con la sua sciarpa, e le prese la mano, trasportandola verso la Ruota. 
La ragazza sorrise allegra e curiosa allo stesso tempo. Aveva sempre adorato le sorprese e se poi era Louis a farle, ancora meglio! E poi, dopo quel bacio le cose erano cambiate. Non riusciva più a staccarsi da lui. 
Louis pagò per entrambi e la fece sedere al suo fianco. Quando furono in cima, e la ruota si bloccò, tolse la sciarpa dagli occhi di Julie. 
"Guarda che meraviglia, ti piace?" Era visibilmente attratto da quel panorama, anche se preferiva quello al suo fianco. 
La ragazza era impallidita. Si guardò intorno, il cuore a mille. No, no. Sarebbe potuto accadere di nuovo. No. No. No. 
Louis la guardò perplesso. "Julie, va tutto bene?" 
Lei non rispose e strinse ,con tutta la forza che aveva, la sbarra che l'avrebbe dovuta tenere al sicuro e rimase immobile come una statua. 
Louis continuò a guardarla, sempre più preoccupato e quando scesero dalla ruota, notò che tremava da capo a piedi. Non avrebbe mai immaginato che soffrisse di vertigini. 
La portò in uno dei tanti bar che c'erano, ed ordinò un milkshake per entrambi. La aiutò a sedersi, ma non insistette più di tanto per sapere il suo silenzio. 
La ragazza si era leggermente calmata. Aveva entrambe le mani sul tavolo, ma l'immagine di una caduta che gli si rimetteva la cervello, davanti agli occhi, ovunque. Avrebbe voluto urlare. 
"Non mangi?" 
Julie si riscosse al suono di quella voce, così limpida. Incontrò i suoi occhi, ancora preoccupati. Si portò la cannuccia alla bocca, ma solo quando sentì il suo tocco caldo sulla mano iniziò a bere. 
Louis parlò poco dopo, non sarebbe mai riuscito a rimanere in silenzio per così tanto tempo. 
"Soffri di vertigini?" 
"Sì" 
"Da quando?" 
Alla ragazza girò la testa, però rispose comunque. Era doloroso ricordarsi tutto, però alla fine lui meritava di sapere. 
"Quando ero piccola, è successa una cosa tremenda, proprio su uno di quegli aggeggi." indicò con il capo la ruota panoramica. "Ero lì con mio fratello.. la ruota si bloccò e rimanemmo fermi per un bel po' di tempo lassù, eravamo sul punto più alto e..e.." non riusciva a proseguire, il ragazzo le strinse la mano, sorridendo incoraggiante e donandole la forza di proseguire. "c'era un tipo, un po' più sotto di noi.. penso stesse male, forse aveva qualche malattia, non lo so..." le lacrime iniziavano a scendere sulle sue guance senza ritegno. "si è lanciato nel vuoto. L'ho visto con i miei occhi." buttò la testa sul tavolo. Louis si alzò e le si sedette al fianco, accarezzandole i capelli e circondandole le spalle. 
"Shh, Julie, non succederà di nuovo, shh" iniziò a cercare di tranquillizzarla con parole dolci e ci riuscì alla grande. La ragazza si abbandonò sul suo petto, bagnandogli addirittura la camicia. "Scusami, se l'avessi saputo, non ti c'avrei portato." continuò lui. " E poi che sfiga, tra tutte queste attrazzioni, vado a scegliere la peggiore." 
Lei ridacchiò appena, rincuorata che avesse finalmente qualcuno con cui parlarne.  Non aveva fatto altro che piangere per quell'episodio, poi arrivava lui con una delle sue solite battute e la faceva ridere. Quel ragazzo era veramente una mano dal Cielo. 


Nicole e Niall, appena usciti dalla casa dell'orrore, avevano fatto il giro di quasi tutte le attrazioni, quindi si sedettero su una panchina, quasi per riprendere fiato. 
Il ragazzo aveva le guance rosse per il freddo ed era una cosa che a Nicole piaceva. Bhé, il fatto era che a lei piaceva proprio Niall e basta. 
Niall aveva pianificato tutto nei minimi dettagli ed in pochi minuti. Sembrava che tenesse il ritmo con il piede,di una canzone che aveva in testa. 
Aveva un braccio dietro la ragazza e la testa di lei era posata sulla sua spalla. C'era un via vai continuo, però Niall fremeva all'idea di quello che stava per fare. 
Girò la testa verso Nicole, che lo guardò perplessa. 
"You're insecure,Don't know what for,You're turning heads when you walk through the door,Don't need make up,To cover up, Being the way that you are is enough." 
Lei strabuzzò gli occhi, mentre i passanti li guardavano incuriositi ed arrossì leggermente. "Niall.." 
Lui sorrise, ma ignorò il suo arrossire. Si alzò in piedi, cantando più ad alta voce. 
"Baby you light up my world like nobody else. The way that you flip your hair gets me overwhelmed. But when you smile at the ground it aint hard to tell. 
You don't know oh oh You don't know you're beautiful If only you saw what I can see You'll understand why I want you so desperately Right now I'm looking at you and I can't believe You don't know oh oh you don't know you're beautiful oh oh that what makes you beautiful!" 


Nicole arrossì violentemente, poi lui cambiò completamente ritmo, però sorrideva raggiante e le persone che passavano ormai l'avevano riconosciuto e continuavano a dire: "E' uno degli One Direction!" indicandolo. 
Cosa che mandò Nicole ancora più in imbarazzo, però aveva il cuore che sarebbe potuto scoppiare dal petto per quanto batteva forte. Niall si avvicinò di nuovo a lei e le prese una mano. D'accordo, forse quella volta era stato troppo presto, ma era stanco di aspettare, sapendo che lei ricambiava quello che provava, sembrava un'assurdità. 

" Cause you were right here 
And I should have taken the chance 
But I got so scared and I lost the moment again. It's all that I can think about, oh. You're all that I can think about 

Is your heart taken?
Is there somebody else on your mind?
I'm so sorry, I'm so confused
Just tell me, am I out of time? 
Is your heart breakin'? How do you feel about me now? I can't believe I let you walk away When, when I should have kissed you I should, I should, oh, I should have kissed you."
Bene, Nicole. Ora puoi ufficialmente stramazzare al suolo. Niall non perse altro tempo e a Nicole già mancava il fiato dalla sua prima nota cantata. La sua voce sembrava cambiata ma allo stesso tempo rimasta la stessa. Era migliorato nel canto, ma sentiva che quella voce le era sempre appartenuta, che era per lei che aveva sempre cantato. La fece sentire importante e nessuno l'aveva mai fatta sentire così. Fregandosene della folla che si era fermata ad osservare il ragazzo cantare, Niall aveva attirato la ragazza a sé e l'aveva baciata. Aveva aspettato anche troppo e Nicole pensava lo stesso. Ricambiò il bacio, fregandosene anche lei della folla. Sembrava un sogno, un sogno che diventava realtà. Il ragazzo con la voce più bella del mondo che le cantava una canzone. Per lei. D'amore. Il giorno più bello della sua vita. 


Kate era più che impaziente, non riusciva a stare ferma. Quel sogno era stato davvero molto rivelatore, non aspettava altro che Harry si svegliasse, ma sembrava peggio di Aurora, ovvero la bella addormentata del bosco. Decise di farsi una doccia veloce, almeno avrebbe passato il tempo. Andò via da casa di Niall e tornò a casa sua. Non seppe nemmeno lei come fece a fare così velocemente e soprattutto come aveva fatto a passarle così velocemente la febbre. Però era tipico, le rimaneva solo per un giorno. Si fece una doccia calda, i suoi erano usciti, lasciando suo fratello da solo, dormiente. Che irresponsabili. Uscita dalla doccia, la ragazza si vestì in fretta e furia, sempre molto sportiva, ovviamente. Esce dalla porta del bagno e si ritrova Joshua seduto per terra tra le lacrime. I boccoli biondi che gli andavano davanti gli occhi. Lo prese in braccio. 
"Che succede, Josh?" 
Lui non rispose, forse aveva semplicemente fame. Incredibile quando assomigliasse a Zayn. Glielo ricordava troppo. Però quei boccoli.. ed eccola lì che pensava di nuovo ad Harry. Stava diventando un'ossessione! Si asciuga i capelli e li lascia sciolti, mentre il fratellino la guardava assorto. Gli preparò una colazione abbondante, nemmeno fossero degli americani, e aspettò che finisse. L'avrebbe portato con lei, non poteva lasciarlo lì da solo. Trovò un biglietto sul tavolo della cucina, mentre metteva apposto. 
"Katlyn, noi usciamo, dobbiamo andare a prendere tua cugina all'aereoporto, ricordi? Bada a tuo fratello! Con amore, mamma." 
Si era completamente dimenticata di quel piccolo particolare. Tra l'altro quei due non si erano neanche accorti che non era tornata a casa. Sospirò amareggiata prima di preparare il bambino. 
"Dove andiamo?" Chiese emozionato appena fuori la porta di casa. 
"Andiamo da Niall, non vuoi giocare un po' con Zayn?" 
Sorrise raggiante per tutta risposta. 
Una volta arrivati a casa del ragazzo, cercò Zayn, che parlava allegramente con Liam ed Harry, cercando di calmare quest'ultimo. Sembrava preoccupato. 
Joshua non aspettò neanche di togliersi quella mezza specie di armatura, tra cappello sciarpa e giubbotto e saltò direttamente tra le braccia di Zayn. 
"Ehi, piccoletto!" Gli tolse il cappello e gli scompigliò i folti ricci. 
"Zani!" Kate scoppiò a ridere. Adorava il modo in cui il fratello chiamava Zayn. 
I ragazzi si voltarono, Kate cercò di trattenersi ma non ce la fece. Prese anche lei una corsa assurda, nemmeno avesse visto dell'oro luccicare in terra, e si fiondò tra le braccia di Harry. 
"Che ti prende?" Sembrava sorpreso, ma parecchio contento. 
"Non mi stupirei sapendo che voi due siete fratelli" Liam rideva e indicava Joshua e Kate. Poi guardò Zayn. "Allora io torno tra poco" gli rivolse un'occhiata come per dire 'tu sai'. Sorrise, salutò tutti e uscì. Zayn portò Joshua a giocare fuori, intuendo le intenzioni di Kate. Era incredibile come in pochi giorni, Zayn avesse capito che cosa passava nella mente della ragazza ogni singolo giorno. 
"Allora, a cosa dobbiamo questo sprizzo di felicità?" insistette Harry. 
Lei si morse il labbro. "Ho fatto un sogno rivelatore sta notte." 
"E tu ti fidi della tua mente contorta?"
"Tu ti fidi di te stesso?" Kate rise guardandolo interrogativa, poi riprese, arrossendo appena. "Ti chiedevo che cosa avessi detto quando me ne sono andata, l'altra sera."
Lui distolse lo sguardo e lei si spostò per riaverlo di nuovo faccia a faccia. Si guardarono negli occhi per alcuni secondi, poi lui annuì e lei continuò. "Pensavo di aver sentito bene, ma volevo fartelo ripetere, per essere sicura e tu.. tu continuavi a non guardarmi a dirmi che non sapevi ripeterlo perché non provavi più le stesse cose e.. e.. io..io.." iniziò a balbettare ma si fermò subito quando la mano del ragazzo andò a toccare la sua guancia e la trascinò verso il suo petto. "Era solo un sogno Kate, sta tranquilla. Vuoi che te lo ripeta?" 
"Che era solo un sogno?" si staccò da lui, per guardarlo negli occhi. 
Lui rise, ma la mano sulla guancia di lei non accennava ad andare via. "Quello che ho detto ieri sera sul serio. Non mi avevi lasciato finire.."
Lei distolse lo sguardo per un secondo, poi lo guardò nuovamente. "Solo se lo pensi davvero." Disse decisa. 
Lui non ci pensò due volte. "Come lo pensavo ieri, la mia idea non è cambiata e tu lo sai." rise un attimo per poi tornare serio. "Ti amo Katlyn". 
Non era come la sera precedente, non era più detto con la consepevolezza di chi sa di non essere ricambiato, ma il contrario. 
"Anche io, Harry." 
Rimase un attimo stupito e con la mano fasciata avvicinò i loro visi, unendoli in un dolce bacio. 



Okay, San Valentino mi ha fatto male! YEAH. Ma comunque, spero vi sia piaciuto! :') A presto :3


 

 

  
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