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Autore: roxiee    23/09/2006    5 recensioni
La giovane Weasley frequenta già il suo 5° anno, ma il suo cuore palpita ancora per il bel grifondoro per eccellenza, finché un piccolo incidente non le farà vedere in modo diverso ciò che la circonda.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Ginny
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo ottavo: Il mio nome è Selene Serpeverde.

- Vinceremo noi! - esclamò il Serpentello.
- Neanche per idea, vinceremo noi Grifondoro. - rispose la Grifoncina.
- Non illuderti dolcezza. Questo è il primo incontro dell'anno e la vittoria andrà ai migliori... - controbatté a sua volta il biondino.
- Cioè ai Grifondoro. Noi siamo i migliori e come hai appena detto tu, vinceremo noi. - continuò la frase Ginny, interrompendo il biondino con cui parlava da un'ora buona.
- Ho detto che vinceranno i migliori, non i peggiori. - sostenne ancora il Serpeverde riducendo gli occhi a due fessure.
I due ragazzi continuarono a stuzzicarsi e a rispondersi per le rime, finché Draco non sentì dei rumori provenienti dall'esterno, i quali annunciavano l'imminente inizio della partita.
Il Serpeverde rendendosi immediatamente conto che erano entrambi in ritardo, si voltò velocemente verso la ragazza.
- Che ore sono? - gli chiese perentoriamente il Serpeverde.
- Sono le 16,45. Siamo in ritardo! Fra 15 minuti incomincia la partita, non ce la faremo mai! - gli rispose con una nota di panico nella voce la Grifondoro, dopo aver guardato l'orologio.
Draco, senza nemmeno ascoltare le parole della rossa, le agguantò una mano e iniziò a correre il più velocemente possibile verso il campo, mentre Ginny, dopo essersi ripresa dalla sorpresa per lo scatto improvviso del ragazzo, iniziò a correre a sua volta.
- Tu... Tu... è tutta colpa tua. - disse irata la rossa al biondino.
- La colpa non è affatto mia. Sei stata tu a distrarmi e poi non sprecare fiato. Corri! - esclamò esasperato il ragazzo.
La Grifondoro e il Serpeverde corsero come il vento e in circa 10 minuti arrivarono davanti agli spogliatoi dei giocatori.
Una volta lì, Ginny, dopo aver ripreso fiato per un attimo, si voltò velocemente verso il biondino, che stava per entrare nello spogliatoio della sua squadra, gli si avvicinò e, alzandosi sulle punte dei piedi, gli diede un bacio sulla guancia.
- Buona fortuna campione. - Gli sussurrò poi dolcemente all'orecchio la Grifoncina.
Al gesto e alle parole della ragazza, Draco, non facendole notare l'imbarazzo che provava, si abbassò leggermente verso di lei e, accarezzandole la guancia, le diede un dolce bacio sull'altra.
- Buona fortuna anche a te piccola. - le bisbigliò con voce dolce e intensa il Serpentello.
- Malfoy lascia immediatamente mia sorella e tu vieni subito qui. - Ringhiò un ragazzo dalla porta dello spogliatoio dei Grifondoro.
Presi di sorpresa, sia Draco sia Ginny, s'irrigidirono.
- Mi dispiace. - le disse il biondino a voce bassa, in modo che lo sentisse solo lei, appena si riprese dalla sorpresa.
- fa nulla, ma per favore và. - gli rispose la rossa rivolgendogli un dolce sorriso, utilizzando lo stesso tono del ragazzo.
Draco avrebbe voluto voltarsi verso quel Weasley rompiscatole e dirgliene quattro per aver interrotto il loro scambio di battute, ma sapendo che in quel modo avrebbe probabilmente fatto solo arrabbiare la ragazza che aveva vicino, si limitò ad annuire, voltarsi ed entrare nello spogliatoio dei Serpeverde, senza nemmeno rispondere agli insulti che il rosso Grifondoro aveva cominciato a lanciargli contro.
Ginny rimase completamente spiazzata dal comportamento del biondino, non si sarebbe mai aspettata da lui quella reazione. Era sicura di aver letto negli occhi del ragazzo il desiderio di voltarsi e iniziar litigio con suo fratello, ma inspiegabilmente lui alla fine aveva fatto come lei gli aveva chiesto; Era stato dannatamente comprensivo e per quel gesto la Grifondoro si ripromise mentalmente di ringraziarlo appena possibile.
- Si può sapere che stavi facendo con quello lì? E perchè gli hai permesso di baciarti? - chiese il fratello maggiore della Grifoncina, mentre lei stava ancora pensando al gesto del ragazzo che se n'era appena andato.
Quelle parole mandarono Ginny completamente in tilt. "Come diavolo si permette mio fratello di arrivare, interromperci, offendere Draco e poi farmi queste stupide domande, dopo che Draco si è comportato così bene?" furono le uniche parole che continuavano a venirgli in mente.
- Come ti permetti di farmi queste domande, non sono affari tuoi. Ron cresci e smettila di starmi addosso. - sbottò irata la ragazza col tono più duro e arrabbiato che possedesse, voltandosi di scatto verso il fratello.
Dopo aver parlato la Grifondoro, ancora arrabbiata, si voltò ed entrò nello spogliatoio dei Grifondoro seguita dopo dal fratello, che continuava imperterrito la sua scenata anche in presenza di tutta la squadra, ma, fortunatamente per Ginny, alcuni minuti dopo la partita iniziò.
Solo dopo 2 estenuanti ore di gioco, al punteggio pari di 212 a 212, Harry Potter, cercatore dei Grifondoro, riuscì a prendere il boccino d'oro portando così la sua squadra alla vittoria.
Tutti i Grifoni, i Tassi e i Corvi presenti alla partita si riversarono immediatamente nel campo esultando e festeggiando i vincitori, ma dopo alcuni minuti l'attenzione di tutti si concentrò su una Corvonero che si era letteralmente lanciata tra le braccia del cercatore dei Grifondoro e l'aveva, senza troppi complimenti, baciato con passione.
Tutti, compresi Serpeverdi e Professori, rimasero sorpresi nel vedere Cho Chang baciare Harry Potter, ma rimasero ancora più stupefatti nell'osservare Harry rispondere appassionatamente al bacio della ragazza.
Tra tutta quella gente stupita, che impressionati seguitavano a guardare la scena, c'era però una ragazza dai capelli rossi con le guance rigate dalle lacrime e gli occhi fissi sul ragazzo miracolosamente sopravvissuto e la cacciatrice dei Corvonero.
La Weasley non riusciva a trattenersi, riusciva unicamente a guardare immobile quella scena e a piangere tutte le lacrime possibili.
In tutta quella confusione quasi nessuno notò alla rossa in lacrime: solo un ragazzo dai capelli biondi e dagli occhi di ghiaccio se n'accorse e stava per avvicinarsi a lei per consolarla, strafottendosene altamente di quello che avrebbe potuto dire il fratello della ragazza, quando la giovane Grifondoro ancora in lacrime scappò via volando sulla sua scopa.
Ginny continuava a volare, senza nemmeno guardare dove si stava dirigendo, non riuscendo a togliersi dalla mente l'immagine di Harry e Cho baciarsi. La ragazza, in fondo, già li aveva visti in quella situazione, ma una cosa era vederli che si baciavano nascosti in una stanza e una cosa era vederglielo fare davanti a tutta l'intera scuola.
Quel gesto poteva significare solo una cosa: il Grifondoro e la Corvonero dovevano essere arrivati ad una fase del loro rapporto in cui avevano raggiunto una tale sicurezza dei loro sentimenti, che avevano deciso di rendere la loro relazione ufficiale.
Ad un certo punto Ginny decise di scendere, sapendo di non poter volare in eterno, e solo quando fu a terra si rese veramente conto di dove si trovasse: Davanti a lei s'innalzava l'imponente foresta proibita.
In qualunque altra occasione non sarebbe mai entrata in quella foresta, ma in quel momento sentiva dentro di sé il bisogno di stare sola in un posto in cui nessuno l'avrebbe potuta disturbare o vedere, così, lasciando la scopa per terra, iniziò ad addentrarsi tra gl'alberi.
Ginny continuò a penetrare in quella fitta boscaglia, finché non trovo un piccolo laghetto nascosto dagli immensi alberi, circondato dalle piante e dai fiori più belli e strani che la ragazza avesse mai visto in vita sua.
La Grifondoro, rendendosi conto che quel posto appartato era stupendo, decise di restarvi un pò, così avvicinandosi ad enorme masso posto sulle sponde del laghetto vi si sedette sopra.
A Ginny, una volta che si fu seduta, le si riempì nuovamente la testa dell'immagine di Harry e Cho e non riuscendo a trattenersi scoppiò nuovamente in lacrime coprendosi automaticamente il volto con le mani.
La ragazza pianse per minuti interminabili, finché all'improvviso sentì una voce.
- Smetti di piangere, di sicuro tutte queste lacrime non risolveranno il problema. - le disse una voce femminile, con tono dolce, ma deciso al tempo stesso.
La rossa, a sentire quella voce a lei sconosciuta, alzò di scatto lo sguardo sulla fonte della voce appena sentita e rimase talmente stupita che non riuscì a parlare per alcuni minuti.
La creatura che le si era parata davanti era il fantasma di una bellissima ragazza dai capelli e dagli occhi neri come il carbone, con indosso uno splendido abito nero decorato da innumerevoli smeraldi verdi.
Secondo la giovane Weasley quella bellissima ragazza dagli occhi color ebano non poteva essere molto più grande di lei, ma sentendo su di sé lo sguardo del fantasma cercò di cancellare velocemente le lacrime che le bagnavano il viso e, solo quando fu sicura di non scoppiare nuovamente a piangere a dirotto, alzò di nuovo lo sguardo sul fantasma.
- Avanti non prenderla così. L'amore fa sempre un pò male, ma vedrai che si sistemerà tutto. - le disse ancora il fantasma col tono ancora più dolce e rassicurante, cercando di farla calmare.
- Come fai a sapere che piango per amore? - le chiese Ginny con la voce ancora roca per il pianto, sorpresa che la ragazza avesse capito così facilmente il motivo per cui stava piangendo.
- Ti si legge negli occhi. Non temere in un modo o nell'altro tutto si sistemerà. - le rispose sicura la ragazza non abbassando lo sguardo.
- Non credo che ci sia qualcosa da sistemare. Io lo amo, ma lui non ama me, non mi ha mai amata in 6 anni che ci conosciamo. - le confidò in un sospiro la Grifondoro, fidandosi senza remore della ragazza con cui stava parlando.
- Beh, allora fattene una ragione e và avanti, non puoi stare così per una persona che non prova per te quello che tu provi per lui e poi se non ti ama significa che non ti merita. - le disse ancora la ragazza.
La Weasley, sapendo che la ragazza aveva pienamente ragione, le donò uno dei suoi più bei sorrisi, sorriso che sparì, però, alle parole che la ragazza le rivolse alcuni secondi dopo.
- Ti aspettavo da molto tempo! - aveva esclamato dolcemente il fantasma.
- Aspettavi me? - chiese Ginny con voce esitante, sconcertata dalla frase appena sentita.
- Aspettavo qualcuno, non sapevo chi sarebbe venuto. - le spiegò gentilmente la ragazza, facendole un sorriso rassicurante.
La rossa, allarmata dalle parole appena sentite, si alzò di scatto dal masso su cui stava seduta.
- Cosa vuoi da me? E perchè mi aspettavi? - le chiese con voce spaventata, ma velata dal coraggio proprio dei Grifondoro, non abbassando lo sguardo dal suo.
- Vediamo. Credo che risponderò solo alla domanda più importante in modo che la risposta possa calmarti. Cosa voglio da te? Vorrei solo il tuo aiuto. - le rispose il fantasma con un sorriso sulle labbra e lo sguardo incatenato a quello della Grifondoro.
- E se non volessi aiutarti? - chiese ancora Ginny sulla difensiva.
- Io non posso costringerti a farlo. - le chiarì a sua volta la ragazza.
- Perchè vorresti proprio il mio aiuto? - le domandò curiosa la Grifondoro rincuorata dalla risposta precedentemente ricevuta.
- Hai trovato questo posto, sei l'unica che avrebbe potuto entrarvi per prima e ciò perchè caratterialmente sei colei che mi è più simile. A quanto pare non ce ne sono molte che ci assomigliano, ho aspettato a lungo che tu venissi. - le spiegò pazientemente la brunetta.
- A cosa ti servirebbe il mio aiuto? - le chiese ulteriormente la Weasley con tono più curioso di prima, anche se non completamente sicura di quello che il fantasma le aveva detto.
- Ho bisogno che tu mi dia una mano a scoprire chi mi ha uccisa e perchè? - le rispose il fantasma diventando improvvisamente triste.
- Tu non sai chi sia stato? – domandò retoricamente la rossa.
- No. Solo il desiderio di scoprire chi fosse stato mi ha permesso di restare ancora qui. Io devo sapere chi è stato e cosa ne è stato della persona che si trovava con me o non mi darò pace. - le confidò la ragazza.
La giovane Grifondoro aveva ancora mille domande da fare a quello strano fantasma, quando all'improvviso sentì la voce di qualcuno chiamarla da lontano, così, prima che questa persona la raggiungesse, si girò di scatto verso il fantasma della ragazza.
- Qual'è il tuo nome? - le chiese con tono urgente la rossa.
- Il mio nome è Selene Serpeverde. Il tuo qual'è? - le rispose il fantasma senza troppe cerimonie, avendo capito che la ragazza di fronte a sé doveva andare via.
- Il mio nome è Ginevra Weasley, ma tutti mi chiamano Ginny. - si presentò la Grifondoro.
Subito dopo aver sentito la risposta della ragazza, il fantasma di Selene Serpeverde, non dando neanche il tempo alla grifondoro di chiederle qualcos'altro, scomparve nel nulla; eclissandosi appena in tempo per non essere vista da un agitato Draco Malfoy.

Il Serpeverde, alcuni minuti dopo aver visto la ragazza scappare via a cavallo della sua scopa, era subito salito sulla propria ed era partito all'inseguimento.
Essendo lui il cercatore dei Serpeverde, l'aveva subito avvistata, ma prima che riuscisse a raggiungerla la ragazza era già entrata nella foresta proibita.
Malfoy inizialmente era indeciso sul da farsi, ma costatando che la sua giovane amica non si decideva ad uscire da quella fitta boscaglia, vi s'inoltrò a sua volta abbandonando la sua scopa vicino a quella della ragazza.
Stava girando da quasi un quarto d'ora continuando a invocare il nome della rossa Grifondoro, quando finalmente raggiunse la ragazza sulla riva di un laghetto.
Se fosse stato un altro momento e si fosse trovato in un qualunque altro posto, il ragazzo si sarebbe meravigliato della bellezza di quel luogo, ma rimanendo attaccato all'idea di trovarsi insieme alla ragazza nella foresta proibita e perciò, di conseguenza, in pericolo, prese la ragazza per mano e, mentre entrambi rimanevano in silenzio, iniziò a trascinarla tra gl'alberi fuori della foresta. Draco era a dir poco infuriato, ma la Grifondoro se ne rese pienamente conto solo quando, fuori dalla foresta proibita, il ragazzo, si voltò verso di lei.
- Ma che cavolo ti passa per la testa? - le sbottò il biondino, urlandole contro con voce furente. - Per quella stupida scena dello sfregiato con la Chang hai deciso di farti ammazzare? Deficiente, chissà quale animale avrebbe potuto attaccarti, mentre eri lì dentro.
- Eri preoccupato per me? - gli chiese Ginny con voce incerta, stupita che il ragazzo si fosse realmente tanto preoccupato per lei.
- Cretina è normale che fossi preoccupato per te, potevi morirci lì dentro. - le rispose Draco ancora arrabbiato, non riuscendo a trattenersi.
La Grifondoro, alle parole del Serpeverde, si sentì di nuovo sommergere dalle emozioni e dalle lacrime: da un ondata così potente e istantanea che avvertì il bisogno impellente di abbracciare e stringersi al ragazzo che le stava dimostrando così tanto interesse.
Il Serpeverde, a sentire la Weasley abbracciarlo, la strinse a sé a sua volta.
I due ragazzi rimasero in quella posizione per un tempo così indefinito per entrambi che i due non avrebbero mai saputo nemmeno dire se erano passati appena 2 minuti o già 2 ore.

Ringraziamenti:
Ginny 93: Grazie per il commento e scusa per l’attesa, ma non ci sono stata per le vacanze e, anche se avrei proprio voluto, mi hanno impedito di portarmi dietro il PC. Spero che questo chap ti sia piaciuto, ma nel prox ci saranno più novità. Ciao ciao. Roxiee.
terry: Grazie per il commento e per continuare a leggere la mia fic. Comunque la sto ripostando perché un po’ di tempo fa sono andata in un altro sito e mi hanno spiegato che il modo in cui scrivevo il discorso diretto era sbagliato, così ho pensato di correggere tutti i chap. Passiamo alla seconda domanda, non li posto tutti assieme perché li sto aggiustando via via che li posto, ma ci sto mettendo una vita poiché non sono un granché brava a correggere quello che ho già scritto; è solo colpa mia, chiedo scusa. Ciao ciao. Roxiee.
Grazie anche a tutti quelli cha hanno solo letto.
Ciao ciao. Roxiee

  
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