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Autore: KaienPhantomhive    16/02/2012    4 recensioni
-Seguito di 'Evangelion Alternate Future'-
Quattro mesi sono passati dalla comparsa dell'Angelo delle Tenebre e dalla disfatta degli Angeli Maggiori.
Ora una Nuova Genesi getta le ombre su quattro universi accomunati da uno stesso segreto.
Come finirà la storia dei ragazzi dal destino designato e del Multiverso?
Una favola attraverso lo Spazio ed il Tempo, fino ai Cancelli del Paradiso...alla ricerca della felicità.
-Citazione:
"Si schiudono i battenti del Cancello di Tanhoizer e si apre infine...la Heaven's Door!"
Serie coinvolte: Evangelion, GunBuster/DieBuster, Aquarion, Gurren Lagann
Fisica di riferimento:
Maxwell, Einstein, Tanhoizer, Schwartzchild, Lorentz, Teoria M, Supestringhe, Heisenberg
Genere: Drammatico, Guerra, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Neon Genesis Evangelion - Moonlight SINphonia'
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Siamo giunti alla Fine, dopo tanto tempo.
Non mi sento ancora di liquidarmi/vi del tutto, anche se temo sia inevitabile, perché la mia idea di ‘Epilogo’ si comporrebbe ancora di altri 2 capitoli: l’analisi speculativo ed il Mondo Alternativo nato dai desideri dei personaggi stessi.

Per chi volesse interrompere la lettura di questa FF con questo capitolo, sarei davvero molto curioso di sapere le impressioni riguardo questo genere di Epilogo; per chi volesse proseguire, sappia però che i tre finali alternativi NON SONO OPZIONALI, vanno letti in ordine: cioè il prossimo ha senso solo se leggete questo e quello dopo ancora solo se avete compreso i precedenti.

A voi la scelta…e grazie in ogni caso per avermi accompagnato al termine di questa ‘epopea di fan-fiction’ (XD) fino ad ora…

Ma lasciamo da parte i preamboli: l’emozione continua!

 
 
Giorno 7 (Epilogo I):
First Love, Final Love– Un Mondo Che Finisce
 
Domenica 19 Settembre 2019. Ore 00:00. Iperuranio.
 
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L’immensa Cathedral TERRA disattivò i propulsori a distorsione spazio-temporale, immobilizzandosi.
Agli occhi meccanici del ciclopico volto scolpito a prua, una visione trascendentale si offriva maestosa:
 
Immense Galassie, Mondi alieni, Nebulose dai colori iridescenti in perpetua ma impercettibile rotazione…l’interno Cosmo e la Vita stessa dall’origine del Creato era radunato in quel caos ordinato di colore ed Astri.
In lontananza, decine di costellazioni e Stelle Pulsar si aprivano e si originavano come petali di rosa, semplicemente dal Nulla.
 
 
*   *   *
 
 
Ponte di Comando. Super-Spiral Dreadnought ‘Cathedral TERRA’.
 
“C-cos’è…questo?!” – boccheggiò un Topless.
 
“Questo è l’Iperuranio.” – ripose lentamente Gendo Ikari – “La realtà parallela esistente solo nel Vero Vuoto, un luogo fuori dallo Spazio e dal Tempo, che siede come un Imperatore tra gli Universi noti.”
“L’essenza stessa del Multiverso è racchiusa in esso!” – proseguì Fuyutsuki, in un’estatica ammirazione – “Questo è il Principio Ordinatore della Vita stessa, l’unica vera condizione d’esistenza da cui si distaccano le nostre anime e si modella la Materia!”
Gen Fudo chiuse gli occhi, mentre una Coscienza quasi fluida gli scorse nelle vene:
“L’Iperuranio è nato prima del Multiverso stesso: quelle che vedete non sono mere Galassie…ma interi Universi lontani tra loro nello Spazio-Tempo; vite alternative, Desideri, paure, Scelte…ad ogni nostro atto di Volontà scriviamo una pagina del nostro Futuro ed affermiamo il Passato. Ognuno di quei Mondi non è altro che lo specchio di una scelta, il risultato dell’operato umano. Questi sono i Campi Elisi.”
 
Una lacrima rigò le guance scolpite di Yoko Littner, mentre parlò con foce flebile e frammentata:
“E’ per questo…che quelle Galassie stanno nascendo? Perché qualcuno, nel proprio Mondo, sta decidendo della propria vita? Allora quella laggiù, più grande e brillante…”
Indicò un’ampia Nebulosa distendersi all’orizzonte, nei più remoti recessi dell’Iperuranio, brillando di un fulgore dorato.
“…allora quella che si è appena formata…è la Scelta di Kittan!”
 
“Kittan…” – sussurrò Simòn, chinando il capo coperto di folti e lucidi capelli di cobalto.
 
“Forse è un Universo identico al nostro, poiché il risultato della sua scelta ci ha condotto qui.” – medito lentamente l’inquietante Lord Genome – “Eppure tuttavia è distaccato…”
 
Per una delle poche volte in vita sua, Thomas Hansel Zeppelin Gnaisenau abbassò lo sguardo altero, mentre una sensazione di disagio gli rimescolò l’intestino:
“Ma allora…dov’è Mike? Dov’è la sua Galassia, il suo Universo…la sua Scelta? DOVE E’ ANDATO A FINIRE IL MONDO PER CUI SI E’ SACRIFICATO?!”
 
Ci siete dentro.” – una voce melliflua e sottile rispose con grazia, gelando il sangue nelle vene dei presenti.
 
Il Vicecomandante Rossiu Adai scattò in piedi, puntando una colossale Città-Fortezza volante, dal lato opposto della grande Galassia centrale:
“Guardate là!”
“Alla fine è uscito allo scoperto!” – Fuyutsuki aggrottò la fronte.
I piccoli e penetranti occhi di Gendo Ikari si assottigliarono come lame:
“Quello è…”
Il Comandante Fudo non trattenne un moto d’impeto:
“…TOMAH!!!”
 
 
 
*   *   *
 
 
Contemporaneamente. Eden. Esterno.
 
Incurante dell’assenza d’aria, l’Angelo delle Tenebre avanzò sul lungo ponte di cristallo della Nave Trascendentale, seguito dal Nero Maggiordomo.
Chiuse gli occhi di ametista, sorridendo:
“Vi attendevo con ansia…Esseri della Spirale. Dovrei rendervi omaggio per il vostro servizio: siete stati in grado di rallegrare un cuore annerito da tempo come il mio. Questo luogo era stato violato solo un’altra volta, in un passato ormai remoto e dimenticato dal resto del Multiverso…”
Sollevò un palmo in aria…ed una farfalla di luce cangiante si creò tra le sue dita eburnee, sbattendo delicatamente le ali:
Apollonius…le tue ali strappate non hanno mai smesso di sanguinare, in questi dodicimila anni! Eppure, ora…siete nuovamente qui!”
Strinse la bestiola nel pugno, lasciando che si spegnesse la debole luce delle ali.
Un sorriso tagliente si aprì sul suo volto, mentre allargò il mantello con un colpo deciso:
Un’esplosione di piume dai colori mutevoli ed incisivi si spanse tutt’intorno, mentre grandi ali bianche si allargarono dalla nuca dell’Angelo Caduto:
 
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“Ho atteso così a lungo per rivelare il mio aspetto! Questo corpo è già proiettato nel Futuro…il Futuro del Nuovo Dio!
Poi si calmò, sussurrando:
“E’ giunto il momento di ridestare Thanatos…”
 
 
*   *   *
 
 
Ponte di Comando.
 
Un allarme risuonò nella vastità della Sala direttiva.
 
Makoto Hyuga visualizzò i dati del terminale ad ologrammi, inorridendo dallo sgomento:
“Non…non è possibile! Irruzione nel Settore 66! La Gabbia Contenitiva n.8 è stata violata!”
 
“Cosa?!?!” – fu l’unico segno di evidente indisposizione di Misato.
Ritsuko gridò allarmata:
“L’Evangelion 08!”
 
 
*   *   *
 
 
Esterno.
 
Con un bagliore bianco, un Wormhole nero squarciò lo Spazio, allargandosi ina serie di cerchi concentrici.
Lentamente, una sagoma antropomorfa di grandi dimensioni iniziò ad emergere:
La cuspide di un sottile corno metallico; il lume fosforescente di un visore ottico allungato, simile ad un ancora; un corpo longilineo ricoperto da una corazza grigia.
Un’aureola si stagliava sulla sommità del capo del gigante meccanico: l’Eva 08.
Al suo interno, un ragazzino dai fluenti capelli neri sollevò la testa;
Un occhio di rubino rilucette nell’oscurità dell’abitacolo:
“E così, infine…è giunto il momento del mio Risveglio.”
 
 
*   *   *
 
 
Ponte di Comando.
 
“L’Unità 08 è emersa dalla Base?!” – la spavalda Asuka Langley sgranò gli occhi dallo stupore.
 
Diagramma d’Onda Blu! Rilevata presenza di A.T.Field!” – declamò a gran voce Aoba.
“Tuttavia…” – Maya avvertì un terrore viscerale prendere possesso della sua mente fredda e raziocinante – “…il segnale non proviene soltanto dall’Eva…ma dal Plug stesso! Il Tasso di Sincronia è oltre i livelli consentiti! Sembra quasi che l’Eva stia venendo assorbito dal children!”
“Il livello di Elevazione Sephiroth è…Malkhut!”
 
“Impossibile!” – contestò la Akagi – “Questo significherebbe che il pilota…!”
“Allora…” – Misato si morse il labbro inferiore, chinando il capo – “…no…non, lui!”
 
Nono si strinse alle spalle di una sconvolta Lar’C:
“Il Signorino è…è…”
 
Un Element della DEAVA sputò fuori le sue parole in un getto confuso:
Quel ragazzino è un Angelo?!”
 
Un Angelo…?– improvvisamente, il mondo circostante di Naruto Uzumaki divenne buio e silente, mentre solo il riverbero dei suoi pensieri risuonò nel fondo dell’anima – Quindi Cris…era un Angelo? Per tutto questo tempo, nonostante tutto ciò che accaduto in questi mesi…lui non è stato altro che l’ennesimo nemico? Possibile che sia davvero questa la sua natura? Che sia stato così cieco da non accorgermene? Credevo di averlo compreso…credevo di ESSERE STATO compreso! Cris fu la prima persona che conobbi, dopo la Signorina Katsuragi…il mio primo amico. Poi venne l’amore…ma nonostante questo la sua figura non è mai stata meno vicina a me di quanto non lo fosse Ginevra stessa. Ciò significa che in quel pomeriggio d’Autunno, durante quell’orribile incidente con lo 00…era questa la causa di tutto?! Era forse la sua anima immortale che tentava disperatamente di emergere da quel corpo fragile e terreno, che vide dentro di sé? Un Angelo…io…sono stato tradito!
 
“Che cosa significa tutto questo?!” – i suoi pensieri furono interrotti dal grido straziante del giovane Shinji Ikari – “Che cosa sta succedendo, papà?! Tu ne eri al corrente fin dall’inizio, non è così! RISPONDIMI!!!”
 
Senza scomporsi, il Comandante Gendo Ikari si sollevò in piedi, proferendo:
“Questa era l’Ultima Pagina Segreta contenuta nei Rotoli del Mar Morto; il frammento di Codice mancante, in possesso di Tomah stesso. Cris è stato creato dall’uomo…non è completamente umano: la cellule del suo corpo sono state sviluppate in laboratorio, assimilando il DNA della Rei III e di colui che fu noto al Mondo con il nome di ‘Kaworu Nagisa’, il Diciassettesimo Angelo: Tabris. Allo stesso modo, l’Unita 00 conteneva le loro anime, sebbene non fosse ancora pronta per una Fusione completa. Da quando Tomah si è appropriato dello 00 e dello 01, il Progetto per Perfezionamento è stato compiuto per mani non-umane.”
 
“Di quale Progetto sta parlando?!” – chiese furibonda Mari.
 
L’uomo non la degnò di un singolo sguardo, procedendo nella sua sconvolgente rivelazione:
“La Chiave di Nabucodonosor, trafugata da Lucifero in persona, rappresentava i corpo degenerato a stato embrionale di Adam, il Primo Angelo. Fondendo le sue cellule nel corpo dello 00, originato da Lilith e dotato di un Elemento S2, ha creato…ha creato un Essere Perfetto: la Sala del GAF! Quello che abbiamo davanti è l’Ultimo Angelo Maggiore: Thanatos! La sua Sephirah è ‘Malkhut’…il ‘Regno dei Cieli’, l’unica recettiva…in grado di innescare da sé il Third Impact!”
 
 
*   *   *
 
 
Esterno.
 
“Dunque ora siete a conoscenza della Verità…” – mormorò il Grande Tomah, compiacendosi delle sue parole – “…ma da sola essa è ben poca cosa! Siete Esseri della Spirale e pertanto dotati del Frutto della Conoscenza: la vostra stessa natura vi obbliga a ricercare un Ideale, anelando alla  vostra egoistica Evoluzione! Sareste dunque intenzionati a perire così, senza combattere?! Il vostro Universo e tutto il Modo d’Esistere a voi noto verrà oggi cancellato…sta solo a voi scegliere come! Per il momento…ritirati, Thanatos!”
 
L’Eva 08 portò una mano al volto…e quindi la allontanò rapidamente.
Un bagliore nel visore ottico e l’Eva scomparve in un nugolo di scintillii.
 
“Voi Creature della Spirale vi siete scavata la vostra Tomba d’Eternità dall’Alba dei Tempi!” – continuò l’Angelo Caduto, sdegnato di tanta inferiorità – “La vostra cecità mentale vi spinge modificare le vostre vite…fin a quando delle vostre anime non resterà altro che un Nero Vuoto! Questo è ciò su cui io vigilo da sempre! Questo è il Regno degli Anti-Spiral…il vero Inferno!”
Un espressione di puro disgusto deturpò il volto femmineo di Tomah:
Così come il ‘Vecchio Dio’ creò il Mondo in sette giorni…così il ‘Nuovo Dio’ lo distrusse in quel Settimo Giorno!
 
Infine sollevò una mano nel Nulla, gridando di furia e furia; il viso stravolto da una smorfia di follia auto-distruttiva:
“AFFRONTATE IL VOSTRO DESTINO, UMANI!!! ORA SORGI…GRAND ZAMBOA!!!”
 
Un fragore assordante anche in assenza d’aria…
La Grande Galassia tremò scossa da un Vento Spaziale, mentre uno spruzzo di Stelle si innalzò come un Oceano in tempesta.
Un essere di proporzioni incalcolabile emerse in un’apoteosi di fluido scarlatto, simile a sangue.
Estese le braccia nere e scheletriche nel Nulla, come una morsa di Morte; una vampata di Anti-Materia fiammeggiò tra le sue membra.
Un pianeta nero come l’assenza stessa della Vita risiedeva nella fronte:
 
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*   *   *
 
 
Ponte di Comando.
 
“Spaventoso!” – gridò qualcuno, terrorizzato – “Un mostro senza precedenti!”
 
“La materializzazione della Uni-Coscienza di tutti gli Anti-Spiral!” – nemmeno il semi-umano Lord Genome riuscì a contenere il furore nel Rinnegan dei suoi occhi – “Il Grand Zamboa rappresenta l’Anti-Universo!”
 
La fragile mente di Ginevra Chevalier fu sul punto di collassare:
“Dovremmo combattere contro qualcosa di tanto enorme?! Combatteremo…contro un’intera Razza Anti-Umana?! Ma d’altronde…non stanno cercando anche loro di sopravvivere, esattamente come noi?!”
 
Tsk!
Per la prima volta da molte ore, il giovane Simòn Jiiha si levò in piedi; un bagliore furente di risolutezza nei suoi occhi blu:
“Non ci sottovalutate, dannati Mostri! Che si tratti di Tempo, Spazio o Universi paralleli…non fa alcuna differenza! Perché noi…la TERRA…l’Umanità…noi tutti siamo arrivati fin qui per proteggere le nostre anime!”
 
La strumentazione di bordo s’irradiò di un fulgore accecante, mentre i Dati di Previsione Degenerativa raggiunsero livelli di over-loading.
 
“Per tutti coloro che sono morti, sacrificando loro stessi per questo preciso momento…per tutti coloro che ancora attendono nei loro Mondi e con le loro famiglie…NOI SIAMO ARRIVATI QUI!!!”
 
Il cuore di tutti vibrò di coraggio e forza.
 
“NON E’ QUESTO IL MOMENTO DI METTERSIM A DUBITARE…QUESTA E’ L’ORA DI CERCARE NUOVE ARMI!!!”
 
Gen Fudo batté con forza i palmi delle mani, provocando una piccola onda d’urto:
“Si avvicina la Guerra Finale…qualcosa di simile alla distruzione del Paradiso, avvenuta ben dodicimila anni fa! Sarà il Genere Umano a scomparire... o gli Angeli delle Tenebre?! Accettare tutto questo come Destino, oppure resistere da Uomini?! Provate a domandarvelo seriamente...NON ABBIATE RIMPIANTI!!!”
 
“NOI TUTTI…SIAMO LA CONFEDERAZIONE ‘TERRA’!!!!”
 
 
*   *   *
 
 
Esterno.
 
La Cathedral TERRA si inabissò nella Grande Galassia, mentre un croce di luce alta come la Via Lattea si innalzò dalla Nebulosa, spandendo il suo arcobaleno per l’intero Iperuranio.
 
Una luce accecante…ed una gigantesca mano emerse da un WARP extra-dimensionale.
Ogni minuto che passa, noi ci evolviamo sempre di più…” – la voce di Lord Genome risuonò nel nulla.
Ad ogni rotazione, noi ci spingiamo sempre più avanti…” – un flebile gemito di gioia da Nia Teppelin.
Questa è una trivella in grado di sfondare i Cieli!” – gridò Simòn Jiiha.
 
Una testa emerse a fatica, circondata da vampe di smeraldo:
In questo Spazio colmo di agitazione...” – sussurrò Silvia de Alisia.
“...tu ti comporti come un re ed imprigioni le altre forme di vita!” – ringhiò di rabbia Apollo, verso l’Angelo delle Tenebre - “Questo è il tuo limite!”
 
C'è stato qualcuno molto, molto più importante tra gli umani…” – Lar’C Mellk Mal strinse le leve di attivazione di una cabina Gunmen di pura energia.
“…nel suo nome, noi andremo avanti!” – esclamò Yoko, tra lacrime di gioia e rabbia.
Questo Spirito è l’Infinito!” – la voce sicura e leggiadra di Ginevra risuonò dalla testa del Lazengann, nel ventre della figura amorfa.
Anche io credo nella sua grandezza!” – Ryan Witwicky sferrò un pugno in aria, ricordando il dolore di una perdita.
 
Ricordalo bene…” – Simòn serrò le leve di movimento, stringendo a sé la consorte – “Questa Trivella è in grado di aprire un WARP nell’Universo!”
Quel Varco diverrà un percorso per coloro che ci seguono…” – sorrise Viral, in un ghigno di sfida.
 
Il Desiderio dei Caduti e la speranza di tutti quelli che ci seguono...” – Shinji Ikari chinò il capo, stringendo le ginocchia la petto.
Intrecciando questi due sentimenti in una Spirale a doppia ellisse...” – Asuka sorrise all’Universo stesso, affrontando a testa alta il Futuro.
 
“...noi tracceremo il sentiero verso il Domani!” – fu il motto del personale sul Ponte di Comando.
 
Un coro unico scosse l’Essenza stessa del Mondo:
“QUESTO E’ IL TENGEN-TOPPA!!! QUESTO E’ IL NOSTRO GURREN-LAGANN!!! CON CHI DIAVOLO CREDETE DI AVERE A CHE FARE?!?!”
 
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*   *   *
 
 
Universo ‘Alpha’. Contemporaneamente.
 
Nel Mondo di pace e tranquillità, l’Eva 08 attendeva silenzioso nello Spazio, galleggiando sopra la Terra muta e serena.
I frammenti della Luna dalla quale era emersa la Cathedral Lazengann orbitavano sparsi intorno al pianeta.
 
Un piccolo flash crociforme alle sue spalle:
L’etere si distorse come stritolato, esplodendo in frammenti spazio-temporali, mentre l’Eva Mark.06 si aggrappò allo squarcio dimensionale, emergendo dall’Iperuranio.
 
Cris, all’interno del Plug, si voltò sorridente di quel suo sorriso vago e pacato, ormai privo di significato:
“Alla fine hai preferito lasciare il resto a loro, per venire da me…Naruto Uzumaki?”
 
 
*   *   *
 
 
Iperuranio.
 
“Quando combatti contro di noi…” – proseguì il Comandante della DAI-GURREN – “…non stai combattendo solo contro un pungo di persone!”
“Non combatti solo contro quattro Agenzie riunite!” – terminò Gen Fudo.
“Perché tu…TU STAI COMBATTENDO CONTRO L’UMANITA’ INTERA!!!”
 
“Quanta ambizione…quanta forza vitale in esseri inferiori!” – fremette Tomah, leccandosi le labbra in un vezzo serpentino – “Persino io ero così…un semplice Ideale, un semplice Desiderio! Ecco cosa ha causato la mia Cacciata dal Paradiso! E voi…voi miserabili umani…COME OSATE PARLARE DI EGOISMO A ME?! VOI CHE RINCORRETE L’EVOLUZIONE ANCHE A COSTO DELL’ENTROPIA UNIVERALE! FOLLI! Ma ora tutto questo terminerà…VA’ E PONI FINE ALLA LORO ESISTENZA, GRAND ZAMBOA!!!”
 
Il mostro scheletrico si piegò sugli arti, poggiando le mani sulle spirali della Grande Galassia; raschiò con gli artigli e schizzò rapidamente vero il Tengen-Toppa.
Il mecha rosso lo imitò, accelerando in una coda di ciclopiche fiamme verde intenso.
Appena percettibili, i due titani di Anti-Materia si avvicinarono scivolando sul Vuoto, sferrandosi reciprocamente un pugno grande come un agglomerato stellare.
 
Le braccia si incrociarono, sfiorando i volti estremamente ravvicinati.
Per una frazione di secondo, si immobilizzarono.
Poi, l’Onda d’Urto Inerziale si estese in una sfera di luce rossastra, deflagrando assordante sulla superficie della Grande Galassia Universale.
La cupola di energia si richiuse in un punto, per poi espandersi nuovamente, separando i colossi.
Le note di un Inno alla Gioia assordante scaturì dalle stesse fiamme dei giganti.
 
Il Tengen-Toppa-Gurren-Lagann rotolò su sé stesso in un serie rocambolesca di capriole a velocità ultra-luminosa, sbattendo contro un Nebulosa azzurra ed arrestandosi rovinosamente.
Grand Zamboaartigliò le spirali della Galassia, incidendo dieci lunghi solchi in essa.
 
Si rialzarono ed eseguirono un salto convergente di migliaia di anni-luce.
Il mecha della Spirale sferrò un pugno verso il mostro, venendo parato dall’enorme mano flessuosa.
Ne azzardò un secondo, con il medesimo risultato.
Il Tengen-Toppa scoprì i denti acuminati delle fauci semi-organiche, mentre le braccia si spiralizzarono in due robuste trivelle dorate.
Sfrigolarono in un mare di scintille, trapanando i palmi ossuti del Grand Zamboa, che lanciò un assordante ruggito disumano.
Scalciò via l’esoscheletro della TERRA, scagliandolo oltre le Galassie/Universi dell’Iperuranio.
 
Il Gunmen trascendente riatterrò su una Pulsar azzurra, rialzandosi a fatica.
“Lasciatelo a me!” – si fece avanti Yoko, prendendo possesso del braccio destro del robot.
La trivella ora spezzata si tramutò con una manovra confusionaria in un colossale fucile da cecchino, di calibro spropositato.
Prese rapidamente la mira e fece fuoco, mentre un raggio di luce turchese si allungò nel Vero Vuoto, sibilando.
Vibrò nel Nulla, raggiungendo e colpendo in pieno torace l’obiettivo, sospingendolo per milioni di anni-luce.
 
Dall’alto della fortezza volante, Sebastian Michaelis squadrò il colosso spirituale degli Anti-Spiral:
“E’ già stato sconfitto? Che siano loro a dover sopravvivere?”
Mpf…” – Tomah si limitò a distogliere lo sguardo altero e penetrante – “…non sottovalutare il popolo dell’Anti-Spirale, mio fedele servo! Se gli umani dovessero imporsi come Razza Dominante, per questi Esseri non vi sarebbe futuro…anche gli Anti-Spiral hanno un intero Multiverso per cui combattere e vivere!”
 
Ancora una volta, la raccapricciante mole dello scheletro nero si rialzò in piedi; le ferite alle lunghe braccia già rimarginate.
Afferrò due piccole Galassie, lanciandole come lame rotanti.
Gli Universi minori rotearono follemente, conficcandosi sulla Grande Galassia.
La possente forma evolutiva del Gurren-Lagann raccolse le vampe di plasma verde all’altezza della cintola, creando un’esplosione propulsiva di eccezionale portata.
 
Saettò nel cielo dei Campi Elisi, contorcendosi e virando istericamente come una folgore di luce smeraldina, mentre il Grand Zamboa non accennava a diminuire la furia rotante di Galassie e Nebulose sferrate come boomerang.
Il mecha della Spirale piegò ad angolo retto, scendendo di quota e risalendo rapidamente, lasciando che gli altri Universi si perdessero nell’Iperuranio come coltelli lanciati nel buio.
Infine, l’agghiacciante mostro nero estrofletté le lunghe braccia a elastiche, allungandole all’infinito.
La mani dalle sottili dita scheletriche annasparono a lungo a vuoto, tentando di afferrare il fulmine di Anti-Materia.
Infine, estendendosi oltre misura, ne ghermirono il cranio, bloccandolo.
 
Con un rantolo di soddisfazione, l’esoscheletro Anti-Universale afferrò saldamente le gambe del Tengen-Toppa, tirandolo a sé e schiantandolo rovinosamente sulla luminosità pulviscolare della Galassia centrale.
Con violenza inaudita, lo percosse ripetutamente al suolo, scagliandolo infine a grande distanza, come uno straccio bagnato e privo di vita.
 
“E’ finita…hanno perso.” – sibilò Tomah, fremente per il coup de grâce.
 
Il mastodontico Zamboa mosse pesantemente un passo, sollevando una quantità di Universo pari ad un’onda oceanica.
Lentamente, iniziò ad avvicinarsi verso la sagoma inerte dell’avversario.
 
Simòn, nell’angusto abitacolo di guida, strinse le leve di accensione, mentre gli indicatori di Energia Spirale iniziavano a cedere:
“Non ho intenzione…di finire in questo modo!”
“Non riesco più a muovermi…” – gemette la ragazza dai lunghi capelli biondi, alla guida del Tengen-Toppa-Lazengann – “…se ci arrendiamo ora, però…se non ci rialziamo…”
“Noi sopravvivremo!” – la interruppe Lord Genome – “Non c’è alcuna ragione di esistenza ulteriore, in questo momento, per abbandonare le forze e lasciare prendere il sopravvento alla Gravitazione Universale! Se non riusciremo a vincere il nostro nemico…in ogni caso il nostro Universo sarebbe destinato a soccombere, attratto dal Campo Gravitazionale degli Anti-Spiral; è un fatto puramente naturale: gli Universi con le caratteristiche più vantaggiose inglobano quelli più piccoli e deboli…pura e semplice Selezione Naturale.”
“Non capisco perché vi preoccupate…” – ansimò Simòn Jiiha, stringendosi al corpo delicato di Nia Teppelin – “…noi non moriremo!”
La ragazza dai capelli biondi celesti strinse un pugno al cuore:
“Anche gli Anti-Spiral hanno il diritto alla sopravvivenza, però…”
“…siamo noi che usciremo vittoriosi!” – esultò Apollo.
“Per i nostri Ricordi…” – continuò Silvia.
“Per la volontà di abbracciare ancora coloro a che amiamo e che confidano in noi!” – proferì ancora Lar’C.
“Sì…” – Simòn sollevo lentamente il capo; gli occhi puntati sull’Anti-Umano in avvicinamento – “…è esattamente per questo! Kamina…è stato lui ad insegnarmi cosa fare in ogni situazione: ‘prendi a calci la Ragione…e fai spazio all’Impossibile’! Questo è il motto della Brigata GURREN…questo è il motto della TERRA!”
 
Il gigante rosso si poggiò sui gomiti, mentre le fiamme dorsali si tinsero d’azzurro.
 
“Noi…gli umani…serbiamo una capacità unica: quella di saper desiderare, dando forma al Futuro! Noi possiamo evolvere all’infinito, sfidando l’Ordine Cosmico! Ed è per questo che noi…noi tutti sopravvivremo! INSIEME!!!”
 
 
Un bagliore di puro Spirito scaturì dall’Iperuranio, avvolgendo il corpo del Tengen-Toppa.
Il flusso turchese risplendette accecante e colmo di speranza palpitante, arrotolandosi ed amalgamandosi in una forma vagamente antropomorfa.
Un mantello ampio e fiammeggiante si estese sulla schiena dell’Essere, mentre due punte rosse si aprirono sul volto, come lenti ottiche.
Un’entità grande come lo stesso Universo si levò in piedi, ergendosi al disopra del Creato:
SUPER-TENGEN-TOPPA-GURREN-LAGANN!!! QUESTA E’ LA FORMA DELLA RAZZA UMANA!!!”
 
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“SPERATE DAVVERO DI ELEVARVI ALL’ONNIPOTENTE?!?” – gridò Tomah, sprezzante e furente – “VOI NON AVETE IDEA DI COSA SIANO GLI ANTI-SPIRAL!! ESSI NON HANNO ALCUN LIMITE!!!”
 
In risposta all’improvvisa evoluzione semi-divina, l’ora microscopico gigante nero si rivestì Materia Oscura, innalzandosi in una colonna di Energia violacea, fronteggiando il non più definibile ‘robot’ composto dalle essenze vitali stesse del Multiverso.
 
Un coro unisono di voci sconosciute e familiari vibrò per lo stesso ectoplasma azzurro:
“L’attacco definitivo dell’Umanità! SUPER-TENGEN-TOPPA…
L’Ente Supremo gettò da parte il mantello ampio come il Mondo stesso, mentre un trapano di dimensioni indescrivibilmente colossali prese il posto dell’avambraccio destro.
 
Il mostro dell’Anti-Spirale lo mimò, tramutandosi in una trivella di pari spessore.
 
L’Intero Super-Tengen-Toppa divenne solo un indistinto bagliore propulsivo, una scia di luce stellare in perpetua rotazione:
…GIGA…
 
Le due perforatrici si allontanarono ai limite dello Spazio-Tempo, per poi invertire direzione, in rotta di collisione.
…DRILL…
 
Le due punte si scontrarono con un lampo di luce; una Galassia si creò al contatto:
…BREEEEEEE…
Continuarono a sfregare l’una contro l’altra.
I Centri di Massa si unirono, mentre un’Iper-Gravità mai generata dopo la Scintilla Primigenia si sprigionò con una distorsione temporale:
…AAAAAAA…
Le stelle…
Le Nebulose…
Le Galassie…
Gli Universi Paralleli nati dalla Volontà umana…
Tutto si concentrò in quello spazio impercettibilmente minuscolo tra le cuspidi delle due trivelle, sibilando mentre tutto l’Iperuranio si svuotava totalmente dello stesso significato della parola ‘Vita’.
 
Nell’oscurità di un Creato ormai vuoto, solo due punte di luce fosforescente risaltano vistose.
Si estinguono.
Una Fascia di Mӧbius balugina intermittente.
Poi, in un soffio di bambino…tutto riprende forma:
La Materia, i Desideri, le Vite, i Cuori, le Anime…tutto viene rigettato dal Buco Nero della Spirale, mentre i due giganti riprendono quell’Ultimo Gesto per il Destino dell’Universo:
…KEEEEEEEEEEERRRR!!!
 
Le trivella azzurra va in frantumi, distruggendo la stessa Relatività Einsteiniana, mentre il Tengen-Toppa ne oppone una seconda, infintamente più piccola.
Ancora una pressione ed il braccio dell’Arma Risolutiva della TERRA si polverizza: il Super-Galassia-Gurren-Lagann emerge dalla bocca ciclopica e l’urlo di una ragazza accompagna un secondo affondo con il proprio braccio.
Più di metà dell’arma nemica esplode in milioni di frammenti di Tempo Alternativo.
Dall’abitacolo del Dreadnought planetario, emerge spavaldo l’Arc-Gurren, ora invisibile in qual caos di Anime e Corpi.
Nuovamente, la sua apparentemente insignificabile Lancia a Spirale sfonda un quarto del braccio del Super-Grand Zamboa.
 
Il volto inespressivo del mostro si tira indietro, in un gesto di apparente terrore.
 
In ultimo, l’infinitesimamente piccolo Gurren-Lagann emerge dalla Fortezza Volante Trasformata, caricando con quanta più forza un affondo del Giga Drill Breaker.
La sua arma, per quanto esile, non va in pezzi…affrontando a testa alta l’Anti-Spirale grande come Universi interi.
 
“Cosa…?!” – boccheggia il Grande Tomah, in preda alla collera – “Come possono resistere a tanta potenza?! Riusciranno davvero a distruggere un tale avversario?!”
 
“NON LO HAI ANCORA CAPITO?!” – grida con quanta più forza in gola Simòn Jiiha.
“QUESTI CUORI UMANI NON CONOSCONO BARRIERE!!” – ruggisce la piccola ma temeraria Nia.
“NON E’ UNA QUESTIONE DI DIMENSIONI…!” – continua Yoko, tentando di superare con la voce quel frastuono.
“L’ESTENSIONE DEI NOSTRI ANIMI SAREBBE IN OGNI CASO TROPPO VASTA, PER VOI!!!” – ancora una volta, la voce del Comandante Jiiha risuona nell’Iperuranio.
All’interno dell’abitacolo inferiore, Viral strappa la testa del Gunmen, scagliandola con l’ultimo briciolo di forza in corpo:
“ORA!!!”
 
IlLagann si trasforma in un unico trapano senziente, rivestendosi di Iper-Spazio e sfondando da parte lo smisurato arto del Grand Zamboa.
Come un breve istante di Eternità…
Come una Storia che diviene Presente ed insieme Passato, riscrivendo il Futuro…
Come solo un umano sarebbe in grado di fare…quel piccolo mecha trascende qualsiasi velocità ammissibile in Natura.
Raggiunge il mesto Pianeta degli Anti-Spiral, nella fronte del mostro, e vi precipita rapidamente, trivellando la Crosta Terrestre e penetrando nel Nucleo.
 
 
*   *   *
 
 
Nucleo di Nihilus. Grand Zamboa.
 
Il volto meccanico sfonda le pareti di quella che sembra una sala bianca proiettata in una realtà alternativa.
Una figura nera e tremula, quasi un’ombra, urla di terrore: l’Uni-Coscienza.
Non fa in tempo a provare dolore: la Drill Core del Lagann lo penetra nell’addome, distruggendolo.
Il robot rotola al suolo, andando in rottami.
L’abitacolo di guida salta in aria, rigettando un uomo ed una donna, stretta al suo petto.
Sono feriti…ma sorridenti.
Lui poggia la testa al suolo, esanime:
“Questo è tutto quello che posso fare. Il resto lo lascio…a quel ragazzino…”
 
 
*   *   *
 
 
Ponte di Comando. Super Spiral Dreadnought (trasformato) ‘Cathedral TERRA.
 
Misato si risollevò a fatica dal suolo, aggrappandosi con forza alle braccia sicure e rigide di Leon Marshall.
Ansimando e portando una mano alla fronte sanguinante, si mise a sedere su una delle poche sedie ancor in piedi nel guazzabuglio confusionario di mobilio e personale riverso sul pavimento del Ponte:
“Ci siamo riusciti…? Il Comandante Jiiha e noi tutti…siamo davvero riusciti a distruggere quel mostro spaventoso?!”
 
Dai finestroni perimetrali, il corpo indescrivibilmente enorme del Grand Zamboa iniziò a sgretolarsi a poco a poco…dissolvendosi nel Nulla.
 
Maya Ibuki digitò rapidamente un comando sul portatile, collegato via cavo ad una presa a terra; le mani tremanti faticavano a premere i tasti correttamente:
“L-lo Spiral Field nemico è caduto!”
 
Poveri umani…- la voce lenta e fredda dell’Angelo Caduto risuonò nuovamente nelle loro menti, quasi velata di compassione - …quanta caparbietà, quanto attaccamento alla Vita…e poi per cosa? Vivendo, gli uomini conoscono soltanto la sofferenza; decidendo di sopravvivere, essi prolungano la condanna. Ma io sono un essere magnanimo…e pertanto vi grazierò della pace. Dopotutto non siete voi i fautori di questa Tragedia: potete anche ribadire il vostro egoismo lasciando perire un’intera civiltà, ma non sarete in grado di mutare il Destino Ultimo del vostro stesso Esistere: la Morte, verso cui siete gettati fin dal primo vagito. Non temete…tutto questo terminerà a breve.
 
Una voragine spazio-temporale, un cerchio di Vuoto, si aprì nell’Iperuranio, lasciando intravedere un Pianeta Azzurro dalle vivide sfumature verdi: la Terra.
In prospettiva, i corpi di due esseri bio-meccanici galleggiavano sospesi nel nulla; due piccole aureole risplendevano sulla sommità delle loro teste.
 
“L’Eva 06!” – Hyuga puntò un dito verso l’ologramma radar – “Ha raggiunto il nostro Universo tramite WARP!”
“Il Diagramma d’Onda oscilla continuamente dal Blu all’Arancio! Presenza di Livello Sephiroth!”
 
“Non capisco!” – la giovane Maggie Marconi strinse la testa tra le dita, scuotendola nervosamente – “Che cosa sta succedendo?! Che cosa sono in realtà quegli Evangelion?!”
 
Gendo Ikari posò un gomito sulla scrivania del Consiglio, calcando gli occhiali incrinati sul setto nasale:
“L’uomo trovò un Dio e ben lieto tentò di impossessarsene eper questo venne punito: ciò accadde quindici anni fa; così scomparve anche la divinità tanto fortunosamente rinvenuta. Però, in seguito a questo, l’uomo tentò di far risorgere la divinità con le proprie forze: tale era Adam. E poi da Adam vennero creati degli uomini ad immagine e somiglianza del Dio: tali sono gli Evangelion…tale è quel ragazzo; e così come è in Dio che le nostre anime si radunano nella Fine dei Tempi, così in quel bambino tutto si riunisce e prende nuova forma: tale è la Sala del GAF.”
 
Per un momento, il fruscio corpi trascinati e feriti tacque.
 
Gen Fudo prese la parola:
“Ma senza una Chiave nessuna Porta può aprirsi: sebbene Malkhut sia l’unica Sephirah recettiva, essa non ha motivo d’esistere senza il Desiderio dell’uomo: per questo lo 06 è lì; per questo quel ‘Naruto Uzumaki’ deve combattere.”
“Il Destino di tutti è nelle mani di un bambino di quindici anni…”
 
 
*   *   *
 
 
Contemporaneamente. Universo ‘Alpha’.
 
“Finalmente sei qui, Naruto. Di questo di ringrazio.” – la flebile voce del first children riecheggiò nello Spazio, amplificata dall’Eva 08 – “Personalmente confidavo che tu riuscissi a raggiungermi; in altro modo, probabilmente tutta questa faccenda non avrebbe avuto senso all’infuori di te.”
“Cris…” – gli occhi del ragazzo si riempirono di lacrime – “…ma perché? Cosa stai cercando di dirmi, da tutto questo tempo? Mi hanno detto che Tomah era l’Ultimo Angelo, che sarebbe stato l’ultimo traguardo da superare per il raggiungimento della Felicità…ma allora come puoi essere proprio tu un Angelo?!”
Il pilota dell’Unità 08 sorrise debolmente, chiudendo gli occhi:
“Ricordi quando ti raccontai a proposito del significato dei nostri nomi? Ricordi quando ti dissi che la tua Persona altro non era che il senso stesso della Spirale, degli infiniti Desideri che si congiungono, in ultimo, in un solo punto? E di come il mio nome mi prefiggesse come il ‘Portatore di Dio’? Di questo te ne ricordi?”
“Stai forse dicendo che sono io stesso l’incarnazione della Volontà, dell’ambizione che porta l’Umanità a cercare un luogo migliore?” – si domandò il second children – “Sono forse io stesso l’Angelo Caduto: Lucifero? Ma allora, tu…tu cosa sei?!”
Cris ripose con semplicità, quasi fosse la cosa più scontata del mondo:
“Naruto…io sono l’Angelo della Morte. L’unica ed inalienabile Verità che possa dirsi tale, in questo Modo d’Essere dell’Universo. L’Eva 06, quell’Unità sui cui ora ti trovi…non è altro che il Mezzo con cui adempiere alla tua Volontà. Dunque, dimmi…cosa farai, ora?”
Naruto strinse i pugni, mordendosi il labbro inferiore, mentre l’L.C.L. della cabina iniziava a ribollire:
“Per tutti questi mesi...per tutto il tempo che ti ho conosciuto, ho voluto imparare a credere nel prossimo…a credere in te! Sei stato l’unico in grado di aprire per primo la porta del mio Animo, per il quale ho deciso di estendere per la prima volta il mio A.T.Field! Ci sono state volte in cui la tua voce mi donava serenità ed è proprio in quelle volte che il mio Ego si ingannava di più, arrivando ad amarti ben oltre il modo con cui desideravo colei a cui ho donato il mio cuore! E nonostante ciò…tu mi hai tradito! Tutto questo è profondamente ingiusto, nei miei confronti!”
 
“Lo trovi ingiusto? Allora, coraggio! Poni fine alla mia esistenza! Perché io dovrei vivere in eterno: tale sarebbe il mio Destino, anche se ciò dovesse risultare nella distruzione dell’Umanità. Però…io posso anche morire a questo modo: Vita o Morte hanno negli effetti lo stesso valore, per quanto mi riguarda. La Morte volontaria è anzi l'unica mia libertà assoluta.” – il sorriso compassionevole di Cristoforo ino si tramutò lentamente in una smorfia di sfida, mentre il suo corpo e l’Entry Plug stessa risplenderono di luce pura ed abbagliante – “Combatti dunque per ciò che credi sia giusto, Naruto Uzumaki! COMBATTI ORA PER I TUOI IDEALI!!!”
L’Unità 08 si sollevò in alto, mentre due grandi ali bianche si spiegarono alle sue palle, spandendo candide piume nello Spazio.
 
Il ragazzo dagli occhi azzurri strinse le leve di accensione; un chiarore scintillante scaturì tra le sue dita.
“Sì, hai ragione…” – sussurrò con voce spezzata; sei ali di luce dorata si allungarono sul dorso del Mark.06 – “…avanti, Cris!”
Improvvisamente, l’abitacolo di guida si tramutò in un’apoteosi di luce e colori radianti in perpetuo movimento ed il corpo del ragazzo risplendette di luce; gli occhi ridotti a due braci di rubino:
“Concludiamo questa faccenda così come l’abbiamo cominciata: INSIEME!!!”
 
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Una radiazione elettromagnetica si distese dalle ali dei mecha, mentre le due Unità si avvicinarono in soffio di polvere luminosa.
Per un breve istante, i corpi dei giganti si immobilizzarono di spalle; i visori ottici fusero il loro barlume nebulare rossastro.
Poi, si allontanarono diametralmente, interponendo tra loro centinaia di metri.
 
Il piota dello 06 si voltò totalmente sul sedile della capsula, tirando i bracci mobili delle leve di spostamento:
L’Unità generò due piccoli esagoni di barriera anti-intrusione sotto le suole flessibile della scarpe, inchiodando e stridendo come sotto un qualche attrito sul Vuoto; le sezioni superiori degli spallacci si sollevarono, rivelando dodici piccoli siluri ciascuno:
BURNING PARADISE!!!
In uno sbuffo di vapore, i razzi vennero espulsi contemporaneamente in molteplici direzioni, sfuggendo alla vista.
 
L’Eva 08 attivò i propulsori dorsali, ripiegando all’interno le ali organiche e accelerando ascensionalmente.
Le torpedini saettarono rapidamente verso l’obbiettivo, intrecciandosi e curvando costantemente, creando centinaia di differenti volute e cambi direzionali.
 
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L’Eva sembrava quasi danzare contro l’oscurità dello Spazio, perennemente inseguito dalle scie fumogene dei missili.
I dodici bossoli si divisero inaspettatamente, raddoppiando e cimentandosi nuovamente nella folle corsa.
Zigzagarono a lungo, talvolta esplodendo nella confusione vorticosa in scie di piccole sfere, fino a sfiorare i piedi dello 08.
L’Eva accelerò, creando un anello di Vero Vuoto, allontanandosi a distanza di sicurezza.
Ruotò sul suo asse, estendendo il braccio destro.
Un grande A.T.Field azzurro si estese orizzontalmente, dividendo gli ultimi proiettili e lasciandoli esplodere in una schermaglia di fiamme coreografiche:
 
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Cris si passò una mano tar i fluenti capelli neri – ora ridotti ad un’indistinta macchia di luce tremula – e la sua iride sinistra rilucette scarlatta tra le dita eburnee:
FROZEN INFERNO!!!
In controluce della meravigliosa mole terrestre, migliaia di croci affilate lampeggiarono ai limiti siderali del Cosmo, riversandosi come laser verso lo 06:
 
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I fasci di luce si allungarono a predita d’occhio, trapassando Stelle e Pianeti lontani anni-luce.
Nel ginepraio ipercinetico di radiazioni, il Mark.06 si gettò alla cieca:
Librandosi a mach-25 tra le scie roventi di A.T.Field, l’Eva dalle grandi ali dorate si ridusse ad una feccia di energia.
Raggiunse a velocità incalcolabile l’Unita 08, sferrandole un semplice pugno.
Il mecha della SEELE afferrò la mano guantata di blu, stringendone il polso e rovesciandola totalmente a grande distanza.
L’Eva dalle finiture fosforescenti si strinse in una sequenza di rapide capriole.
Ancora una volta, il Mark.08 divaricò le muscolose ma sottili braccia, spalancando i palmi: una cinquantina di tentacoli di plasma azzurro si allungarono velocemente, piegando ad angolo retto, in direzione dell’avversario.
 
Il Vero Evangelion si sospinse in alto, evitando in una serie impossibili di piroette ed acrobazie a peso morto gli innumerevoli vettori di luce, che si diramavano e si contorcevano nell’etere come scheletriche dita perverse.
Nell’Entry Plug, lo spettro di un padre amorevole strinse le mani del giovane pilota, serrate sulla cloche.
Attivando lo Zero-Shift interno, l’Eva 06 si dislocò in uno scatto radioattivo luminoso, portandosi alle spalle dell’Unità ostile:
“Tasso di sincronia: 200%!!! GREAT RASENGAN!!!”
Un lampo di luce nella mano del pilota ed una sfera di luce multicolore si espanse nella mano del robot, investendo totalmente lo 08.
L’esplosione si allargò come una Supernova, raggiungendo dimensioni planetarie.
 
Poi, tutto il globo di luce azzurra implose nel suo epicentro, lasciando al posto ad un Campo Anti-Intrusione semi-trasparente:
“A.T.Field: sviluppo massimo! SHINRA TENSEI!!!”
Il first children sorrise spavaldo:
“Se questa è tutta la forza del tuo Ideale, come pensi di poter mutare la Verità?! Devi espandere molto di più il tuo Cuore! SOLO COSI’ PUOI RAGGIUNGERE COLORO CHE AMI!!!”
Il ragazzino mimò un pugno nell’abitacolo, mentre dal braccio destro dello 08 si allungò il corpo filiforme di un drago Kirin, di tensione elettrica a milioni di Volt, ruggendo come se i tuoni stessi di tutto il Mondo fossero radunati nelle sue corde vocali.
 
Il lungo drago di energia elettrostatica saettò sinuoso nello Spazio, travolgendo l’Eva 06 e ghermendolo tra le fauci per un braccio.
Compiendo un arco di decine di kilometri, l’interminabile mostro di plasma azzurro sospinse il biomeccanoide fino al Campo Gravitazionale di Marte.
Infine intensificò la stretta delle mandibole, strappandogli il braccio sinistro.
Il pilota ringhiò di dolore, stringendo istintivamente la spalla e gridando, con gli occhi gonfi fi lacrime di rabbia mista a sofferenza:
MAMMA!!!”
Un arto di pura luce sostituì meccanicamente quello reciso, trasformandosi poi nel volto smisurato di una volpe composta da ectoplasma dorato:
Spalancò le fauci grandi come città intere; una croce brillò nella gola per un momento, estendo i suoi bracci fino ai limite del Sistema Solare.
Con un fragore assordante, un getto di luce divampante vene vomitato dalla Bestia, trapassando totalmente Marte e scontrandosi contro l’immenso A.T.Field dell’Unità 08.
Esercitò una pressione distruttiva, senza sortire effetto…ed infine si dissipò in un oceano di riverbero accecante.
 
La sagoma scura dello 06 piombò in picchiata, fino a che i piccoli occhi minacciosi non incrociarono ‘unico visore del Mark.08.
Quest’ultimo si avvitò sulla gamba sinistra, assestando un calcio all’altezza del volto dell’Unità.
Per un momento, si immobilizzarono:
La porzione destra del casco dello 06 si incrinò ed andò in frantumi, rivelando il volto ed i capelli –bianchi di luce purissima- di un ragazzo; un occhio rosso risaltava carico di rabbia.
Si voltò: due flash simili a crocifissi lampeggiarono nelle iride del mecha semi-umano, investendo il nemico.
 
Il laser lo allontanò e schiantò contro un frammento di superficie lunare, sfregiando l’armatura dell’Eva con un lungo solco incandescente.
La metà sinistra del torace e dell’elmetto dello 08 si sbriciolarono, mettendo parzialmente a nudo un corpo ed un viso di bambino, incorniciato da un massa di fili luminosi; tra i capelli di fiamme immacolate spiccava un’insolente ciocca blu.
 
 
*   *   *
 
 
Ponte di Comando.
 
“Mai vista una cosa simile…!” – balbettò Maya – “Le curve armoniche sono fuori fase! Tutti i Nove i Sigilli Costrittivi dell’Unità 06 e dello 08 sono stati violati! Impossibile determinare la profondità del Plug!”
 
Ritsuko faticò ad articolare le parole cariche di sconcerto:
“Il tasso di simbiosi dei children a raggiunto ha il 900%: sono divenuti una cosa sola con l’Eva!”
“Rompendo le catene che li legavano a questo Mondo…” – mormorò Misato – “…si elevano a piani d’esistenza superumani, trascendendo il Creato e rivelando capacità pari a quelle di un dio!”
 
Rossiu Adai cadde sulle ginocchia, sconvolto:
“Quelle armature squarciate…quella potenza…è dunque questo il loro vero aspetto, celato sotto la Copertura Costrittiva?! Ma allora…cosa sono in realtà, questi Evangelion?!”
 
“Il Desiderio umano di una Felicità che compensi la nostra esistenza, contro la Morte ed il Destino Ultimo dell’Umanità…” – fremette Gen Fudo – “…questa non è una semplice battaglia tra due Eva! Questa è la forza della Passione di due ragazzi: E’ UNO SCONTRO TRA LE STESSE ESSENZE FONDANTI DEL MULTIVERSO!”
 
 
*   *   *
 
 
Universo ‘Alpha’.
 
Il Mark.06/Naruto sollevò una mano verso lo sconfinato Spazio sopra di esso:
“Cris…io ti mostrerò ciò che davvero significa essere ‘umani’! Espansione totale della Barriera dell’Animo! A.T.Field: sviluppo inverso! RASEN-SHURIKEN!!!”
Un agglomerato di L.C.L. ribollì nel palmo destro del pilota -immerso nella mescolanza colorata dell’Entry Plug- mentre una sfera di energia si formò a pochi metri dalla sommità dell’Eva.
Vorticando come scosse da una tempesta spiraliforme, delle lame di A.T.Field azzurro si dilatarono dal globo, formando un disco di diametro planetario.
 
Distante decine di kilometri nel Vuoto, l’Angelo Meccanico n.8 gridò per l’ultima volta:
“D’accordo: mostrami la fermezza dei tuoi Ideali! Perché io…io ti farò conoscere potenza senza pari, pur di mettere alla prova il tuo Spirito! A.T.Field Anti-Gravitazionale: estendi! CHIBAKU TENSEI: DEVASTAZIONE PLANETARIA!!!”
L’intero Giove scomparve in un nugolo di polvere scintillante, per ricomporsi alle spalle dell’Eva.
 
Con un ruggito sovrumano, le due Unità spiegarono per l’ultima volta le ali gigantesche, avvicinandosi in volo.
Il volto del giovane Naruto Uzumaki si contrasse in una smorfia di furia, mentre l’Eva premette con quanta più forza in corpo il ciclopico Shuriken di A.T.Field contro la mole di pari grandezza di Giove.
In un lampo di luce che pervase l’Universo, l’A.T.Field dello 06 penetrò nel Pianeta, distruggendolo e andando esso stesso in frantumi di pulviscolo stellare.
 
 
In un mare indistinto di luminosità lattescente, il petto dei due giganti si lacerò all’altezza del cuore, mentre i due minuscoli piloti galleggiarono solitari l’uno verso l’altro.
Il second children premette una piccola sfera di Spirito turchese contro il palmo di colui che ormai aveva dimenticato come ‘amico’.
La mano di quest’ultimo bloccò l’agglomerato, emettendo lunghe scariche elettriche blu intense.
Separato da un’immensa Barriera Anti-Intrusione, il ragazzo dagli occhi azzurri gemette in un pianto soffocato:
“Cris…ma perché? Se solo avessi saputo che sarebbe andata a finire a questo modo…allora avrei preferito non incontrarti mai!”
“Perché non eri altro che un ‘numero primo’: una piccola anima solitaria, gettata nel Mondo.” – ripose con dolcezza l’Angelo della Morte – “Senza conoscere altre persone non è possibile né tradirsi né ferirsi l’un l’altro, però…non è neanche possibile dimenticare la solitudine. Gli esseri umani non potranno mai affrancarsi da essa; del resto, ogni uomo è comunque solo. Ed è soltanto poiché è possibile dimenticare questa condizione di solitudine, che gli uomini riescono a vivere…”
La sfera di Energia Spirale e l’intricata rete di archi elettrici collassarono contemporaneamente…
Le dita bianchissime delle loro mani si incrociarono quasi casualmente…
 
 
Infine, l’ammasso di luce esplosiva (composto dal Rasen-Shuriken e dallo stesso Giove) si ridusse ad una rapida serie di piccole croci lampeggianti.
 
E tutto esplose in un Abisso di paradisiaca luce meravigliosa…
 
 
*   *   *
 
 
Iperuranio.
 
Nell’ora totale silenzio, il Maggiordomo Nero sospira rassegnato, fissando dall’alto dell’Eden ciò che resta dei corpi semi-distrutti dei due Evangelion, in prospettiva dal varco Spazio-Temporale:
“Dunque Thanatos ha deciso volontariamente di abbandonare tutto: Tabris, Lilith ed Adam sono in lui: in esso sono contenuti tanto il Principio Generatore dei Lilim quanto degli Angeli, così come il Desiderio del Libero Arbitrio. La Morte stessa ha deciso oggi di andare contro la sua stessa entità: oramai non abbiamo più alcun controllo su di lui. Ma nonostante ciò, se la Morte stessa cesserà di pervadere il Multiverso…cosa ne resterà di tutto? Sparirà forse anche la Vita, dalla quale si origina?”
“Tutto questo solo per un umano…” – sorride pacatamente il Grande Tomah – “…per quale motivo i Lilim si infervorano a tal punto per le vite altrui? Ormai…dobbiamo solo attendere che siano loro stessi…a scegliere della loro ‘Fine’.”
 
Dal rottame del Chouginga-Gurren-Lagann, tre piccolissime frecce dorate schizzano via, a velocità ultra-luminosa:
I tre Vector, ora, viaggiano l’uno a fianco dell’altro, ricoperti da un’aura dorata di puro Desiderio:
“Avanti, forza!” – esulta Apollo, nell’abitacolo cosparso di polvere solare – “Silvia, Sirius! Prima che tutto ciò per cui abbiamo combattuto venga meno! Raggiungiamo la Terra…e creiamo la nostra Genesi!”
“Sì!” – ribadisce il giovane uomo dai lunghi capelli biondi – “Per vivere ancora!”
“Per incontrare nuovamente coloro che amiamo!” – gioisce la delicata ragazza di nome ‘Silvia’.
 
“Aspettate!” – una voce di bambina risuona nitidamente nella quiete dei Campi Elisi – “Anche Nono…verrà con voi!”
La piccola Buster Machine n.7 avanza rapidamente, in una sfera di ossigeno:
“Perché Nono...lei non accetterà mai di perdere il Signorino Cris! Ed è per questo…che Nono vi darà una mano!”
I rottami delle copie giganti del Gurren-Lagann si animano autonomamente, vorticandole intorno e creando una sfera di metallo disordinato, chiudendovi all’interno la N.7 e le Vector Machines.
 
Scompaiono in un soffio di vento, scomparendo nel Nulla.
 
 
*   *   *
 
 
Universo ‘Alpha’.
 
I cadaveri silenziosi e mutilati dei due Mark.Number giacciono ora mollemente, galleggiando a gravità-zero; i volti umani sono scomparsi da sotto le maschere minacciose, lasciando uno spazio vuoto, come una semplice marionetta.
Al loro posto, i copri di due ragazzini veleggiano all’esterno degli Eva, cullati dai venti spaziali; respirano, nonostante l’assenza di ossigeno: a parte l’aspetto, di loro non è rimasto più nulla di umano.
 
Oltre la meravigliosa Terra, l’orizzonte esplode come un fragile vetro, mentre una sagoma enorme ne emerge, stagliandosi maestosa sul Pianeta.
Un volto di ragazza è semi-coperto da una cascata di capelli luminosi, lunghi come intere Nazioni; tre minuscole astronavi dorate la circondano:
DIE…BUS…TER!!!”
 
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Thanatos socchiude appena le palpebre, fissando la gigantessa planetaria più stupito che intimorito:
“La DieBuster? La ‘Dea del Sistema Solare’? Lei è…Nono?!”
 
“Il Signorino Cris è stato un vero sciocco a comportarsi a questo modo!” – lo redarguì con severità eppure imbarazzante ingenuità l’esoscheletro composito della N.7 – “Perché è stato lui ad insegnare a Nono ad amare con tutta sé stessa qualcuno! E’ stato lui a dirle che ognuno di noi può essere ‘umano’ a modo suo, per il semplice fatto di essere nato e scresciuto sulla Terra! Ed è stato lui ad affermare che non si ha bisogno di mecha speciali o armi più potenti, per farsi apprezzare: ciò che conta sono la Volontà, gli Sforzi ed i propri Ideali! Però, ora…il Signorino sta mettendo in pericolò la vita di tutti coloro che Nono ama!”
Una mano grande come un continente cala verso il ragazzo, stringendolo, ma il corpo è troppo piccolo per poter rimanere schiacciato.
Lui resta impassibile a fissare il visore ottico della DieBuster, dal quale sgorgano lacrime di Anti-Materia:
“Anche se passi una notte a guardare il Cielo con una preghiera nel Cuore, le probabilità di vedere una Stella Cadente sono pochissime...perciò l’usanza di esprimere un Desiderio quando se ne vede una la dice lunga su quante siano le possibilità che possa essere esaudito! Nono ha sempre avuto paura di non poter vedere nessuna Stella Cadente…fino a quando non ha incontrato il Signorino! Da quel momento, per quel che la riguardava, Nono era sicura che le sue aspettative si sarebbero realizzate…perché Nono aveva visto quella Stella Cadente!”
 
Improvvisamente, tutto il corpo della Regina delle Buster Machines si disgregò in miliardi di atomi, mentre la N.7 sfrecciò tra le fiamme siderali, verso il ragazzino contenuto in quel poco che rimaneva del moncherino.
Ne prese il volto a due mani, avvicinando le labbra di pelle sintetica alle sue…
Un bacio dal sapore di Spazio e Nebulose venne ceduto dalle labbra della ragazzina-robot a quelle dell’Ultimo Angelo:
Perché Nono ama il Signorino Cris…
E per la prima volta in vita sua…Thanatos -la Morte- arrossì.
 
“ORA!!!” – gridò Apollo, mentre il Vector Sol si divisi in due braccia – “ANDIAMO!!! PER GLI ESSERI UMANI!!!”
Il Vector Mars sia allungò in paio di possenti gambe, al suono della voce del suo pilota:
“PER QUESTO MONDO!!!”
“PER I NOSTRI RICORDI!!!” – esultò infine la bella Silvia de Alisia.
Le tre Machines si unirono per l’ultima volta, dando corpo ala Grande Forma:
“FUSIONE DELL’ALTA GENESI!!! ANGELO MECCANICO AQUARION!!!”
 
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“Le nostre Ultime Volontà…” – mormorò l’Element del Vector Mars – “…per salvare tutto ciò in cui crediamo!”
“In questo momento non siamo più Céliane e Apollonius!” – esclamò la ragazza dai capelli biondi, colma di gioia – “Siamo solo due esseri umani! Siamo coloro che hanno la forza di desiderare!”
Apollo strinse le leve e gridò con la sua stessa anima:
MUGEN-NEON-GENESIS-PUNCH: PUNGNO INFINITO DELLA NUOVA GENESI!!!
Le braccia dell’Aquarion si distesero verticalmente:
La grande mano meccanica strinse nella sua delicata stretta i tre giovani corpi stretti l’uno contro l’altro, mentre il pugno destro si estese da una lunghezza incalcolabile.
Oltrepassò le nubi del cielo terrestre, infiammandosi a contatto con l’atmosfera.
Con un tremore che fece vibrare l’intero pianeta, sin conficcò nella crosta terrestre,. Continuando a discendere sino al Nucleo.
Raggiunse la massa incandescente di metallo liquido del Pianeta, fermandosi.
 
Poi, con il rintocco di una nota musicale, milioni di ramificazioni si estesero dalla lunga appendice meccanica, come radici di un albero ampio come la Terra stessa.
Un groviglio di fiori ed erbe aromatiche avvolse le braccai dell’Aquarion, finché il suo intero corpo non divenne solo il prolungamento di una ramo nato nel Nucleo dell’Umanità; il pugno stretto intorno i tre Nuovi Angeli si trasformò in un’orchidea scarlatta, spandendo luce sanguigna come un bellissimo Sole prossimo al tramonto.
 
 
*   *   *
 
 
Ponte di Comando.
 
“Cosa sta succedendo all’Aquarion?!” – la voce di Maggi Marconi risuonò terrorizzata all’altoparlante della Fortezza-Gunmen.
 
Maya si portò una mano allo stomaco, sul punto di un collasso nervoso:
“Tutti i valori di configurazione sono spariti…il MAGI System ha smesso di operare!”
“I Sigilli Cromwell del Terminal Dogma sono stati disattivati…” – Ritsuko rimase a fissare inerme i dati sul monitori scomparire gradualmente – “…ormai la Cathedral TERRA e la nostra strumentazione è totalmente fuori controllo!”
 
“L’Aquarion ora…” – ripose Fudo, assaporando ogni singola parola – “…si sta tramutando nella Grande Forma: nel tramite della realizzazione dei loro Desideri!”
“Colei-Che-Amò-senza-Un-Cuore ha infine infranto la Barriera dell’Animo di Thanatos, rendendo libero il Mondo stesso di scegliere del proprio Destino.” – prosegue Kozo Fuyutsuki – “Ed insieme al second children -all’Ultimo Angelo Celato: Hypnos- sta sugellando la Volontà, l’Ideale e la Verità entro sconfinate radici di complementarità!”
 
“Unendo il Cielo, la Terra e le Anime, si trasformano…” – mormorò Misato, stringendosi il cuore; lacrime amare iniziavano a rigare il suo volto segnato dalla stanchezza.
 
“…si trasformano nella Sala del GAF!” – conclude Gendo Ikari – “Ora la Vita stessa verrà assorbita in loro, riportando il Multiverso all’Alba dei Tempi!”
“Dunque questo non è il Third Impact tanto temuto…!” – sibilò Rossiu, reggendosi le tempie pulsanti di stordimento.
“No.” – sentenziò Lord Genome – “Questo è il Secondo Big-Bang: la Morte e la Resurrezione. Questo è…lo ZERO IMPACT!!!”
 
La voce di Tomah aleggiò per l’Iperuranio:
Il Mondo verrà Evangelizzato e tutto tornerà al Principio. Che il Sacro Rituale abbia inizio…
 
 
*   *   *
 
 
Esterno.
 
Rapidamente, l’Oceano terrestre si tinse di rosso, mentre miliardi di croci di luce lo ricoprirono in un pandemonio di Morte e Vita, ascendendo lentamente verso l’alto:
 
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L’enorme fiore rosso sangue allargò gli ampi petali, lasciando intravedere una dimensione parallela costituita da pura luce.
 
 
*   *   *
 
 
Sala del GAF.
 
“Alla fine…” – il corpo di Naruto Uzumaki non riesce a delineare i propri confine, in quel mare di Spirito – “…è questa la Fine che davvero hai voluto?”
“Ti sbagli.” – risponde placidamente quello che un tempo definiva ‘amico’ – “Questo è solo merito tuo…tuo e di tutti coloro che hanno combattuto sino ad ora. Sono stati i vostri Desideri a condurci a questo momento: la Rinascita Suprema; l’Estrema Evoluzione dell’Umanità che unirà i Corpi e gli Spiriti in un solo Dio: questa è la concretizzazione delle vostre Speranze.”
 
“E dunque, ora?” – il volto del ragazzo divenne il ritratto della giovane Silvia de Alisia – “Cosa sarà di noi? Tutti gli esseri umani…stiamo forse morendo?”
 
“No.” – risponde ancora una volta Cris, prima che i suoi capelli si tingano di rosso ed il suo volto cambi forma – “Ora sei semplicemente te stessa che sta divenendo una cosa sola con gli altri. Dimmi: vuoi divenire una sola cosa con me?”
 
“Una sola cosa, Anima e Corpo?” – ripete lo spettro di suo fratello.
 
“Sì…Nono lo vuole!” – il volto sorridente di una bambina dai lunghi capelli rosa sostituisce quello della reincarnazione della bella Céliane – “Però…cosa ne sarà della Signorina Lar’C? E di tutti gli altri? Nono non vuole ferire nessuno con i suoi Desideri…!”
“Non succederà.” – Sirius De Alisia è ora il bambino noto solo come ‘Cris’ – “Non se tu non le desideri; non se ciò ti renderebbe infelice. Ora puoi scegliere: non più Buster Machine, non più umana…solo ‘Nono’. Ed io…io vorrei accontentarti. Gli esseri umani provano continuamente dolore dell’Animo: è perché l’Animo soffre tanto facilmente, che anche il vivere risulta doloroso. Ed in particolare il tuo Animo è delicato come il vetro…meritevole d'affezione…cioè:io ti amo.”
 
La Coscienza di Naruto Uzumaki si volta altrove:
“Posso davvero…incontrare coloro che amo?”
 
 
*   *   *
 
 
Esterno.
 
Lentamente, il colossale Guerriero della Spirale risplende di una debole luminosità smeraldina…e le fiamme che ancora ardono tra le sue membra iniziano a dissolversi, fondendo progressivamente tutta la mole in un fiume lento di Energia Spirituale…
 
-All’interno dell’abitacolo del Tengen-Toppa-Lazengann, la bella Ginevra Chevalier fissa stordita l’immagine della Terra che si estingue nell’Indefinito:
“Naruto…dove…dove sei, ora?”
Come per risposta, un corpo bianco e lattescente di ragazzino si allunga dal Vuoto della cabina, sorridendole e abbracciandola:
Lo so…lo so che ti ho delusa. In tutto questo tempo, ho creduto di poter vivere solo per me stesso…
Lei ricambia gli fiora la testa coperta da capelli ispidi e lucenti:
“N-Naruto…”
Ma ora, attraverso tutto il dolore e la sofferenza, è giunto il momento del rispetto: coloro che amo meritano ben più di questo…
La ragazza poggia la testa sul sedile di guida, sorridente.
Ed esplode in una cascata di L.C.L.
Splat.
 
-Stringendosi assiemi come Estremi Amanti, Simòn Jiiha e Nia Teppelin si fanno una promessa, in quella sala desolata nel cuore degli Anti-Spiral:
“Simòn, amore mio…nonostante tutto, non siamo infine riusciti a salvare l’Umanità?”
“Non lo so…” – ed affonda nel suo seno, con la mente sgombra di tutto – “…ma fin quando sono insieme a te…va bene anche così”.
“Ti amo.”
Splat. Splat.
 
Così, con la tristezza nel Cuore, penso che la cosa migliore che possa fare è porre Fine a tutto ed andarmene per sempre…
 
-“Che cosa sta succedendo?! Vi prego, fatelo smettere!” – grida il giovane Shinji Ikari – “Perché?! Perché devo soffrire ancora?! Io…non voglio più soffrire!”
“Se è questo ciò che desideri…allora tale sarà la tua Felicità.” – un ragazzo dai bianchi capelli ed il volto sottile sussurra mellifluo, trasformandosi in una ragazza dai lineamenti angelici.
“Kaworu…Rei…? Voi…cosa siete, ora?”
“Siamo coloro che desideri incontrare…per sempre felici…”
Splat.
 
-Asuka Soryu Langley affonda il viso nelle mani, gridando e scuotendo la testa convulsamente:
“No…NO! Io non voglio morire, non voglio morire! Non voglio impazzire…perché non posso essere perfetta?! Perché non posso essere felice?!”
“Vuoi esserlo…?” – risuona la voce di una donna, amorevolmente.
Lei solleva gli occhi; lacrime di gioia hanno preso il posto di quelle del cordoglio:
“MAMMA!!!”
Splat.
 
Ciò che è stato è stato ed ora mi sento così male…! Quel che un tempo fu motivo di gioia, ora lascia il posto al risentimento…
 
-Stretta nel suo abitacolo, Yoko Littner sente il suo corpo farsi via via più leggero…i vestiti bruciare in fiamme di Amore.
L’ombra immacolata di un giovane uomo le sorride, mentre le si fa prossima.
“Kittan…sei forse lui?” – piange lei, mollemente.
Il volto dell’uomo si fa più nitido.
Lei si slancia in un amplesso amoroso, gridando dalla gioia incommensurabile:
“Kamina…KAMINA!!!”
Splat.
 
Io non amerò mai più in vita mia: il mio Mondo sta finendo…
 
-Lar’C Mellk Mal sente spingersi verso l’Infinito dello Spazio, mentre le membra nude di una ragazza sorridente dai lunghi capelli di luce rossa le sorride:
“Signorina…venga con me! Venga con Nono…per essere felici! Insieme e per sempre!”
La Topless arrossisce, mentre poggia la testa sul seno dell’amica, avertendone il battito di quel Cuore artificiale che risuona d’umano:
“Nono…io…avrei solo voluto che…”
Splat.
 
 
*   *   *
 
 
Ponte di Comando.
 
-“Tutti i dati…tutti i dati stanno scomparendo! Noi…noi…” – Maya si artiglia la testa, rannicchiata al suolo.
“Noi tutti siamo giunti all’Ultimo Atto. Ed è per questo che…” – Ritsuko Akagi le si avvicina; la giovane Operatrici si volta in lacrime, abbracciandola:
Senpai…oh, senpai!”
Una scritta digitata alla tastiera lampeggia per un breve istante sul portatile.
[I NEED YOU].
Splat. Splat.
 
Vorrei poter tornare indietro nel Tempo, perché temo che ora la colpa sia solo mia…
 
-Kozo Fuyutsuki ammira estatico una giovanissima donna materializzarsi sopra la sua testa, cingendone il volto a due mani:
“Ikari…anche tu sei riuscito ad incontrare Yui?”
Splat.
 
Lo spettro del Comandante Jiiha afferra la mano destra di Leeron Littner, mentre il braccio sinistro è già stretto al seno della sorella.
L’ingegnere sembra aver perso la sua impertinenza; ora solo un pianto silente e amaro ne scioglie appena il trucco degli occhi, rigandogli le guance:
“Yoko…Simòn…io avrei soluto voluto…essere felice!”
Splat.
 
Lo so…lo so: non possiamo dimenticare il Passato!
 
-In quel bagno di L.C.L che scorre ora a fiumi sul lucido pavimento del Ponte di Comando, Misato Katsuragi cade in ginocchio, in lacrime:
“Papà…Kaji…Shinji…Naruto…e anche tu PenPen. Perché…deve sempre finire così? Dove ho sbagliato?”
 il braccio sicuro e amorevole di Leon Marshall le cinge le spalle, portandola a sé e concedendosi un Ultimo Bacio.
Il Ricordo etereo del Fu Ryoji Kaji aleggia su di loro, stringendoli in un abbraccio che durerà per l’Eternità.
Splat. Splat.
 
-Da qualche parte, un Pinguino delle Sorgenti Termali, un gattino nero ed una piccola talpa si stringono vicini, per riscaldarsi.
Splat. Splat. Splat.
 
Non possiamo dimenticare l’Amore e l’Orgoglio!
 
-“NO…VA’, VIA! TU NON SEI LUI!!” – Mikaela Banes grida sconvolta, coprendosi occhi ed orecchie con le braccia, per tentare di distogliere la vista dallo spettro bianco e pacato di un giovane uomo che ora le si inginocchia accanto.
Lui le sfiora i lunghi capelli neri con una mano…e le sussurra qualcosa all’orecchio.
Lei smette il pianto dirotto e lo bacia senza più alcun timore:
“Sam!”
Il ragazzo le passa una mano sul ventre, leggermente rigonfio dalla gravidanza.
Due vite. Un solo ricordo.
Splat. Splat.
 
-In una sorta , Ryan Atwood chiude gli occhi, sorridente e stanco:
Fratellone…papà…potremmo essere di nuovo una famiglia, ora?”
Splat.
 
Tutto ritorna al Nulla…e tutto va in rovina…in rovina…in rovina…
 
Rossiu Adai posa una mano sulla teca di vetro del cervello pensanti del Re Spirale:
“Lord Genome…è dunque questa la Fine? Non siamo forse stati in grado di sconfiggere il Destino della Spirale?”
“Tutt’altro.” – risponde la lugubre testa – “Imponendo questa Fine come Scelta, abbiamo cambiato il senso stesso del Creato. Angeli, Anti-Spiral, Mostri Spaziali, Sala del GAF…non so quale sia la verità, ma so che ora si originerà il Grande Buco Nero: la Variabile Incognita dell’Equazione di Schwartzchild: la Singolarità.
“Il Collasso di un Buco Nero?” – domanda il Vicecomandante, impassibile – “Può davvero accadere, in questo Universo?”
“La Singolarità può tutto: è l’Alpha e l’Omega. Poiché è una zona di Spazio senza alcun significato fisico…”
Splat. Splat.
 
 
*   *   *
 
 
Iperuranio.
 
“E’ finita. Tutto questo…è stato solo un ribadire la mia totale dipendenza dalla Vita stessa.” – mormora il Maggiordomo in Nero, mentre inizia a dissolversi in un pulviscolo d’ametista.
“Già, Sebastian…” –il Grande Tomah volge lo sguardo alle Stelle, compiaciuto e pago di tanta Eternità –“…dunque ho perso ancora una volta…Vecchio Rivale?”
Ed il suo corpo evapora in un turbinio luccicante di polvere preziosa…
 
Tutto ritorna al Nulla…e tutto va in rovina…in rovina…in rovina…
 
 
*   *   *
 
 
Universo ‘Alpha’.
 
Il fluido verde e meraviglioso, ampio come la Via Lattea, della Spirale raggiunge quell’Universo.
Si raccoglie in un anello di Energia, ruotando lentamente attorno alla Terra ed al suo prolungamento: l’Albero della Vita.
 
Le anime umane, ridotte a lunghe croci affilate, orbitano e fluttuano in un secondo anello concentrico di flusso rosso: sangue, misto a Speranze.
 
Tutto ritorna al Nulla…mi sto solo lasciando andare…lasciando andare…lasciando andare…
 
Infine, due mani di ragazza iniziano a prendere forma nel Vuoto, accogliendo l’Universo intero…
 
 
*   *   *
 
 
Sala del GAF.
 
“Nel mio Cuore di Cuori…” – sussurra Thanatos, al ragazzo innanzi a lui – “…so di non aver fatto mai affidamento all’Amore. Ho perso tutto…tutto quello che mi importa a questo Mondo!”
“E allora, io?” – gli chiede in lacrime il ragazzino conosciuto come ‘Naruto Uzumaki’ ed ora chiamato con il nome di ‘Hypnos’ – “Cosa dovrei fare? Qual è il mio ruolo in tutto questo?”
“Naruto, nel momento in cui hai deciso di affrontarmi…” – china la testa, distogliendo lo sguardo – “…credo di aver compreso il significato della Razza Umana. La forza dei vostri Desideri è più forte di qualsiasi altra! Nel tuo incedere lungo un Destino già scritto, mi hai mostrato la capacità del Libero Arbitrio e della Volontà. Sei un umano: la tua essenza è fatta della stessa materia dei Sogni. Ma per far ciò, hai abbandonato ogni scintilla di umanità…divenendo pari ad un Dio.”
“Mi sati dicendo…che io sono il Nuovo Dio?!” – Naruto si piega su sé stesso, artigliando la nuca – “Io…non capisco! Tu…tu cosa farai?! Non sei tu Colui che Vivrà in Eterno?! Come posso assumermi al responsabilità di tutte le Anime?!”
 
Cristoforo Hino si volta verso altra luce infinita, chiudendo gli occhi:
“Senti questo mare indistinto di voci? Sono le voci delle Anime, che richiamano a sé tutti i ricordi della loro vita. Gli esseri umani non sono in grado di dar forma alle Speranze dal Nulla. Però adesso le nostre speranze si stano concretizzando, in quello che l’Umanità è: il falso successore proveniente dalla Luna Nera e dal proprio capostipite: Lilith. E poi quelli che sarebbero i veri successori: gli Angeli provenienti dalla perduta Luna Bianca e da Adam, la cui anima recuperata, non si trova in altro luogo che in te.”
Si volta ancora verso l’amico:
“Il Mondo non finirà; semplicemente…ricomincerà. Tutto ciò che ci sarà, d’ora in avanti, sarà per una tua precisa scelta. Non c’è morale, non c’è ‘giusto’ o ‘sbagliato’: ciò che è meritevole d’essere intrapreso dipende solo da te. Per quanto mi riguarda…viaggerò nel Multiverso, contemplando la Vita in esso. Forse ne creerò dell’altra…ma voglio che sia tu…a vivere i tuoi Desideri.”
 
“Dovrò forse essere io stesso il tramite veicolare della realizzazione dei Sogni umani?”
 
“Sì. Poiché le persone non sono in gradi di creare alcunché dal Vuoto.” – poi Cris sorrise; quell’espressione di pacata e affettuosa ironia che lo aveva caratterizzato fina dal primo incontro – “Del resto…i Lilim non sono divinità.”
 
Naruto chiuse gli occhi, mentre i suoi stessi Desideri presero forma al suo fianco:
Due figure familiari gli porsero una mano su entrambe le spalle, mentre una meravigliosa ragazza di puro Spirito gli lambì le guance con le mani sottili:
“Le possibilità di essere felice, per te, sono ovunque! Perché tu…tu sei vivo!”
 
Il giovane ‘Dio’ sussurrò il suo ultimo pensiero da umano:
Non so ancora dove trovare la felicità…ma continuerò a pensare se sia giusto essere qui, se sia giusto essere nato. Ma alla Fine, sarà come ripetere l’ovvio ancora ed ancora…perché io sono me stesso.”
 
 
*   *   *
 
 
Ponte di Comando.
 
Fissando le due sconfinate mani accogliere la Sala del GAF ed il Mondo intero, Gen Fudo domanda all’uomo al suo fianco:
“Saprebbe dirmi, Ikari cosa c’è tra due mani quando vengono premute l’una contro l’altra? Tra mano destra e mano sinistra, tra Angeli e Lilim, tra uomo e donna, tra Yin e Yang…cosa c’è fra le due metà?”
 
“Nulla. Tra le due mani c’è solo il Buio.” – risponde il Comandante della NERV, mentre una donna amata e perduta da molto tempo ne stringe le mani al seno.
Splat.
 
“Esatto.” – Gen Fudo prende un profondo respiro; un’espressione rasserenata si allarga sul suo volto – “Tra le due mani non c’è niente…e, nonostante questo, è caldo: una Luce che nasce dall’Oscurità…
Splat.
 
 
*   *   *
 
 
Nell’ultima pulsazione di vita della Realtà, l’intero Universo converge in un sol punto, mentre i palmi delle grandi mani nate dalla Singolarità si premono delicatamente l’uno contro l’altro…
 
Una luce abbagliante si sprigiona tra di esse…
 
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E tutto divenne uniformemente calmo…per l’Eternità.
 
Nel Mondo di Luce nato all’Alba dell’Ultimo Giorno, solo una domanda risuona senza Spazio né Tempo, pronunciata dalla timida voce di un ragazzino:
 

 

Se Dio avesse un Desiderio…a chi potrebbe rivolgersi per esaudirlo?
 
 
 
FINE

 

   
 
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