#38
Un miracolo
Un miracolo
Lo strinse forte, quasi lacerandogli gli abiti e rotolando per un tratto nell’erba mentre i suoi bambini, seminascosti fra i cespugli, osservavano perplessi.
«Sei tu, sei tu, sei proprio tu.»
Era tornato. Aveva mantenuto la promessa, dopotutto.
E all’alba, dopo una notte di agognate risposte, quando finalmente era sicura di non sognare, lo accarezzò cercando di ricordare movenze straniere.
«Non sai quante volte ho rivissuto quell’unica notte» gli sussurrò, disperata. «Credevo che sarebbe dovuta bastarmi per l’eternità. Credevo che… non avrei―»
«Shh.» La voce di Zero sapeva ancora consolarla. «Sono qui adesso.»
Ed era un miracolo.
----
Words: 100