Videogiochi > Final Fantasy XII
Segui la storia  |       
Autore: Daistiny    17/02/2012    0 recensioni
Si racconta fin dai secoli bui del re dinasta Raithwall, il prescelto degli dei, grazie alla spada dei Re e alla magilite donatagli dagli dei unificò sotto un unico regno, i popoli di Ivalice...
Nessuno sapeva che una parte della sua storia era stata nascosta e dimentica... alle genti d'Ivalice.
La storia racconta dell'ultimo compito che gli dei affidarono al re dinasta e a tutti i sui discendenti... di proteggere il Bagliore Bianco, nei secoli avvenire.. fino alla sua nascita.
Note: I GENERI che verranno trattati SONO- Avventura, Azione, Drammatico,Generale, Malinconico, Romantico, Guerra, Sentimentale, Lemon/(Lime a seconda del caso), Erotico.
Genere: Avventura, Azione, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Ashe, Basch, Gabranth, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Oltre il vento e la sabbia..'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
*PRESENTE Balfoheim 706 Alto Valendiano*

Da quando Chantal era andata a vivere ad Archades, tante cose nella sua vita erano cambiate in fretta e grazie al suo genio era riuscita a scalare i vertici della società nel giro di due anni, rientrando così nel ambito dell'esercito archadiano.
Chantal era una delle menti più brillanti di Archades, seconda  solo al Dr. Cid, anche se non amava far attirare l'attenzione su di se, era riuscita  nonostante ciò a farsi notare alla corte dell'imperatore Gramis Solidor, entrando di fatto nelle sue simpatie.
L'imperatore Gramis era stato così colpito dalle potenzialità di questa giovane promessa che l'aveva posta sotto la direttiva del Giudice Magister Gabranth,  data anche la sua brillante intelligenza non solo nel campo politico e militare, Chantal aveva anche  una spiccata propensione per le scienze, lo sviluppo tecnologico, lo studio dell'alchimia insieme alla vasta conoscenza dell'arte magica.
Per questi motivi la ragazza lavorava come assistente del Dr. Cid ai laboratori Draklor, avendo così una posizione di tutto rispetto.
Godendo della sua posizione Chantal aveva accesso illimitato ovunque, non solo, era sempre documentata su tutto quello che succedeva all'interno del governo e ai laboratori di ricerca. Non c'era una sola cosa che la ragazza non potesse sapere sull'impero, tattiche, strategie, le armi che usavano ecc...
Chantal non aveva mai amato la guerra e le importava poco della sorte di Ivalice e della guarra che imperversava su di essa. Era una cosa che per lei non le riguardava, aveva già avuto la sua dote di sfortuna, ma dalla guerra aveva imparato una cosa, a pensare solo a se stessa così facendo la sua fiducia verso altri era venuta meno.
Erano davvero poche le persone di cui lei si fidava, a cui concedeva quel minimo di confidenza per poter scambiare due parole. Per il resto era sempre un passo avanti agli altri,  diffidente e schiva verso chiunque non conosceva.    
Grazie alla posizione di cui usufruiva e alle conoscenze che aveva acquisito da essa, Chantal era riuscita a mettere a nuovo il rudere di aereonave che aveva trovato nella pianura di Ozmone diversi anni prima, l'aveva chiamata "Amira"  nel ricordo di una persona a lei cara.
Amira significava  "Principessa", le aveva spiegato la persona a lei cara, chiamandola così nella sua lingua natale.
L'Amira presentava decorazioni argentate e dorate che si intrecciavano tra loro con linee sinuose sulla superficie color rame. L'interno dell'aereonave era molto ampio, la sala comandi prevedeva quattro sedili, sul retro era posizionato una stanza adibita ad alloggi per la notte, mentre più giù, nella parte più bassa c'era la sala motori con una piccola stiva.
L'Amira era l'orgoglio di Chantal, poichè essa la rappresentava in pieno i suoi gusti in fatto di aereonavi, sul fianco sinistro dell'aereonave era inciso il nome della nave, insieme ad una frase in lingua dalmasca "Risplenderà anche nelle tenebre".
Chantal quella mattina aveva  parecchi impegni, si era alzata prima del solito per recarsi a Balfoheim,  per una questione della massima urgenza.
La ragazza salì sull'Amira dirigendosi verso la città portuale per incontrarsi con Reddas, un pirata che conosceva fin troppo bene per il suo passato di giudice archadiano.
Reddas era una delle poche persone in grado di mettere a suo agio Chantal e di riuscirle a strappare un sorriso, la dove molti avevano fallito.
Chantal arrivò alla città portuale con qualche minuto di ritardo, scesa dalla nave iniziò subito a cercare con lo sguardo il suo amico Reddas, che la stava già aspettando. Mentre ancora la giovane ragazza era intenta a cercare il pirata, questi silenziosamente le si avvicinò alle spalle appena le fu abbastanza vicino, l'uomo le poggiò appena la mano sulla spalla, al che Chantal si girò subito di scatto.
La ragazza come vide Reddas trasse un respiro di sollievo, Reddas dolcemente le sorrise e constatando che la sua giovane amica sembrava essere di buon umore, la salutò come era solito fare.

-Buon giorno "Principessa" raggiante come sempre?-le chiese il prirata .

-Quand'è che invece mi chiamerete col mio nome Reddas?- ribatte la giovane donna guardando l'uomo.

-My lady le sta a pennello come titolo!- disse scherzosamente Reddas cerando di non urtare la sensibilità della ragazza.

-Come sempre è molto galante... vogliate scusare il mio ritardo - disse cortesemente Chantal inclinando appena la testa.

-Su via non siate così formale, si tratta solo di pochi minuti... comunque andiamo, dobbiamo parlare di una cera questione.- Tagliò a corto il pirata stavolta con un tonno di voce un po' più serio.

-Fuori il rospo Reddas! Che notizie mi porti?... Qualche tesoro...?-

-No! Direi più delle solite notizie... forse la cosa ti può interessare Chantal.-

-Di cosa si tratta ?- chiese Chantal con aria seria.

-Qualche giorno fa, hanno attaccato il palazzo reale di Dalmasca... la sera del banchetto in onore del pricipe Vayne. L'attacco è stato ad opera della Resistenza.- Finì di parlare l'uomo con un tono di voce abbastanza grave.

Nel giro di pochi attimi il volto di Chantal si oscurò, diventò freddo e privo di qualsiasi emozione.  La ragazza subì subito un brusco cambiamento d'umore che Reddas notò subito.
Reddas sapeva dell'odio che la ragazza provava verso i dalmaschi, tanto che essa desiderava bramosamente la loro rovina.

-Non sono cose che mi possono interessare Reddas ! Se loro vogliono la guerra l'avranno! - sibilò Chantal con voce abbastanza alterata.

-Calma. Non rovinarti la giornata!  Parliamo di cose più serie...mi devi fare un favore. Dovresti consegnare un pacco a Balthier.-

-Non sono mica un postino! Perchè non lo consegni tu stesso? Sai bene che io ho altri impegni che  hanno l'assoluta priorità.- disse con voce autoritaria la ragazza, guardando Reddas che le fece una piccola smorfia, cercando si scusarsi con la ragazza che si era leggermente innervosita.
Chantal si sentiva presa in giro e non ammetteva che Reddas si prendesse una simile confidenza.

-Certe confidenze non potete prendervele con me, Reddas!-

-Non mi sbaglio a chiamarti "Pricipessa". Un titolo più che meritato!- sottolineò maliziosamente il pirata. -Non prendertela Chantal... è solo che non posso consegnargliela io stesso a Balthier. Vedi... il signorino non si fa rintracciare. Per questo che ti sto chiedendo questa favore da parte mia. - disse il pirata tirando fuori dalla borsa che aveva con se, una busta che consegnò alla ragazza.

-Balthier ha troppe manie di protagonismo.- disse seccata Chantal.

-Come ce l'hai pure tu, mia cara.- ribatté allegramente l'uomo, ma Chantal sembrava non essere del suo stesso parere.

-No! Io amo la mia libertà e l'avventura...di certo non la gloria o la fama, che ne deriva da quest'ultime. Comunque Balthier è un idiota, capace di fare solo il cascamorto... non so come Fran faccia a sopportarlo! -

-E tu quand' è che ti scomoderai a scendere da quel piedistallo e camminerai tra i comuni mortali "Principessa Chantal"?- disse Reddas alla ragazza.

Ormai Chantal non ne poteva più delle battutine del aviopirata che riteneva troppo invasive. La mora chiese a Reddas cosa contenesse la busta che gli aveva consegnato, il pirata rispose che si trattavano del guadagno di una vendita di un tesoro.
Chantal prese la busta e guardandola attentamente notò che era abbastanza voluminosa come spessore, Balthier doveva aver concluso un ottimo affare. Reddas le chiese ancora una volta di farle quel piacere e di consegnare al loro amico, Balthier la busta.
Ma la ragazza  sembrava un po' troppo nervosa, Reddas notò l'atteggiamento della sua amica le chiese cosa avesse, la giovane ragazza girandosi verso lui rispose d'avere fretta per alcune questioni della massima importanza.
Reddas grattandosi il capo cerco di trattenere la giovane suggerendole di essere più calma. Chantal sembrava non dare proprio peso al consiglio del pirata.

-Vogliate scusarmi Reddas ma devo scappare, ho degli impegni a cui non posso assolutamente mancare.  Non preoccupatevi appena troverò Balthier gli consegnerò la busta da parte vostra, vi prometto tempo permettendo che appena sarò libera vi verrò a trovare. -disse Chantal cercando di essere più serena e meno agitata.

Reddas a quello sforzo della ragazza si lasciò sfuggire un piccolo sorriso cercando di  apprezzare il tentativo di essere più spontanea da parte di Chantal. Il pirata sembrava  abbastanza divertito dal comportamento della sua giovane amica  e ricambiò la promessa che aveva fatto la giovane facendo una piccola riverenza, come a dire che sarebbe stato molto lieto di una sua visita in futuro.
L'aviopirata sapeva bene che Chantal era una vera eccezione ai tanti pirati e mercenari con cui aveva a che fare. Egli era convinto che quella ragazza fosse abbastanza fuori posto per la gente che era solita frequentare.

-Chantal poi ti chiedi perchè ti chiamano "Principessa".. è per quello che sei. Tu la sai troppo lunga rispetto ai soliti aviopirati- Le fece notare Reddas con la sua aria di chi sapeva bene il fatto suo.

Chantal lo guadò attentamente come se il suo sguardo potesse trapassarlo, poi abbassò un attimo lo sguardo ed abbassando il tono della voce che si fece uno strano commentò in riguardo al suo conoscente, dicendogli che lui era diverso da tanti pirati che aveva conosciuto.
La ragazza rialzò il viso accennando ad un timido sorriso salutò nuovamente Reddas e si allontano ritornando all'Amira. 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Final Fantasy XII / Vai alla pagina dell'autore: Daistiny