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Autore: Haley1994    17/02/2012    0 recensioni
Quando lo guardai per la prima volta, negli occhi capii che quello sguardo non mi avrebbe più lasciata. Avevo intuito che quel ragazzo mi avrebbe protetta per molto tempo.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Fred Weasley, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Ecco il secondo capitolo. ;)



Erano passati circa dieci mesi da quando avevo conosciuto la famiglia Weasley, e vivere con loro era come stare in famiglia.
Dopo il mio primo anno a Hogwarts, i miei genitori andarono in Italia per qualche mese e così dovetti sistemarmi a casa degli Weasley.
Quell’estate mi divertii davvero molto. Trascorrevo le mie giornate con Ginny, l’unica figlia femmina, che mi faceva diventare matta. Parlava continuamente di Harry e blaterava di quanto fosse stupendo, magnifico e intelligente. Però, era così dolce il modo in cui ne parlava che mi faceva tenerezza.
Inoltre, quando Ginny non riempiva la testa di monologhi su Harry, giocavo a Quidditch con Ron, George e Fred.
Anche se stare con loro era bello, non vedevo l’ora di tornare a Hogwarts, per riabbracciare Hermione e ritrovare Harry, il quale per tutta l’estate, non aveva risposto nemmeno ad una mia lettera e neanche a quelle che gli inviava Ron.
Una notte, mentre stavo tranquillamente dormendo, sentii dei rumori e dei bisbigli che mi svegliarono.
«Forza svegliati!»
Udii il suono ovattato della voce di Fred.
«Dai Ron! Avevamo detto a mezzanotte!»
L’altra voce era di George.
Accesi la luce e trovai i gemelli scuotere Ron che dormiva paciosamente nel letto accanto al mio.
«Che ci fate voi due qui?»
«Appunto! Che ci fate qui?» Domandò Ron ancora mezzo addormentato e con la voce impastata dal sonno.
«Come che ci facciamo qui, Ron?! Ti ricordi quella cosa..che dobbiamo fare!» Disse Fred in modo misterioso.
«Oh.. ah..ah si, si ora ricordo..»
«Weasley! Tutti e tre! Che avete in mente?» Domandai seccata per avermi svegliato.
«Emh..» Mugolò George mentre scesi dal letto.
«Magari potremmo..»
Ron iniziò a parlare cercando l’approvazione dei suoi fratelli per continuare.
«É solo la piccola Davis.. non c’è niente che possa..»
«  Io non sono piccola Fred!» Dissi puntando i piedi.
« Ma..come fai a distinguerli, Serena?»
Alla domanda che Ron mi porse, non risposi. Non volevo rispondergli.
« Allora? Che state combinando?»
«Stiamo andando a rapire Harry.. » Disse semplicemente.
«Rapire è una parola grossa.. ma..» Continuò George.
«È importante che venga a Hogwarts quest’anno e ci sono buone probabilità..» Affermò Ron mentre anche lui scese dal letto.
«Che se non lo preleviamo noi da casa..» Continuò George.
«Dubitiamo fortemente ci venga con le sue gambe..» Commentò Fred.
Li fissai per qualche secondo con espressione ancora più seccata.
«È arrabbiata..» Disse George.
«No..forse un po’ infastidita..» Continuò Fred, riguardo al mio religioso silenzio.
« Allora? Che aspettiamo!» Dissi andando verso i gemelli e Ron.
«No..no.. tu non vieni..»  Fred mi bloccò e iniziammo a battibeccare.
«Io vengo Weasley! »
« Assolutamente no!»
« Invece si!
«Torna a letto, piccoletta..»
«Ci metto poco ad andare nella stanza dei vostri genitori e dire che i loro tre figlioletti stanno andando nel mondo babbano..»
Li minacciai con tono serio. I tre mi guardarono sconfitti e cedettero al mio ricatto.
Poco dopo eravamo in giardino.
« Come ci arriviamo a Londra?» Domandai a Ron.
« Con quella!»
Disse indicando il cielo. L’auto del signor Weasley stava volando e alla guida c’era Fred.
«Oddio..» Commentai scoraggiata e sicura che saremmo finiti in un bel guaio.
Dopo aver guidato per qualche ora e aver raggiunto il modo Babbano, arrivammo davanti alla finestra della stanza di Harry.
« Ciao Harry!» Esclamò Ron con un sorriso.
« Ron? Fred? George? Serena? che ci fate qui?» Domandò confuso.
« Ti salviamo naturalmente!» Dissi come se fosse la cosa più normale del mondo.
«Sbrigati! Prendi il baule!»
Ron lo incitò ad affrettarsi. Avevamo poco tempo prima di essere scoperti dai suoi zii. Aiutai Ron a mettere un gancio alla finestra.
«È meglio che ti allontani..» Disse il nostro amico.
Fred guidò finché la finestra non si ruppe e Harry saltò in macchina prima che suo zio lo prendesse.
Guidammo per tutta la notte e quando tornammo alla Tana, era già mattina.
«Non è granché ma è casa!»
Disse a Harry mentre entravamo a casa Weasley.
«Io la trovo magnifica!» Commentò Harry osservando meravigliato la casa.
«Dove siete stati?»
Urlò Molly Weasley piombando all’improvviso dal piano di sopra. Era decisamente arrabbiata.
«Harry! Che piacere vederti caro..»
Disse in tono dolce, poi tornò a guardare noi quattro. I colpevoli del misfatto.
«Letti vuoti! Nessun biglietto! Serena Davis mi devi anche tu una spiegazione signorina! I tuoi genitori ti hanno affidato a noi! E tu cosa fai? Te ne vai in giro in piena notte..con questi screanzati che mi trovo come figli! Auto sparita! Potevate morire!Potevate essere visti! Naturalmente non incolpo te Harry caro..»
Terminò nuovamente la sua sfuriata con tono dolce.
«Lo stava affamando! C’erano le sbarre alla finestra!»
Disse Ron, cercando di difendersi e spiegando alla madre che eravamo solo andati ad aiutare Harry.
«Tu spera che non le metta io le sbarre alla tua finestra..tu e i tuoi fratelli dopo la colazione andrete in soffitta a sistemare il casino che c’è! E niente magia! Siamo intesi? Serena..»
Mi guardò con sguardo amorevole.
«Si?»
Aspettava anche a me un’altra dose?
«Andiamo in cucina con Harry a fare una bella colazione..»
Disse dolcemente.
«Ok..»
Sussurrai con tono incerto.
«Ma cosa..»
Commentò Fred e anche George era contrariato.
«Non è giusto!»
«Davis non riceve nessuna punizione!?»
Sua madre li fulminò con lo sguardo.
Poco dopo ero a tavola con i gemelli, Ron, Harry e Percy. Ginny scese di corsa dalle scale.
«Mamma! Hai visto il mio pullover?»
«Si cara! Se l’era messo il gatto!»
«Ciao!»
Harry salutò Ginny con un sorriso e lei spalancò gli occhi come se avesse visto un fantasma, per poi scappare via.
«Complimenti Harry! L’hai fatta scappare!»
Dissi scocciata. Povera Ginny. Non se l’aspettava.
«Ma che ho fatto?!»
Chiese Harry non capendo nulla di quello che era appena successo.
«È tutta l’estate che parla di te!una noia da morire!» Disse Ron parlando di Ginny.
«Voi ragazzi non avete un minimo di sensibilità! Non capite quando una ragazza ci tiene a voi..» Risposi ai miei due amici.
«Buon giorno, miei Weasley!»
Disse Arthur Weasley entrando dalla porta. Lo salutammo e si sedette a capotavola.
«Finalmente!e tu chi sei?» Chiese a Harry.
«Oh mi scusi.. io sono Harry Potter..»
«Santo cielo..sei proprio tu!Ron ci ha parlato di te ovviamente.. quando è arrivato?»
« Stamattina!»
S’intromise Molly, ancora visibilmente arrabbiata.
«Ah..»
Commentò il marito iniziando a mangiare.
« I tuoi figlioli e Serena hanno guidato la tua auto incantata fino a Londra e ritorno stanotte!»
Disse al marito ancora seccata.
« Ma davvero? »
Ci guardò.
« E come andava?»
« Una meraviglia!»
« Viaggetto piacevole direi!»
Molly lo fulminò.
« Voglio dire avete fatto molto male ragazzi.. molto, molto male..Harry devi sapere tutto sui Babbani..qual è.. con esattezza.. la funzione di una papera di gomma?»
Il caffè mi andò di traverso.
Ma che razza di domanda è? Nel chiederglielo, il signor Weasley ci aveva anche messo una buona dose di serietà, e ciò incrementava di più il mio sconvolgimento sulla domanda.
«Oh...»
George si accorse che mi stavo letteralmente strozzando e guardò Fred disorientato.
«Dalle dei colpetti..» Disse Fred al gemello mentre stavo per soffocare.
Mi colpirono prima forte poi piano mentre ridacchiavano.
« Ci sei?» Domandò Fred.
«Si.. si.. grazie..»
In quel momento sentimmo uno stridulo.
« Questo dev’essere Erroll con la posta!» Squittì Molly, appena Erroll planò dentro casa sbattendo il muso.
«Sono le lettere da Hogwarts per noi..»
Disse Percy prendendole dal becco del loro gufo.
«Ci sono anche quelle per Serena e Harry..»
Ognuno prese la sua lettera. Poco dopo decidemmo di andare a Diagon Alley per gli acquisti per la scuola.
 
  
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