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Autore: Mia_hp    18/02/2012    8 recensioni
Micheal e Logan stringono una scommessa: Logan dovrà conquistare Zoey in due settimane. Ma si sa che l'amore è imprevedibile e con lui non si deve mai giocare...se di mezzo poi vi è un'amicizia importante i guai arriveranno ancora più facilmente.
Coppia Logan/Zoey.
-Mai sentite tante cavolate tutte insieme!-
-Cavolate? E’ la sola e pura verità!-
-Chi è quel pazzo che te l’ha dette?-
-Mio padre, ovviamente-
Zoey fece uno strano verso. –Stiamo apposto-
-Perché?-
-Logan, tuo padre ti ha insegnato a sganciare reggiseni a tredici anni-
Il ragazzo sorrise ricordando quel giorno. –L’ attività padre-figlio che mi è stata più utile-
-Idiota-
-Gelosa, Zoey?-
-Non credo proprio-
-Se vuoi posso dartene una dimostrazione pratica…-
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chase Matthews, Logan Reese, Zoey Brooks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- 8 giorni alla fine della scommessa

 

-Ragazze!- esclamò Zoey, alzando gli occhi al cielo, in una buffa espressione. –Per favore, smettetela di urlare-.

-Compi diciassette anni, Zoey!- Nicole la gridò quasi. –Ed è nostro dovere rendere indimenticabile questo giorno. Quando sarai vecchia, dovrai ricordare il tuo diciassettesimo compleanno in maniera positiva.. e con un enorme sorriso stampato sul volto sdentato e rugoso!-

Zoey era nel corridoio dell’accademia, diretta alla prima lezione della mattinata, insieme alle sue compagne di stanza che –prendendola sottobraccio e trascinandola per tutta la scuola- non facevano altro che cantarle “tanti auguri” e gridare ad ogni persona incontrata – compreso il preside- che oggi era il suo compleanno.

-Adesso che anche i muri ne sono a conoscenza, potete finirla?- chiese -anche se la risposta la conosceva già- un po’ rossa dalla vergogna, mentre tirava per un braccio Lola, intenzionata a farle fare gli auguri perfino dall’antipatica e odiosa Coco.

Entrata in classe, credette di poter tirare un sospiro di sollievo: per un’ora sarebbe stata al sicuro dalle sue amiche, perché a Matematica occupava il posto affianco a Chase e lui era molto più discreto nel darle gli auguri.

Ma non fece in tempo a rallegrarsi: un enorme mazzo di rose rosse occupava tutto il suo banco, mentre a quello di destra, il mittente di quel regalo, le sorrideva, continuando a fissarla per vedere la sua reazione.

-Oh, no!- mormorò, facendo qualche passo verso di lui. –Non ci credo-.

Logan si alzò e continuando a sorridere, annullò quei pochi metri che li dividevano. –Buon compleanno…- avvicinò la propria guancia alla sua –Tesoro- completò, facendosi sentire soltanto da lei e dandole due baci.

Un brivido le attraverso la schiena, quando sentì quel soffio caldo così vicino.

-Logan…- cominciò.

Il ragazzo non le fece terminare la frase. –Non ringraziarmi per quelle- e indicò le rose. –Ringraziami a fine serata- continuò a bassa voce.

-Ringraziarti? Non ne avevo la minima intenzione, tranquillo-

-Acida… sono sicuro che questa sera lo farai-disse, tornandosene al suo posto. Il sorriso –di chi è sicuro delle sue mosse- ancora stampato strafottente sul viso.

Zoey sbuffò, leggermente scocciata, mentre le sue amiche non le toglievano gli occhi da sopra, certe di essersi perse qualcosa fra lei e il ragazzo. Dopo l’avrebbero riempita di domande, ne era sicura… era anche sicura di un’altra cosa: quel giorno sarebbe stato molto faticoso e difficile da dimenticare.

In quel momento, Chase e Michael entrarono nell’aula e il primo andò sicuro verso il suo posto di sempre.

-Ehi, Zoey!- esclamò. –Tantissimi auguri!-. L’abbracciò, stringendola un po’ troppo a sé.

-Grazie, Chase!- lo ringraziò, sorridendo. Grazie a Dio, esisteva ancora qualcuno che le dava gli auguri in modo normale.

-E queste rose?-

-Un regalo- rispose, vergognandosi un po’. Non le andava di spiegare quella strana situazione al suo migliore amico. L’avrebbe imbarazzata ancora di più.

-Un regalo?- ripeté, confuso e sorpreso nello stesso tempo. –Da parte di chi?-

Logan tossicchiò leggermente per attirare l’attenzione. –Mio, naturalmente-

-Tuo? E da quando fai regali a Zoey?- si intromise Michael, avvicinandosi alla ragazza per augurarle buon compleanno.

-Volevo ringraziarla per il suo aiuto in Letteratura- rispose.

Chase mormorò qualcosa di incomprensibile e fece per andare al suo banco –ovviamente, passando cercò di urtare i fiori per rovinarli almeno un po’.

-Logan, sparisci!- esclamò, mentre il professore di matematica entrava in classe.

-Non se ne parla nemmeno!- rispose, cominciando a tirare fuori i libri dal suo zaino.

-Logan – ripeté con più enfasi. –Evapora dal mio posto!-

-No, io e Zoey vogliamo stare seduti vicino, vero?-

Zoey inarcò un sopracciglio. –Più lontano mi stai, meglio sto-.

-Lo dice per scherzare- assicurò Logan. –Vero che lo dici per scherzare?-

La ragazza stava per rispondere in modo scortese, quando il professore richiamò all’ordine la classe.

-Vattene!- tentò di nuovo Chase, inutilmente. –Prima che ti prenda a calci nel sedere-

-Professore?- chiamò Logan con aria innocente. –Chase mi sta disturbando-

Chase, ormai miseramente sconfitto, mandò a quel paese l’amico, prendendo posto due file dietro e ribollendo di rabbia.

Zoey lanciò un ultimo sguardo a Chase, sussurrandogli un “mi dispiace”, per poi appoggiare le rose a terra e cercare di ignorare Logan, che continuava a fissarla imperterrito, facendola innervosire. Teneva lo sguardo dritto davanti a sé, tentando di seguire la lezione; ma lo trovo abbastanza difficile. All’improvviso, un bigliettino appallottolato le arrivò sugli appunti.

Logan, naturalmente.

Lo aprì mentre l’insegnante scriveva qualcosa alla lavagna.

 

Piaciuta la sorpresa? Lo so, non hai voluto baciarmi davanti i tuoi amici, ma tranquilla, recupereremo più tardi. Appuntamento alla tua festa.

 

Zoey lo guardò, scuotendo il capo.

-Tu al mio compleanno non sei invitato- sussurrò.

-Vorrà dire che mi imbucherò. Sai, una festa non è divertente se non ci si imbuca nessuno… ed io non voglio mica che il tuo compleanno sia un mortorio! Non lo faccio per te, ma per i nostri amici-

La ragazza si morse la lingua per non rispondere e provando un po’ di odio per stessa, mise quel biglietto fra le pagine del libro.

A qualche metro di distanza, Chase osservava la scena con occhi spalancati, memorizzando ogni singolo gesto dei due. A suo parere quel deficiente di Logan –che al momento osservava Zoey, la sua Zoey, come non aveva mai fatto-  si stava calando un po’ troppo nella parte. Si fidava di lei, era certo che mai avrebbe potuto provare qualcosa per quel pallone gonfiato del suo amico, ma ormai dentro di  lui, si faceva sempre più insistente un’orrenda immagine e sapeva che se mai –in un futuro molto prossimo- si fosse realizzata, Logan avrebbe concluso l’anno scolastico in infermeria.

 

 

 

Zoey si guardò allo specchio, inclinò il capo leggermente di lato e fece un sospiro: aveva già provato due vestiti e numerosi top e gonne, ma nessun abbinamento la convinceva più di tanto. Se da lì a cinque minuti non avesse deciso cosa indossare, sarebbe andata alla sua festa in pigiama! Avrebbe preferito festeggiare il suo compleanno con una piccola festicciola fra amiche, ma Nicole non aveva voluto sentire ragioni: il suo compleanno era importante e lo avrebbero festeggiato con stile.

Una piccola vocina dentro la sua testa, si chiese stupidamente cosa avrebbe indossato Logan quella sera: era ovvio che sarebbe venuto –ed era anche ovvio che qualsiasi fosse stato il suo abbigliamento, sarebbe stato benissimo. Lo sguardo le andò automaticamente alle rose rosse che aveva messo sul suo comodino in un vaso, mentre il cuore le accelerava all'improvviso soltanto al suo pensiero. Non riusciva a non domandarsi cosa sarebbe successo quella sera; faceva tanto la scontrosa, ma almeno a lei stessa doveva ammetterlo: stare con Logan la innervosiva (fatto che non era mai accaduto prima di trascorrere tutto quel tempo con lui), ma nel momento esatto in cui le si avvicinava, la razionalità la abbandonava completamente e non vedeva l’ora che lui le “rubasse” un altro bacio. Forse, si vergognava ad ammetterlo ma doveva, il ragazzo le stava cominciando a piacere un po’ troppo per i suoi gusti, e non sapeva quanto questo fosse una buona notizia. Lo attraeva, era inutile negarlo, e quei giorni passati con lui, nonostante tutto, le erano piaciuti. Si era divertita e aveva imparato a conoscerlo un po’ di più: certo, rimaneva sempre il solito deficiente ma ormai lo vedeva con occhi diversi. Quella sera sarebbe stata  la prova del nove e se quello che da poco aveva iniziato a provare si sarebbe fatto più insistente, voleva significare soltanto una cosa.

 

 

 

La festa si sarebbe svolta nella grande sala comune di tutti gli studenti e una volta che Zoey arrivò, stentò a riconoscerla: tantissimi palloncini colorati erano sparsi per le stanza, numerosi striscioni, appesi da una parete all’altra, le auguravano buon compleanno, divani e poltrone erano stati spostati vicino il muro per fare spazio ai futuri ballerini e a sinistra, vi erano due tavoli pieni di roba da mangiare.

Zoey, accompagnata da Nicole e Lola, si fece spazio fra i suoi amici, che allegri si muovevano al ritmo della musica scelta da Michael, che per quella sera si era improvvisato dj.

La ragazza distribuì mille sorrisi ai suoi compagni, mentre si dirigeva da sola –Lola era andata dal suo ragazzo, mentre Nicole ne cercava uno momentaneo per la serata- da Chase, che seduto in angolo e con il piatto pieno di tramezzini faceva da tappezzeria. Il suo sguardo vagò per la stanza, cercandolo. Non lo trovò.

-Zoey, finalmente!- esclamò Chase. Vedendola fece un fischio di apprezzamento. –Cavolo, sei bellissima- gli sfuggì.

-Lo pensi davvero? O lo dici tanto per?- chiese insicura. –Io non mi piaccio per niente-

-Credimi, stai benissimo-.

Avrebbe voluto dirle ti di più ma si trattenne, mentre un brivido gli attraversò la schiena quando le sfiorò per caso una mano per rubargli una tartina. Lo sguardo gli cadette sulla scollatura del vestito bianco, leggermente trasparente, che lei indossava e cercando di controllare la sua fantasia, che ormai non aveva più freni, arrossì.

Zoey continuò a guardarsi in giro e cercando di essere indifferente, continuò  a chiacchierare con Chase… ma non ci riusciva. Pensava di averlo trovato, ma era soltanto qualcuno con il suo stesso taglio di capelli; continuò a muovere la testa seguendo la musica. Le venne voglia di ballare. Si alzò di scatto e si rivolse al suo amico.

-Vieni? Voglio ballare un po’- disse, facendo un cenno verso gli altri.

Chase scosse il capo. –Magari più tardi-

Zoey alzò le spalle e cercò di raggiungere Lola, che con Vince, si scatenava al centro della stanza. Ma inaspettatamente qualcuno le sfiorò il braccio, prendendola poi per un polso.

-Stai cercando qualcuno?-

-Alla fine sei venuto-

-Ovvio. Me lo concedi un ballo, signorina?- le domandò, avvicinandola a sé con un movimento.

-Va bene. Ma lo faccio solo perché sono la festeggiata- precisò.

Ballarono continuando a guardarsi negli occhi, quasi una sfida a chi abbasava lo sguardo per primo.

Logan le si avvicinò di più, fregandosene di chi potesse vederli. Poteva sentire il suo profumo. Zoey alzò le braccia, continuando a muoversi, mentre lui non poteva far altro che osservala. Quei capelli, che perfettamente lisci, ballavano con lei; quelle labbra che non vedeva l’ora di ribaciare; quel vestito bianco che, stretto da una cintura sotto al seno, le scendeva morbido sui fianchi, evidenziandone le forme… e poteva continuare così ancora per un po’.

All’improvviso la sua spavalderia lo abbandonò, la sua sicurezza vacillò. Si aspettò quasi di vederla scomparire, se avesse fatto un gesto in più. A malincuore distolse lo sguardo di lei, guardandosi in giro: Michael, insieme a Vanessa, era impegnato con la musica, Nicole chiacchierava allegramente con qualcuno… ma non riusciva a vedere Chase.

Qualcuno gli mise una mano sulla spalla.

Pensava fosse l’amico, ma vedendo Lola si tranquillizzò. O quasi.

-Logan, posso parlarti un minuto?-. Più che una richiesta, sembrava un ordine.

Lui alzò le spalle. –Se è davvero un minuto-

Vince prese per mano Zoey, sostenendo di voler fare almeno un ballo con la festeggiata; anche Lola e Logan cominciarono a ballare, allontanandosi un po’ dall’altra coppia.

-Questo è il momento giusto per portare Zoey con te: Chase è distratto. Ma mi raccomando, tornate per la torta o Nicole vi ucciderà-

-Mi stai dicendo questo perché…?-

-Ti ho sempre considerato, e continuo a farlo tuttora, un deficiente, ma perfino un cieco si accorgerebbe di quello che c’è fra voi due. Adesso vai, prima che cambi idea a ritiri la mia approvazione- concluse, tornando dal suo ragazzo.

Logan, ancora sorpreso per quella breve conversazione, la seguì velocemente, raggiungendo Zoey e con un movimento veloce, le strinse la mano e la portò con sé.

-Che intenzioni hai?- chiese lei stupita, ma seguendolo ugualmente.

Logan si faceva fra i loro amici velocemente, cercando di non dare troppo nell’occhio. –Ti rapisco, ovvio-

Zoey inarcò un sopracciglio, scettica.

-Sei mia per il resto della serata- affermò lui, rallentando il passo, un volta giunti in un corridoio dell’accademia decisamente più tranquillo. Si allontanò leggermente da lei per osservarla meglio.

-Lo sai che sei proprio bella stasera?-

-Solo stasera? Gli altri giorni sono brutta?- domandò, puntigliosa come sempre.

-Lo sai cosa intendo, sciocca. Dai, vieni con me-

Si ritrovarono a camminare, in silenzio e vicini, nel deserto cortile della scuola, entrambi pensierosi.

-Sai, credevo che non mi avresti seguito così facilmente; invece hai lasciato la festa senza pensarci due volte-

-Già…-

-Come mai?- chiese, sedendosi sul bordo della fontana e facendole un gesto per far sedere anche lei.

Zoey lo imitò, scuotendo il capo. –Perché… forse, ho voglia di stare con te - ammise, sincera.

Lui sorrise, non sapendo bene che dire.

-E tu, perché mi hai portato qui?-

-Perché ho voglia di stare con te. Senza forse!-

-E’ tutto così strano, Logan! Fino a qualche giorno fa, non avrei mai pensato di poter stare sola con te, più di un’ora, senza impazzire… mentre, adesso… lo voglio e per di più mi piace. Probabilmente sono impazzita sul serio.

-Probabilmente ti piaccio-

Zoey si alzò di scatto, innervosita sia per il tono di voce del ragazzo, sia per la verità delle sue parole.

-Riesci sempre a rovinare tutto, idiota- disse, dandogli le spalle e cominciando ad allontanarsi.

-Ehi, ehi! Calmina! Ok, forse ho sbagliato modo, ma cavolo Zoey! E’ così… io ti piaccio! E tu piaci a me! Fine della storia. E’ talmente semplice…Perché devi complicare tutto?-

-No che non è semplice! E’ difficile, almeno per me. Io e Chase abbiamo passato anni prendere in giro te e le ragazzine che ti vanno dietro. Adesso non voglio essere anche io una di loro credevo di essere troppo intelligente per…- mentalmente aggiunse “prendermi una sbandata per te”.

Al sentire il nome di Chase, qualcosa chiamato “senso di colpa” si risvegliò in Logan.

Cazzò, pensò, stava andando tutto così bene! Stava per vincere quella maledetta scommessa…ma non aveva fatto i conti con il suo amico e soprattutto con Zoey! Nessuno l’avevo avvertito del rischio che poteva correre, non avrebbe mai immaginato che lei potesse piacergli così tanto.

-Tu non sei come le altre. Sarà anche scontatissimo, sembrerà una frase presa da un film sentimentale di serie B, ma è così. Diciamocelo, in passato non siamo mai andati troppo d’accordo…ma il passato è passato. Ci siamo conosciuti, ci siamo apprezzati e adesso proviamo qualcosa l’uno per l’altro. Potremo provarci, no?- domandò, prendendole una mano. –Diamoci una possibilità-.

Zoey, in quel momento, capì cosa volesse dire l’espressione “farfalle nello stomaco”, ma per quanto amasse quegli splendidi animali, avrebbe voluto bere insetticida per ucciderli uno ad uno e molto dolorosamente.

-Provarci? Noi?- rise nervosamente. –Non è possibile! Prima di tutto, non durerebbe. Secondo, i miei amici mi ucciderebbero. Chase mi ucciderebbe.

-Ci ucciderebbe- la corresse lui. –Sinceramente dei loro pareri, in questo momento, me ne sbatto-

Zoey respirò a fondo. –Ci devo pensare, ok?-

Era confusa. Doveva riflettere.

Lui annuì e si riavvicinò alla fontana, dove aveva lasciato la sua giacca. –Puoi pensarci mentre ti do il mio regalo-

-Un altro?-

Annuì nuovamente. –Adesso chiudi gli occhi-

-Neanche per sogno, mi baceresti di nuovo-

Lui si finse ferito da quella falsa accusa. –Hai davvero una così bassa considerazione di me?-

-Sì, e ne ho anche validi motivi!-

-Su, chiudi gli occhi, tesoro- rise, divertito dall’espressione di lei. –Dobbiamo tornare alla festa per il taglio della torta. E a giudicare da quelle nuvole, credo anche che fra un po’ si metterà a piovere-

Zoey, lasciandosi convincere, chiuse gli occhi; il cuore, come accadeva spesso ormai, prese ad aumentare i suoi battiti, mentre le mani di Logan le spostavano delicatamente i capelli da un lato. Sentì qualcosa di freddo intorno al collo, poi sentì lì il tocco caldo delle sue labbra. La sua schiena si riempì di brividi, mentre una strana sensazione le prese lo stomaco. Si stava comportando come una dodicenne, dannazione!

Logan era alle sue spalle, perciò si girò piano, aprendo gli occhi. Trovò il suo viso pericolosamente vicino. Cercò di controllarsi, distogliendo lo sguardo dalla sua bocca. Il profumo di Logan –decisamente se n’era messo troppo, ma non le dava fastidio, anzi - le arrivò subito e quasi le venne la voglia di avvicinarsi ancora di più per sentirlo meglio.

-Ti piace?- domandò lui.

Zoey si guardò il collo: ad un sottile filo argentato, era appeso un ciondolo a forma di sole. Lo prese fra le dita, continuando a guardarlo. –Grazie-.

Si sorrisero entrambi, ma Logan non fece in tempo ad essere ringraziato nel suo modo preferito, che cominciò a piovere.

-Sbrighiamoci o arriveremo dentro completamente fradici!- esclamò Zoey.

-Ma no, non esagerare. Rilassati. Cosa vuoi che sia un po’ di pioggia?-

Un lampo illuminò il cielo scuro, quasi a volere rispondere a Logan che no, non era soltanto un po’ di pioggia.

-Un po’ di pioggia, vero?- domando scettica Zoey. –Io me ne vado, tu resta pure qui-

Un rumoroso tuono convinse Logan a seguirla. Prese la sua giacca e usandola a mo di ombrello, la mise sulle loro teste, reggendola con una mano, mentre l’altra la strinse con quella di Zoey.

-Hai copiato anche questo?- chiese lei, mentre correvano, cercando di bagnarsi il meno possibile.

-Cosa?- lui non capì.

-Anche questo gesto l’hai rubato da un film sentimentale di serie B? Come il tuo discorsetto-

Lui rise, divertito da quella domanda. –Ah sì? E’ questo che pensi?-. Con un gesto rapido, le tolse il giubbotto da sopra, lasciandola facile bersaglio della pioggia, che ormai cadeva sempre più velocemente.

-Sei un deficiente!- esclamò, togliendosi i capelli dal viso.

-Continui ad offendermi? Allora ti piace proprio bagnarti-le disse, aumentando il passo e lasciandola indietro. Le sue ultime parole erano facilmente equivocabili e gli era venuta in mente una spassosa battuta, ma saggiamente decise di tenerla per sé. Ci teneva alla sua vita.

-Logan! Dai, aspettami-

Fece qualche metro, ma la voce le arrivò più attutita e leggermente più affaticata, perciò decise di fermarsi per permetterle di coprirsi sotto il giubbotto ormai fradicio. Si bloccò per aspettarla e lei, appena fu sotto, gli diede una gomitata.

-Sei proprio uno stronzo-

-Ehi, attenta alle parole, altrimenti ti lascio qui di nuovo-

-Falla finita, dai- Vide che Logan stava prendendo la direzione sbagliata e lo fermò. –Dove stai andando, idiota?!-

-Ancora? Sto andando ai dormitori maschili, sono decisamente più vicini-

-Ma io devo tornare alla festa!-

-In quelle condizioni?- non le diede il tempo di rispondere e la trascinò con sé.

 

 

 

-Lola richiama Zoey. Chase sta dando di matto- disse Vince.

Matto era la definizione giusta per descrivere il ragazzo in quel momento; non era stupido: Zoey non si trovava, Logan altrettanto, aveva fatto due più due e aveva avuto la soluzione.

-Non aveva la borsa con sé- ricordò Lola. –Avrà lasciato il cellulare in camera. Cavolo-

-Prova a chiamare Logan- suggerì lui. –Altrimenti mangeremo la torta senza di lei e pace-

-Non risponde neanche lui!-

-Ecco, non vorranno essere disturbati; troviamo un modo per dare la notizia a Nicole e a Chase e mandiamo tutti via, prima che il preside ci punisca per aver superato il coprifuoco-

-Ok- si arrese, mentre annotava mentalmente i modi più dolorosi per uccidere Logan. - Io Nicole, tu Chase?- chiese, speranzosa.

Vince scosse il capo. –No, amore. Io Nicole, tu Chase.

Lei sbuffò, prevedendo già l’esagerata reazione di Chase; proprio in quel momento, il cellulare che stringeva in mano squillò.

-E’ Logan!- esclamò. Si portò subito il telefono all’orecchio, mentre con una mano si coprì l’altro, cercando di attutire il rumore della musica. –Logan! Dovevi essere qui venti minuti fa…cosa? No! No! Dovete tornare qui! Bagnati? Sei un imbecille! Aspetta…cosa dico agli altri? Lo so che sono un’attrice, ma questo non c’entra niente. No! Cosa?… non ti azzardare a riattaccare! LOGAN!-

-Che è successo?- chiese il suo ragazzo, vedendo la sua espressione arrabbiata.

-Non ho capito molto. Sono completamente bagnati. Erano in cortile e la pioggia li ha beccati… Adesso sono a cambiarsi, ma non faranno in tempo a tornare qui. Perché diamine mi hai convinto a fare andare via Zoey con quel cretino?-

-Io? Ma se sei stata tu a dire che erano perfetti, eccetera eccetera-

Lola gli lanciò un’occhiataccia e lui capì che in quel momento doveva soltanto assecondarla.

-Vai da Chase- gli disse. –Digli che Zoey si sente poco bene, sindrome premestruale o che so io-

-Non posso andare da Chase e dire che Zoey ha la sindr… e dire così!-

Lei continuò come se il suo fidanzato non avesse aperto bocca. –Io mi occupo degli altri- concluse, guardando nuovamente male.

Vince si arrese. Molto probabilmente, pensò senza però dirle niente, a giudicare dal caratteraccio, quella ad avere la sindrome premestruale era lei. Come se gli avesse letto nel pensiero, Lola lo osservò ancora e Vince si dileguò in un secondo.

 

 

 

Logan e Zoey, ormai completamente zuppi, arrivarono nella camera del ragazzo lasciando dietro di loro acqua e impronte.

-Tieni-. Logan le lanciò un asciugamano in pieno viso. –Asciugati o ti ammalerai. Ti cercò qualcosa da indossare-

Lei cercò di asciugarsi come meglio poteva, ma i risultati furono scarsi. –Qualcosa da indossare?- ripeté.

-Non puoi mica rimanere così, sei fradicia. Certo a me non dispiacerebbe eh, quel vestito adesso è ancora più bello- le disse, lanciandole uno sguardo che la fece vergognare. –Non so se l’hai notato, ma con la pioggia è diventato abbastanza trasparente-.

Zoey si guardò allo specchio: i capelli, ai quali poco prima aveva passato la piastra, adesso erano una massa informe e umida, mentre il vestito bianco, come aveva osservato il ragazzo, le si era attaccato al corpo, mostrando quello che c’era sotto. Cercò di coprirsi con l’asciugamano, mormorando tra sé quello che assomigliava ad un “porco”.

Logan rise, divertito dall’imbarazzo della ragazza, perciò decise di provocarla un’altra po’. Aprì l’armadio, tirando fuori alcuni indumenti.

-Questi sono tuoi- le mise in mano una larga felpa e un paio di pantaloni da ginnastica. –Non ho di meglio, mi dispiace-

-Certo ti dispiace- disse sarcastica. –Guarda, posso tranquillamente tornare in camera mia…ormai sono bagnata, un po’ di acqua in più non cambierà nulla-.

-Eh no, non se ne parla nemmeno. Cambiati, poi aspetteremo che finisca di piovere e ti riaccompagnerò alla tua stanza. Te l’ho già detto che saresti stata mia, questa sera. Guarda, fai come me-.

Logan cominciò a sbottonarsi piano la camicia che indossava, un bottone alla volta.

-Che stai facendo, idiota?-

-Sto facendo quello che dovresti fare anche tu-. Tolse anche l’ultimo bottone.

-Hai finito di toglierti i vestiti?- disse, spazientita.

-Perché? I jeans vuoi togliermeli tu?- chiese, poi come colto da un’illuminazione improvvisa aggiunse. –Ho capito, vuoi che ti aiuti a togliere il vestito! Bastava dirlo-. Le si avvicinò. –Sono bravo, quasi come a togliere reggiseni –.

-Non ti azzardare- cercò di minacciarlo, ma il suo tono non convinse nemmeno lei. Cercava di distogliere lo sguardo dal torso nudo di Logan, riuscendoci poco. In quel momento si trovò a decidere un po’ tutto: se lo avesse lasciato fare, non sarebbe più potuta tornare indietro; avrebbe dimostrato a Logan che aveva ragione, mentre lei si sbagliava completamente.

In un attimo, le mani del ragazzo le si posarono sui fianchi, riuscendo quasi a scaldarla dentro; i visi si avvicinarono e si accorse di due cose: prima di tutto, voleva baciarlo, era sicura di non avere abbastanza forza di volontà per allontanarlo. Secondo, Logan senza camicia era un vero e proprio attentato alla sua salute mentale, già parecchio danneggiata! Non doveva essere lì con lui ma ne era sicura, non desiderava trovarsi in un altro posto per niente al mondo.

Si baciarono e capì che i baci ricevuti dai suoi precedenti ragazzi – se potevano essere chiamati così- non potevano certo reggere il confronto. Non aveva mai baciato nessuno così, lo sapeva. Si lasciò andare completamente, poggiando una mano sul petto di lui, che era lasciato scoperto dalla camicia; percepì i suoi addominali e per un momento le venne voglia di finire il bacio e fare scivolare via l’indumento per vedere quanto fossero scolpiti. Da quanto aveva capito, lo erano abbastanza e le piaceva.

Logan la avvicinò ancora di più a sé, poteva sentire il suo vestito bagnato contro di lui, ma non gli dava fastidio, se solo fosse stato possibile, non avrebbe mai più cambiato posizione. Si allontanò leggermente, facendo scivolare via la camicia, che ormai gli dava impaccio; sentì le mani di lei vagare sulla sua schiena e capì che finalmente aveva fatto la sua scelta.

Zoey si staccò da lui, fece una smorfia, prese i vestiti poggiati sul letto e disse –Ok, diamoci una possibilità- poi corse in bagno per cambiarsi.

 

 

 

 

 

Che fatica, ragazze xD capitolo un po’ difficile da scrivere, spero solo di non aver fatto un casino decidendo di pubblicarlo! Credi si commenti da solo :D Ho sempre amato loro due insieme, per me in questo telefilm LA coppia erano loro. Così diversi caratterialmente, eppure perfetti insieme. Per di più, ho amato sin da subito l’attore che interpretava Logan xD mi attirava particolarmente e immaginavo Logan come un fico, al quale tutte andavano dietro. Io sarei stata la prima! Perciò anche nella storia è descritto così xD

Beh, spero che questo capitolo vi sia piaciuto! Ditemi cosa ne pensate :D ci conto!

A presto.

Greta.

  
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