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Autore: pandamito    18/02/2012    3 recensioni
« Cazzo ti guardi? » grida.
« Mi piacciono i tuoi leggins! » urlo di risposta.
« Ma vaffanculo, frocio! » mi insulta, andandosene.
Ho trovato la mia preda.
[...]
« Tu devi essere Zanno, Zeta, Zorro… » [...] Ma vaffanculo! Tutti, sono tutti degli stronzi, a cominciare dalla signorina del colloquio che ha abbindolato mio padre, convincendolo ad iscrivermi qui, passando poi a quelle facce del cazzo degli studenti di questa scuola che mi osservavano mentre arrivavo manco fossi Gesù Cristo risorto. [...] 1. Ho sbagliato stanza? No, è la mia, ho controllato il numero, non sono ancora cieco, anche se questo spiegherebbe il perché la porta non si aprisse. 2. Se questa è la mia stanza, loro cosa ci fanno qui? 3. E perché giocano a carte? 4. Ma specialmente, perché mezzi nudi?

Fanfiction AU che vede come protagonisti sempre i soliti cinque ragazzi ango-irlandesi, ma stavolta non come band, ambientata in un college al tempo moderno. Una storia che si concentra principalmente sui temi della droga, del sesso e dell'alcool.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Altri
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta, Triangolo
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Amélie.

Se lo merita, davvero. Ora nessuno la guarda con gli stessi occhi di prima, anzi nessuno la guarda, la ignorano, fanno finta di non vederla e in mensa quasi tutti tengono il volto verso il basso per non incrociare il suo.
“No, Amélie ti assicuro che è tutto tuo!” mi aveva detto “Sai che io odio Styles, è un coglione gasato.” Certo, Perry, grazie per aver infranto la promessa. Migliori amiche? No, davvero? Io ci tenevo, io ci speravo sul serio. Benché non correva buon sangue fra di noi, alla fine ci aiutavamo sempre l’un l’altra, eravamo un po’ come sorelle: insopportabili, costantemente in litigio, eppure ci difendevamo a vicenda nei momenti di bisogno, rimanevamo sempre assieme. Io, tu e Louis, come delle bambine felici che il padre le abbia portate allo zoo. E invece guarda cos’è successo, guarda cosa tu hai combinato, ti avevo chiesto solo una cosa: lui. Perché hai voluto farmi proprio questo, benché tu sapessi quanto ci tenessi? Volevi farmi aprire gli occhi? Volevi rinfacciarmi la realtà che qui io non sono una principessa e nessuno sta ai miei piedi, come dici sempre? Cosa, Perry, cosa? Volevi dimostrare che tu sei più bella? Che tutti preferiscono te a me? Che nessuno mi ama? Invece guarda ora, quella non amata sei proprio tu. Ad Harry non importa niente di te, per lui non è cambiato niente e l’unico ragazzo che ti amava veramente ora non ti vuole più, lo disgusti ed ora stringe la mano di un’altra. Però non capisco perché la persona che avrebbe dovuto rimproverarti più di tutti di aver sbagliato, ora ti sta sorridendo tranquillamente, accarezzandoti il dorso della mano.
Louis William Tomlinson, da che parte stai?
« Non mi va più. » se ne esce improvvisamente il pakistano, porgendo il vassoio a Mia Harris. « Tieni. »
La rossa guarda contrariata ciò che Zayn le porge, ma poi non può fare a meno di sorridere quando sente le dita di lui intrecciarsi nelle sue e puntando gli occhi neri sul ragazzo, sulle labbra si dipinge solo una smorfia seguita subito da un sorriso ricambiato.
Mi volto a vedere il viso di Perry, che però è fermamente puntato verso il suo piatto.
Prima o poi dovrà rendersi conto di aver sprecato l’occasione della sua vita e che Malik non ci ha messo poi molto a rimpiazzarla e a trovare qualcuno con cui consolarsi.
« Niall, per te. » la ragazza porge il vassoio di Zayn al biondo al suo fianco, mentre il suo presunto ragazzo si diverte a giocare col suo dred.
L’irlandese unisce il suo piatto con l’altro a malavoglia, cosa assai strana per lui, anche se è proprio da giorni che sembra cambiato, mangia meno, ride poco, non segue più come un cagnolino la sua compagna di stanza, né cerca qualche mezzo banale per parlare con me e tutto ciò non è normale per lui, ma forse è il periodo “terzo in comodo” - da quando i suoi due amici stanno insieme, o meglio vanno a letto assieme - che lo rende così.
Zayn Malik non è di certo un tipo stabile, lo si vede dal suo solito atteggiamento superiore, il fatto che sia di poche parole come se volesse imporre la sua autorità, ma l’andare subito a letto con un’altra semplicemente per far ingelosire una persona dimostra che in fondo non è poi così maturo come vuol far sembrare. In fondo anche lui è un fallito come tutti quelli che vi sono in questa scuola. Però, infondo, la sua strategia potrebbe essere un ottimo piano, in fondo sembra quasi che ci stia riuscendo, peccato per lui che quella sciocca di Harris - che tanto vuole fare la dura - si sia innamorata di lui forse dal primo momento che l’ha visto e lui - perché da bravo maschio che è di conseguenza è ovvio che sia stupido - ancora non l’ha capito. Cos’ha al posto degli occhi? La mortadella? Beh, peggio per lui. La vita è sua e quindi anche le conseguenze delle sue azioni.
« Hey bro » Liam Payne - ottimo bocconcino, se solo non avesse occhi che per Miss Jae - alza finalmente lo sguardo, risvegliandosi dal mondo dei sogni, per richiamare l’attenzione del mulatto, « oggi skate? »
L’altro sfoggia un sorriso a trentadue denti. « Certamente, fratello. Come potrei mancare? »
A volte i maschi sono rozzi, o almeno tutti quelli dell’accademia mi sembrano stupidi e lerci, persone senza cervello buone solo ad emettere versi incomprensibili, penso che forse non ci sia poi così tanta differenza tra uomo e scimmia. A parte in Harry Styles, non che quel ragazzo sia la fiducia fatta persona, ma lui è semplicemente diverso e questo tutti lo sanno: lui profuma, lui è capace di farti sentire una regina, lui ha un sorriso fantastico, lui ha degli occhi magnetici di una magnifica tonalità di verde chiaro, lui ha dei ricci che potrebbero far morire d’invidia i migliori modelli, alto, magro, ed ha anche un certo gusto nel vestire, sembra quasi un piccolo uomo in carriera; lui ha quel qualcosa che ti cattura e che in un modo sadicamente dolce ti trascina in trappola fino a quasi diventare dipendente da lui.
« Ah, tra poco si avvicina anche la festa annuale d‘istituto. » fa notare Payne.
« Non è poi granché. » sbuffa Harris, quasi sempre con la luna storta. Poi si volta verso Malik. « Però questa è la tua prima volta. »
L’altro annuisce.
« Zitta, Mia, che alla fine sei sempre quella che si diverte di più. » scherza il cugino, schernendola.
« Zitto tu! » protesta lei, per poi scoppiare a ridere. « Niall, stavolta non fare come l‘anno scorso. » gli fa l’occhiolino.
Lui alza la testa dal piatto, non capendo. « Perché? Cos‘ho fatto l‘anno scorso? » domanda innocentemente. Che carino, sembra un ingenuo bambino.
Mentre ad Harry compare solo un ampio sorriso divertito sul volto, Louis e Liam si uniscono al coro di risate della rossa, specialmente l’ultimo che non si trattiene dal commentare: « Per forza, eri strafatto fratello! L‘anno scorso siamo riusciti a farti sballare come non mai, sei rimasto intontito per giorni e giorni. »
La rossa poggia il capo sulla spalla del biondo, sorridendo. « Diciamo che non capivi più un cazzo, peggio di adesso. »
Il maggiore del gruppo sospira, portandosi indietro col busto verso la sedia. « Però ci siamo divertiti, caso Niall a parte. »
Liam ridacchia. « Ah, se solo sapesse… »
Horan continua a guardarsi attorno, spaesato. « Dannazione, ditemi cos‘è successo! Non ricordo nulla! »
Finalmente Harry interviene, pensieroso. « In effetti se non sbaglio dovremmo avere un video che gli abbiamo fatto. »
« Cosa? Fatemelo vedere subito! » grida l’interessato.
« Scordatelo, Irlanda! » esclama Mia, prima che la sua attenzione fosse distratta dalle dita di Malik che leggere le sfiorano le labbra per poi unirle con le sue.
Per me è impossibile non far caso a Perry, che stavolta guarda la scena, stringendo i pugni dalla rabbia e nascondendoli mettendo le braccia conserte; subito dopo, però, Lou posa il suo braccio attorno alle sue spalle e l’espressione frustrata sul viso della ragazza si rilassa immediatamente.
Dio solo sa che potere ha quel ragazzo sulle persone.
Ora sono io quella in preda dalla rabbia. Così non può andare, amico o non, fatto sta che lui per primo dovrebbe essere arrabbiato e deluso da ciò che ha fatto, invece sta lì vicino a lei e la consola come se fosse lei la vittima. E’ una strategia, io lo so, non ho mai pensato che Perry fosse stupida, anzi, l’ho sempre considerata una rivale in astuzia, ma nessuno può battermi. Nessuno. Non a caso quando giravamo ancora assieme io ero la mente e lei i muscoli. Fatto sta che, qualunque sia il suo piano, vuole prendersi la fiducia di Lou per ritorcermelo contro, quindi l’unica soluzione è che Louis William Tomlinson prenda una drastica decisione e scelga: o lei o me.
La discussione va avanti per un po’, Harry e Liam prendono in giro Niall sull’accaduto che l’irlandese non ricorda, poi il tutto sfocia nel continuo schernire Mia da parte di Louis sul fatto che la cugina pare quasi addolcita nell’ultimo periodo, commento che Harris non pare molto gradire visto il suo continuo orgoglio nel mantenere la maschera di tipa tosta. Tentativo fallito, signorina Harris. Tentativo fallito già in partenza. Intanto Niall sembra mettere il broncio e non penso sia per la festa dell’anno scorso; neanche oggi ha provato a parlarmi, quasi mi preoccupo. Io e gli altri che non li frequentavamo ancora l’anno scorso, dobbiamo per forza rimanere in silenzio, non che abbiamo così tanta voglia di parlare, a quanto si capisce.
D’un tratto Perry si alza e Louis sembra volerla seguire, ma l’afferro subito per un polso, bloccandolo.
« Ma Tommo! » esclamo cercando di sfruttare il corso di recitazione  a cui i miei mi avevano iscritto da piccola. « Volevo chiederti se potevi aiutarmi con matematica, ti prego sennò il signor Parker mi boccia! » Cerco di imitare la faccia un cerbiatto dagli occhi dolci che supplica ad un cacciatore di non ucciderlo. « Ti prego… Willy! » lo chiamo cercando un qualche nomignolo convincente.
« Sì, vai… » sua cugina alza un sopracciglio, guardandoci quasi divertita. « … Willy! » al sol pronunciare il nome scoppia in una risata tirando in ballo anche le risa degli altri.
Personalmente penso che non abbia detto quella frase solo per prenderlo in giro, ma anche perché voleva veramente che suo cugino rimanesse con me, d’altro canto anche se non mi sopporta, per il momento sopporta ancor meno Perry visto che è pienamente consapevole del fatto che lei ora è solo un suo rimpiazzo nei confronti del pakistano.
Louis sospira, rassegnato, per poi acconsentire con un sorriso, subito dopo anche Perry sospira, andandosene definitivamente.
 
4.17 p.m.
Sono minuti e minuti che picchietto la penna contro il foglio, ragionando sopra l’equazione. Vero che mi serviva una scusa plausibile per far sputare il rospo al mio compagno di stanza, ma in realtà devo riuscire sul serio a mantenere la mia media di finta studentessa modello - copertura andata in frantumi dall’incidente con l’estintore.
« Cosa diavolo c‘è che non va? » domanda al limite delle forze, come se fosse un bravo paparino alle prese coi compiti di sua figlia.
« E‘ che non riesco a trovare la ‘x‘! » esclamo.
Lui si copre il volto con le mani, scuotendo la testa. « Ma te l‘ho appena spiegato come si fa. » 
« Zitto, Tomlinson! » grido nervosamente, mentre il cervello va in pappa. « Non l‘ho capito ok? » sbuffo, massaggiandomi le tempie e girandomi con la sedia verso di lui. « Papi, ti prego, aiutami! Ho bisogno di una pausa! » lo chiamo, sporgendo il labbro come una bambina.
Lui si butta all’indietro sul letto, sdraiandosi, mentre io mi stravacco sulla sedia, posando la penna sotto il mio naso e guardando il soffitto per farla reggere.
« Lou… » lo chiamo e lui risponde con un mugugno, fin troppo stanco e preoccupato che sia un altro problema di algebra « cosa vi siete detti l‘altro giorno tu e Per? » abbrevio il suo nome per farmi apparire più calma a rilassata.
Aspetta qualche secondo, per poi rispondere un po’ intontito e assonnato. « Mh, perché? »
Scrollo le spalle. « Siete strani e non mi piace. Cioè, in realtà mi hai deluso. » sento che lentamente si alza a mezzobusto. « Insomma pensavo fossi dalla mia parte. »
Sospira. « Mel » iniziamo male, « sai che io non posso stare dalla parte di nessuno. » mi rifila la solita bufala.
« Ma preferisci lei a me. »
« No. » ribatte.
Sorrido. « E‘ evidente che io sono nel giusto, ma a questo punto non dovresti passare così tanto tempo con quella lì. »
« Mel, nemmeno questo. » sbotta. « Te l‘ho detto: io voglio bene ad entrambe e non posso mica decidere fra di voi, solo che il discorso con Perry è una cosa privata fra noi due, non te lo dirò. »
Migliore amico. Migliore amica. Andate tutti a quel paese, ok? Io nell’amicizia non ci credo più.
« Perché non vuoi dirmelo? » lo guardo supplicante, mentre la penna cade a terra. « Ci siamo sempre detti tutto, Louis! » grido.
« Mel… » cerca di calmarmi.
« Dannazione, smettila di chiamarmi così! Lo odio! » urlo ancora. « Ti odio! » sbotto d’un fiato, non rendendomi conto delle mie parole.
Sono sicura che si sono già messi d’accordo fra loro per tagliarmi via dalle loro vite, sicuramente è così, vogliono farmi sentire emarginata ma non vinceranno di certo a questo gioco, non permetterò a loro di rovinarmi la vita. Sono sola, ancora, non ho più nessuno ora, anche Lou mi ha abbandonata, ora qualunque cosa dica non gli crederò.
Lui sta in silenzio, mentre stringo i pugni dalla rabbia e l’agitazione tocca l’apice. 
Odio lui. Odio Perry. Odio tutti. Magari odio anche Harry ed il fatto che preferisca lei a lui, come lei preferisce lui a me e Louis preferisce lei a me. Perché nessuno invece preferisce me? Nessuno, sono sola, ancora. Non m’importa manco se le lacrime mi bagnano uno dei tanti vestiti che papà mi compra, anzi stropiccio la gonna afferrandola con le mani, quasi volessi strapparmela. Non so per cosa sono più frustrata: aver perso un ragazzo o i migliori amici, o magari entrambi. Perché lei complica sempre le cose? Perché non posso vivere la mia vita in pace senza che lei me la rovini? Perché? Non è bella come me, non è ricca come me, eppure cos’ha che io non ho? Il carattere forte? Anche io posso avercelo, basta l’impegno. La forza di rispondere e picchiare la gente? Corso di boxe, ammaliare Liam non è cosa facile ma con la buona volontà riesco anche a prendere qualche lezione gratis da lui. Dannazione, mi volete dire cosa? Io non ce la faccio più, voglio solo svegliarmi da quest’orribile incubo e far finta che tutto sia alla normalità. Sul serio, voglio essere normale, anche se magari non sarò più una “principessa in rosa e zucchero” - come dice, o meglio diceva lei - mi basta solamente essere come tutti gli altri, essere apprezzata. Non voglio più avere delle maschere, sul serio, basta. Non ce la faccio più, ora esplodo.
Louis si avvicina lentamente, tentando di asciugarmi le lacrime.
« Sai, forse capisco perché ti sei innamorata di Harry. » tiro su col naso, mentre lo guardo coi miei occhi azzurri. « Entrambi non sapete ricambiare chi realmente vi ama. » sorride, malinconico, ed io non lo comprendo.
Solitamente Louis ha lo strano potere di controllare l’umore di chi gli sta attorno, ma stavolta le sue parole mi mettono solo confusione.
Io non voglio, giuro, ma è lui che non mi lascia altra scelta. Mi dispiace, Lou, mi dispiace veramente tanto ma non è arrivato ancora il giorno in cui Amélie Taylor non ottiene ciò che vuole.
 
5.38 p.m.
Le sue mani percorrono su e giù la mia schiena, slacciandomi il reggiseno, mentre le nostre labbra si uniscono perennemente, staccandosi solo quelle poche volte per prendere aria; ansimo, non mi dà il tempo di respirare, inoltre le sue labbra sono così morbide e calde che mi viene voglia di mangiarlo a morsi. 
« Sai, Harry… » inizio il discorso fra un bacio e l’altro.
Mi aggrappo coi pugni nei suoi ricci scuri; la mia camicia è per terra, come la sua, posso sentire la pelle della sua schiena, così calda e chiara, i suoi jeans che non fanno altro che premere contro la stoffa della mia minigonna conducendomi a mordermi le labbra per non urlare e facendomi affondare le unghie nella carne della sua schiena, che si inarca. 
« Prima ho parlato con Louis. »
Lui non risponde, mugugna solamente, come se non gli importasse ciò che sto dicendo.
Butta a terra anche il reggiseno, premendo violentemente una mano contro il mio seno e le labbra sfiorando il collo baciando ogni singolo centimetro su di esso, mentre la sua mano si insidia fin sotto la gonna, facendomi sussultare. Preme più a fondo, lasciando che mi sfugga un gemito. Il piacere si insidia dentro di me, abbandonandomi a lui.
« Penso che lui e Perry l‘abbiano fatto, erano così strani oggi. »
Si blocca improvvisamente, ritraendo le mani ed alzandosi; apro gli occhi, non capendo più cosa sta succedendo.
« Che fai? » domando allibita mentre lo fisso riprendere la sua camicia da terra.
« Mi rivesto, non vedi? » E’ sarcasmo questo, Harry? O cos’è?
Alzo un sopracciglio, mandandogli un’occhiataccia. « Sì, ma perché? »
Alza le spalle, abbottonandosi gli ultimi bottoni. « Non mi va più. »
Rimango a guardarlo a bocca aperta. « Come sarebbe che non ti va più? » sbraito ad alta voce.
Nessuna risposta, esce dalla stanza senza nemmeno salutarmi, facendomi fare la perfetta figura della stupida.
 
6.12 p.m.
Bene, è ufficiale: Harry Styles pensa solo ai suoi interessi e se ne frega degli altri. Ma allora perché prima è cambiato subito appena ho parlato di Perry e Louis? Allora è tutto vero, lui non mi ama, io non gli piaccio e preferisce lei a me. Ah, bene, in pratica ho sprecato parte della mia vita dietro al primo ragazzo che forse mi sia veramente piaciuto. Ora capisco come si sentono quelle ragazze brutte che sognano il loro principe azzurro ma che sono consapevoli di non poterlo avere visto che lui non le degnerà mai di uno sguardo. Ecco come mi sento, proprio come loro. Mi sono illusa che Harry Styles potesse essere il mio principe azzurro, ma evidentemente mi sbagliavo… ed anche tanto.
Cammino per i corridoi della scuola fino ad arrivare all’atrio col distributore di merendine e scorgo gli inconfondibili capelli biondi di Nialler James Horan, intento a prendere qualcosa.
Ecco, forse se mi fossi innamorata di lui sarebbe stato tutto più semplice, sicuramente lui mi avrebbe accontentata in tutti i miei piccoli desideri, mi avrebbe reso felice ogni momento e mi avrebbe riempita di attenzioni, baci e complimenti. Se solo mi fossi innamorata di lui… Penso che la sua ragazza dovrebbe sentirsi tanto speciale e dovrebbe ringraziare ogni giorno per avere un ragazzo così, la ragazza che tiene il posto nel suo cuore deve sentirsi veramente fortunata.
Però… pensandoci un attimo… In fondo quella ragazza, al momento, sono proprio io.
Son più veloce di lui ad abbassarmi ed a prendere il succo alla pesca ed il Twix che è appena sceso alla macchinetta; lui non si era accorto di me e rimane a bocca aperta, così gli sorrido e gli porgo ciò che ha comprato.
« Facciamo a metà? » propongo, sfoggiando uno dei miei sorrisi.
Lui annuisce. « Certamente. » apre il Twix e me ne da uno mentre io sfacciatamente bevo un po’ del suo succo. Mi guarda torvo, avvertendomi con un: « Hey! »
Ridacchio, solare. « Solo un po‘. Dispiace? » e non può dirmi di no, visto che gli viene naturale anche a lui sorridere e, devo ammettere, che ha un bel sorriso, più di quanto ricordassi.
Gli porgo il succo e lui fa un sorso, mentre io addento il mio Twix e poi lui fa lo stesso; ci sorridiamo l’uno di fronte all’altro e sembriamo due ebeti. 
« Hai sporco qui. » gli indico delle briciole vicino la bocca e prontamente unisco le mie labbra con le sue, mossa che di certo non si aspettava. Quando ci stacchiamo noto i suoi occhi azzurri, sbarrati. « Ti è piaciuto? » domando, angelicamente.
Lui ride, come solo lui sa fare. « Penso proprio di sì, però non ne sono sicuro… riproviamo, per favore? » Non ricordavo che la sua risata fosse così meravigliosa.
Nuovamente uniamo le labbra, stavolta più dolcemente, più di qualche semplice e banale secondo, questa volta ho il tempo di assaporare le sua labbra che ora sanno di cioccolato e questo mi piace.
Non ricordavo manco che i baci potessero essere così dolci.
Forse è proprio questo che si prova quando ci si sente amati?
 
8.20 p.m.
Eppure, stare a parlare con Niall e stringermi forte fra le sue braccia, non è stato così cattivo, anzi penso sia stata la cosa più bella e divertente che io abbia fatto da qualche anno a questa parte. Non ricordavo nemmeno che parlare solamente e magari qualche volta farsi sfuggire un bacio innocente fosse una cosa così divertente e rilassante. Forse non ricordo un po’ troppe cose.
Sono felice, per la prima volta in mesi e mesi, finalmente sorrido e non me ne pento.
Al diavolo Harry, al diavolo Perry e pure Louis. Chi ha bisogno di loro quando si ha un dolce irlandese dagli occhi color cielo pronto a fare qualsiasi cosa per la tua felicità? Avevo ragione: la ragazza di Niall deve sentirsi proprio felice. Ed io lo sono. 
Cammino, anzi saltello per i corridoi non riuscendo a togliermi questo sorriso da ebete sulle labbra, le stesse che hanno toccato lui. Chissà se ora anche le mie sanno di cioccolato.
Svolto ad un altro corridoio, ma mi blocco e torno subito indietro, nascondendomi vicino allo spigolo del corridoio che ridà sull’altro, con la schiena spiaccicata contro il muro. 
Ciò che ho visto è un segreto troppo grande da non poter non essere rivelato e questo segreto viene chiamato con il dolce suono della parola “vendetta”.








fuckin' panda's place. ♥
Gigia sta tipo mezzo dormendo di fianco a me. :') Se non sapete chi è Gigia siete delle merde, tutti amano Gigia.
Comunque grazie alla neve e alle scuole chiuse sono riuscita a portarmi avanti almeno con questo capitolo.
Però ora voglio parlarvi che sono tipo andata al mio primo street team sui Uan Dairecscion ed è stato tipo... cioè WOW! 
Ecco, il WOW racchiude tutto, è tipo indescrivibile.
Mentre domani festeggio il compleanno di una mia amica, anche se lei non fa la festa, ma la obbligo a mangiar fuori e tutto il resto. :3
Coooooomuuuunque:
1. Mi piace a 
To prove I'm right I put it in a song.
2. Followa @pandamito.
3. Inserisci una recensione a qualsiasi mia ff. <3
4. Leggi le fanfiction di musichildBecky_Horan, Ari_1D e itsandreea.
Io amo queste ragazze ed amo anche tutte le ragazze del One Direction Italy Abruzzo Street Team, loro sono veramente tutto!
Ehm... mi so scordata che dovevo dire, comunque sia NIALL HORAN, CAGA IL NOSTRO VIDEO.
Ok, bao.
Baci e panda, Mito. xxx

AH, NO, ASPETTATE.
Voglio scrivere qualcosa su A Tutto Reality ma c'ho non c'entrano un platano.

No, non è vero, ultima cosa volevo farvi vedere come mi immagino le ragazze:
Mia - Perry - Amélie
Cioè più o meno queste sono le immagini più simili che ho trovato, chiedo perdono. D:
Ultimissimissima.... a parte che sto troppo sotto per A Tutto Reality, cioè è il mio fomento per la nuova serie ma volevo chiedervi su chi secondo voi sarà il prossimo capitolo. èwè

Dopo di questo veramente... bao!
I COGLIONI A SANREMO1!!ONE

   
 
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