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Autore: C_Lamperouge    19/02/2012    6 recensioni
Il destino spesso è crudele. Decide di creare legami,per poi spezzarli senza un preciso motivo. Niall Horan lo sa bene
Attenzione: questa storia contiene Slash (uomoxuomo) della coppia Niam. Inoltre è estremamente angst.
Genere: Angst, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Niall Horan, Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Dieci anni. Chi può dire cosa capiterà tra dieci anni rispetto a oggi? Nessuno,perché la vita è ingiusta. Anzi,il destino è ingiusto. Se dieci anni fa qualcuno avesse chiesto a Niall Horan come sarebbe stata la sua vita tra dieci anni,nessuno avrebbe mai potuto immaginare che sarebbe finita così,a percorrere le vie di un cimitero vuoto in una mattinata tranquilla di Dicembre. Eccola,davanti a lui,la lapide bianca,e il suo nome inciso sopra.

Harry Edward Styles
01/02/1994 – 07/04/2016
Amico,Figlio,Fratello

Si,harry era stato il primo ad andarsene,cinque anni fa.

~

Era cambiato. Harry era cambiato,e non di certo in meglio. Era sempre in ritardo alle prove o agli appuntamenti,e ormai nemmeno Louis riusciva a riconoscerlo. La vita fatta di successo e luci l’aveva accecato e trascinato nell’oscurità,era indubbiamente stato influenzato dalla parte peggiore del successo. Simon li aveva avvisata,qualche anno prima a loro quattro. “Harry è un tipo influenzabile,dovete stare attenti a lui,o finirà come alcuni artisti moderni,come Amy Winehouse e altri,che sono stati trascinati dal vortice della droga”. E loro cosa avevano fatto? Avevano dimenticato quelle parole,pensando fossero solo per fare un po’ di paura. E adesso come una profezia,eccole avverarsi. Ecco Harry in un angolo buio di uno dei locali più malfamati di Londra con una siringa nel braccio,che si fa iniettare chissà cosa da una ragazza seduta accanto a lui. Forse le amicizie sbagliate,forse solo per alleggerire la tensione,ma era cominciato così. I suoi amici l’avevano visto per la prima volta in quello stato,e non avrebbero mai più voluto rivederlo in quel modo. Confessò lui stesso che non era la prima volta,che la cosa andava avanti da almeno un anno. Louis non gli parlò per quasi un mese,non aveva niente da dirgli,per il semplice motivo che quello non era più Harry. Avevano insistito tanto per metterlo in qualche corso di riabilitazione,ma lui diceva sempre “Posso smettere quando voglio guardate”. Un giorno,smise per sempre. Non lo vedevano da quasi una settimana,quindi Niall decise che era ora di andarlo a trovare,per sapere come stava. Bussò per quasi mezz’ora alla porta di casa sua,e dopo aver scartato un centinaio di voltel’idea che fosse sotto la doccia,usò la copia delle chiavi che aveva,e tremante aprì la porta. La casa puzzava di chiuso,tutte le finestre erano abbassate e le porte aperte,tranne una,socchiusa appena,da dove filtrava della luce in movimento,di sicuro il televisore. Non sentiva nessun rumore,forse era uscito o era partito,e aveva scordato la televisione accesa. In quel momento Niall pensò le cose più assurde,per non pensare a quella più ovvia. Aprì la porta,lentamente,come se quel gesto potesse cambiare qualcosa. Entrò,cercando l’amico,e lo trovò,nel divano. Appoggiò le spalle al muro,e si lasciò cadere di colpo,le lacrime gli rigarono il volto violente.
“Harry,no…perché….”-riuscì a dire solo questo prima di scoppiare a piangere. Harry era nel divano,gli occhi verde smeraldo spalancati verso il televisore,un’espressione di felicità in volto,e la siringa ancora in mano. Overdose. Dopo mezz’ora,quando Niall riuscì a riottenere un minimo di controllo,si alzò e andò da Harry,e gli chiuse gli occhi,non voleva che anche gli altri assistessero a quello spettacolo. Gli avrebbe detto come l’aveva trovato,ma non voleva che anche nella loro mente quell’immagine rimanesse impressa. Poi prese la siringa,e la posò sul tavolo,attentamente,e infine li chiamò,ancora in lacrime. Non riuscì a dirglielo per telefono. Aveva chiamato Liam,e gli aveva solo detto “Venite a casa di Harry”,e dal “Va bene” di Liam,aveva già capito che lui sapeva cosa fosse successo. Quando arrivarono,Louis corse nella stanza,e osservò in silenzio. Si avvicinò piano al corpo di Harry,e gli accarezzo il viso,prima di scoppiare anche lui in lacrime,in ginocchio su quel divano. Il secondo fu Zayn,che non mosse un muscolo e da lontano guardò la scena,mentre le lacrime gli rigavano il viso. Poi Niall,di nuovo,stavolta però tra le braccia confortanti di Liam,che dopo meno di un minuto si ritrovò anche lui in lacrime.
Il funerale fu molto sobrio,e decisero di seppellirlo d’accordo con la sua famiglia a Londra,dove lui aveva sempre voluto vivere.
Dopo la sua morte,la band ovviamente non fu più la stessa. Ma non cercarono di certo un altro membro,non l’avrebbero mai potuto fare. Decisero lo stesso di continuare la loro carriera musicale,per lui,in sua memoria. Fecero uscire un altro disco,interamente dedicato ad Harry,perché il suo ricordo non doveva svanire,al contrario,doveva rimanere vivo nei ricordi di chiunque.

~

Posò il primo mazzo di fiori su quella lapide,e con un sorriso malinconico accarezzò la foto incastonata nel marmo. Non pianse,dopo tanti anni non serviva più. Andò avanti,e dopo qualche minuto arrivò alla sua seconda tappa.

Louis William Tomlinson                                                                                                 Zayn Jawaad Malik
24/12/1991-22/07/2017                                                                                                  12/01/1993-22/07/2017
Figlio,Fratello,Peter Pan                                                                                                 Fratello,Amico,Figlio

 
~

Era Luglio,faceva caldo.Era passato più di un anno da quando Harry li aveva lasciati,ma loro non si erano fatti abbattere. Il nuovo disco stava andando alla grande,e il Tour invernale era andato ancora meglio. Tutto stava andando alla perfezione,i quattro membri rimasti dei One Direction non si erano fatti abbattere,e lentamente stavano tornando più forti che mai. Fino a quella sera. Quella dannatissima sera. Dovevano uscire tutti e quattro,per celebrare non sapevano nemmeno loro cosa,volevano solo una scusa per uscire tutti insieme,senza la pressione della stampa o di chiunque altro. Louis era andato a prendere Zayn con la macchina,ed erano per strada,quando in un secondo tutto si spezzò. Una macchina correva a velocità contro di loro,in una strada che doveva essere un senso unico. Louis non se ne accorse in tempo,e cambiò immediatamente direzione girando a destra,ma la macchina lo prese lo stesso nel paraurti anteriore. Il loro mezzo iniziò a girare,fino a che non si schiantò contro il ciglio della strada. La corsa in ospedale,fu inutile. Il medico,come tutti i medici,con espressione impassibile diede la notizia a Liam e Niall,gli ultimi due membri.
“Ci dispiace,non abbiamo potuto fare niente. Se può essere di un minimo aiuto,sono morti sul colpo,non hanno sofferto,si può dire che non se ne siano nemmeno accorti” No,quelle parole non erano minimamente di aiuto. Cosa fare adesso? Erano rimasti solo loro due,troppo pochi per portare avanti il nome dei One Direction. Ma di una cosa erano sicuri entrambi: non si sarebbero abbandonati,non adesso,non ora che erano più fragili che mai. E fu così,che tra loro nacque qualcosa. O per meglio dire,si resero conto che c’era sempre stato. Niall e Liam trovarono l’amore l’uno nell’altro,e non poteva capitare in un momento migliore. Furono l’ancora di salvezza per l’altro. A Dicembre di quello stesso anno Liam si dichiarò,e tutto fu perfetto. Il primo bacio,la prima cena,tutto. Il miglior natale del mondo,indubbiamente. Velocemente passò un altro anno,e la vigilia di natale del 2018,per il loro anniversario,Liam gli chiese di sposarlo. E lui,ovviamente,rispose di si,senza pensarci nemmeno un attimo. Le nozze si svolsero in estate,furono intime,pochi parenti e amici. Volevano entrambi così,volevano dimenticarsi della loro vecchia vita,perché ricordarla o viverla di nuovo sotto i giornalisti e i fotografi avrebbe voluto dire ricordare anche loro tre,e loro non volevano soffrire. Questo ovviamente,non voleva dire che non pensassero a loro ogni giorno,e a come sarebbe stato se fossero stati ancora qui. Entrambi,la mattina delle loro nozze,sperarono solo che da qualche parte,potessero vederli,e sperare che fossero felici per loro. Ed era così,indubbiamente.

~

Posò altri due mazzi di fiori,uno per lapide,e sorrise di nuovo ai volti nelle lapidi. Nel mazzo di Louis aveva messo una cosa un po’ speciale,una piccola campanella,come Trilli. In fondo,lui era Peter Pan no? Camminò verso l’ultima lapide,l’ultima che doveva visitare quel giorno. Quella,fu indubbiamente la più difficile e dolorosa in assoluto. Per gli ultimi cento metri a ogni passo pensò che forse,doveva tornare indietro,che non era ancora pronto. Ma quella piccola parte di Liam che era rimasta in lui,gli diede la forza.

Liam James Payne
19/08/1993-01/03/2020
Amico,Figlio,Fratello,Fidanzato
La felicità la si può trovare anche negli attimi più tenebrosi,se solo uno si ricorda di accendere la luce”

Aveva fatto incidere la sua citazione preferita da Harry Potter,glielo aveva chiesto lui,non poteva dirgli di no. Non gli avrebbe mai detto di no,come non gli avrebbe mai voluto dire addio.

~

Era ottobre,erano sposati ormai da quasi tre mesi ormai. Tutto andava bene,erano felici,erano quello che l’altro aveva sempre cercato. Erano quel piccolo bagliore in mezzo all’oscurità che li aveva attanagliati. Ma dopo che superi la morte di tre dei tuoi migliori amici,non penseresti mai di dover affrontare anche la morte più dolorosa in assoluto,quella della persona che ami. A Novembre diagnosticarono a Liam una malattia al rene. Ormai non funzionava più correttamente,e lentamente lo stava avvelenando dall’interno. Non era curabile,e per un trapianto ci sarebbe voluto troppo tempo,e non sarebbe stato nemmeno sicuro che si sarebbe salvato. Liam,accettò subito la cosa,serenamente,come se quasi se lo aspettasse. Niall no invece. Pianse,pianse tanto. Pianse più di quanto avesse pianto quando aveva trovato Harry,più di quanto in ospedale un anno e mezzo prima aveva detto addio a Louis e Zayn. No,non poteva perdere anche Liam,no. Non ce l’avrebbe fatta,lo sapeva. Ma Liam,come sempre,gli rimase accanto. Lo rassicurò,ogni giorno. Ed entrambi,decisero che non sarebbe finita così,in un letto di ospedale. Fecero il loro viaggio di nozze,quello che avevano sempre sognato a Venezia,e quando tornarono fecero tutte le cose che avrebbero voluto fare. Fino a quando,Liam non riusciva più nemmeno a camminare. Tenerlo rinchiuso in casa come un animale in gabbia,sarebbe stato inutile. Lo ricoverarono,e Liam passò gli ultimi due mesi della sua vita in un letto di ospedale. Ogni giorno,Niall passava ogni minuto della giornata con lui. Parlavano di tutto,o stavano anche semplicemente in silenzio a guardare la tv. Ogni giorno gli portava dei fiori nuovi,e ogni giorno gli raccontava cosa faceva nelle poche ore in cui non stava con lui. Si dissero di tutto,ogni parola,ogni sentimento, qualunque cosa. Concentrarono un’intera vita insieme in quei pochi mesi. Liam gli disse più volte che avrebbe dovuto trovare qualcun altro quando lui se ne sarebbe dovuto andare,ma Niall cocciuto più che mai diceva sempre che per lui sarebbe stato l’unico,nessun altro l’avrebbe sostituito. E Liam,si rassegnò,conoscendo bene la cocciutaggine del suo Niall,ma sapendo anche che un giorno forse l’avrebbe capito. Un giorno,senza un motivo preciso,gli chiese cosa avrebbe scritto sulla sua lapide,e Niall a quella domanda sbiancò. Non rispose,non era pronto a tutto quello,non lo sarebbe mai stato. Ma Liam,con tutta la tranquillità di cui era capace,gli fece un'unica richiesta.
“Incidi la mia citazione preferita,per favore. Non serve che io te la dica,sai benissimo quale è vero?”-chiese sorridendo. Niall annuì,sapendo la risposta. Harry Potter; aveva sempre amato quella saga. E così,decise di fargli un regalo,uno degli ultimi. Ogni giorno,portava con se uno di quei sette libri e glielo leggeva,finchè aveva voce,finchè riusciva a tenere gli occhi aperti. Se Liam poteva affrontare la morte,cosa sarebbe stato per lui perdere la voce e qualche ora di sonno?
Ma quel giorno,arrivò inesorabile. Quel giorno,quando varcò la camera di ospedale,nello sguardo di Liam lesse che era il momento. Non sapeva come facesse ad averlo capito,ma sapeva che quello sarebbe stato il giorno. Non si reputava pronto,e forse non lo era. Ma,gli bastò guardare gli occhi di suo marito,dell’unica persona che amava,per capire che lo era. Liam se ne sarebbe andato,si,ma solo il corpo. Non avrebbe potuto abbracciarlo e baciarlo,ma una parte di lui avrebbe vissuto mediante Niall,e questo lo sapeva. Passarono la giornata serenamente,tenendosi per mano mentre guardavano la tv.
“Niall”-disse solo il suo nome. Guardò l’orologio,erano le quattro circa. E lo aveva capito,il suo tono diceva tutto. Era sempre stato così tra loro,niente parole,i veri discorsi li facevano senza parlare.
“….voglio fare un’ultima cosa,ti prego”-disse,guardandolo negli occhi,mentre le lacrime iniziavano a pizzicare.
“Falla”-era quasi una supplica. Si alzò,e delicatamente avvicinò il suo viso al proprio,e lo baciò,delicatamente,mettendo una mano sulla sua guancia,già fredda,mentre una singola lacrima calda solcava il volto di Liam. Si staccarono dopo poco,e si sorrisero.
“Èun eccellente ultimo regalo,grazie”-sussurrò,l’altro sorrise.
“Ma te ne devo chiedere un altro,e giuro sarà l’ultimo.”-aggiunse
“Cosa devo fare?”-chiese,curioso.
“Devi tornare nella carriera musicale. Come solista”
“Liam…sai che…”
“Per favore. Ti prego. Anche se farai solo un’esibizione. Fai un ultima esibizione,e poi potrai per sempre abbandonare il mondo della musica,se vorrai. Voglio vederti un ultima volta mentre canti.”
“…..va bene. Lo farò.”
“Promesso?”-chiese come un bambino
“Promesso”-sorrise l’altro
“Sono stanco,sai?”
“Chiudi gli occhi e riposati allora”
“Si,forse è meglio.”-disse,prendendogli la mano,e chiuse gli occhi. Non disse,come sempre “ci sarai quando sveglierò vero?”,perché sapeva che non sarebbe successo. Sapeva non si sarebbe svegliato. Liam era sempre stato così,aveva un intuito incredibile. Dopo meno di un minuto,il monitor emise un suono continuo,l’intermittenza era finita. Erano le 16.07 quando Liam se ne andò,lasciando Niall da solo. O almeno,così Niall credeva.

~

Posò l’ultimo mazzo di fiori che aveva portato con se,e si inginocchiò.
“Hey,eccomi qui di nuovo. Èpassato più di un anno da quando…beh…te ne sei andato. Vengo a farti visita ogni mese,ma non so mai cosa dire,ormai lo sai. Ho visitato anche gli altri,come sempre. Mi avete lasciato solo alla fine,mi avete lasciato qui ad affrontare tutto”-la voce iniziò a spezzarsi,e le lacrime silenziose a scendere-“ ma non è il momento di piangersi addosso. Mi hai fatto una richiesta,ricordi? Volevi vedermi un ultima volta cantare. Allora tra due giorni,cerca di esserci,perché è solo per te.”-e si alzò,diretto verso la macchina nera lucida che l’avrebbe portato in aereoporto,diretto ai Grammy.
__

“Stasera,abbiamo un ospite speciale. Sono anni che non lo sentiamo cantare,ma stasera a quanto pare ha deciso di farci questo regalo,qui ai Grammy Awards. All’inizio erano cinque,ma il destino a quanto pare non ha voluto tenerli uniti. Ora,l’ultimo rimasto,è qua per ricordarli. Signori e signore,Niall Horan”-gli applausi accompagnarono il presentatore,mentre Niall saliva sul palco e si dirigeva verso lo sgabello al centro del palco,con la sua fedele chitarra nella mano,la stessa di quando tutto era cominciato dieci anni prima.
“Buonasera,buonasera a tutti”-disse sedendosi e sistemando meglio il microfono
“Stasera,non è una serata come tutte le altre,decisamente no. Vedete,qualcuno prima di andarsene,mi ha chiesto…qualcosa. Mi ha chiesto di cantare un ultima volta,davanti a tutti,per lui,per loro. Stasera quindi,canterò una versione riadattata a … solista”-faceva quasi male dire questa parola-“ del nostro primo successo in assoluto,ancora prima del disco. Ma stasera,non sarò da solo. Almeno spero.”-non diede altre spiegazioni,e ignorò i brusii del pubblico che probabilmente lo ritenne pazzo. Chiuse gli occhi,e con le dita scorse le corde fino a prendere quelle giuste da tenere ferme. E iniziò a cantare.

Let's dance in style
Let's dance for a while
Heaven can wait we're only watching the skies
Hoping for the best but expecting the worst
Are you gonna drop the bomb or not?

Let us die young or let us live forever
We don't have the power but we never say never
Sitting in a sandpit
Life is a short trip
The music's for the sad man

Forever young
I wanna be
Forever young
Do you really want to live forever
Forever
Forever young

 
Si voltò,e vide Harry. Un sorriso quasi dispiaciuto,di scuse sul volto,mentre camminava verso di lui e si metteva alle sue spalle. Era l’Harry che conosceva,aveva l’aspetto di quando aveva sedici anni,non dell’Harry corrotto dalla droga.
 
Some are like water, some are like the heat
Some are like the melody of some other beat
But sooner or later they all will be gone
Why don't they stay young?

 
Si aggiunsero Louis e Zayn,anche loro sorridenti,anche loro giovani,senza la barba o le prime rughe. Si misero entrambi alla sua sinistra,e Louis gli mise una mano sulla spalla.
 
It's hard to get old without a cause
I don't want to perish like a fading horse
It's like diamonds in the sun
And diamonds are forever

 
Ed eccolo,l’ultimo. Il più importante,per lui. Liam. Bello,come non mai,non rovinato dalla malattia,non più in quello stupido lettino collegato a mille macchinari. Era come lo ricordava la prima volta che l’aveva visto,prima del bootcamp,alle audizioni. Era allora che forse se ne era innamorato,ma evidentemente non se ne era accorto. Si avvicinò anche lui,e si mise alla destra,Harry gli fece spazio,e poggiò anche lui una mano sulla sua spalla,e Niall improvvisamente si sentì bruciare dentro.
 
Forever young
I wanna be
Forever young
Do you really want to live forever
Forever
Or never?

 
Cantarono,cantarono insieme,come non facevano da anni,tutti e cinque. Suonò le ultime note della melodia,notando che a mano a mano si avvicinava alla fine iniziavano a svanire. Il primo fu Zayn ad andarsene,con un sorriso di scuse sul volto,seguito di Louis,sorridente come sempre. Poi Harry,che salutò con la mano. Rimanevano solo lui e Liam,nessun altro. Il pubblico scomparve,erano soli.
“Piaciuto il regalo?”-chiese,sorridendo
“Perfetto,come me lo aspettavo.”-disse,mentre iniziava a svanire.
“Devi proprio andare vero?”-chiese,malinconico
“Si. Ma ci rivedremo,promesso”-disse,prima di dargli un bacio sulla fronte e svanire del tutto. Tornò il pubblico,tornò tutto. Suonò l’ultima nota,e dopo qualche secondo di silenzio totale,il pubblico si alzò in piedi,applaudendo così forte da far crollare gli spalti. L’aveva fatto,aveva esaudito il suo ultimo desiderio. E anche se nessuno lo sapeva,quella sera i One Direction avevano cantato tutti insieme,tutti e cinque,per l’ultima volta.
  
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