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Autore: larryssecret    19/02/2012    5 recensioni
Allyson Styles; sorella minore di Harry Styles. Recentemente vive a contatto con gli amici del fratello, in particolare con Louis Tomlinson, il migliore amico di Harry. Quest'ultimo in particolare, lo odia.
Sarà vero odio,o semplicemente è solo un modo per nascondere l'amore che prova per la piccola Ally?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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                                                       I'm here,Los Angeles!

Prima di scendere da quel dannato taxi,i ragazzi indossarono dei ''travestimenti'' se così si possono definire. Sciarpe,capelli,occhiali da sole.Probabilmente non volevano essere assaliti dalle fans assatanate,almeno non in quel giorno...
Niall e Nicole ci raggiunsero circa dopo un quarto d'ora. Anche il bondino era ''travestito''.Che buffi.
Perfetto,ora che c'erano tutti,o quasi,stavano lì a guardarmi con le lacrime agli occhi,come se stessi partendo per chissà dove e per chissà quanto tempo.
-Non siamo ad un funerale! Siate felici per me...vedetela come una piccola vacanza-il mio sorriso sforzato,li fece sbuffare.
-Ma stai un po' zitta e vieni quà!- mi attirarono a sè,regalandomi un abbraccio confortante.Non volevo più staccarmi da loro,stavo bene così,ma sapevo che sarebbe dovuto durar poco.
-Ok,non vorrei interrompere questo momento,ma credo sia il momento di fare il check-in...-mi staccai a malincuore da loro e impugnai il manico del mio roller.
-Ci penso io piccola mia- annuii,ed Harry insieme a Liam,prese le valigie e si allontanò.
Niall e Nicole erano appiccicati l'un l'altro,e ogni tanto si scambiavo sguardi non molto felici. Zayn invece si guardava attorno,seccato,con le mani in tasca,sembrava non avesse voglia di nulla.
-Zayn?- mi uscii in un sussurro.
Posò lo sguardo su di me,o almeno così credevo,dato che indossava gli occhiali e mi era quasi impossibile vedere i suoi occhi -Si,Ally?-.
-Nulla...ti vedevo un po' preoccupato-
feci spalluce,e mi mordicchiai il labbro inferiore. Lo facevo sempre quando ero nervosa.
-Ho solo paura che qualche fan mi riconosca e sinceramente la voglia di essere assalito e di fare autografi non c'è...- appunto,credevo bene allora,come dargli torto. -Ah,e attenta a te,sei pur sempre la sorella di Harry Styles- aggiunse sorridendo.
-Tranquillo,io passo inosservata- e sorridendo a mia volta,imitai un'espressione da ''chi se ne frega''.
-Non per me- con un gesto troppo rapido,si abbassò gli occhiali per un secondo,tanto per farmi l'occhiolino.
-Ma smettila dai...mi metti in imbarazzo Malik- gli diedi una spinta leggera,e sentivo il biondo e la rossa,ridacchiare alle mie spalle,lui compreso. Mi voltai per lanciare un'occhiataccia scherzosa ai due fidanzatini,poi a Zayn,che mi mandò un bacio volante. Era un vero e proprio ruffiano,ma lo adoravo ugualmente.
Harry e Liam sbucarono dopo qualche secondo,facendo cenno di seguirli.
Era arrivato davvero il momento di partire,e di certo non me la sentivo di andarmene così,senza prima aver visto la causa di tutto questo casino,e anche se con Harry facevo finta che del suo amico non me ne potesse importare più di tanto,io sapevo bene,fin troppo bene,che non era così.
Se davvero di lui non me ne importava nulla,adesso non sarei quì,in questo aereoporto,pronta a partire,nell'altro capo del mondo...
Una voce irritante,mi distrasse da tutti quei pensieri orribili,che ancora una volta,avevano regnato nella mia testa. -Il volo è previsto tra 5 minuti,preghiamo a tutti i passeggeri,di salire a bordo-.
-Oh,quindi devo andare...-
sbuffai e vidi Harry,poi Nicole,Niall,Zayn e Liam,altrattanto scocciati all'idea,quanto me.
Guardai a destra,a sinistra,davanti a me,dietro,insomma proprio ovunque,ma di lui non c'era nessuna traccia. Forse avevo visto troppi di quei film smielati,dove il ragazzo fermava la ragazza che stava per partire,per poi confessarle tutto il suo amore... appunto,solo nei film poteva succedere, e forse anche nelle mie fantasie.
-Si,dovresti proprio andare...- la voce spezzata del ricciolino,seguita dagli sguardi tristi dei miei amici,mi fece angosciare ancor peggio. Non aggiunsero altro.
Si limitarono,per non peggiorare la situazione,solo a salutarmi con un abbraccio e vari baci in guancia o in fronte. Ovviamente ricambiai,trattenendomi dal versare lacrime.
Impugnai di nuovo il mio roller e con un sospiro,presi coraggio e prima di voltarmi,li salutai con un cenno della mano,lasciandomeli poi alle spalle.
Mi avviai verso l'entrata dell'aereo e appena presi posto,mi ritrovai accanto un signore,e dal modo in cui guardava me,le hostess e tutte le ragazze che potessero trovarsi su quell'aereo,sembrava un vecchio maniaco. Ma bene,tutte le fortune a me.
Non diedi molta importanza agli sguardi che mi lanciava quel vecchio,così presi il mio iPod,chiusi gli occhi e poggiai la testa sul sedile in pelle. Non feci neanche troppo caso al decollo dell'aereo;stavo cercando di pensare ad altro,prima che la mia mente mi facesse ricordare cose che non avrei gradito.
Era ora di cambiare,voltare pagina definitivamente,anche se la cosa richiedeva tempo. Speravo solo che l'arrivo a Los Angeles,mi facesse dimenticare tutti i miei problemi. Non desideravo altro.
-Stiamo per arrivare signorina- il vecchietto,con la sua voce roca,mi avvisò,dandomi un colpetto leggero sulla spalla.
Sussultai e aprii gli occhi,girandomi verso di lui.-Emh grazie- gli sorrisi e mi strofinai gli occhi con i pugni delle mani. Probabilmente mi ero addormentata un'altra volta,con le cuffie alle orecchie,e di certo,dovevano essere passate un bel po' di ore. Solo Dio sapeva come facevo a dormire tutto quel tempo.
Posai tutto in borsa e guardai fuori dall'oblò. Riuscivo a malapena ad intravedere la città dall'alto,a causa delle nuvole.
-Vi prego di allacciare bene le cinture,stiamo per atterrare- a parlare fu l'hostess dalla chioma bionda di fronte a noi. Il vecchietto non perse occasione per squadrarla dalla testa fino a piedi,con un'espressione poco casta. ''Che razza di pervertito!'' borbottai a bassissima voce e allacciai la cintura per bene.
Mi aggrappai al sedile,ansiosa,spaventata,mentre l'aereo stava per atterrare.
Pochi minuti e finalmente fu tutto finito. Mi rilassai in volto e feci un lungo respiro. L'hostess ci avvisò di nuovo,sta volta per dire del nostro arrivo e in meno di un secondo,si tolsero tutti le cinte,pronti a precipitarsi fuori. Feci lo stesso,ma con più cautela degli altri,o forse ero solo ancora un po' scossa per il volo.
Ad aspettarmi fuori,c'erano i miei genitori,sorridenti e impazienti come non mai,di vedermi.
-Mamma,papà! Accidenti quanto mi siete mancati- gli corsi incontro e gli saltai addosso,urlando come una matta. Poco m'importava cosa pensasse la gente di me.
Mi strinsero a loro,con le lacrime agli occhi. -Ci sei mancata anche tu tesoro mio- mia madre e il suo sorriso,mi erano mancati più di qualunque altra cosa. Avevo bisogno anche di sfogarmi con lei,di raccontarle ogni minima cosa successa,forse solo così mi sarei sentita diciamo un po' libera.
-Ha ragione tua madre- e infine lui,con quel tono rassicuramente: mio padre,l'uomo che non avrebbe mai smesso di amarmi,in qualunque caso,l'unico capace ad accontentarmi in tutto. Essì,ero un po' come la cocca di papà;amava viziarmi,e io amavo essere viziata,ma senza troppe esagerazioni.
Li strinsi ancora una volta,e poco dopo mi sciolsi,guardandoli con il sorriso stampato sulle labbra. -Allora,torniamo a casa? Ho decisamente voglia di un bagno in piscina,fa troppo caldo quì a Los Angeles-. era estate,ovvio,e sicuramente non c'era cosa migliore per iniziare una vacanza,con un bagno in piscina e in tutto relax.
-Mi pare ovvio,sei abituata al freddo gelido di Londra. Devi fare ancora l'abitudine al cambiamento di stagione- intervenì mio padre,ridacchiando.
-Giusto papà! Però... nulla,solo non voglio pensare a Londra e tantomeno tornarci,almeno per ora- dissi facendo la dura ai loro occhi,come se davvero potessi dimenticarmi di Londra e di tutto quello che la riguardava.
-Non dire così piccola,sappiamo che molto presto,vorrai tornare,perchè sentirai la mancanza dei tuoi amici- mia madre mi posò la mano sulla spalla e mi guardò,convinta di sè stessa. Diamine,quella donna mi conosceva troppo bene.
-Forse...ma per adesso voglio godermi questa magnifica estate,senza pensieri e senza problemi. Tutto alle spalle!- e con un sorriso deciso,mi avviai verso la grande auto dei miei.
Entrarono a loro volta e fecero per partire,avviandosi verso casa.





Ooooook,ammetto che questo capitolo fa un po' schifo e sono arrivata subito al sodo,ma non sapevo che scrivere. Avevo altro in mente,però era troppo banale.
Quindi...spero vivamente che vi piaccia ç.ç
Fede <3

  
  
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