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Autore: aamazayn    20/02/2012    7 recensioni
«Ah, si, meglio che vada» Ragionò, tirandosi su dal letto, avanzando a grandi passi verso la porta.
Abbassai lo sguardo, stringendo le mani nei pugni.
«Questa dovrebbe essere la parte dove tu mi fermi, e mi dici che non mi vuoi lasciare» Si girò lui, sorridendo.
«Tu guardi troppo Hannah Montana» Risi, vedendolo avvicinarsi.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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'Closer, maybe we’ll be closer,
Stronger than we were before'
 

Aprì gli occhi, per poi richiuderli velocemente. 
Analizzai nella mente la situazioneaggrottando le sopracciglia, prima di sorridere indirettamente sfiorando il braccio di Zayn, che mi stringeva.
Abbandonai le aspettative di tornare a dormire, posizionando lo sguardo su di lui.
I capelli arruffati e l'espressione pacifica lo facevano sembrare più infantile del solito e ancor più bello, riflettei, abbozzando un sorriso.
Mi girai lentamente, un attimo dopo, per riprendere il telefono dal comodino.
Trovai -stranamente- un messaggio di mio padre; 'Torno dopo pranzo, ti voglio bene, papà."
«Tipico» Pensai, alzando gli occhi al soffitto.
Se non era fuori, dettava legge come un giudice senza diploma. Ma di solito era sempre fuori; per lavoro, per altri motivi che non mi interessavano si teneva a distanza da casa, e da me.
La cosa più fastidiosa di lui era come cercasse, comunque, di controllare la mia vita, senza avere una presenza in essa. 
Sbuffai, ripensando ai suoi discorsi stupidi e alquanto frustranti sui miei vari 'no' che dovevano diventare dei 'si', o viceversa, a seconda del suo umore.
Ripensai pure al 'nostro' -per così dire- discorso seccante di ieri su Zayn.
Non aveva dato motivi, non aveva dato spiegazioni, aveva solo sputato sentenze, mi ricordai, muovendo la testa disapprovando i suoi comportamenti immaturi.
«Ti viene male al collo se non la smetti di muovere la testa» Mi sentì dire da una voce assonnata e roca, al mio fianco.
«Posso spingerti giù dal letto in qualunque momento, te lo ricordo » Gli risposi, girandomi.
Non appena incontrai i suoi occhi, il mio cuore mi richiamò. Sperai almeno che non lo riuscisse a sentire pure lui.
«Buongiorno» Disse, baciandomi la fronte «Bel pigiama, comunque» Rise abbassando lo sguardo sui miei pantaloni disegnati.
«Sempre meglio dei jeans, non credi?» 
«Esattamente, ho le gambe indolenzite» Mormorò lui, allungandosi, per poi continuare «Che ore sono?»
«Le dieci e mezza» Dissi, sorridente.
«Ho dormito sei ore» Ragionò ad alta voce.
«Male, aggiungerei» Scherzai, avvicinandomi al suo petto.
«Be' partendo dal fatto che non dormo da quasi due giorni, sono state le sei ore di sonno più comode e belle della mia vita»
Inclinai la testa, confusa.
«Perchè non dormivi?» Chiesi.
Riconoscii il rumore del cuore di Zayn accellerare, e sorrisi leggermente.
«Non mi hai più risposto alle chiamate» Disse semplicemente.
Mi tirai su per arrivare al cuscino, e lo guardai, sorpresa. 
Ero certa di essere arrossita insitintivamente, ma poco importava, ormai.
«Questa è la cosa più dolce che mi hai mai detto» Quasi riflettei, abbozzando un altro sorriso.
«Voglio che questa cosa funzioni» Disse poi, accarezzandomi la guancia con la mano.
«Ho fame, ti va di andare a mangiare qualcosa?» 
«No, Hope» Mi corresse «Tu ora dovresti dire 'Anche io Zayn, ti amo tanto'» Disse imitando la mia voce.
Lo sentì rotolare sul pavimento, ridendo rumorosamente, quasi quanto la sua caduta.
«Ti avevo avverito» Dissi, ridendo alla scena
«Ti amo anche io» Mormorò lui poi, dal terreno, sistemandosi i capelli.
«Mi vado a vestire, muoviti che ho fame» Gli risposi, prendendo dall'armadio una maglietta e un paio di jeans, e uscendo dalla stanza.
Non appena fui da sola, mi morsi il labbro, sorridendo.
 
Zayn cominciò a giocherellare con la bustina dello zucchero appena usata.
«Su, raccontami che cosa ti ha detto tuo padre ieri» Iniziò lui, rompendo il pezzo di carta e spargendolo nel tavolo.
«Te l'ho detto» Dissi, facendo spallucce «Non mi ha dato spiegazioni»
Alzò lo sguardo, lasciando perdere la montagna di bigliettini che aveva creato.
«Allora, hai due opzioni» Rispose, contando con le dita «Prima, faccio finta di crederti e indovino, oppure, seconda; me lo dici»
Alzai gli occhi al cielo, ridendo.
«Va bene, ho capito» Mormorò sconfitto lui, tirando fuori il portafoglio dalla tasca posteriore dei jeans «Sei ostinata» 
«Che cosa facciamo oggi?» Chiesi, fermandolo con il braccio, prima che andasse a pagare la nostra colazione barra pranzo.
«Andiamo al cinema?»
Feci una smorfia.
«Okay, casa mia e seconda stagione di Glee in DVD» Mi comunicò, baciandomi la fronte e avanzando verso il bancone. 
 
 
Sbuffai rumorosamente davanti alla porta di casa, notando la luce accesa.
Serrai le labbra, prima di entrare.
Dalla cucina, sbucò l'ombra di mio padre scura in viso.
Notando la sua espressione, alzai gli occhi al cielo.
«Ecco che ci risiamo» Sussurrai.
«Dove sei stata?» Disse, squadrandomi da capo a piedi, con fare critico e superficiale.
«Da Rebecca..» Risposi, avvicinandomi alle scale «O devo rimanere chiusa in questa prigione?»
«Casa tua non è una prigione» Mi corresse lui.
«Per colpa tua, lo sta diventando» Mormorai, dandogli le spalle.
«Senti, ragazzina, stiamo parlando, non ti girare» 
«Papà, non sono un cane in mezzo alla strada, mollami dal guinzaglio, okay?» Risposi a tono, girandomi verso di lui.
«Che delusione che sei» Ringhiò, andando in cucina.
Osservai la porta, ancora semi-aperta; 
-Sei ancora in tempo per scappare- Mi ricordai, in testa.
«Puoi andare» Mi disse «In camera» Aggiunse, guardando il mio sguardo puntato sulla porta.
In quei cinque secondi, avrei preferito superare il tavolo, l'appendi-abiti e uscire di casa. Avrei preferito rispondergli urlando, liberandomi dei pensieri. Ma non lo feci, tirai su con il naso, e saliì le scale, alla ricerca disperata di non pensare a nulla che lo riguardasse.
Mi chiusi in camera, odiando quella situazione, odiando quello sconosciuto che stava al piano inferiore; perchè quello non era mio padre.
Presi il cellulare dalla tasca dei jeans, e controllai l'orario: 00:56

-Manca poco- pensai, infilandomi il pigiama, e buttandomi nel letto.






Macciao a tutte :')
Chiunque stia ancora leggendo questo capitolo, si merita un grosso abbraccio!
Allora, inzio subito con quale fatto;
1. In questo capitolo non succede niente di niente, però non sapevo come andare avanti, e 
spiegare un po' la situazione :)
2. In questo capitolo Zayn Malik è dolcissimo (C'è almeno per me ahah)
3. Odio il papa' di Hope (per chi non l'avesse capito si chiama così la protagonista) in questo capitolo,
ma tranquille si recupererà tutto nelle prossime puntate (?) 
4. Ti batto un cinque, perchè sei arrivata al quarto punto :)
5. Vipprego, non mi lasciate sola e recensite :)
6. Ho pensato che ad ogni capitolo inserirò una frase di qualche canzone dei ragazzi a caso :)
Okay, dopo questa vi lascio stare e non vi annoio più :)
Al prossimo capitolo, 
Cecilia.


 
  
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