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Autore: Cromatic Angel    20/02/2012    3 recensioni
Tre colpi.
Non aspettò nemmeno il permesso. Quello bastava per sapere che stava entrando, e poi era noto che quello fosse il suo modo per far capire che era lei che stava facendo la sua trionfale entrata.
Genere: Erotico, Fluff, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
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<< Che ci facciamo qui?>> Il suo tono era titubante.
<< Vuoi sapere la verità?>> Si girò verso Alex, che in risposta annuì << Allora taci e seguimi >> Si voltò e riprese a camminare.
L'erba non era alta, anzi il prato era ben curato.
Ma nonostante il sole, nonostante il canto degli uccellini.
Beh, nonostante tutto quel posto non trasmetteva alcuna allegria.
Ellen si fermò e Alex la copiò.
<< Alex, ti presento Bryce. Il figlio di Jay Leto.>> Pose una mano sulla lapide in marmo. Alex cadde sulle ginocchia scuotendo la testa sconvolta.



                                                   Bryce Williams Leto
                                                               Born - October 12 2000
                                                              Die - September 27 2001
                                          A simple creature. We remember you with love.
                                                                  Goodbye Sweet Angel.



<< Non aveva nemmeno un anno >> La voce le uscì in un sussurrò strozzato.
<< Bryce non è nato sano. Era malato...il suo cuore non era al 100%...Jay lo sapeva e anche Olivia. Era ed è per questo gelido...la morte di Bryce lo ha ucciso...non che lo avesse voluto, ma era suo, suo figlio...per questo non te ne ha mai parlato. >> Si sedette ai piedi della lapide, accanto ad Alex. << Tu come lo hai scoperto? >> Fissava attonita la lastra in marmo. Sentendosi troppo confusa. << Diciamo per caso. Mia madre lavorava nello stesso ufficio dello zio di Jared, in quel periodo poi Lizzy usciva con Shannon, che le raccontava tutto. Quindi tramite le voci dello zio Leto e tramite il Big Brother Leto ho scoperto tutto. So anche che Olivia rimase veramente incinta di proposito per tenersi stretto Jared, non perchè avessero idee su aziende future, a vent'anni non si sa nemmeno che mutande si indossino, figurati progettare di infinocchiarlo per creare un'azienda con il figlio di un grande imprenditore, quindi nessun azione di marketing. Direi che i genitori di entrambi ne stanno fuori... >> Prese un filo d'erba e lo mise tra i denti << Sta di fatto che però Bryce venne al mondo e Jared accettò il pargolo e dichiarò che Bryce fosse suo figlio, adesso Olivia dice che per legge le spetta una fetta dell'azienda, ma onestamente non lo so. Credo che Jared le stia dando il posto solo per farla tacere e non perchè ti odi. Lizzy mi diceva sempre che Jared con te aveva trovato il sorriso, almeno è quello che Shan diceva... >> Sospirò fissando il cielo azzurro << Mi è mancata New York, credo che rimarrò qui...tu che farai?>> Si voltò verso l'amica, che ancora sconvolta si torturava le mani non smettendo di fissare la lapide. Le sembrava tutto troppo assurdo, ma anche così vero e in effetti tutto tornava. << Credo che parlerò con Jared... >> Tornò in vita all'improvviso alzandosi di botto.
<< Credo che questa sia la cosa più giusta che tu abbia detto per tutta la mattina >> Annuì pensando che la sua amica fosse rinsavita. Si alzò anche lei << bene il mio ruolo è finito, vado a casa! Mi sa che Mamma si stia chiedendo che fine abbia fatto >> Sorrise aggiustandosi la gonna a quadri rossa e verde.
<< Ellen?>> La chiamò Alex. La ragazza si voltò << Grazie di tutto >> Non serviva abbracciarla, anche perchè sapeva che ad Ellen dava fastidio, l'impulso nel farlo era forte, ma si trattenne. La ringraziò con gli occhi luminosi. << Oh, non devi. Fatti sentire però! >> Le sorrise di rimando, mentre s'incamminava verso l'uscita del cimitero.
Alex non potè che pensare che in tutti quegli anni l'aveva avuta una vera amica, solo che l'aveva abbandonata accecata da altro.
Il detto è vero ' non è oro ciò che luccica'.




Si era presa più del tempo dovuto. Ma le era servito per capire.
Aveva saltato la riunione e non aveva nemmeno avvertito Jared, che l'aveva chiamata venti volte. Ma era presa da altro per sentire il cellulare vibrare.
Sapeva che l'avrebbe trovato arrabbiato più di una iena.
Si armò di spirito e si diresse alla sua camera.
Camera 6277.
Vi bussò un paio di volte, poi la porta si aprì.
<< Oooh! Sei viva! >> Spalancò la porta prendendola in giro, la rabbia gli usciva da ogni buco avesse nel corpo.
<< Poco spiritoso! >> Entrò nella stanza sedendosi sull'enorme letto matrimoniale già disfatto << Siediti, devo parlarti. >>
<< Oh, anche io devo! >> Chiuse la porta e si diresse verso il letto, nel quale c'era Alex.
<< Ma hai affrontato un giaguaro? >> Chiese fissando il graffio sul collo, spostandogli la testa con le mani, da destra a sinistra per vedere meglio. << No, Frank non era contento e siamo venuti alle mani >> Disse quasi scocciato.
<< Stupido! Jay sempre il solito! >> Tolse le mani dal viso dell'uomo, per schiaffeggiargli un braccio.
<< Non è colpa mia! Questa volta non ho iniziato io! Non ha accettato e mi è saltato addosso >> Si giustificò.
<< Ok, come dici tu. Però è tutto risolto no? >> Si tolse lo spolverino grigio perla e lo gettò su uno dei cuscini del letto.
<< Si, La settimana prossima il mio avvocato farà firmare il contratto ad Olivia e poi mi spedirà tutti i documenti via fax. Almeno di Frank la sanguisuga ci siamo liberati >> Disse come si fosse tolto un macigno dal petto. << Di che devi parlarmi? >> Chiese all'improvviso.
<< Oh, già >> Sorrise agitata << Non riesco a girarci intorno, quindi andrò diretta. Non voglio che tu possa arrabbiarti. Prendila come una confidenza che mi è stata fatta. Una confidenza trattenuta troppo... >> Disse di getto esasperata.
<< Alex mi spaventi...che succede? >> L'aria gelida che aveva in aereo svanì, adesso era il Jared di sempre, premuroso, affettuoso e iperprotettivo.
<< Oggi ho incontrato Ellen...Ellen Forway. E mi ha raccontato un paio di cose...mi ha fatto vedere una cosa importante. >> Prese le mani di Jared e le strinse forte.
<< Tsk! Ellen. Scommetto che ti ha raccontato della sera alla festa... >> Sorrise irritato, guardando altrove.
<< Non solo, direi che adesso non me ne sbatte nulla di Lexi e di te. Tesoro... >> A quel nomignolo Jared si girò sorpreso, vide Alex sorridere dolcemente << Le mie angosce sono le tue, e quelle tue sono le mie. Ricordi? Anche se sono dolori passati avresti dovuto parlarmene... >> Gli accarezzò i dorsi delle mani.
<< Ale, ma di cosa stai parlando? >> Con gli occhi spalancati ancora non capiva a cosa si stesse riferendo.
<< Oggi Ellen mi ha portato da Bryce... >>
Quel nome provocò una fitta al cuore di Jared.
Segreti e storie raccontate, che finiscono nel giro di minuti.
Sapeva che prima o poi sarebbe accaduto, sapeva che prima o poi qualcuno le avrebbe detto la verità. Shannon gli aveva sempre detto che prima o poi sarebbe stato lui stesso a rivelargli tutta la storia. Soprattutto dopo l'affare del divorzio.
Aveva sempre cercato di mantenerla all'oscuro di tutto. Ma adesso che la verità era venuta a galla era giusto che sapesse tutto senza più scusanti. Ormai non poteva tirarsi più indietro. Coraggio o no doveva affrontarla.
<< Non volevo che tu lo scoprissi così, non so nemmeno perchè te lo abbia nascosto. Forse volevo nasconderlo a me stesso. Mi sento un fallimento Alex >> Scoppiò in lacrime come un bambino, fu naturale abbracciarlo forte e coccolarlo. << Shhh! Ci sono io qui, va tutto bene >> Lo cullò tra le sue braccia aspettando che si calmasse. Mai avrebbe creduto che un giorno avrebbe visto Jared piangere.
Tutti le avevano sempre detto che era un iceberg, che fidarsi di lui era come andare in autostrada bendati, che non provava amore per nessuno.
Ma il punto cruciale è che nessuno sapeva quanto false fossero quelle voci e nessuno sapeva quanto amore e umanità c'era in lui.
Raggomitolato e protetto in quell'abbraccio si sentiva finalmente a casa.
Sentiva lo stomaco più leggero, come si fosse svuotato. Anche se non era per merito suo, finalmente Alex sapeva la verità e questo lo faceva sentire meglio, adesso doveva solo rifinire la storia che Ellen aveva raccontato. Sperando in un lieto fine.
  
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