Anime & Manga > Detective Conan
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Autore: Sherry Jane Myers    20/02/2012    4 recensioni
Kaito Kid e Shinichi Kudo si incontrano, entrambi per svelare il mistero che li ha trasformati, uno in un ladro e l'altro in un bambino... Ma non tutto è come appare, e come nemici questa volta avranno ben due organizzazioni nere!
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aoko Nakamori, Kaito Kuroba/Kaito Kid, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Detective Conan: Le due organizzazioni nere.



Ore: 17.33 magazzino abbandonato

-         Conan! – urlò qualcuno. Era Ran. Corse verso il ragazzino.

Debolmente, Conan alzò la testa e chiese: - Che ci fai qui Ran? – lei lo fece appoggiare alle sue gambe.

-         Ho sentito quello che hai detto ai tuoi amici e mi sono insospettita. Ti ho seguito. –
-         R-Ran, io… - voleva dirle tutto ma era troppo debole… non riusciva più a parlare.
-         Conan! – Sherry… ora c’erano proprio tutti.
-         Che è successo?! – urlò Ai.
-         Non lo so! – Ran stava piangendo. Perché si era scordata il cellulare? Avrebbe potuto chiamare l’ambulanza… probabilmente sarebbe stato comunque troppo tardi.
-         Prendi questa Conan! – disse Ai, che intanto si era chinata sul ragazzo, porgendogli l'antidoto all'APTX. Lui lo ingoiò, dopodiché svenne.
-         Che gli hai dato? – domandò Ran.
-         Non c’è tempo. Mettigli questi.
-         Cosa sono? –
-         I vestiti di un ricercatore del laboratorio. Sbrigati. –

Ran ubbidì ed infilò quelli sopra gli abiti del ragazzo, che iniziò a contorcersi e tremare.

-         Che succede? – chiese, quasi urlando Ran.
-         Ora lo vedrai. –

Ed infatti lo vide

Due giorni dopo.

Ah… che mal di testa… no, ora andava un po’ meglio, anzi, era scomparso.

Riaprì gli occhi e si mise a sedere.

Ma… si guardò le mani. Era tornato ad essere Shinichi! Si toccò lo stomaco, ma non trovò neanche una cicatrice. Com’era possibile?

-         Ipopotosi – disse una voce… Ai… anzi, no Shiho!
-         Cosa? –
-         Il contrario dell’apopotosi causa del restringimento. Nella riproduzione delle cellule che erano state distrutte si sono rigenerate anche quelle squarciate dal colpo di pistola. –

Si fissarono per qualche attimo poi Shiho disse: - I tuoi vestiti sono lì… ti stanno aspettando in sala da pranzo. – dopodiché uscì.

Shinichi si cambiò e scese in sala da pranzo, come aveva detto Shiho.

Lei, Heiji, Kazuha, Agasa, Yusaku e Yukiko erano lì.

-         Guardate chi c’è! –
-         Come ti senti? –
-         È tutto a posto? –

Lui non rispose ma domandò a sua volta: - Dov’è Ran? –

-         Sì, sta bene. – concluse Heiji, ricevendo poi una gomitata da Kahzua che disse: - Ti sta aspettando.

Corse fuori, col cuore che gli batteva a mille.

Ran lo aspettava, vicino alla pianta di rose che un tempo avevano piantato insieme.

-         Ran, io…. Credo di doverti molte spiegazioni… -
-         Me le ha già date tutte Ai, Shiho, Sherry o come diavolo si chiama. Ha continuato a giustificarti tutto il tempo.
-         Ran mi… - uno schiaffo e Shinichi arretrò di un passo.
-         Cosa? Ti dispiace? Hai idea di quanto sia dispiaciuto a me? Ti costava tanto farti sentire, visto che stavi a casa mia? Telefonare? Quello ogni tanto lo facevi… per chiedermi di non essere citato nei casi che risolvevi…. – disse fra i singhiozzi.
-         Temevo che risentendo la mia voce ti saresti sentita ancora peggio… temevo che… -
-         Non puoi immaginare quanto ho pianto per te, nemmeno lontanamente… mentre tu eri lì, nella stanza accanto. Non lo puoi immaginare. – ancora lacrime. Ancora dolore.

Lo aveva rivoluto con lei così a lungo e ora….

-         Invece posso, perché ho versato con te ogni singola lacrima.

Quelle parole costrinsero Ran ad alzare lo sguardo e a fissare i suoi occhi.

Così sicuri, come a Londra.

Così calmi, come a New York.

Così belli, come, come… come sempre.

-         C’erano notti in cui i tuoi pianti superavano il russare di Goro. Come credi che mi sia sentito io, sapendo che piangevi per me ed io non ti potevo consolare? Credi che sia stato facile per me, vivere con te e vederti provare tutto questo? –

Ran appoggiò una mano sulla guancia del detective.

-         Scusa, Shinichi. – disse – Mi dispiace. –
-         Non devi dispiacerti, in fondo me le meritavo. –
-         Forse ne meriterei una anch'io. –

Risero. Non era particolarmente divertente, ma loro scoppiarono a ridere lo stesso.

Quelle risate scacciarono via ogni lacrima, come fa un arcobaleno che spunta dopo un temporale.

Ran e Shinichi, finalmente insieme, si baciarono, mentre il tramonto tingeva dei suoi colori il loro cespuglio di rose bianche.
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By Sherry Myano

Ve l'avevo promessa la scena romantica, giusto? Eccovela! Temo di essere stata esageratamente sdolcinata... ma mi piaceva così.
Questo pezzo è quasi tutto dialogo... spero che vi piaccia!!
il prossimo pezzo sarà il promesso lieto fine kaito x Aoko!! con una sorpresa che non immaginereste mai, credo, perchè anche io ho stentato a crederci nell'inventarlo.


Ai ringraziamenti:
grazie a: Aya_Brea, HikaruUzumaki, Igniflia, JKEdogawa, Yume98 e _Flami_ che hanno la storia fra le seguite.
grazie inoltre a tutti quelli che leggono la mia storia!!


Al prossimo capitolo! :D
  
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