21/02/2012
5 recensioniCome sembravano fresche, ora.
Parevano cosi pure e ingenue.
Ma non a me, perché quelle mani avevano appena preso il mio corpo, mi erano scivolate licenziose addosso gridando lussuria, avevano giocato con me fino a lasciarmi senza fiato, mi avevano fatto sentire la pungente lascivia e la dolce e terribile libidine, per poi entrare in me in un gioco continuo di godimento e dolore.
Aveva più volte lacerato la maglia, e quelle mani, che non erano più mani, ma esseri viventi diabolici che mi accarezzavano con violenza e dolcezza, mi squarciavano il petto.
Io ero confuso, avvertivo qualcosa di caldo sfiorarmi i capezzoli, forse era la sua lingua, e qualcosa di bollente toccarmi la schiena, e il viso, e scendeva sempre di più…..
Mi lasciò sfinito, ansimante, sul letto, a pochi centimetri da lui.
Non riuscivo a guardarlo, continuavo a cercare di respirare normalmente, senza successo.
E lui si distaccò da me, fino a raggiungere un raggio di luce che penetrava debolmente dalla finestra, e potei vedere il suo viso mezzo illuminato e mezzo oscurato.
Era ancora l’alba.
Mi guardava.
“Bocchan, lei è stupendo…La sua pelle, i suoi occhi, e la sua espressione quand’è nel piacere….”
Mi sfiorò con la mano.
Ricordavo ancora il momento in cui quella mano, quelle dita erano entrate In me. Mi ero piegato in due sul letto, avevo gridato, ma lui mi aveva fermato dall’urlare.
Aveva baciato le mie labbra.
Al pensiero arrossii di nuovo, e mi nascosi il viso coi capelli. Ma lui lo vide, e li scostò dalla mia faccia, esponendomi completamente a lui.
Mi guardai: ero totalmente nudo. Lui, invece era ancora mezzo vestito.
Aveva solo il petto libero, mentre io, io ero completamente inerme.
“E’ davvero stupendo. Perché mai dovrebbe nascondersi?”
E pareva essersi messo a quella distanza per guardarmi meglio, come se volesse ammirarmi.
Quegli occhi si che mi facevano sentire nudo.
Nudo dentro.
Nudo nell’anima.
Quando provò a toccarmi di nuovo, ebbi uno strano movimento. Vedevo quelle mani avvicinarsi a me, di nuovo.
Lui sorrise.
“Signorino……come può sentirsi cosi se ancora non le ho fatto niente?....”
Io impallidii.
Come poteva sorridere a quel modo, affermando di non avere fatto niente?..A me….
Eppure ero nudo, sudato, su quel letto.
Il respiro non accennava ancora a volermi tornare normale.
Il cuore mi batteva forte.
Perché?...
Non so come , ero avvinghiato a quel corpo.
Non so dove.
Sentivo solo il suo cuore battere.
Non so perché.
Allora quell’essere, quel demone, aveva un cuore.
Non ci avrei mai creduto. Aveva davvero un cuore?... Lui che mi aveva dilaniato nel profondo?
Lui che mi aveva fatto suo cosi, come fossi un giocattolo, un pupazzo senza valore.
Eppure…..
Quel cuore…..
Batteva.
Poteva sentire le mie lacrime scendere.
Poteva sentirmi tremare.
“Stia tranquillo, signorino. Dopo si sentirà meglio”
“Deve solo….tenersi a me.”
“s-sebastian…” potei solo dire.
“Che piacere sentirle pronunciare il mio nome….”
“Avanti, lo ripeta.
”
“Perché ti sei fermato?” esalai in un soffio.
Il demone sbarrò gli occhi, poi aprii leggermente le labbra a un sorriso.
Avevo le lacrime agli occhi.
Lo so. Lo so che mi ucciderà.
Questo sentimento.
Ma chi è questo essere? Questo essere che si è preso me…?
Non vuole lasciarmi andare.
Sono giorni, sono ore, sono minuti.
Perché sembra un’eternità?
Black black heart
Why would you offer more?
Why would you make it easy
Just to satisfy me?
I’m on fire
I’m running to the core
I’m eating all your kings ‘n queens