27 dicembre.
Kate era alla sua scrivania, finendo di
compilare il rapporto
lasciato in sospeso il 23, prima delle vacanze.
Il distretto era quasi vuoto.
Alcuni avevano ferie arretrate,
altri avevano chiesto permessi e alcuni come Esposito, chiamarono
dicendo di
avere l’influenza.
Era certa che Lanie gli facesse da
infermiera, visto che anche lei
aveva chiesto un altro giorno di permesso.
Ryan arrivò in ritardo.
Non era da lui ma era appena passato
Natale, così quando Montgomery chiese a Beckett dove fosse Ryan gli
disse che
lei aveva avuto un calo di zuccheri e Ryan era andato a prenderle
qualcosa da
mangiare.
Montgomery annuì e ritornò nel suo ufficio.
-“Scusami Beckett! Non ho sentito la
sveglia!”- arrivò tutto
trafelato Ryan.
-“Non ti preoccupare. Ti ho coperto con
Montgomery. Potevi almeno
portarmi la colazione!”- disse reclamando il suo caffè.
-“Pensavo te l’avesse portata Castle! A
proposito, dov’è? Ed
Esposito?”-
-“Esposito pare sia influenzato e Castle…”-
Kate si bloccò.
Cosa
doveva dire? Non lo sapeva neppure lei, e di certo non era pronta a
condividere
su due piedi una notizia così.
Ryan la guardò confuso, mentre lei ormai si
perdeva nei suoi
pensieri.
-“Ehi! Beckett! Ci sei?”- chiese l’irlandese
facendo schioccare le
dita.
Kate sbattè velocemente gli occhi:
-“Oh! Si, si! Certo! Ehm… dicevo… Castle… non
lo so dove sia!
Perché dovrei saperlo?”- chiese cercando di mantenere un tono
indifferente.
Ryan fece spallucce e iniziò anche lui a
finire il suo lavoro
burocratico.
I giorni passarono e di Castle al distretto
nemmeno l’ombra,
mentre piano piano tutti gli agenti ritornarono al loro lavoro.
Compreso
Esposito, e Lanie in obitorio.
Esposito parlava fitto fitto con Ryan nella
sala relax, scrivendo
qualcosa su un blocchettino, quando arrivò Kate desiderosa del suo
caffè,
entrambi si zittirono di colpo.
-“Che succede?”-
-“Niente!!”- esclamarono insieme el guapo e
l’irlandese.
Kate li guardò con il suo solito sguardo
sospettoso, mentre i due
detective se la facevano sotto.
-“Ok, che state combinando?”- domandò ma vide
Espo passare il
quadernetto a Ryan per nasconderlo.
-“Noi? Nulla… che vai a pensare?!”- domandò
Esposito iniziando ad
uscire.
-“Nessuno dei due si muova!”- ordinò Beckett.
Entrambi rimasero congelati dov’erano.
-“Se non state facendo nulla non avrete
nessun problema a farmi
vedere quel quaderno!”- esclamò Kate.
-“Quale quaderno?”- domandò Ryan cercando di
fare il vago.
Beckett si limitò a ridurre gli occhi a due
fessure, facendo
quello sguardo che solitamente rivolgeva a Castle.
Ryan intimidito le consegnò
il quaderno.
Kate lo aprì velocemente e c’erano tutte le
scommesse su di lei e
Castle.
Si ritrovò a sorridere come solo Lanie avesse
vinto puntando la
scommessa che sarebbe andata da lui per Natale e si sarebbero messi
insieme.
Ricordandosi però che nessuno sapeva di loro
si girò verso Ryan ed
Esposito e cercando di sembrare il più arrabbiata possibile esclamò:
-“Non posso crederci!! Fate ancora scommesse
su me e Castle!!!”-
-“No! Noi… ecco…”- balbettò Ryan.
-“Cosa????”- ringhiò Beckett.
Cavolo sapeva recitare bene quando voleva!
-“Noi ci stavamo chiedendo dove fosse
Castle!”- disse tutto d’un
fiato l’ispanico.
-“Mi ha scritto che deve fare qualcosa con la
casa editrice e che
fino all’anno nuovo non lo vedremo! Ma non cambiare discorso!”- disse
poi
tutt’a un tratto capendo che Esposito voleva distrarla.
-“So io su cosa scommetterò ora: scommetto
che finirete di
compilare tutti i vostri rapporti in arretrato e ricontrolliate tutti
quelli
degli ultimi sei mesi!”- minacciò Beckett.
Entrambi abbassarono la testa e si diressero
verso le loro
scrivanie.
Kate sorrise fra sé e sé, quando lesse il
nome di Montgomery fra
le varie scommesse.
Con in mano il libretto avanzò con passo
spedito verso l’ufficio
del capitano.
Ryan ed Esposito si guardarono spaventati.
Si erano fatti beccare.
Bussò velocemente:
-“Signore…”-
-“Oh Beckett, stavo proprio venendo a
parlarti!”- disse tutto
contento Montgomery e Kate non poté fare a meno di ricordare che quel
sorriso
l’aveva anche quando le aveva detto della collaborazione con Castle.
Non prevedeva nulla di buono per lei.
-“Signore?”- chiese incerta.
-“Il nostro distretto e il 54° hanno deciso
di fare un’unione dei
distretti per la notte di Capodanno. Si festeggerà al Flatiron
Building, abbiamo affittato gli ultimi due
piani. Oggi è già 30 quindi spero che tu non abbia altri impegni.”-
disse
Montgomery, ma più che una speranza era una sorta di ordine.
-“Veramente avrei una cena signore!”- esclamò
Beckett.
Cavolo voleva stare sola con Castle per la
notte del primo
dell’anno, ne avevano già parlato, perché ora doveva andare a questa
festa?
-“Il mio miglior detective non può di certo
mancare!”- disse
Montgomery non ascoltando affatto la protesta di Kate.
-“Ma Signore, il mio turno finisce alle 19,
non avrei il tempo
per…”-
-“Non ammetto scuse Beckett! E poi abbiamo
deciso di dare a tutti
i detective con turno serale qualche ora di permesso. La festa inizia
alle
21.”- rispose Montgomery liquidandola velocemente.
Kate stava per uscire dal suo ufficio quando
lui la bloccò
un’altra volta:
-“Ah, Beckett, avvisa Castle!”-
La detective fece un breve sorriso di
circostanza e uscì.
Ryan ed Espo che fino quel momento avevano
cercato di origliare,
fecero finta di compilare tutti quei rapporti che dovevano finire.
Kate uscì a passo svelto per andare da Lanie.
In ascensore ripensò alla serata precedente
trascorsa con il suo
scrittore.
Il fatto
di tenere segreta la loro relazione piaceva ad entrambi,
anche se non sapevano fin quando sarebbero riusciti a mantenere il
segreto.
Kate dopo il lavoro era andata
a casa dello scrittore.
Sapeva che sarebbe stato solo
perché Martha per Natale, regalò ad
Alexis un viaggio in Europa ed entrambe erano partite per passare
l’ultimo
dell’anno insieme.
Castle le aveva aperto la
porta e aveva visto l’aria stanca.
Quel giorno avevano trovato un
cadavere e risolto anche
l’omicidio. Erano stati bravissimi e velocissimi. Ma Kate era distrutta.
La fece entrare e dopo averla
aiutata col cappotto l’abbracciò,
facendole sentire il calore del suo corpo.
Kate appoggiò la testa sul suo
petto e si lasciò cullare dal suo
abbraccio. Chiuse gli occhi e si rilassò ascoltando il battito cardiaco
del suo
scrittore.
Dopo qualche minuto Kate si
staccò da lui.
-“Va meglio?”- chiede lui
dolcemente.
-“Molto!”- rispose Kate
lasciandogli un tenero bacio sulle labbra.
-“Hai fame?”-
Beckett annuì. In tutto il
giorno aveva bevuto solo caffè. Ora
aveva davvero fame.
-“Bene, perché visto che ti
nutri solo con cibo da portar via e il
tuo frigo è un tempio di polistirolo, ho pensato di farti io qualcosa
di
salutare per stasera!”- disse Castle gonfiando il petto.
-“Ah si?! E sentiamo
scrittore, cosa mi avresti cucinato?”-
-“Un ottimo risotto con i
funghi!”- disse modesto.
Kate sorrise. Aveva già
sperimentato la cucina di Castle, e
dovette ammettere che era davvero bravo nel cucinare.
Così si sedettero a tavola e
gustarono i piatti che Castle aveva
preparato accompagnati da un ottimo vino rosso.
Dopo cena si sedettero nel
divano e insieme decisero il film da
guardare, ‘Two
weeks notice’, ma immediatamente passò in secondo
piano.
Non si vedevano da qualche
giorno, fra il lavoro di Kate e la casa
editrice di Castle, non c’era stato troppo tempo.
Era di questo che per ora
entrambi avevano bisogno.
Iniziarono a baciarsi con
passione, ad accarezzarsi a coccolarsi.
Kate lo tirò giù con sé,
facendo affondare le sue mani nei morbidi
capelli dell’uomo.
Castle la stringeva, voleva
davvero sentire il suo corpo contro il
suo.
Iniziò a sbottonarle la
camicetta e a sentire la sua pelle
vellutata sulle sue dita.
Kate continuava a baciarlo con
foga, con passione, come se volesse
che le loro lingue si fondessero insieme.
Lo scrittore prese a baciarle
il collo scendendo sulla clavicola
fino ad arrivare al petto, coperto ancora dal reggiseno e dalla camicia
mezza
sbottonata.
-“Um… Rick… aspetta!”- disse
Kate.
Castle si sollevò per
guardarla. Aveva fatto qualcosa di
sbagliato?
-“Non si era detto di fare le
cose con calma, senza fretta?”-
chiese la detective.
-“Sono anni che facciamo le
cose con molta calma!”- disse lo
scrittore divertito continuando a baciarle il collo.
-“Eh, sono parole tue, non
mie! Vuoi rimangiarti quello che hai
detto l’altra sera?!”- domando Kate sapendo di avere la vittoria in
pugno.
Castle aprì la bocca per
ribattere ma lei non gli diede il tempo
perché velocemente lo baciò facendo nuovamente incontrare le loro
lingue.
Quando il bisogno di ossigeno
fu incalzante si staccarono e Kate,
con una rapida occhiata all’orologio, disse:
-“Devo andare, è tardi!”-
-“Oh… no resta!”- supplicò
Castle come quando un bambino non vuole
scendere dalla giostra.
-“Rick…”- lo ammonì subito, ma
lo scrittore la interruppe:
-“Non dobbiamo fare nulla che
non vogliamo. Come negli Hamptons.
Abbiamo già dormito insieme!”-
-“Rick, io domani devo andare
a lavoro e non ho un cambio qui, non
ho nulla per la notte!”-
-“Ti presto qualcosa di mio,
anche se ti starà un po’ grande.
Domani mattina ci alziamo presto così puoi andare a casa a cambiarti!”-
Kate voleva dire di si.
Davvero. Ma sapeva che se fosse rimasta
non avrebbero saputo trattenersi, e per quanto entrambi si
desiderassero, il
proposito di aspettare sarebbe andato in fumo in pochi minuti.
-“No Rick. Non stasera!”-
disse infine prendendo la sua decisione.
Castle mise su il broncio. Non
era abituato a sentirsi dire di no,
così Kate presa dai sensi di colpa disse:
-“Ma potremmo stare insieme la
notte di Capodanno.”-
Castle si voltò a guardarla e
Kate pensò di aver detto qualcosa di
sbagliato.
-“Sempre… se, non hai
impegni!”- disse quasi sussurrando.
-“No! Certo che non ho
impegni, Kate! L’unico che ho è con te!”-
disse accarezzandole il viso, baciandola teneramente sulle labbra.
-“Allora cosa ti va di fare?”-
chiese poi lo scrittore.
-“Non lo so. Ho il turno
serale quindi finirò tardi.”- ammise
Beckett sconsolata. Pensò che magari Castle avesse avuto voglia di
uscire fuori
a cena.
-“Ok. Tu vieni qui verso le
21.30. Non preoccuparti del resto.”-
-“Rick, ne sei sicuro?”-
chiese titubante che volesse passare la
serata in casa.
-“Certo! Starò con te. Non
potrei desiderare di meglio. Ti preparò
una bella cena. Ho solo una richiesta.”-
-“Quale?”- chiese Kate con un
lieve timore nella voce.
Sapeva che
la sua fantasia gli avrebbe fatto chiedere qualsiasi cosa.
-“Devi indossare un vestito.
Sarà come se fossimo in un bel
ristorante.”-
Immagini della sua casa,
illuminata solo dalle candele, con una
fantastica cena, si formarono nella mente della detective.
Avrebbero cenato e avrebbero
ballato anche un po’. Magari un
lento, in modo che lui la potesse abbracciare.
Kate
annuì felice e dopo averlo salutato con un bacio passionale,
tanto che fu difficile per entrambi staccarsi, si diresse verso casa
sua.
Kate uscì dall’ascensore e si precipitò da
Lanie tanto velocemente
che fece sbattere la porta.
-“Buon giorno anche a te, tesoro!”- disse
Lanie sarcastica.
-“Lanie… cos’è questa roba?!”- facendo
sventolare il quaderno di
fronte a lei.
-“Un quaderno?”- chiese Lanie Capitan Ovvio.
-“No, non è un quaderno! È IL quaderno! L’ho
confiscato a Ryan ed
Esposito!”- rispose la detective.
Lanie spalancò gli occhi.
-“Quei due si sono fatti beccare?? Sono
proprio due polli!!”-
esclamò l’anatomopatologa.
-“Lanie qui ci sono anche le tue scommesse!
Possibile che dopo
tutti questi anni scommettiate ancora su di me e Castle?!”- chiese Kate
facendo
finta di essere arrabbiata.
Dopo tutto, non poteva fare altrimenti o
Lanie l’avrebbe scoperta
subito.
-“Beh devi ammettere che il fatto che lui ti
abbia invitato a
passare il Natale con lui ha aumentato la posta!”-
-“Si, ma sono cose… quello che siamo o non
siamo io e Castle
dovrebbero essere affare nostro. Non di tutto il distretto!!”- esclamò.
Questa parte era vera. Non voleva che la sua
vita privata fosse
oggetto di scommesse.
-“Va bene, va bene. Non scommetterò più su di
te! Ok?”- disse
Lanie.
Kate sapeva che probabilmente non avrebbe
mantenuto la promessa,
ma ormai non aveva più importanza.
-“Il capitano ti ha detto della festa la
notte di Capodanno?”-
chiese l’amica cercando di cambiare discorso.
-“Si. E non mi va per nulla!”- rispose
scontrosa Beckett.
-“Perché?! Dai non esci mai, è un’ottima
occasione per divertiti
un po’!”-
-“Si, beh… non che abbia molta scelta.
Montgomery mi ha messo con
le spalle al muro!”- disse Kate.
-“Vedrai sarà divertente! Piuttosto
raccontami di com’è andata a
Natale. Sei poi andata negli Hamptons con Castle?”- chiese maliziosa
Lanie.
-“No!”- rispose velocemente la detective,
tanto che la sua amica
alzò un sopracciglio accortasi della rapidità della risposta.
-“No, non sono andata. Ho passato il Natale
con mio padre.”-
-“Tu e lo scrittore siete due imbecilli!”-
esclamò Lanie.
-“Grazie mille Lanie!”- rispose sarcastica.
-“Ma che cosa stai aspettando? Lui piace a
te, tu piaci a lui!
Saltagli addosso!!”-
-“Lanie!!!!”- esclamò Kate arrossendo.
-“Un giorno, molto presto, vi prenderò a
schiaffi!”-
Kate sorrise sconsolata e scosse la testa
dirigendosi verso
l’uscita.
-“Dove credi di andare?”- la fermò
l’anatomopatologa.
-“Me ne torno a lavorare! E poi devo
controllare che quei due
stiano finendo la montagna di lavoro arretrato che hanno!”-
-“Dobbiamo andare a comprare un vestito per
te per la festa!”-
disse convinta Lanie.
-“Ho già un vestito!”- rispose semplicemente.
-“Certo!! Non uno di quelli che si usavano
nell’altro secolo
spero!”-
-“E’ carino! Vedrai ti piacerà!”- rispose
Kate facendole
l’occhiolino e uscendo dall’obitorio.
Ora doveva solo dire a Castle che non sarebbero più stati soli a Capodanno.
ANGOLO MIO: Saaalve!!! :D come state?! dunque eccovi questo 9 capitolo... xD
forse qualcuno di voi si aspettava di leggere cosa sarebbe successo negli Hamptons il giorno di Natale... eheheh no! mi basta aver spiegato solo la vigilia! xD già era infinito sto natale, se avessi descritto pure il giorno non l'avrei finita! xD
dunque in caso ci fossero problemi con le date: il 27 Kate rientra a lavoro. il 30 becca il quaderno a Espo e Ryan e mentre va da Lanie ricorda la sera prima, qndi il 29, a casa con Castle! U_U
ora manca solo capodanno! xD
ringrazio la mia gelatozza per
avermi suggerito il titolo del film che guardano C&B!!
ok mi pare di aver detto tutto...
ora smetto di ciarlare e lascio la parola a voi!!
buona notte!
sbaciottiii ;>
ps: ah già! ho di nuovo cambiato
nick! xD