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Autore: Mari24    21/02/2012    11 recensioni
"Neppure Beckett era felice all’idea di passare il Natale con Gina e Castle.
Non voleva assolutamente essere il terzo incomodo. Per un attimo pensò di invitare anche Josh, in fondo Castle aveva esteso l’invito anche a lui, ma poi Kate ci ripensò. Non sapeva perché, ma non voleva avere Josh intorno."
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kate Beckett, Richard Castle
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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27 dicembre.

Kate era alla sua scrivania, finendo di compilare il rapporto lasciato in sospeso il 23, prima delle vacanze.

Il distretto era quasi vuoto.
Alcuni avevano ferie arretrate, altri avevano chiesto permessi e alcuni come Esposito, chiamarono dicendo di avere l’influenza.

Era certa che Lanie gli facesse da infermiera, visto che anche lei aveva chiesto un altro giorno di permesso.

Ryan arrivò in ritardo.

Non era da lui ma era appena passato Natale, così quando Montgomery chiese a Beckett dove fosse Ryan gli disse che lei aveva avuto un calo di zuccheri e Ryan era andato a prenderle qualcosa da mangiare.

Montgomery annuì e ritornò nel suo ufficio.

-“Scusami Beckett! Non ho sentito la sveglia!”- arrivò tutto trafelato Ryan.

-“Non ti preoccupare. Ti ho coperto con Montgomery. Potevi almeno portarmi la colazione!”- disse reclamando il suo caffè.

-“Pensavo te l’avesse portata Castle! A proposito, dov’è? Ed Esposito?”-

-“Esposito pare sia influenzato e Castle…”- Kate si bloccò.

Cosa doveva dire? Non lo sapeva neppure lei, e di certo non era pronta a condividere su due piedi una notizia così.

Ryan la guardò confuso, mentre lei ormai si perdeva nei suoi pensieri.

-“Ehi! Beckett! Ci sei?”- chiese l’irlandese facendo schioccare le dita.

Kate sbattè velocemente gli occhi:

-“Oh! Si, si! Certo! Ehm… dicevo… Castle… non lo so dove sia! Perché dovrei saperlo?”- chiese cercando di mantenere un tono indifferente.

Ryan fece spallucce e iniziò anche lui a finire il suo lavoro burocratico.

 

I giorni passarono e di Castle al distretto nemmeno l’ombra, mentre piano piano tutti gli agenti ritornarono al loro lavoro. Compreso Esposito, e Lanie in obitorio.

Esposito parlava fitto fitto con Ryan nella sala relax, scrivendo qualcosa su un blocchettino, quando arrivò Kate desiderosa del suo caffè, entrambi si zittirono di colpo.

-“Che succede?”-

-“Niente!!”- esclamarono insieme el guapo e l’irlandese.

Kate li guardò con il suo solito sguardo sospettoso, mentre i due detective se la facevano sotto.

-“Ok, che state combinando?”- domandò ma vide Espo passare il quadernetto a Ryan per nasconderlo.

-“Noi? Nulla… che vai a pensare?!”- domandò Esposito iniziando ad uscire.

-“Nessuno dei due si muova!”- ordinò Beckett.

Entrambi rimasero congelati dov’erano.

-“Se non state facendo nulla non avrete nessun problema a farmi vedere quel quaderno!”- esclamò Kate.

-“Quale quaderno?”- domandò Ryan cercando di fare il vago.

Beckett si limitò a ridurre gli occhi a due fessure, facendo quello sguardo che solitamente rivolgeva a Castle.
Ryan intimidito le consegnò il quaderno.

Kate lo aprì velocemente e c’erano tutte le scommesse su di lei e Castle.

Si ritrovò a sorridere come solo Lanie avesse vinto puntando la scommessa che sarebbe andata da lui per Natale e si sarebbero messi insieme.

Ricordandosi però che nessuno sapeva di loro si girò verso Ryan ed Esposito e cercando di sembrare il più arrabbiata possibile esclamò:

-“Non posso crederci!! Fate ancora scommesse su me e Castle!!!”-

-“No! Noi… ecco…”- balbettò Ryan.

-“Cosa????”- ringhiò Beckett.

Cavolo sapeva recitare bene quando voleva!

-“Noi ci stavamo chiedendo dove fosse Castle!”- disse tutto d’un fiato l’ispanico.

-“Mi ha scritto che deve fare qualcosa con la casa editrice e che fino all’anno nuovo non lo vedremo! Ma non cambiare discorso!”- disse poi tutt’a un tratto capendo che Esposito voleva distrarla.

-“So io su cosa scommetterò ora: scommetto che finirete di compilare tutti i vostri rapporti in arretrato e ricontrolliate tutti quelli degli ultimi sei mesi!”- minacciò Beckett.

Entrambi abbassarono la testa e si diressero verso le loro scrivanie.

Kate sorrise fra sé e sé, quando lesse il nome di Montgomery fra le varie scommesse.

Con in mano il libretto avanzò con passo spedito verso l’ufficio del capitano.

Ryan ed Esposito si guardarono spaventati.
Si erano fatti beccare.

Bussò velocemente:

-“Signore…”-

-“Oh Beckett, stavo proprio venendo a parlarti!”- disse tutto contento Montgomery e Kate non poté fare a meno di ricordare che quel sorriso l’aveva anche quando le aveva detto della collaborazione con Castle.

Non prevedeva nulla di buono per lei.

-“Signore?”- chiese incerta.

-“Il nostro distretto e il 54° hanno deciso di fare un’unione dei distretti per la notte di Capodanno. Si festeggerà al Flatiron Building, abbiamo affittato gli ultimi due piani. Oggi è già 30 quindi spero che tu non abbia altri impegni.”- disse Montgomery, ma più che una speranza era una sorta di ordine.

-“Veramente avrei una cena signore!”- esclamò Beckett.

Cavolo voleva stare sola con Castle per la notte del primo dell’anno, ne avevano già parlato, perché ora doveva andare a questa festa?

-“Il mio miglior detective non può di certo mancare!”- disse Montgomery non ascoltando affatto la protesta di Kate.

-“Ma Signore, il mio turno finisce alle 19, non avrei il tempo per…”-

-“Non ammetto scuse Beckett! E poi abbiamo deciso di dare a tutti i detective con turno serale qualche ora di permesso. La festa inizia alle 21.”- rispose Montgomery liquidandola velocemente.

Kate stava per uscire dal suo ufficio quando lui la bloccò un’altra volta:

-“Ah, Beckett, avvisa Castle!”-

La detective fece un breve sorriso di circostanza e uscì.

Ryan ed Espo che fino quel momento avevano cercato di origliare, fecero finta di compilare tutti quei rapporti che dovevano finire.

Kate uscì a passo svelto per andare da Lanie.

In ascensore ripensò alla serata precedente trascorsa con il suo scrittore.

Il fatto di tenere segreta la loro relazione piaceva ad entrambi, anche se non sapevano fin quando sarebbero riusciti a mantenere il segreto.

 


Kate dopo il lavoro era andata a casa dello scrittore.

Sapeva che sarebbe stato solo perché Martha per Natale, regalò ad Alexis un viaggio in Europa ed entrambe erano partite per passare l’ultimo dell’anno insieme.

Castle le aveva aperto la porta e aveva visto l’aria stanca.

Quel giorno avevano trovato un cadavere e risolto anche l’omicidio. Erano stati bravissimi e velocissimi. Ma Kate era distrutta.

La fece entrare e dopo averla aiutata col cappotto l’abbracciò, facendole sentire il calore del suo corpo.

Kate appoggiò la testa sul suo petto e si lasciò cullare dal suo abbraccio. Chiuse gli occhi e si rilassò ascoltando il battito cardiaco del suo scrittore.

Dopo qualche minuto Kate si staccò da lui.

-“Va meglio?”- chiede lui dolcemente.

-“Molto!”- rispose Kate lasciandogli un tenero bacio sulle labbra.

-“Hai fame?”-

Beckett annuì. In tutto il giorno aveva bevuto solo caffè. Ora aveva davvero fame.

-“Bene, perché visto che ti nutri solo con cibo da portar via e il tuo frigo è un tempio di polistirolo, ho pensato di farti io qualcosa di salutare per stasera!”- disse Castle gonfiando il petto.

-“Ah si?! E sentiamo scrittore, cosa mi avresti cucinato?”-

-“Un ottimo risotto con i funghi!”- disse modesto.

Kate sorrise. Aveva già sperimentato la cucina di Castle, e dovette ammettere che era davvero bravo nel cucinare.

Così si sedettero a tavola e gustarono i piatti che Castle aveva preparato accompagnati da un ottimo vino rosso.

Dopo cena si sedettero nel divano e insieme decisero il film da guardare, ‘Two weeks notice’, ma immediatamente passò in secondo piano.

Non si vedevano da qualche giorno, fra il lavoro di Kate e la casa editrice di Castle, non c’era stato troppo tempo.

Era di questo che per ora entrambi avevano bisogno.

Iniziarono a baciarsi con passione, ad accarezzarsi a coccolarsi.

Kate lo tirò giù con sé, facendo affondare le sue mani nei morbidi capelli dell’uomo.

Castle la stringeva, voleva davvero sentire il suo corpo contro il suo.

Iniziò a sbottonarle la camicetta e a sentire la sua pelle vellutata sulle sue dita.

Kate continuava a baciarlo con foga, con passione, come se volesse che le loro lingue si fondessero insieme.

Lo scrittore prese a baciarle il collo scendendo sulla clavicola fino ad arrivare al petto, coperto ancora dal reggiseno e dalla camicia mezza sbottonata.

-“Um… Rick… aspetta!”- disse Kate.

Castle si sollevò per guardarla. Aveva fatto qualcosa di sbagliato?

-“Non si era detto di fare le cose con calma, senza fretta?”- chiese la detective.

-“Sono anni che facciamo le cose con molta calma!”- disse lo scrittore divertito continuando a baciarle il collo.

-“Eh, sono parole tue, non mie! Vuoi rimangiarti quello che hai detto l’altra sera?!”- domando Kate sapendo di avere la vittoria in pugno.

Castle aprì la bocca per ribattere ma lei non gli diede il tempo perché velocemente lo baciò facendo nuovamente incontrare le loro lingue.

Quando il bisogno di ossigeno fu incalzante si staccarono e Kate, con una rapida occhiata all’orologio, disse:

-“Devo andare, è tardi!”-

-“Oh… no resta!”- supplicò Castle come quando un bambino non vuole scendere dalla giostra.

-“Rick…”- lo ammonì subito, ma lo scrittore la interruppe:

-“Non dobbiamo fare nulla che non vogliamo. Come negli Hamptons. Abbiamo già dormito insieme!”-

-“Rick, io domani devo andare a lavoro e non ho un cambio qui, non ho nulla per la notte!”-

-“Ti presto qualcosa di mio, anche se ti starà un po’ grande. Domani mattina ci alziamo presto così puoi andare a casa a cambiarti!”-

Kate voleva dire di si. Davvero. Ma sapeva che se fosse rimasta non avrebbero saputo trattenersi, e per quanto entrambi si desiderassero, il proposito di aspettare sarebbe andato in fumo in pochi minuti.

-“No Rick. Non stasera!”- disse infine prendendo la sua decisione.

Castle mise su il broncio. Non era abituato a sentirsi dire di no, così Kate presa dai sensi di colpa disse:

-“Ma potremmo stare insieme la notte di Capodanno.”-

Castle si voltò a guardarla e Kate pensò di aver detto qualcosa di sbagliato.

-“Sempre… se, non hai impegni!”- disse quasi sussurrando.

-“No! Certo che non ho impegni, Kate! L’unico che ho è con te!”- disse accarezzandole il viso, baciandola teneramente sulle labbra.

-“Allora cosa ti va di fare?”- chiese poi lo scrittore.

-“Non lo so. Ho il turno serale quindi finirò tardi.”- ammise Beckett sconsolata. Pensò che magari Castle avesse avuto voglia di uscire fuori a cena.

-“Ok. Tu vieni qui verso le 21.30. Non preoccuparti del resto.”-

-“Rick, ne sei sicuro?”- chiese titubante che volesse passare la serata in casa.

-“Certo! Starò con te. Non potrei desiderare di meglio. Ti preparò una bella cena. Ho solo una richiesta.”-

-“Quale?”- chiese Kate con un lieve timore nella voce.
Sapeva che la sua fantasia gli avrebbe fatto chiedere qualsiasi cosa.

-“Devi indossare un vestito. Sarà come se fossimo in un bel ristorante.”-

Immagini della sua casa, illuminata solo dalle candele, con una fantastica cena, si formarono nella mente della detective.

Avrebbero cenato e avrebbero ballato anche un po’. Magari un lento, in modo che lui la potesse abbracciare.

Kate annuì felice e dopo averlo salutato con un bacio passionale, tanto che fu difficile per entrambi staccarsi, si diresse verso casa sua.

 

Kate uscì dall’ascensore e si precipitò da Lanie tanto velocemente che fece sbattere la porta.

-“Buon giorno anche a te, tesoro!”- disse Lanie sarcastica.

-“Lanie… cos’è questa roba?!”- facendo sventolare il quaderno di fronte a lei.

-“Un quaderno?”- chiese Lanie Capitan Ovvio.

-“No, non è un quaderno! È IL quaderno! L’ho confiscato a Ryan ed Esposito!”- rispose la detective.

Lanie spalancò gli occhi.

-“Quei due si sono fatti beccare?? Sono proprio due polli!!”- esclamò l’anatomopatologa.

-“Lanie qui ci sono anche le tue scommesse! Possibile che dopo tutti questi anni scommettiate ancora su di me e Castle?!”- chiese Kate facendo finta di essere arrabbiata.

Dopo tutto, non poteva fare altrimenti o Lanie l’avrebbe scoperta subito.

-“Beh devi ammettere che il fatto che lui ti abbia invitato a passare il Natale con lui ha aumentato la posta!”-

-“Si, ma sono cose… quello che siamo o non siamo io e Castle dovrebbero essere affare nostro. Non di tutto il distretto!!”- esclamò.

Questa parte era vera. Non voleva che la sua vita privata fosse oggetto di scommesse.

-“Va bene, va bene. Non scommetterò più su di te! Ok?”- disse Lanie.

Kate sapeva che probabilmente non avrebbe mantenuto la promessa, ma ormai non aveva più importanza.

-“Il capitano ti ha detto della festa la notte di Capodanno?”- chiese l’amica cercando di cambiare discorso.

-“Si. E non mi va per nulla!”- rispose scontrosa Beckett.

-“Perché?! Dai non esci mai, è un’ottima occasione per divertiti un po’!”-

-“Si, beh… non che abbia molta scelta. Montgomery mi ha messo con le spalle al muro!”- disse Kate.

-“Vedrai sarà divertente! Piuttosto raccontami di com’è andata a Natale. Sei poi andata negli Hamptons con Castle?”- chiese maliziosa Lanie.

-“No!”- rispose velocemente la detective, tanto che la sua amica alzò un sopracciglio accortasi della rapidità della risposta.

-“No, non sono andata. Ho passato il Natale con mio padre.”-

-“Tu e lo scrittore siete due imbecilli!”- esclamò Lanie.

-“Grazie mille Lanie!”- rispose sarcastica.

-“Ma che cosa stai aspettando? Lui piace a te, tu piaci a lui! Saltagli addosso!!”-

-“Lanie!!!!”- esclamò Kate arrossendo.

-“Un giorno, molto presto, vi prenderò a schiaffi!”-

Kate sorrise sconsolata e scosse la testa dirigendosi verso l’uscita.

-“Dove credi di andare?”- la fermò l’anatomopatologa.

-“Me ne torno a lavorare! E poi devo controllare che quei due stiano finendo la montagna di lavoro arretrato che hanno!”-

-“Dobbiamo andare a comprare un vestito per te per la festa!”- disse convinta Lanie.

-“Ho già un vestito!”- rispose semplicemente.

-“Certo!! Non uno di quelli che si usavano nell’altro secolo spero!”-

-“E’ carino! Vedrai ti piacerà!”- rispose Kate facendole l’occhiolino e uscendo dall’obitorio.

Ora doveva solo dire a Castle che non sarebbero più stati soli a Capodanno.





ANGOLO MIO: Saaalve!!! :D  come state?! dunque eccovi questo 9 capitolo... xD

forse qualcuno di voi si aspettava di leggere cosa sarebbe successo negli Hamptons il giorno di Natale... eheheh no! mi basta aver spiegato solo la vigilia! xD  già era infinito sto natale, se avessi descritto pure il giorno non l'avrei finita! xD

dunque in caso ci fossero problemi con le date: il 27 Kate rientra a lavoro. il 30 becca il quaderno a Espo e Ryan e mentre va da Lanie ricorda la sera prima, qndi il 29, a casa con Castle! U_U

ora manca solo capodanno! xD

ringrazio la mia gelatozza per avermi suggerito il titolo del film che guardano C&B!!

ok mi pare di aver detto tutto...

ora smetto di ciarlare e lascio la parola a voi!!

buona notte!

sbaciottiii ;>

ps: ah già! ho di nuovo cambiato nick! xD

   
 
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