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Autore: Miss Padfoot    21/02/2012    1 recensioni
Siamo due autrici. Una scrive per Sam,l'altra per Helie. E' una storia che parla di due ragazze diverse. Due amori diversi. Due punti di vista diversi. Per chi non l'ha capito "verschieden" vuol dire "diverse" in tedesco
- Chissà quante sono le stelle - disse Sam guardando il cielo
- Sono infinite, come i tuoi occhi - disse Frd guardandola
- M-ma i miei occhi sono due -
- Di numero, ma la loro bellezza è infinita -

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Si era nascosta dietro a un muro per anni,evitando di essere sè stessa per evitare di affezionarsi alle persone,ed ora si era accorta che poteva evitarlo. Poteva essere una ragazza normale,poteva avere per amico chi voleva,poteva avere anche Draco,se voleva,e mai prima di allora aveva voluto così tanto qualcuno.
Draco.
E uno strano calore sciolse la lastra di ghiaccio che aveva al posto del cuore,facendolo ricominciare a battere.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Fred Weasley, George Weasley, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Verschieden.
Ice isn't so cold.- Hèlie.

Se c'era una cosa che Hèlie Rayn odiava era svegliarsi presto. Se poi sapeva che lo faceva per andare a lezione,lo odiava ancora di più. Non che non fosse una brava studentessa,anzi,probabilmente sarebbe stata tra le preferite di ogni professore se non fosse stato per lo stemma verde-argento che aveva sul petto. Sì,perchè lei era l'unica Serpeverde dopo generazioni e generazioni di Grifoni.
Era un personaggio particolare,Hèlie: bionda quanto la sorella era rossa,se lo sguardo caldo di Sam ti faceva sentire bene,quasi al sicuro,lo sguardo di Hèlie ti faceva rabbrividire. I suoi occhi,infatti,erano celesti,e di un celeste così chiaro da sembrare bianco. Erano ghiaccio puro.
Non a caso,chi la conosceva (e non erano in pochi) la definivano la Serpe più fredda e terrificante tra tutte,per il modo in cui ti faceva fuori con un semplice sguardo. 
Soltanto con le sorelle e con il migliore amico Blaise riusciva ad essere sè stessa,e comunque,neanche con loro quell'alone di freddezza che la caratterizzava sembrava sciogliersi.
Era come se fosse quasi eterea,con la sua pelle chiara e i tratti fini,come un piccola creatura da proteggere,nonostante in molte occasioni avesse dimostrato di sapersi difendere benissimo,e che quando si arrabbiava rimaneva molto poco di "etereo" in lei.
Ma nonostante la sua natura gelida,trascinarsi fuori dal suo caldo letto ogni mattina era una vera e propria tortura. 
Si alzò lntamente,scostando la coperta verde,e si stiracchiò per bene.
-Sbrigati,Bionda,non voglio fare tardi il primo giorno!- abbaiò Pansy,che era già vestita. Hèlie si ritrovò a pensare che mai come di prima mattina la sua compagna di stanza assomigliasse ad un carlino,ma si tenne il pensiero per sè e iniziò a prepararsi.
Entrando in Sala Grande,si accorse che la maggior parte degli alunni ancora stavano facendo colazione,e prese posto tra Blaise e Daphne Greengrass,che stavano litigando come sempre.
- Sei un tale idiota,Zabini- stava dicendo esasperata Daphne,che non si accorse minimamente dell'intrusione di Hèlie.
-Allora vattene,non mi sembra che abbiamo nient'altro da dirci!- sbottò lui,per poi mettere un braccio sulle spalle di Hèl e non degnare più di uno sguardo la ragazza,che se ne andò indignata. 
-Che gli hai fatto?- chiese lei,mentre si versava un pò di succo di zucca.
-Niente,è gelosa..- rispose lui,evasivo.
-On,per Salazar,ancora? Adesso mi dovrò subire tutti i suoi stupidi piagnistei alla "Zabini è un idiota,quanto sono stupida!" commentò lei,imitando la vocetta isterica di Daphne.
-Beh,che ci posso fare se lo è davvero?- ribattè il ragazzo,scrollando le spalle-Comunque,come stai,piccola?-le chiese sorridendo,con tutti quei denti bianchissimi in contrasto con la pelle scura.
Lei,per tutta risposta,levò il braccio dell'amico dalle spalle e gli lanciò una delle sue occhiataccie migliori,prima di dire "Non.Chiamarmi.Piccola".
Blaise,rimasto un pò stordito dall'occhiata,scoppiò a ridere,poi entrambi presero gli orari che Piton stava distribuendo e si prepararono per andare a Trasfigurazione con i Corvi.
Hèl si chiese per un secondo dove fosse finita Pansy,ma dopo aver constatato che non le poteva importare di meno,entrò in aula e si sedette vicino a Blaise,che le aveva rimesso il braccio sulle spalle. Lui era l'unico che potesse avvicinarsi così tanto e riderle apertamente in faccia senza essere trucidato con lo sguardo e appeso a testa dalla Torre di Astronomia,ed era anche parecchio invidiato,ma ormai Hèl non faceva più caso a quello che la gente diceva di lei: la maggior parte delle volte erano assurdità talmente squallide che spesso si chiedeva con quale coraggio chiamassero "Serpe" lei.
Ben presto,l'aula si riempì e Pansy,magicamente ricomparsa,le si sedette accanto,iniziando a blaterare sul Torneo Tremaghi e di tutti i bulgari che sarebbero venuti ad Hogwarts. Nonostante lei non la degnasse della benchè minima attenzione,quell'ochetta continuò imperterrita a starnazzare per un bel pò,almeno finchè anche Blaise iniziò a parlare con Hèl a voce stranamente alta,per interrompere Pansy che,facendo finta di niente,si girò per continuare con Daphne il discorso.
-Certo,come se i bulgari potessero anche solo guardarla- sussurrò Blaise,trattenendo una risata- ma forse una come te sì- continuò,rivolgendosi alla migliore amica,ammiccando.
Hèl inarco il delicato sopracciglio biondo,mentre lui,con aria di sfida,continuava -Facciamo una scommessa,Rayn. Cinque galeoni che riesco a conquistare una francese prima che riesca a conquistare un bulgaro- 
Se prima Hèl cercava di capire dove volesse andare a parare,adesso che l'aveva capito stava ridendo in modo sprezzante,ma quando tornò seria,aveva la stessa aria di sfida del ragazzo -Saranno tutte maggiorenni,Zabini,come pensi di fare?- 
-Ho i miei metodi- rispose lui,con un occhiolino -Ci stai?-
Hèlie strinse la mano che le aveva porso senza pensarci: tanto i bulgari sarebbero arrivati tra un mese,e poi,cos'erano cinque galeoni?
Il rumore di una porta che sbatteva le annunciò l'arrivo della McGranitt,e per due ore si concentrò sulla lezione.
Dopo esser uscita dall'aula,tra un Blaise particolarmente annoiato,una Pansy sempre più starnazzante e una Daphne così furiosa da poter veramente uccidere con lo sguardo,si diressero tutti verso i sotterranei,per affrontare due ore di Pozioni con i Grifondoro.
-Ci sarà da divertirsi- sghigniazzò Pansy,prima di entrare.
Stavano per sedersi tutti nello stesso tavolo,quando Daphne prese il braccio di Pansy e la spinse verso il tavolo più lontano da Blaise.
-Se pensa che così mi darà fastidio,si sbaglia di grosso,anzi,mi fa un favore!- sbottò lui,mentre Hèl si sedeva,alzando gli occhi al cielo.
-Tanto sai già come andrà a finire- iniziò lei,con voce annoiata- smettila di fare il finto tonto. Tra due giorni sarà tutto finito,e ricomincierete daccapo tra una settimana. Ma non vi stancante mai? Sono stufa io per voi!-
Blaise ignorò di buon grado tutto quello che disse e chiamò un suo amico per invitarlo a sedersi con loro,per essere sicuro di non dover più affrontare il discorso "Daphne"-
Tuttavia,solo quando le si sedette accanto Hèl si accorse che si trattava di Draco Malfoy,il "Principe delle Serpi". Le fece un cenno di saluto con la testa,a cui lei non rispose,mentre Tiger e Goyle si sedettero sul tavolo dietro al loro,lanciadole occhiate spaventate.
Malfoy e Blaise iniziarono a parlare di qualcosa che non meritava affatto la sua attenzione,e si concentrò su tre figure che erano appena entrate in classe: San Potter,Ron Lenticchia e Hermione Secchia Granger.
L'unico di quei tre che veramente non sopportava era San Potter,che grazie al suo grandissimo fondoschiena era sopravvissuto a tutto quello che aveva affrontato uscendone da eroe. Nessuno però sembrava capire che rimaneva un idiota di 14 anni che era arrivato dov'era solo grazie a quella secchia della Granger e all'altro zotico di Weasley. Ma lui era Harry Potter,non gli si poteva dire niente.
Dopo avergli lanciato la peggior occhiata che aveva nel repertorio,spostò la sua attenzione su Draco.
In tre anni non si erano parlati granchè,visto che entrambi pensavano che l'altro non meritasse la proprio attenzione,ma qualcosa la fece ricredere.
Era carino,incredibilmente insopportabile e arrogante,e con l'aria di chi se lo poteva permettere,eppure qualcosa era cambiato nella sua espressione,ma non seppe dire cosa.
Quando incrociò il suo sguardo grigio,distolse il proprio per niente imbarazzata,con la solita maschera di ghiaccio che non lasciava trasparire emozione,e si accorse che Piton era già arrivato.
Con un colpo di bacchetta,la lavagna si riempì di istruzioni per preparare la Pozione Rallegrante,ed Hèlie si mise a lavoro.
Dopo una mezz'oretta,Piton si alzò e iniziò il giro tra i banchi. Passando tra le file Serpeverde,si limitò a lanciare un'occhiataccia ai calderoni di Tiger e Goyle senza commentare,mentre tra le file Grifondoro,dove i commenti  si sprecavano,guardò più o meno tutti i calderoni con la stessa faccia disgustata e,quando arrivò a quello di Potter,disse con un ghigno -Potter,questa pozione deve far ridere,non piangere-
Hèl si lasciò andare a una risata sprezzante,prima di commentare,sottovoce- Ma è ovvio,uno come San Potter non può abbassarsi al livello di preparare una pozione decente!-
-Beh,lo Sfregiato ha altre cose a cui pensare,come quale altra impresa dovrà compiere per finire in prima pagina-
Con sua grande sorpresa,quello che aveva parlato era Malfoy,ed era la frase più lunga che si fossero mai detti.
Lei si girò verso di lui,con un sopracciglio inarcato. Nonostante la sua espressione non facesse vedere nessuna emozione,lui sembrò capire il suo stupore,e disse,con una scrollata di spalle e un mezzo sorriso (se non fosse stato Malfoy,Hèl avrebbe creduto che fosse imbarazzato)- Chiunque odi Potter è amico mio-
-E' un vero peccato allora che tutti pensino che sia un grande eroe- ribattè lei,mentre un sorrisetto rompeva la sua facciata di ghiaccio. Malfoy parve sorpresa,vista l'accoglienza che Hèl di solito riservava,ma non disse niente,e dopo qualche altro insulto a Potter,il discorso cadde sul Torneo Tremaghi.
-Almeno Potter non lo rovinerà con il suo bel faccino,partecipano solo maggiorenni- stava sghignazzando Malfoy.
-Oh,sono certa che ci stupirà- aveva invece affermato Hèl,mentre girava distrattamente la pozione.
Hèl si sentiva strana a parlare così liberamente con qualcuno,ma infondo si stava divertendo,anche se non lo avrebbe ammesso mai.
Finite le due ore di lezione,Hèlie consegnò una pozione da almeno "O",e poi si incamminò con Draco e Blaise,ridendo e scherzando (e ricevendo parecchie occhiare perplesse) verso la Sala Grande.
Stava per sedersi con loro,quando una mano iniziò a tirarla e la costrinse a sedersi dall'altra parte del tavolo.
-La prossima volta che vuoi pranzare con me,Pansy- e pronunciò questo nome come un insulto- preferirei che prima me lo chiedessi.- La cruciò con lo sguardo,mentre Daphne,seduta accanto a loro,era intenta a violentare una fettina di carne con il coltello,rischiando di rompere il piatto.
-Ho visto che parlavi con Draco,prima- iniziò Pansy,con la sua vocetta irritante-Beh..ecco,lui è mio-.Voleva sembrare decisa,ma la paura di ricevere un'altra occhiata del genere era troppa.
-On,non lo so Pansy,per essere tuo dovrebbe almeno sopportarti- disse Daphne,che aveva deciso di incanalare la propria rabbia in un modo diverso dal rompere i piatti a coltellate,ed Hèl fu felice di vedere che il suo nuovo obbiettivo era Pansy.
-Per quanto mi riguarda- iniziò la bionda -può essere di chi vi pare e piace- e,lanciando un'ultima occhiataccia a quell'ochetta starnazzante,e sopprimendo la voglia di affogarla,iniziò a mangiare.
***
Le lezioni erano finite,e Hèlie stava comodamente seduta sotto una quercia nel parco,a godersi il sole autunnale. A chi la vedesse poteva sembrare che stesse leggendo,ma in realtà non capiva una parola del libro che aveva tra le mani,che aveva preso a caso uscendo dal dormitorio. 
Stava pensando a Malfoy. Con lui si era aperta,molto più del normale,lo aveva trattato tipo Blaise,come se fossero amici.
Il punto è che lei non aveva amici,non si confidava con nessuno,e se aveva tanta gente intorno,era solo perchè sapevano che avrebbero perso molto di più ad avercela come nemica. Incuteva terrore.
Poi Blaise era un'altra storia. Lui era entrato come un uragano nella sua vita,non era riuscita nè a prevederlo nè a fermarlo,e se l'era tenuto. Era naturale essere sè stessa con lui,e lo stesso era successo con Malfoy. Non poteva farci niente.
Ma lei aveva paura,paura di affezionarsi,paura di rimanere sola. Era molto più facile vivere dietro il muro che si era costruita in quei quattro anni,dopo la morte dei genitori. Muro che,le aveva fatto capire Malfoy,era molto meno forte di quanto pensasse.
-Ehy piccola-
Era così assorta nei proprio pensieri che non si accorse di Blaise,che le si era seduto accanto.
-Non chiamarmi piccola- disse lei,impassabile,senza staccare gli occhi dalla pagina su cui stava da circa mezz'ora.
-Ho visto che Draco ti sta simpatico-
Non era geloso,sembrava semplicemente curioso,ma quest'affermazione gli costò una terribile occhiataccia da Hèlie,che gli rispose,gelida- Sai benissimo che non ci sono persone che mi stanno simpatiche: ci sono quelle che butterei volentieri dalla Torre di  Astronomia e quelle che mi limito a cruciare con lo sguardo-
-E io di quale faccio parte?-
-Se non fossi alto 20 cm più di me,del primo,ma per ora ti devi accontentare del secondo- rispose lei,con un sorrisetto.
Lui sbuffò,un pò divertito un pò irritato,per poi continuare il discorso -Insomma,sono contento che ci vai d'accordo. E' che potresti avere tanti amici migliori se solo non facessi "Miss Ghiacciolo",e non sei così. Sei molto di più,quando vuoi. So che hai paura di rimanere sola,ma questa non è la soluzione.Pensi che gli altri non siano degni della tua attenzione solo perchè ti fa comodo crederlo,ma non è così. Sei molto di più Hèl. Puoi avere molto di più.-
Lo disse in modo tranquillo,come se fosse la cosa più facile del mondo. Hèl si alzò e gli lanciò un'occhiata penetrante.
-Non ho bisogno di amici,Zabini,mi basto benissimo da sola-
E si avviò verso il castello.
***
Entrò nel dormitorio che era furiosa. Non sapeva nemmeno con chi e perchè,sapeva solo che era talmente arrabbiata da aver Schiantato un primino di Tassorosso solo perchè aveva fatto il terribile errore di intralciare la sua marcia furiosa,e che,quando il Prefetto di Corvonero le si era avvicinato per sgridarla,l'aveva guardato talmente male che era scappato via.
Solo dopo aver buttato la borsa sul letto si accorse che anche Daphne era lì,sdraiata sul suo letto,a pancia in giù.
Spinta da una strana ed estranea (ma soprattutto spontanea) dolcezza,Hèl le si avvicinò,si sedette sul letto,e le chiese,in modo quasi gentile- Che succede,Daphne?-
Lei si girò sulla schiena e si mise a fissare il soffitto,assorta nei propri pensieri.
-Blaise- disse semplicemente,e sospirò-La solita storia.-
-Perchè non gli parli invece di arrabbiarti sempre con lui?-
Questa volta,Daphne la guardò stupita,come se si fosse accorta solo in quel momento che stava parlando con lei.
-Oh,beh,ecco...-continuò,dopo pochi attimi di silenzio- Beh,perchè non c'è niente da dire!-
-Secondo me c'è pure troppo- ribattè Hèl,tranquilla (ormai la rabbia si era dissolta con la stessa facilità con cui era nata)- per questo non riesci a dirlo-
Dopo averla guardata un pò,con attenzione,come per vedere se la stesse prendendo in giro,Daphne le sorrise -Grazie,Hèl. Sai,mi piace molto di più così che quando torturi con lo sguardo-
Hèl si irrigidì,ma ricambio il sorriso -Non ti ci abituare,eh!-
-Beh,non sarebbe male se fossi sempre così,sembri quasi umana quando sorridi-
In quel momento,Hèl si accorse che la voce di Daphne non era poi così stridula,e che non era tanto male stare con lei,senza il bisogno di terrorizzarla. Capì perchè si era arrabbiata tanto: Blaise aveva ragione.
Si era nascosta dietro a un muro per anni,evitando di essere sè stessa per evitare di affezionarsi alle persone,ed ora si era accorta che poteva evitarlo. Poteva essere una ragazza normale,poteva avere per amico chi voleva,poteva avere anche Draco,se voleva,e mai prima di allora aveva voluto così tanto qualcuno.
Draco.
E uno strano calore sciolse la lastra di ghiaccio che aveva al posto del cuore,facendolo ricominciare a battere.

Angolo autrice.
Io sono AbbieS e scrivo la parte di Hèlie. Si,è abbastanza lunga e contorta,ma nei prossimi capitoli cercherò di essere più chiara,lo giuro!
Spero che vi piaccia e che ci capiate qualcosa :)
  
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