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Autore: VictoireYK    21/02/2012    3 recensioni
- Oh. Mio. Dio – sillabarono tutti lentamente.
Non poteva essere, decisamente era un sogno.
Era impossibile.
Quel corridoio, quei quadri, quelle pareti…no.
Non poteva essere realmente Hogwarts.

Ciò che accade quando un gruppo di ventiquattro fan di Harry Potter si ritrova magicamente (e improvvisamente aggiungerei) a Hogwarts, tra profezie e magie ce ne saranno davvero di tutti i colori.
Genere: Avventura, Comico, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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The Same Wish

1° The Same Wish

- Guarda quella costellazione invece! Sembra un unicorno! – esclamò Michela indicando un punto indefinito del cielo stellato.
- Raga, abbiamo capito che è stata Michela a finire la vodka –disse ironicamente Naomi beccandosi come risposta una gomitata dalla prima.
- Idiota! Dico sul serio! Guardala bene! – insistette.
- A me sembra più una mucca – esordì invece Ylenia pensierosa.
- Seh! E’ una lumaca! –
- Noo! E’ un microfono! –
- Ma dove?! – anonimo.
- Voi state tutti fuori! Non lo vedete che sembra chiaramente un mandarino?! – fece invece Sara.
- Un mandarino?! Scusa, ma come cazzarola fai a vederci un mandarino? –
- Per me è la cipolla – anonimo.
- Ci sono! E’Gesù! – esclamò per ultimo Roberto. Il gruppo finì di sparare idiozie e scoppiò in una risata isterica senza però distogliere gli occhi dal cielo.
Era la notte di S. Lorenzo e il gruppo festeggiava la loro seconda Estate insieme sulla spiaggia sperando di vedere qualche stella cadente. Purtroppo il cielo non era dei più limpidi, ma da come avete potuto leggere sopra per i ragazzi non era di certo un problema. Probabilmente si sarebbero potuti divertire perfino in una stanza completamente vuota. “L’importante è stare insieme”, ripetevano sempre. Inutile dire che erano molto legati, prima si erano conosciuti ad un raduno di fan di Harry Potter a Riccione, ovviamente in seguito non hanno perso tempo per rincontrarsi, anzi.
In ogni caso quel giorno si erano davvero divertiti moltissimo. Erano stati gran parte della mattinata a giocare (cazzeggiare) con la palla, poi avevano fatto qualche bagno cercando di affogarsi a vicenda, per non parlare del falò della sera che avevano organizzato. Tra spiedini, mashmallowfusi, storie di paura e alcool. Una serata delle loro insomma.
La cosiddetta serata che si stava concludendo mentre da una parte Andrea, Fabio, Claudio, Anna e Fabiola cercavano di montare le tende; da un’altra Mariangela, Cecilia, Martina, Arianna e Cristina che mettevano a posto lo schifo che avevamo lasciato sulla spiaggia riprendendo tutti con un “non siamo in un porcile, né nel nostro paese!” (esatto, quell’Estate avevano deciso di farsi una bella vacanza a Barcellona); dall’altra ancora la stramaggioranza Alice, Giorgia, Stefano, Alba, Naomi, Ylenia, Ilaria, Michela, Roberto, Serena, Sara, Laura, Noemi e Elisa che preferiva rimanersene a oziare aspettando qualche stella cadente.
- Credo di averne vista una! – esclamò felice Alice mettendosi di scatto a sedere – chi altro l’ha vista? –

Una balla di fieno rotolò sulla riva del mare.
Alice sbuffò appena e si sdraiò nuovamente tornando ad ammirare il cielo e auto-convincersi mentalmente di aver visto davvero una stella cadente.
- Ma chi è che mi lancia i granelli di sabbia sul viso? – fece stranita Alba.
- Il vento –
- Eh, ma se mi finiscono in bocca mi prendono le malattie poi – si lagnò. Qualcuno si fece scappare una risata mentre una nuova folata di vento li investì, a questo punto Alba perse la pazienza e prendendo uno scialle se lo avvolse tutto intorno alla faccia lasciando scoperti solo gli occhi.
- Raga, ma perché non venite anche voi? Noi ci stiamo divertendo un sacco! – chiamò in direzione degli altri Laura. Diciamo che Mariangela, Martina, Cecilia, Arianna e Cristina non se lo fecero ripetere due volte; diversamente si può dire dell’altro gruppo.
- Sì e poi dopo appena siamo stanchi morti dove dormiamo? Sulla sabbia? – domandò ironico Fabio. Alba sbarrò gli occhi inorridita al solo pensiero.
- Dai dopo vi aiutiamo anche noi e si vede! – rispose Laura.
- Guardate, non per offesa, ma una Alice e una Ylenia che cercano di montare le tende…facciamo prima a montarle noi –
- A cì, fottiti apertamente! – rispose Ylenia in direzione di Andrea guadagnandosi una pacca sulla spalla di Alice. Ok, forse erano un po’ imbranate, ma non esageratamente dai…Giusto un pochino.
Vabbè, forse un bel po’.
- Vabbè vorrà dire che voi passerete la serata su delle stupide istruzioni in spagnolo, a cercare di montare delle stupide tende, mentre noi staremo qui a passare una magnifica serata passandoci Malibù –
C’è bisogno di dire chi aveva parlato? Naomi, ovviamente.
- Io la Sambuca – disse più a se stessa che agli altri invece Laura.
I ragazzi a quell’affermazione un po’ più convinti decisero di sdraiarsi insieme agli altri.
- E ora? –
- Ora caro Bubbino aspettiamo – rispose Anna.
Non fece in tempo a finire la frase che la stella cadente più grossa che avessero mai visto trapassò il cielo illuminandolo del tutto, sembrava più un meteorite.
Accadde tutto troppo velocemente anche solo per raccontarlo. I ventiquattro espressero (chi più o chi meno, o chi in forma diversa) lo stesso desiderio, nello stesso momento quando furono costretti a chiudere gli occhi per non farsi accecare dalla luce troppo forte, era come guardare il Sole.
E in un attimo l’ultima cosa che tutti ricordarono fu il buio.
Questo fino a quando non si svegliarono tutti in una stanza dopo un tempo decisamente indefinito.
- Dove siamo? – chiese Noemi preoccupata alzandosi a fatica. La testa le martellava dal momento in cui aveva aperto gli occhi. Stessa cosa gli altri, dal momento che si portarono le mani alla testa come se il dolore con quel semplice gesto potesse passare.
- Davvero dove siamo? Eravamo alla spiaggia! – disse Elisa con un tono decisamente preoccupato.
- Stoimpazzendostoimpazzendostoimpazzendostoimpazzendo – non fece che ripetere sotto voce invece Ilaria.
- Ma no amore, sei sana di mente quanto me – disse Ylenia copiando una battuta di Luna per rassicurare la sua amica, peccato che nemmeno la bionda (Nyeah) era tanto convinta.
Naomi si alzò improvvisamente in piedi.
- Ci hanno rapito! Ora vogliono un riscatto è chiaro! Ci hanno drogato e in qualche modo ci hanno portato qui! Siamo stati degli stupidi! – delirò. Peccato che tutte le altre ragazze impallidirono. Serena cominciò ad avere gli occhi lucidi.
- Io non ho soldi per un riscatto! Mi uccideranno! – strillò invece Giorgia.
- Non voglio morire così giovane, ho una vita davanti! – iniziò Michela.
- No! Io non ho mai incontrato i Tokio Hotel! – scoppiò a piangere Ylenia.
Per fortuna i ragazzi riuscirono a rimettere un po’ la calma. Non fu facile farlo con Fabiola che sembrava impazzita, non faceva che ripetere una serie di torture spagnole che non starò qui a ripetere.
- Innanzitutto nessuno ci ha rapito. Altrimenti non ci avrebbero lasciati così senza imbavagliarci e –
- Saw l’enigmista! Lui lo fa! Lo fa! – iniziò di nuovo Fabiola, fortunatamente Andrea in modi non troppo gentili gli tappò la bocca.
- dicevo..- riprese Fabio – Nessuno ci ha rapito. Lì c’è una porta, prima di farci prendere dal panico controlliamo se è aperta no? –
Qualcuno annuì un po’ convinto mentre Andrea lottava per non far urlare a Fabiola “è una trappola!”.
Lentamente tutti si alzarono e si diressero verso la porta in questione. Fabio la spinse lentamente per farla aprire.
“Ignora il cigolio da film horror!” si disse mentalmente Sara rabbrividendo.
- Oh. Mio. Dio – sillabarono tutti lentamente.
Non poteva essere, decisamente era un sogno.
Era impossibile.
Quel corridoio, quei quadri, quelle pareti…no.
Non poteva essere realmente Hogwarts.
  
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