Serie TV > NCIS
Segui la storia  |       
Autore: zavarix    22/02/2012    5 recensioni
“Sappi che se succede qualcosa a Kelly ti riterrò responsabile”, sussurrò furioso.
“La signorina Gibbs conosceva i rischi quando ha accettato ed io credo di potermi fidare di lei… infondo mi ha riportato il mio miglior agente”, disse il direttore guardandolo dritto negli occhi.
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Kelly Gibbs, Leroy Jethro Gibbs, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'Gibbs' Daughter'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
LIBERO!
 
 
 
 
"Non sembri sorpreso", constatò Jake.
"No, non lo sono. Quando ho visto il cellulare ho capito tutto", rispose Gibbs.
"Avevi già questo piano dal 2001? Me lo ricordo benissimo. Per provocarmi mi avevi lanciato il cellulare. Lo hai imbustato in modo che le mie impronte non fossero cancellate? Forse no, forse ti è venuto in mente dopo, mentre marcivi in prigione. Allora non eri riuscito a farmi arrabbiare tanto da buttarmi a testa bassa contro di te permettendoti così almeno di lottare, no. Ti ho rilanciato il cellulare dicendoti che non contava niente per me, che non contava fin dai tempi della scuola. Ed è questo che ti ha fatto infuriare vero? Il fatto che tu avevi dato importanza a quel cellulare mentre io me ne ero dimenticato. Ma sai una cosa che ti farà ancora più arrabbiare? A me importa di quel cellulare. Avevi perfettamente ragione. Era la prima cosa che avevo fatto senza chiedere niente a mio padre, era il simbolo del fatto che io potevo cavarmela da solo". Gibbs parlava piano, con calma, senza staccare gli occhi da Jake,come faceva durante gli interrogatori. Wilbur  aveva smesso di sorridere e lo guardava sempre più rabbioso.
"E allora perché hai agito così?", chiese il detenuto.
"Perché? Non è difficile risponderti. Mi servivi arrabbiato. Solo così ti avrei fatto confessare. Era quello che mi serviva, contro di te avevo solo una accusa di tentato stupro, non sarei riuscito a collegarti alla tua prima vittima. E ho vinto, ricordi? Tu in preda alla rabbia hai confessato, quasi non te ne sei reso conto tanto eri accecato dal fatto che il tuo piano non avesse funzionato", rispose Gibbs sempre tranquillo.
"Così hai chiamato i due amici che ti eri fatto tra i marine.  Anche dopo che sei  stato cacciato con disonore hai sempre frequentato i loro bar vero? Così hai conosciuto Strei e Mikeller. Sei sempre stato adatto per fare il leader. Mikeller vendeva già informazioni ai terroristi e quindi bastava che "io" lo chiamassi un po' di volte perché sembrasse che fossi nel giro di informazioni. Ma non ti sembrava abbastanza vero? Così hai fatto entrare in campo anche Strei, gli hai fatto uccidere Mikeller e lasciare il cellulare che mi incriminava sul pavimento. Non ti importava che la scena alla lunga non avrebbe retto, a te interessava solo che io fossi qui, in questo momento, pronto per la tua vendetta". Quando finì di parlare sentì Jake battere le mani.
"Bravo, davvero bravo, così hai scoperto il mio piano", disse senza smetter di battere le mani, sorrideva di nuovo adesso. Certo, Gibbs aveva scoperto il suo piano, però questo non aveva importanza.
"Però a quanto pare ha funzionato lo stesso questa volta. Tu sei qui, io sono qui e tutti e due non possiamo scappare".
 
 
***
 
 
"Non si può andare più veloce?", chiese Kelly per la centesima volta, anche se era Ziva a guidare e le sirene erano accese quella era comunque l'ora di punta e loro non sapevano volare.
"Sto facendo il meglio che posso Kelly", ribatté Ziva.
"E poi saremo arrivati tra dieci minuti", cercò di calmarla.
"Forse anche prima", si corresse vedendo un vicoletto sgombro di macchine che si ricordava portava alla prigione. Con una curva che fece rizzare i capelli a Tony e  McGee vi entrò a tutto gas, sfiorando con gli specchietti le pareti degli edifici.
In due minuti si trovarono fuori dalla prigione. Uscirono dalla macchina tutti di corsa, prendendo mano alle pistole, tranne Jackson che aveva tra le mani il fucile chesi era portato da Stillwater.
Vedendoli arrivare così armati le guardi si spaventarono e fecero per chiudere le porte ma Tony sempre correndo tirò fuori il distintivo.
"NCIS! Agenti federali!", urlò. Le guardie allora spalancarono le porte e li lasciarono entrare.
"Dov'è l'agente Gibbs?", chiese Kelly appena raggiunse una guardia.
"Vi accompagno", rispose questa.
"Ok, ma si sbrighi!", lo incitò Ziva.
Si rimisero a correre per i corridoi e i detenuti, svegliati dal frastuono che facevano le loro scarpe sul pavimento li guardavano passare.
Intanto da una di esse, infondo al corridoio, provenivano dei forti rumori.
"Ci siamo quasi", disse la guardia ormai inutilmente, per tutti sarebbe stato facile seguire i rumori. Quando arrivarono videro Gibbs dare un ultimo violento pugno a Jake che stramazzò a terra svenuto.
"Ciao ragazzi, Kelly, papà. Tempismo perfetto!", li salutò vedendoli.
La guardia aprì immediatamente la porta e Kelly balzò tra le braccia di Gibbs ricevendo in risposta un involontario –ahi-.
"Oh, oh, scusa", disse staccandosi. Suo padre però sorrideva.
Si sentirono dei passi e subito dopo videro Kort arrivare correndo.
“Che succede qui?”, chiese sbalordito, si era allontanato da soli due minuti.
“Mi sa che con tutto quello che sapeva si è lasciato sfuggire la verità, Kort”, disse Jackson sorridendo.
Al che tutti si distesero con un sorriso. Tutti, tranne Kort.
 
 
***
 
 
“Sono contento che sia finita”. Tony stava praticamente sdraiato sulla sedia e con i piedi sulla sua scrivania.
“Si anch’io, non vedo l’ora di arrivare a casa”, convenne Ziva soffocando uno sbadiglio.
“ragazzi, ragazzi, ragazzi!!”, una Abby agitata si abbatté su di loro.
“Cosa è successo? Come sta Gibbs? E dove sono tutti gli altri? Si è fatto male qualcuno? Oh, non potrei sopportarlo! Su non state lì impalati, rispondete! Allora come sta Gibbs? Oh caspita perché qui dentro nessuno mi parla?”
“Tranquilla Abbs, se fosse successo qualcosa te l’avremo detto”, disse Tony approfittando della piccola pausa fatta da Abby per respirare
“Gibbs, Jackson e Kelly sono andati direttamente a casa”, la informò Ziva.
“Il capo non ha niente di rotto, è solo un po’ contuso e contro tutti ha deciso di non andare all’ospedale”, disse infine McGee.
Abby si rilassò per un atimo e poi tornò subito alla carica.
“E perché non avete chiamato prima? Esistono i telefoni lo sapete? E così mi avete fatto preoccupare inutilmente! Guai a voi se lo fate un’altra volta!”. Con queste parole di minaccia se ne andò scomparendo nell’ascensore.
I tre agenti si guardarono un momento in faccia e scoppiarono a ridere.
 
***
 
“Sta fermo Leroy!”, disse Jackson con in mano un po’ di cotone imbevuto nell’alcol.
“Io non mi sto muovendo papà!”, ribatté Gibbs.
“Non litigate per favore!”, urlò Kelly dalla cucina dove stava preparando la cena.
I due uomini ubbidirono prontamente, sapevano con chi avevano a che fare e non c’era da scherzare.
“Finito!”, disse Jackson dopo un po’, lasciando libero il figlio.
“Grazie”, disse il figlio incerto, da quanto non pronunciava quella parola parlando con suo padre?
Jackson lo guardò e nei suoi occhi vide la gratitudine, non solo per quei tre cerotti che gli aveva messo su, ma per tutto. Per le volte che lo aveva salvato a scuola, per quelle volte che in risposta aveva ricevuto al massimo un cenno con la testa. Jackson dissimulò la commozione che quella parola gli aveva provocato e gli sorrise di rimando.
“Di niente, figliolo”, disse soltanto.
Arrivò Kelly con la cena e si misero a mangiare chiacchierando e ridendo come non avevano mai fatto insieme.
 
 
 
 
FINE?
 
 
 
 
 
Fine! The end! Ma come al solito è proprio una fine? O è solo la fine di un’avventura? :D
Ringrazio tutti quelli che hanno letto la mia storia anche senza lasciare un commentino (che come al solito invito a fare :D) Ringrazio specialmente VooJDee che mi ha seguita e che ha recensito tutta la storia :D
Addio (o piuttosto arrivederci?)
Zx
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > NCIS / Vai alla pagina dell'autore: zavarix