La rosa
Bianca
3° cap
Scusatemi!!
Scusate per il ritardo nell’aggiornare ma ho
avuto un sacco di problemi e impegni, e proprio non riuscivo a trovare il tempo
per scrivere…
Comunque
questo cappy è più corto degli altri…ma a mio modesto parere, è venuto
abbastanza bene…ne sono abbastanza soddisfatta…spero che piaccia
anche a voi! Ah! Approposito! Grazie per i magnifici commy!! Siete veramente tanto
gentili! E mi fa piacere che abiate apprezzato la ficcy! Davvero! Lo dico con il cuore…
E ora senza
indugi vi lascio alla continuazione…
______________________________________________________________________
Takao era steso sul letto, con la testa
affogata nel cuscino bagnato per le lacrime…
Aveva ancora
indosso il pantalone nero, la camicia e la cravatta slacciata,
la giacca nera era stesa ai piedi del
letto.
Era ritornato
a casa dopo quasi un’ ora e mezza di messa,
durante la quale le lacrime sembravano non finire mai.
Alla fine
della cerimonia tutti andarono a dare le condoglianze ai genitori di quella
povera ragazza suicida che ormai conosceva tutto il quartiere…
Andarono
tutti, tranne Takao…
Non ce la
faceva, vedere il dolore negli occhi di quella madre che era stata privata dall’ amore della sua unica figlia. No. Non ce la
faceva.
Scappò
via, in lacrime, per ritornare a casa…
Mentre
ricordava questi avvenimenti si mise a singhiozzare ancora di più.
Non se lo
riusciva a perdonare…era stata tutta colpa sua…
Si
calmò, o almeno tentò di farlo, quando sentì bussare alla
porta…
-Tak…sono il nonno, apri che
c’è un amico che ti vuole vedere…-
-sniff…si…è
aperto…fallo entrare…-
Disse,
mettendosi a sedere sul letto e asciugandosi il viso dalle lacrime;
la porta si aprì con una lentezza
estenuante, fino a quando non comparve una sagoma, che Takao
riconobbe subito, pronunciando il nome a bassa voce…
-K-Kai…-
Si alzò
dal letto e andò verso di lui…
-cosa ci fai
qui?...sniff…-
-bhe…ti avevo visto al funerale, ma
poi sei scappato piangendo…allora volevo sapere come stavi…-
I due
arrossirono lievemente
-bhe…bene non di certo…diciamo
che potrei stare meglio…grazie per esserti preoccupato…-
Il giapponese
arrossì ancora di più pronunciando quelle parole…
Si sedettero
sul letto, restando in silenzio, un silenzio quasi glaciale, che fu rotto prò dal suono della voce del moro…
-Sono uno stupido,
c’è l’ho con il mondo intero: c’è l’ho
con me perché sono un egoista, c’è l’ho con lei
perché si è ammazzata, e c’è l’ho di nuovo con
me perché non sono arrivato in tempo per
fermarla…-
Gli occhi gli
cominciarono a pizzicare agli angoli…
-sniff…sono solo…uno stupido
infantile!-
.senti…-
Cominciò
Kai
-non so
cos’è successo fra di voi ma sono sicuro
che non è stata colpa tua…-
-sai che ti
dico?! Che hai raggione! Si!
Tu nn sai cos’ è successo! ALLORA COME
DIAVOLO FAI A DIRE CHE NN è STATA COLPA MIA?-
Takao si alzò di scatto dal letto,
portandosi le mani sul viso, forse per coprirselo per via delle lacrime…
Poi si
voltò verso il russo, incrociò i loro sguardi…per poi dire
un debole e appena udibile…
-…scusa…-
Che
però fu recepito a pieno dal ragazzo dagli occhi rubini…
-Tranquillo…posso
immaginare come ti senti, ma vorrei sapere cosa vi siete detti di così
orribile per arrivare a…
-E QUESTO IL
GUAIO! ERA UNA CAZZATA! Una cazzata capisci!!-
Si
coricò sul letto, buttandosi a peso morto sul materasso e coprendosi
ancora il viso con le mani…
Vedendo il
ragazzo in quel modo, vedendolo soffrire così, anche Kai
si sentì bruciare gli occhi…e, quasi senza accorgersene,
attirò Takao a se, cingendolo per la vita,
stringendolo in un forte abbraccio.
Il giapponese siamese scioccato da quell’ azione
così inaspettata…ma non si distaccò dall’
abbraccio…anzi, si strinse più forte, per aumentare il
contatto…
Quel gesto
pieno di tenerezza fece schioccare qualcosa fra i due, qualcosa di magico.
Fra i
singhiozzi e i bisbigli, dopo qualche minuto Kai si
scostò leggermente, alzando il viso in modo da guardare quello dell’ altro, senza tuttavia staccarsi dall’
abbraccio…
Incrociarono
ancora gli sguardi…
Gli occhi
rubini di Kai incrociarono le iridi zaffiro dell’ altro ragazzo, che rimase paralizzato da quello
sguardo di fuoco…quasi fosse ipnotizzato…
Takao si appoggiò al petto di Kai…
-è per
te che abbiamo litigato…-
-che
cos…-
Gli
posò un dito sulle labbra…
-vi ho visti
nel vialetto di casa sua, mentre vi baciavate…poi lei è venuta da
me è ho alzato la voce e poi…il resto lo sai…-
Ci fu un’ altro attimo di silenzio, quasi
interminabile…
-kai…-
Disse il moro,
lasciando le labbra e gli occhi semichiusi; gli levò il dito dalle
labbra, ma sempre continuando a guardare Kai con
quegli occhi zaffiri come le acque dell’ oceano
più profondo…
Kai si perse in quello sguardo ancora una volta, ancora secondi interminabili passati solo a
guardarsi negli occhi.
Il russo
tremava, ma non riusciva a capire neanche il perché…
Restarono
così, in silenzio, a guardarsi negli occhi…
*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*
Ore 20:30
Takao passeggiava per le strade del piccolo
quartiere di Tokyo dove viveva…
Erano successe
troppe cose quel pomeriggio…
I funerali di Hilary, il bacio di Kai…
Troppe
emozioni, troppi eventi successi troppo in fretta…
Mentre
rifletteva su queste cose, non si accorse che un’ auto
dietro di lui lo stava come “pedinando”…
Se ne accorse
solo dopo un po’…
Cominciò
ad affettare il passo, ma la macchina continuava a seguirlo…
Ma chi era che
la guidava? E che cosa voleva?
Il giapponese
si mise a correre ma la macchina lo seguiva
accelerò e continuò a seguirlo.
Takao girò l’angolo
nascondendosi, appoggiando le spalle al muro.
Gli tremavano
le gambe e sudava freddo…aveva paura, una paura tremenda, non aveva mai
provato un’ esperienza così…
la macchina gli passo di fianco;
sentì il rombo del motore e il calore che emanava l’auto,
era vicinissima a lui.
Guardò
la vettura con la coda dell’ occhi; intravide
dal finestrino della portiera anteriore una sagoma di un ragazzo, non
riuscì a vedergli il viso, e non gli sembrava neanche di averlo mai
visto in giro.
L’ auto
passò piano accanto al ragazzo tremante, per poi accelerare di botto!
Corse via, per
le stradine di quel piccolo quartiere di Tokyo, scomparendo fra i palazzi.
*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*
Ore 1:45 a.m.
Kei era coricato sul letto, coperto in
parte dalle lenzuola…
Era disteso a
pancia in su, a riflettere, era confuso;
provava una strana sensazione quando pensava a
Takao, quando ripensava al suo sguardo…
improvvisamente sentì squillare il
telefono…
-…ma chi
cazzo è a quest’ ora?..-
Si alzò
dal letto seccato, facendosi scivolare di dosso le lenzuola, scoprendo i
pettorali, era a torso nudo e aveva solo uno jeans nero…(=ççççççç= nd autrice)
Alzò la
cornetta…
-…pronto?-
Rispose con
aria seccata…
-ehi! Un
po’ più di entusiasmo no eh?
Rispose una
voce maschile, Kai nn la
riconobbe subito, ma aveva qualcosa di famigliare, anche se non capiva che
cosa;
ci fu silenzio, fino a che la voce
maschile non ricominciò a parlare…
-Kai…mi deludi, non ti ricordi
più di me?....mi deludi…aquilotto…-
Marcò
l’ultima parola, a quel punto Kai riconobbe la
voce…
-MIYIAZAKI!
Lurido bastardo, cosa cazzo vuoi?-
(e che cazzo quanti
cazzi! X°°DDDD nd
autrice) (=____________=” nd tutti)
-andiamo
piccolo…sono anni che non ci vediamo…e tu mi saluti così?-
-non hai
risposto alla domanda…COSA VUOI!?-
-prima di
tutto non alzare la voce è solo una chiacchierata tutto qui…-
-le tue
“chiacchierata” mi hanno portato solo guai verme schifoso! Dimmi
cosa vuoi…-
-oh! Non lo
immagini…? Bhe, te lo dico io…sono venuto
a sapere che la mia sorellina…mhn…come
dire…non se la passa molto bene…e se nn
mi sbaglio ti avevo chiesto di essere gentile con lei-
-ehi! Non sono
stato io ad ammazzarla! Si è suicidata per via
di una lite che ha avuto col suo amichetto del cuore…e…-
-NON
RACCONTARMI CAZZATE HIWATARI!!! So benissimo
cos’ è successo! La lite si è fatta per colpa tua! I patti
erano chiari!-
-SI! INFATTI!
Io le dovevo solo essere amico! Non doveva provarci con me! Sai bene ke io…-
-BASTA CON LE
STRONZATE! I patti erano chiari coccobello! Io faccio
una cosa a te e tu la fai a me…comunque sia ora il patto è
nullo…-
Si fermo per
un attimo…
-…o
quasi nullo…-
- che vorresti
dire?...-
Il russo
sudava freddo…sapeva che il suo interlocutore era una persona
pericolosa…
-quello che ho
detto prima aquilotto…tu fai una cosa a me, io la faccio a te…ci
vediamo Kai…-
-no! Devi
spiegarmi! cosa vuoi dire con quella frase?-
Un altro
piccolo periodo di silenzio…
-AH! Un’
ultima cosa…il tuo amico Takao è molto carino sai…?-
-PROVAGLI A
FARE QUALCOSA E GIURO CHE…-
(tu-tu…tu-tu…)
Troppo tardi,
aveva già riagganciato…
Kai posò la cornetta, si
appoggiò al muro con la schiena e scivolò per terra.
Si
passò le mani fra i capelli argentati, per poi passarle sugli occhi
stancamente…
_________________________________________________________________________
Allora? che ne dite? Lo so, è venuto un po’ troppo cortino comunque non è venuto malaccio secondo
me…sono abbastanza soddisfatta…
Eheh…e chi sarà mai il
misterioso ragazzo che ha parlato con kai al
telefono? La sua chiamata al bel russo centrerà qualcosa con la morte di
Hilary? Di che “patti” parlavano i due?
Tutto questo
alla prossima puntata! ^O^ X°°°DDDDDDD
PS: grazie per
i commy!! E COMMENTATE ANKE
QUESTA VOLTA MI RACCOMANDO!! *O*