L’accampamento
era in fermento: l’arrivo di un prigioniero era sempre una buona occasione per
estorcere al malcapitato informazioni preziose che permettessero di conoscere
meglio con chi avessero a che fare.
L’enorme
trambusto svegliò di soprassalto i quattro ragazzi che erano rimasti
all’interno della loro tenda per riposarsi dalle fatiche del lungo viaggio.
Mentre
i suoi compagni si alzavano pigramente dalla branda, Neji uscì per primo dalla
tenda e vedendo tutti i soldati affluire in una stessa direzione ne fermò uno
con l’intento di chiedere spiegazioni:
“Soldato,
che diamine succede! Cos’è questa baraonda del diavolo! Nel pieno della notte
per giunta!” dal tono era parecchio irritato per l’interruzione del suo riposo.
Nel frattempo anche gli altri erano usciti dalla tenda.
“Perdonate
signori, ma è appena ritornata una nostra pattuglia e sono riusciti a catturare
un’indigena nelle vicinanze dell’accampamento, probabilmente ci stava spiando.”
“Dove
si trovano ora?” chiese Sai incuriosito
“Hanno
portato quella selvaggia alla tenda del capitano Madara. Deciderà lui che farne
di quel demonio. Spero che le dia una morte lenta e dolorosa. Che paghi per
quello che lei e tutta la sua razza ci hanno causato.”
“Mi
sembra che valga la pena andare a vedere questa selvaggia, così potremo farci un’idea del problema a cui dobbiamo
far fronte” Shikamaru non aveva fatto tempo a concludere il suo discorso che un
lampo giallo scattò in avanti lasciando i tre compagni alquanto perplessi,
anche se un comportamento del genere era da aspettarselo da uno come quella
testa quadra di Naruto.
“Avanti
che state aspettando! Muovetevi non abbiamo tutta la notte! Vi sbrigate o vi
pesa troppo il culo per darvi una mossa!”
Neji,
Shikamaru e Sai si guardarono con aria di rassegnazione e tutti e tre,
sospirando, esclamarono: “Naruto, sei il solito BAKA!!!”
Attorno
alla tenda di Madara si era radunata una grande folla, al centro i due Uchiha contemplavano
in silenzio la povera ragazza che era stata sbattuta brutalmente al suolo, il
più giovane, ancora sconvolto dalle rivelazioni ricevute dallo zio, guardava
quell’esile corpicino con immenso disprezzo ed impugnava saldamente l’elsa
della spada del fratello, pronto ad usarla al primo tentativo di ribellione
della prigioniera; il secondo invece aveva negli occhi una punta di
eccitazione, tutto si stava rivelando più facile del previsto, questa cattura
era una vera e propria manna dal cielo … finalmente era ad un passo dal
raggiungere il suo obbiettivo, mancava poco al traguardo … era solo una
questione di poco tempo.
Il
primo arrivato sul posto fu Naruto, seguito a ruota da Neji, Sai e Shikamaru.
Subito iniziarono a farsi strada tra l’ammasso di soldati fino ad arrivare in
prima fila, ciò che videro dopo non gli piacque per nulla.
Inginocchiata
davanti a loro c’era un’esile fanciulla dallo stano colore dei capelli. La rosa
alzò leggermente il capo, il suo volto era privo di ogni tipo di emozione:
paura, rabbia … non era dato conoscerlo … stava li immobile ad osservare quella
realtà che aveva potuto ammirare solo in lontananza.
Attorno
a lei tutti la guardavano con sguardi più o meno minacciosi.
Madara
si avvicinò a lei con passi lenti ma decisi, e iniziò a girarle attorno con
fare esaminatore, allungò la mano e passò le sue dita tra i setosi capelli
della ragazza.
“Che
curioso colore hanno i tuoi capelli. Sono naturali o hai usato delle tinture
speciali? Sai, anche nel nostro paese le dame si tingono i capelli, quasi per
ingannare il tempo che passa e avere l’illusione di essere sempre giovani.”
Nessuna
risposta. La ragazza continuava a fissare il vuoto, era assorta nei suoi
pensieri, ma uno schiaffo improvviso e in pieno volto la fece ritornare alla
realtà dei fatti.
“Mio
zio ti ha fatto una domanda per cui vedi di rispondere brutta sgualdrina!”
Nonostante
la guancia rossa e pulsante di dolore la rosa non pronunciò un singolo lamento
e lentamente volse i suoi occhi smeraldini verso quelli del moro. Il giovane
sentì una forte scossa percorrergli tutto il corpo e un’ulteriore attacco d’ira
si fece strada nel suo animo: come si permetteva quell’impura di guardarlo
negli occhi?!
Stava
per assestare un altro schiaffo sul volto della ragazza quando fu bloccato
dalla mano dello zio, che con una presa salda come il ferro lo afferrò per il
polso iniziando a stringere con la sua sovrumana forza.
“Fermati
nipote. Non servirà a nulla picchiarla in questo modo, per quanto questa …
nostra ospite sia abituata a resistere al dolore, nelle tue condizioni attuali,
sconvolto come sei, finiresti molto probabilmente per ucciderla, e sappiamo
tutti e due molto bene che lei ci serve viva per raggiungere i nostri scopi. O
l’hai già dimenticato mio caro nipote?” detto ciò, allentò la presa al polso di
Sasuke lasciandogli a poco a poco libera la mano.
Subito
indico un palo conficcato nel terreno, proprio vicino alla sua tenda.
“Legatela
lì. Niente cibo né acqua per quattro giorni. Il primo che scopro nel tentativo
di aiutarla verrà severamente punito. Molto probabilmente con una pena più
pesante di quella che potrebbe spettare a questa selvaggia.” Prese il mento
della ragazza tra due dita in modo che lei lo guardasse bene negli occhi.
“Vedremo
se poi sarai più disponibile alla collaborazione.”
La
giovane venne subito presa di peso da un paio di soldati e legata strettamente
al palo e lasciata lì, per la durata di tutti i quattro giorni senza cibo e
senza acqua, come Madara aveva ordinato.
Durante
tutto quel tempo Sasuke provò una nota di soddisfazione nel vedere quella
strega soffrire, anche se riteneva che il suo dolore non era paragonabile al
dolore che lo stava dilaniando.
Diario di
viaggio
17 marzo 1520
La vita nel campo
sta proseguendo tranquilla i soldati vedono ormai un piccolo bagliore di
speranza, da troppo aspettavano di ottenere una vittoria definitiva contro gli
indigeni.
Poveri illusi! L’inferno
è appena iniziato, il sangue sgorgherà ancora più copiosamente, e sono stati
proprio loro ad aver firmato questa condanna gettandosi a capofitto nella tana
del demonio, portando tra noi un lupo travestito d’agnello.
Con la grazia di Dio
spero di poter portare a compimento la missione assegnatami dai reggenti di
Spagna.
Per
sempre fedele al mio paese
Madara Uchiha
My
little corner
Eccoci
qui con il nuovissimo capitolo mi è costato una faticaccia scriverlo anche
perché essendo un capitolo di passaggio dovevo cercare di farlo sembrare il
meno noioso possibile.
ndPio
per te qualsiasi cosa è un’impresa titanica … se fosse per me non ti affiderei nemmeno il lavoro più stupido
della terra!
ndMe
perché quale sarebbe? fare il pulcino?
ndPio
ecco visto come mi tratta! T^T guarda te che cosa mi tocca subire!!
ndMe
avanti non iniziare a piagnucolare!! Sei insopportabile! Ricomponiti che
dobbiamo fare un avviso …
ndPio
quale avviso?
ndMe
ma come quale avviso quello di cui abbiamo parlato ieri sera
ndPio
ah quell’avviso!
ndMe
c’è arrivato! Muoviti a presentarlo coraggio non abbiamo tutto il tempo di
questo mondo!!
ndPio
e va bene va bene va bene eccolo qui:
AVVISO PER GLI
APPASSIONATI DI NARUHINA!!!
Come
ho promesso in una mia recensione a SunliteGirl, che non smetterò mai di
ringraziare abbastanza per avermi convinto a pubblicare la mia fic, dopo il
prossimo capitolo ce ne sarà uno (o forse due, devo vedere come mi gira la
giornata) dedicato a questa strepitosa coppia che io apprezzo moltissimo!
Bene,
dopo questa breve parentesi, spero che vi sia piaciuto il capitolo se volete
fatemelo sapere con una recensione anche piccola !
Grazie
per aver letto! Spero che l’aver aggiornato in anticipo non abbia causato
problemi!!
Alla
prossima!
Bani
chan e Pio