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Autore: SasuLOveNaru    26/02/2012    0 recensioni
Purtroppo se in questi giorni non avete trovato questo racconto in principio è colpa mia, troppi errori ortografici. ma ora che è stato corretto, spero che vi piaccia.
Preso dal testo:
…:”Dottore, come sta?”
Dot:”mi spiace dirlo ma, la situazione è critica”
…:”come critica, ci avevano assicurato che stava migliorando. Com'è possibile!?”
Dot:”dagli esami fatti, sembrava anche a noi che le cure che gli stavamo facendo funzionassero, ma ora sembra che il corpo li stia rigettando, inoltre...
Spero di avervi incuriosito. buona lettura e a presto.
Genere: Generale, Malinconico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Un po' tutti
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Hin:”Lei, è quella giusta. Se vieni con me, te la faccio conoscere.” e prendendolo per mano, si diressero insieme verso l'interno della casa, dove seduti comodamente in una poltrona della grande sala, due persone attendevano la loro conoscenza.

 

:”Ho un po' paura!”

:”Perché? Non è forse lei la persona di cui sei innamorata dalle superiori! Quella che s'è dovuta trasferire l'ultimo giorno di scuola e che non sei riuscita confessarti! Se non sbaglio, è quello che mi hai detto qualche minuto fa, quando mi hai sottratto ai nostri ospiti.”

:”E vero. Ma io ho paura di come potrebbe reagire Arashi. È vero che ha accettato il tuo vero essere, ma non sappiamo ancora come potrebbe reagire. Ed è questo che mi fa maggior mente paura.”

Sas:”Stai tranquilla. Inoltre, Sakura, non dimenticarti che ha la mia intelligenza e la tua bontà. Quindi penso che ti capirà come è capitato a me.”

Sak:”Ne sei certo?”

Sas:”Sicurissimo.” e teneramente la prese fra le braccia, tentando di calmarla.

E come ricompensa ricevette un bacio sulla guancia.

 

Mentre rientravano in casa per conoscere finalmente la persona amata da Hinata, Naruto la vide più allegra del solito. Di norma era molto calma, ma ora non sembrava più lei. Sia il suo viso dove c'èra un bellissimo sorriso, sia il corpo, dimostravano la più totale felicità che l'uomo possa mai immaginare. Spruzzava gioia da tutti i pori.

Contagiato da quel clima gioioso, anche lui si mostrò più allegro.

 

Nar:-chissà come sarà questa ragazza? Sarà capace di renderla felice?- queste ed altre domande vorticavano nel suo cervello. Non voleva che la sua Hinata avesse una delusione, ci teneva troppo a lei, inoltre era la madre di suo figlio. - a proposito, che fine avrà fatto mio figlio Minato? casomai lo chiedo a lei.-

 

Nar:”Tesoro?” mentre stavano finalmente entrando in casa.

Hin:”Si?”

Nar:”Sai per caso dov'è finito Minato?”

Hin:”Credo che sia con Arashi.”

Nar:”Ok” poi “come hai detto che si chiama la ragazza?” chiose curioso.

Hin:”Si chiama Sakura...a proposito, eccola là!” e gli indicò una giovane donna dai capelli rosa, la quale si era alzata non appena aveva sentito dei passi che si avvicinavano.

 

Naruto si voltò a salutarla ma rimase impietrito non appena vide da chi era accompagnata.

Un uomo di un anno più grande di lui, con capelli neri come la notte e occhi scuri come il petrolio, lo stavano guardando meravigliati.

 

Ogni singolo sentimento iniziò a scorrere nei corpi dei due uomini.

Tutto il dolore patito per colpa di un genitore, sgorgo sotto forma di lacrime. Lacrime a lungo trattenute. Lacrime di un dolore per la prima volta finito e lacrime di felicità per un'amore ritrovato dopo tanti anni.

Ma come si sa, i sogni fanno più male della realtà.

 

Facendo finta di non conoscerlo, si avvicinò alla copia.

 

Nar:”Salve, sono Naruto, il marito di Hinata.” salutando prima la donna e poi l'uomo.

Sak:”piacere sono Sakura Haruno” mostrando anche lei un bel sorriso.

Sas:”io sono Sasuke Uchiha, il marito di Sakura.”

 

Dopo le dovute presentazioni, ognuno prese posto sui divani che circondavano un basso tavolino, dove sopra vi era un vassoio pieno di cioccolatini.

Quando finì di offrile i cioccolatini, Sakura fece alcune domande alla copia. Così venne a sapere che i due si erano sposati un anno dopo aver finito gli studi. Hinata lavorava come commercialista presso un famoso notaio, però gli piaceva fare anche la casalinga e preparava sempre degli ottimi piatti. Invece Naruto si era specializzato in tecnico informatico. Dopo qualche anno come apprendista presso la ditta *** aveva deciso di aprire una propria attività ed aveva fatto bene, ora era più famoso di chiunque altro. Ma la loro massima felicità era stata quando era nato Minato.

Poi fu il suo turno di raccontare di se stessa, spiegando che faceva la stilista ed era un lavoro talmente impegnativo che avvolte alla sera arrivata stanca però ne era veramente entusiasta, non l'avrebbe abbandonato per tutto l'oro al mondo.

Alla fine anche il marito di Sakura parlo di se anche se molto riduttivo. Cosi si scoprì che aveva una ditta che produceva computer, iphone, cellulari ed altre cose elettroniche, inoltre di sua proprietà erano anche alcune ditte di automobili, famose in tutto il Giappone ed oltre.

Ed anche loro dissero che erano stati felici quando aspettarono l'arrivo di Arashi.

Passarono poi a raccontarsi le passioni che avevano e i desideri che volevano realizzare, però alla fine si arrivò all'argomento principale.

 

Sak:”So, che ci conoscevamo da quando andavamo a scuola, ma ora è come se ci conoscessimo per la prima volta. Quindi vorrei sapere come mai, prima dell'ultimo anno ti sei dovuto trasferire. Io avrei voluti conoscerti meglio ma non me ne hai dato la possibilità?”

Hin:”il fatto è che mio padre, fu trasferito in un'altra città all'improvviso. Anche io avrei voluto presentarmi a te, forse se avessi avuto più coraggio, forse a quest'ora staremo insieme. Forse non lo sai, ma a scuola tutti ti consideravano bella e tutte le ragazze ti prendevano a modello. Oltre ad apparire sempre affascinante...”arrossendo”... eri anche molto intelligente, mentre io ero molto timida. Anche se ora sono molto cambiata.”

Sak:”Lo vedo.”

Hin:”però, sono felice anche così. Se non mi fossi trasferita, non avrei mai incontrato Naruto, e io non sarei mai cambiata così tanto. Sarei ancora la ragazza insicura di quando ero a scuola. Però non è andata così e per questo devo ringraziare mio padre. Non appena ho conosciuto mio marito, ho voluto cambiare sia per lui che per mio padre che lavorava con fatica per mantenerci, sia a me che a mia sorella, però l'ho fatto anche per me stessa altrimenti ora, non sarei quella che sono ora. Una donna fiera di se stessa e lo sono ancor di più non appena ho realizzato il mio sogno e tutto questo lo devo solo a Naruto, da quando è entrano nella mia vita tutto quanto è cambiato in meglio.”

Sak:”ma, toglimi una curiosità. Tuo padre sapeva che eri bisex?”

Hin:”ho preferito non dirglielo. Gli avrei causato solo altro dolore.” diventando triste.

Vedendo che con la sua domanda inopportuna l'aveva fatto intristita, decise di cambiare argomento. Iniziarono a parlare dei rispettivi figli.

Alla notizia dei rispettivi ragazzi che non avevano mai dato nessuna notizia delle loro famiglie, fece rimanere i quattro adulti senza parole.

Nar:”noi parliamo di tutto, ma neanche a me aveva detto chi erano i genitori del suo migliore amico. Per caso a te aveva fatto qualche accenno, tesoro?!”

Hin:”No.”

Sak:” se per questo, anche noi ne siamo stati all'oscuro fino ad ora. Ma con questa chiacchierata, ora siamo molto più tranquilli.”

Hin:”anche noi. Anzi, forse è il caso andarli a cercare.”

Nar:”hai ragione, ma non sappiamo dove si siano nascosti!.”

Sak:”vieni con me, credo che siano nella camera di Arashi.” rivolgendosi a Hinata e rispondendo in contemporaneamente alla domanda di Naruto.

 

Le due donne, felici, lasciarono da soli i mariti, per dirigersi assieme nei piani superiori alla ricerca dei due ragazzi.

 

Dopo la sparizione delle loro mogli, tra di loro calò un fitto silenzio.

Non sapevano come comportarsi, da una parte volevano rompere quel silenzio opprimente, dall'altra, non riuscivano ad immaginare quello che sarebbe potuto nascere se uno dei due avrebbe aperto bocca.

Chissà, forse il dolore dell'abbandonare anche se non voluto e quello di essere abbandonati senza una spiegazione, non davano loro l'opportunità di capirsi, perdonarsi o forse anche amarsi di nuovo.

L'unica cosa certa e che entrambi avevano paura.

Paura per se stessi, paura che l'altro non l'avrebbe perdonato, paura che non venisse capito anche se non era sua la colpa. Paura sopratutto che l'amore che nutriva per l'altro fosse di nuovo soppresso e nascosto anche se bussava incessantemente per venire fuori.

Chi avrebbe mai vinto questa battaglia?

Il cervello che lo spronava a lasciar perdere perché ormai non c'era un domani per loro, oppure il cuore, quel muscolo rosso come il sangue che vi sgorgava dentro per farlo battere ancora più di veloce di prima alla sola vista dell'altro.

Tutt'e due avevano una ragione per predominare sull'altro.

 

Sas:”...”

Nar:”...!”

 

Sak:”non ditemi che avete passato questo poco tempo in silenzio!”

A quella voce, i due ritornarono con i piedi e pensieri a terra. Non l'avevano proprio sentita.

Assieme a lei e Hinata c'erano anche Minato ed Arashi.

I due giovani volevano tenersi per mano ma non volevano sbandierare il loro amore ai quattro venti ma i due uomini se ne accorsero e furono segretamente felici per loro, per aver finalmente trovato un amore.

Nar:”è colpa mia, non sono molto bravo ad intrattenere le persone” mentendo alle donne e a se stesso, sopratutto all'uomo che gli sedeva affianco.

Da quel che aveva capito nel poco tempo che aveva trascorso con loro, la signora Uchiha, non sapeva ancora niente del passato del proprio marito. E lui ne sapeva qualcosa, siccome non aveva mai raccontato il suo passato alla moglie, solo al figlio aveva accennato qualcosa, solo perché si era ritrovato nella sua stessa situazione.

Sak:”allora ne avrà un'opportunità stasera, visto che ho invitato sia lei che Hinata a cena da noi. Naturalmente ci saranno anche i nostri figli.” ignorando una verità che di li a qualche giorno sarebbe venuta a galla.

 

Così, quando anche l'ultimo invitato usci da quella casa. Le due famiglie passarono ancora qualche era a parlare di loro.

Verso l'ora di cena, le due donne si misero, insieme, a cucinare per i rispettivi mariti e figli, i quali avevano il compito di apparecchiare la tavola.

A fine cena:

Nar:”complimenti, ottimi piatti. Congratulazioni alle due cuoche!”

Hin/Sak:”grazie!”

Min/Nar:”Anche il dessert era buonissimo.”

Nar:”Non hai per caso la ricetta?^-^”

come per un accordo strano tutti avevano preso l'ardire di darsi del tu. Anche se c'era sempre qualcuno che diceva solo uno o due parole.

Sak:”ha ha ha, certo! Quando vuoi.”

Ara:”era tutto buonissimo, mamma!”

Sak:”grazie tesoro”

 

Però, anche quel tempo passo e la famiglia di Minato fu costretta a ritornare a casa. Lui doveva andare a scuole e i suoi al lavoro cosi come la famiglia di Arashi.

 

Sak:”spero che veniate a trovarci di nuovo. Mi ha fatto molto piacere conoscervi.” e intanto guardava Hinata, senza farsi accorgere dal figlio.

Hin:”sicuramente. Siamo stati molto bene in vostra compagnia.”

Sak:”Mi fa piacere.” e dopo aver salutato un'altra volta la copia, chiuse la porta per poter andare cosi a letto.

  
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