Mi ami davvero?

I giorni passarono, ormai quello che era successo era successo, Soul non se ne poteva fare una colpa, anzi, confermare ciò che aveva detto Maka a sua sorella sembrava l'idea più ragionevole, così facendo aveva definitivamente lanciato un segnale a sua sorella, cosa che voleva fare da un pò di tempo, voleva che sua sorella capisse che la vita non girava attorno a suo fratello, che non poteva dipendere sempre da lui, che non poteva dargli ordini per poter soddisfare ciò che lei voleva, in pratica era un segnale di allarme, Soul voleva far capire alla sorella che era il momento di crescere, di imparare a badare a se stessi, di riuscire a farcela nella vita con le proprie forze, ma da come si comportava Yui sembrava che questo famoso segnale d'allarme non era minimamente passato per l'anticamera del cervello.

La ragazza si era fatta più cupa che mai, nel suo sguardo si poteva notare, senza alcuna difficoltà, una tristezza infinita, che sembrava non voler trovare pace, lo stesso sguardo non cambiava neanche quando parlava con suo fratello, anche se lo trattava in modo rude, freddo, poteva anche aver indossato una maschera di ghiaccio, poteva anche agire come nel modo più glaciale che potesse esserci nei confronti di suo fratello, ma c'era il suo sguardo a smentirla, a far trasparire la vera volontà della ragazza, che non era quella di trattare suo fratello, anzi, la sua vera volontà si era manifestata quando erano usciti, quando la ragazza aveva baciato suo fratello. Ogni tanto Soul si fermava a pensare su ciò, cercando di trovare un significato a quel gesto, ed ogni volta gli veniva in mente ciò che successe tanti anni fa, sempre in quella casa, ma allora era diverso, allora era un semplice bambino, con a fianco una ragazzina dal suo stesso aspetto e dalla sua stessa età, ancora non intesa come sua sorella, ma come una semplice amica, perciò l'aveva baciata, perché in quel momento non aveva visto nient'altro che una ragazzina della sua età, col passare del tempo, invece, si era abituato al fatto che Yui fosse sua sorella, ed a volta sentiva un pò di rimorso per quello che aveva fatto, ma ogni volta cercava di calmarsi, dicendo che era stato un piccolo errore, senza alcune ripercussioni sul futuro, ma invece non era così, adesso le ripercussioni c'erano, ed erano anche abbastanza forti.

La settimana passò, mentre si avvicinava domenica, Soul aveva chiesto scusa a Maka, raccontandogli di essere uscito con sua sorella, tralasciando, ovviamente, il bacio fugace che la ragazza gli aveva dato, del perché aveva scelto Yui a Maka, perché sua sorella le sembrava essere un pò triste, perché voleva sapere come andava a scuola, ed avrebbe continuato a dare motivi, se Maka non fosse intervenuta, con un sorriso un volto ed uno sguardo comprensivo, perdonandolo, dicendo che era tutto a posto, non doveva preoccuparsi, ma mettendo una condizione
-Ti perdonerò, ma solo se domenica prossima mi accompagni al cinema, ma dovrai organizzare tutto tu, d'accordo?- sorrideva mentre parlava, segno che aveva già perdonato il ragazzo, ma volle lo stesso stuzzicarlo un pò, tirandolo per la corda, un pò come punizione, anche se senza cattiveria.

Il sabato sera Soul era andato a letto presto, per raccogliere energie per domani, aveva pianificato tutto, sicuro che l'appuntamento di domani sarebbe stato mille volte meglio di quello di domenica scorsa, e non perché era stato organizzato da lui, ma per la prima volta aveva la possibilità di uscire senza la costante ansia di venire scoperto da sua sorella, che ormai era stata messa al corrente del fatto. Ci fu un problema però, un grosso problema, erano le undici di notte quando il ragazzo si svelgliò, aveva la gola secca, perciò si alzò per andare in cucina a bere, uscendo dalla sua stanza guardò alla sua sinistra, in direzione della camera di Yui, era leggermente socchiusa, ma la luce era spenta, la sorella stava dormendo tranquillamente, quindi si diresse senza problemi in cucina, per poter bere un semplice bicchiere d'acqua, fu quando tornò che notò qualcosa di strano, la luce della camera della sorella era accesa, si sentiva sospirare, dei sospiri corti, come se qualcuno avesse il fiatone, provenivano dalla camera di Yui, Soul sapeva che sbirciare non era educato, ma concluse che era la camera di sua sorella, cosa poteva star accadendo lì dentro? Un ragionamento che filava, ma che, molto probabilmente, era meglio non seguire. Soul spinse leggermente in avanti la porta, cercando di vedere meglio cosa stava accadendo, spalancò gli occhi. Yui era lì, seduta a terra, di fianco al letto, i bottoni che chiudevano il pigiama aperti, lasciando intravedere il reggiseno, una coppa alzata, lasciando vedere la parte destra del seno, roseo, tondo, soffice, con le dita della mano destra massaggiava questa parte, mentre l'altra si trovava più in basso, nel basso ventre, il volto della ragazza era arrossato, mentre la tristezza del suo sguardo aveva lasciato posto al piacere, la ragazza stava godendo, massaggiava il seno, senza pudore toccava la sua intimità, ansimava, eccitata, Soul guardava la scena esterrefatto, non aveva mai visto quel lato di sua sorella, stupito, non sapendo cosa fare, rimase fermo, inerte, ma fu una parola a farlo piangere, a farlo disperare
-Soul...- disse Yui, continuando, chiamava il suo nome, stava fantasticando su suo fratello, su di lui, il ragazzo che in silenzio spiava la scena, immobile, mentre le lacrime scendevano lentamente, alla mente quando la sorella lo baciò, prima non riusciva ad intendere, ma invece adesso si, Yui amava Soul, suo fratello.

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Il giorno dopo Soul si svegliò presto, si lavò e iniziò a preparare la colazione, aveva un sguardo distrutto, e lo si poteva capire da quello che aveva visto ieri sera, stentava ancora a crederci, probabilmente era molto meglio se quello fosse stato un sogno erotico, anche se su sua sorella, invece della realtà, ma sapeva benissimo che non era così, sapeva benissimo che quello che era visto, e soprattutto quello che aveva sentito, non era un sogno, uno scherzo della sua mente, o altro ancora, ma pura, semplice e dura realtà, nient'altro che quello. Preparò la colazione in fretta, mangiandola, per poi lasciarne un pò per sua sorella, che probabilmente stava ancora dormendo, uscì di casa senza far rumore, dirigendosi verso il luogo dell'appuntamento, arrivò puntuale, prima di Maka, che arrivò un paio di minuti dopo, non si preoccupò, perché avevano ancora un largo anticipo dall'inizio del film, si avviarono prendendo il piccolo pullman che collegava la periferia al centro città, arrivando con calma al cinema e prendendo i posti che avevano, durante il percorso Soul cercò di non far vedere alla ragazza che era turbato, cercando di continuare a farla parlare, in modo che la ragazza non avesse tempo di fargli delle domande.

Dopo il film uscirono per poter prendere qualcosa da bere, per rilassarsi un poco, fin lì non avevano avuto problemi, anzi, sembravano divertirsi con sincerità, e la mente di Soul stava, lentamente, mettendo da parte ciò che aveva visto la sera scorsa, permettendogli così di rilassarsi e potersi divertire come aveva pianificato con Maka, ufficialmente la sua ragazza, e quell'espressione distrutta stava lentamente lasciando spazio ad un leggero, seppur timido, sorriso, ma la psiche umane faceva brutti scherzi, bastò un semplice contatto, le dita dei due ragazzi che si sfiorarono in modo involontario, e la mente di Soul tornò a Yui, ed alle sua mani, tornando ad essere di nuovo scosso, ma senza lasciarlo a vedere.

Fu verso la fine della giornata che Soul lasciò fare al suo istinto, era arrivato ad una conclusione, se non smetteva di non pensare a Yui doveva cercare di rimpiazzare quelle immagini con altre, più forti, più intense, probabilmente vissute in prima persona, si fermò un attimo, ragionandoci sopra, non trovando altre soluzioni, quindi prese Maka per il polso, trascinandola con se in un luogo più appartato, un misero vicoletto, niente di così romantico, la mise spalle al muro, iniziando a baciarla aggressivamente, mentre Maka si dimenava, cercava di far forza al ragazzo, che nel frattempo aveva poggiato la mano sul seno della ragazza, anche quel gesto in modo aggressivo e sgarbato. Finì tutto quando Maka spinse via Soul, guardandolo negli occhi, tratteneva a stento le lacrime, e fu quella visione a far tornare il ragazzo normale, finito in una specie di trance
-Scusa...- disse il ragazzo, scostando lo sguardo
-Soul... ti mi ami davvero?-

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Bene, bene, bene, il capitolo sarebbe dovuto essere più lungo, ma poi è eccessivamente troppo lungo, vuol dire che lascerò la parte più importante nel prossimo capitolo.
Comunque, per prima cosa vorrei chiedere a qualcuno che scrive ff  dal rating giallo se va bene la descrizione.
In secondo luogo, ringrazio chi ha letto, recensito, ecc...
Alla prossima
Carcar93
P.s. eventuali errori, avvisate