-Cavolo...- ripeté Ron per quella che doveva essere la millesima volta mentre, con Hermione ed Harry, passavano davanti al gigantesco cartellone pubblicitario di una nota marca di costumi da bagno magici, che cambiavano colore a seconda dell’umore.

Hermione lanciò un’occhiataccia al ragazzo, ma l’attenzione di Ron era completamente concentrata sulla bionda fotomodella che, su uno sfondo marino, sorrideva provocatoriamente ai passanti, seduta su una stupida sdraio e con addosso un ridottissimo costume dal bagno che dal viola stava passando al celeste.

-Ma insomma!- borbottò la ragazza scocciata notando che anche lo sguardo di Harry era fisso sulla bionda.

-Cosa?- domandò Ron distogliendo finalmente lo sguardo dal cartellone e prestando la sua attenzione all’amica.

-Oh, andiamo!- esclamò Hermione scuotendo la testa –Da quando hanno messo qui questo stupido cartellone vi imbambolate qui per secoli ogni volta che andiamo in città a fare la spesa, siete patetici!-

Ron stava per ribattere qualcosa, ma Harry gli diede una gomitata nelle costole e Ron decise di tacere. Ed Hermione neanche quel giorno riuscì a scatenare una bella, sana litigata.

Non riusciva a capire perchè mai i ragazzi preferissero passare secoli a fissare una stupida figura su un cartello invece di notare ciò che avevano intorno... ok, siamo sincere. Nella fattispecie, non capiva perchè mai quel cretino di Ron preferisse fissare quella stupida modella invece di interessarsi a quelli che gli stavano intorno e, magari, capire finalmente che lei gli moriva dietro da qualcosa come un’eternità. Quindi voleva litigare. Aveva bisogno di litigare. Non voleva una litigata di quelle serie, per le quali non si parlavano per un mese. Uno stupido battibecco per i compiti, qualcosa così, che la facesse sentire almeno un po’ importante per lui.

I suoi amici stavano crescendo, era normale che iniziassero ad interessarsi a cose come il sesso. Ma non capiva proprio cosa ci fosse di interessante a passare le giornate a fissare le riviste che il signor Weasley portava a casa, fermandosi ore sulle pagine in cui una qualche modella in costume da bagno o in biancheria intima faceva bella mostra di sè.

Hermione aprì la porta della Tana e la tenne aperta mentre Harry e Ron, carichi di buste, entravano, poi la chiuse.

I tre amici sistemarono in silenzio ciò che avevano comprato negli scaffali della cucina e l’invettiva di Hermione sembrava dimenticata. Infatti, improvvisamente, Harry esclamò –Ron, tuo padre ha portato un’altra rivista... c’è quell’articolo sui Cannoni... andiamo su a vedere?- prendendo una rivista che il signor Weasley aveva lasciato sul tavolo.

-Certo! Non vedo l’ora... di leggere quell’articolo!- i due si precipitarono fuori dalla cucina ed Hermione sbattè con rabbia in uno scaffale l’ultimo pacco di pasta. Quell’idiota...

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