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Autore: Jane The Angel    02/10/2006    9 recensioni
Dopo un litigio, Hermione vuole punire Ron, ma anche farlo interessare a lei, e visto che il ragazzo passa giornate a guardare le fotomodelle gli viene un idea... ma qualcosa potrebbe andare storto!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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...un litigio...

Il caldo di quella fine di luglio iniziava a diventare decisamente soffocante, tanto più che alla Tana c’era un sacco di gente che andava e veniva. Ogni giorno almeno un membro dell’Ordine si fermava a pranzo, e spesso lo stesso valeva per la cena. D’altronde, si sapeva che ben pochi superavano la signora Weasley ai fornelli, inoltre per tutti fermarsi a mangiare circondati dagli abitanti della Tana era una delle poche attrattive che il lavoro e gli impegni per l’Ordine consentivano ai maghi che avevano deciso di appoggiare Silente ed Harry.

Spesso Tonks, quando aveva il giorno libero, si fermava alla Tana per mezza giornata, e in gran parte di quelle occasioni capitava che Lupin si fermasse a mangiare, cosa che iniziava a far venire a Ginny e ad Hermione qualche vago sospetto sul rapporto che legava i due.

Quando Fred e George decidevano di fidarsi a lasciare il negozio in mano al loro assistente Joe, cosa che non accadeva frequentemente quanto la signora Weasley avrebbe desiderato, facevano visita alla famiglia e rallegravano tutti con racconti su clienti stravaganti ed improvvise esplosioni in laboratorio, la maggior parte delle quali provocate dal suddetto assistente.

Anche Fleur e sua madre, che non facevano parte dell’Ordine, erano spesso ospiti della signora Weasley per via dei ferventi preparativi del matrimonio, che si sarebbe tenuto in agosto, verso la fine del mese.

Una sera, Lupin e Kingsley se n’erano andati da una mezz’oretta accompagnando a casa Fred e George e quasi tutti, alla Tana, erano andati a dormire. In cucina erano rimasti solo Harry, Ron ed Hermione.

Hermione, appollaiata su una poltrona, stava leggendo un libro rilegato in pelle di circa quattrocento pagine, decisamente leggerissimo se confrontato ai suoi normali standard. Aveva scelto quel volume perchè, non essendo molto impegnativo, le consentiva a volte alcuni attimi di distrazione, attimi che lei usava per guardare Ron con la coda dell’occhio, fingendo di continuare a leggere.

I due ragazzi invece erano seduti al tavolo, le schiene rivolte verso il muro, piegati su una delle riviste portate dal signor Weasley quel pomeriggio. I due alternavano la lettura di qualche articolo sportivo su chissà quale squadra di Quidditch all’attività, che durava decisamente più tempo, di osservare pubblicità di intimo femminile. A dire il vero, Harry leggeva, mentre Ron si limitava all’osservare le pubblicità, poiché in effetti mentre l’amico leggeva i suoi occhi azzurri casualmente vagavano molto spesso sull’amica seduta davanti a lui. I loro sguardi, tuttavia, non si incrociarono nemmeno una volta.

Ad un certo punto un gufo atterrò sul davanzale e picchiettò leggermente con il becco sulla finestra. Tutti si voltarono e riconobbero il gufo grigio dal portamento regale e gli occhi azzurrissimi. Era il gufo di Viktor Krum.

Hermione si alzò e lo fece entrare. Vedendo che aveva una lettera attaccata alla zampa, la slacciò, diede la buonanotte ai due amici e, dopo aver premiato il gufo con un biscottino, corse in camera sua.

-Sono stanco.- asserì Ron cupamente –Andiamo?- i due amici salirono in camera e si infilarono nei rispettivi letti, ma Ron passò gran parte della notte a fissare il soffitto rigirandosi nel letto.

Hermione invece, appena arrivata nella stanza che divideva con Ginny, accese una candela e, stesa sul letto, si dedicò alla lettera di Viktor.

Cara Hermione, io molto dispiaciuto ma io non può continuare a scrivere te. Io non prova quello che tu prova, quindi è meglio se noi smette di scrivere.

Con affetto, Viktor

Rabbiosamente, Hermione spense la candela. Grandioso. Il suo migliore amico e il ragazzo di cui era innamorata non avevano altro interesse che le ragazze delle riviste, e l’unico con cui riusciva a sfogarsi la liquidava perchè lei non voleva mettersi con lui. Accartocciò la lettera, la gettò nel cestino e tentò invano di addormentarsi.

Il pomeriggio seguente Harry, Ron, Hermione e Ginny rimasero in casa da soli, perchè tutti gli altri erano occupati con l’Ordine. Ron ed Hermione erano entrambi nervosissimi per aver passato la notte svegli, e Harry e Ginny non riuscivano a capire come fosse possibile che in tutta la giornata non fosse ancora scoppiato un litigio.

Verso le sette, dopo aver cenato con ciò che la signora Weasley aveva lasciato per loro, Ginny annunciò che avrebbe fatto una doccia e poi li avrebbe raggiunti. Per evitare situazioni di stallo, Harry ebbe la "brillante" idea di distrarre Hermione con un libro che la sera precedente aveva scovato nella libreria del signor Weasley. Per distrarre Ron, e se stesso, invece, ricorse ad un catalogo di intimo trovato nella vecchia stanza di Fred e George.

-Mamma mia, guarda questa!- esclamò ad un certo punto Harry dopo aver voltato una pagina della rivista.

Hermione non potè trattenersi dallo sbuffare sonoramente, e questo attirò l’attenzione dei due amici.

-Cosa c’è?- domandò Harry.

-Nulla.- rispose Hermione in un tono che lasciava però intendere ben altro.

-Non dire stupidaggini. Non fare la bambina, se c’è qualcosa che non và dillo!- esclamò Ron un po’ scocciato.

-Non fare la bambina?- ripeté Hermione in tono pericolosamente acuto, chiudendo con un botto il libro che teneva sulle ginocchia –Non fare la bambina? Scusa, sto parlando con quello che passa le giornate a guardare stupide modelle rifatte sui giornali?-

-E allora?- domandò Ron mentre le sue orecchie diventavano di un bel rosso acceso –Che problemi hai?-

-Assolutamente nessuno, a parte che incarni il perfetto stereotipo del ragazzo quindicenne in crisi d’astinenza!- rispose Hermione.

-Oh, davvero?- ribattè Ron piccato –Io invece credo che la tua è solo invidia!-

-Certo!- esclamò Hermione sarcastica, il tono di voce sempre più alto –Non sai quanto invidio quelle oche senza cervello!-

-Forse il tuo problema è che ti piacerebbe assomigliare vagamente ad una donna!- replicò Ron d’impulso.

Hermione non ribatté nulla. Su alzò in piedi di scatto, il libro cadde a terra e lei, cercando di nascondere le lacrime che le riempivano gli occhi, corse al piano di sopra.

In cucina calò il silenzio più completo, che durò per quasi un minuto.

-Direi che hai esagerato.- disse Harry alla fine.

-Lo so.- mormorò Ron, lo sguardo fisso sul tavolo, come se il legno fosse la cosa più interessante vista in vita sua.

-E ora?- domandò Harry.

-Ma che ne so...- rispose Ron scivolando in basso come se volesse sprofondare –Insomma... lo sai che non lo penso. In realtà... cioè... hai capito, no?-

-Veramente no.- si accigliò Harry.

-Oh, che cavolo, devo farti lo schemino? Insomma, lei mi... ecco...-

-Ti piace?- lo aiutò Harry spalancando gli occhi sorpreso (ma si può essere così cretini? N.d.A.).

Ron annuì e non disse nulla. Di nuovo i due rimasero qualche secondo in silenzio, poi Harry, con la prima uscita intelligente della sua vita, disse –Allora puoi solo scusarti.-

-Già. Dici che... devo andare ora?- domandò Ron cercando il consiglio dell’amico.

-Magari aspetta domani mattina. Falla sbollire.- suggerì Harry. Non appena detta una cosa intelligente, si torna alla normalità e il cricetino nella testa di Harry smette di girare sulla ruota.

Intanto, di sopra, Hermione spalancò la porta della stanza sua e di Ginny, entrò e se la sbattè alle spalle, facendo prendere un mezzo infarto alla rossa, che si stava asciugando i capelli seduta davanti allo specchio.

-Hermione, che succede?- domandò Ginny mormorando "Finite incantatem" alla bacchetta che, immediatamente, smise di soffiare aria calda.

-R... R... Ron...- balbettò Hermione. Ginny andò a sedersi sul letto su cui l’amica si era tuffata ed Hermione le raccontò tutto.

-Mio fratello sa essere davvero un idiota.- commentò Ginny.

-Perché io no? Continuare a morirgli dietro in questo modo, quando è evidente che non sono affatto il suo tipo...- singhiozzò Hermione.

-Al cuore non si comanda...- la consolò la rossa –Ma non puoi lasciargliela passare così. Devi fargli vedere quello che vali.-

-E come?- domandò la riccia tirando su con il naso.

-Semplice.- rispose Ginny mentre il suo sorriso diventava molto simile a quello che i gemelli avevano quando progettavano qualcosa –Ho giusto quello che fa per te.- la rossa si alzò da letto, prese una pila di riviste dal tavolo e una macchina fotografica incantata.

_________Nota di Herm90

Ecco il secondo chappy! Se c'è qualche errore di rammatica, abbiate pazienza, ho passato quattro ore a studiare biologia e non sono del tutto connessa :) abbiate pazienza!

Allura, grazie mille a tutti quelli che hanno commentato il primo capitolo, ovvero: karmyGranger (eheh... grazie!), Vichan (come da ordini, eccomi qua! ma non abituarti a questi ritmi! XD), topo (come volevasi dimostrare! Ma come hai visto Ron non rientra totalmente nella categoria... più o meno...), Simona (grazie!!!), SiJay (certo, non immaginavo che a qualcuno venisse in mente un titolo dall'introduzione... ma se continuando ti viene qualcosa... XD), pinkstone (XDD cariiiino il titolo XDD peccato che non vada con la storia XD, però se andando avanti si accende la lampadina... idem come per SiJay!), carla91 (continuo presto, non ti preoccupare... ma entro i limiti, ho altre due ficcy da portare avanti XD).

Beh, ora che i ringraziamenti sono conclusi (ma quanto mi diverto a scrivere le note finali? XD) rinnovo la richiesta: se andando avanti a leggere vi viene qualche titoletto in mente, fatemi sapere! Altrimenti pazienza, mi terrò questo...

Kiss a tutti!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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