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Autore: NeverMe    26/02/2012    0 recensioni
Era una spirale senza fine, una prigione questo nostro amore, un solo immenso bacio senza rime, senza virgole, senza pause e nemmeno parole...
ma una spirale non si riavvolge su se stessa.
Una spirale termina e confluisce nel vuoto.
Spirale, falso infinito.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ed io ti ho perso quando ancora non conoscevo le parole per amarti.
Una bici sotto il sole e un fiore che mi cadeva dalle mani quando sulle tue labbra ho iniziato a vedere.
Ma era di più, era di più ogni volta, era più di noi, era troppo per non pesare sulla gioia come un macigno da spostare e non lo spostavamo mai e intorno il mondo faceva silenzio, intorno a noi ciechi e sordi per amore, intorno a noi troppo egoisti.
Egoista io che amavo te, egoista io perchè ero te.
Egoista tu perchè amavi me, egoista tu perchè eri me.
Era una spirale senza fine, una prigione questo nostro amore, un solo immenso bacio senza rime, senza virgole, senza pause e nemmeno parole.
Tu e quell'incertezza negli occhi, io e la mia non paura di perderti. Ti baciavo ad occhi chiusi e quegli occhi non li vedevo se non nei miei sogni ed erano più felici, sembravano più vivi.
Alla fine della spirale ho sperato di poterti guardare un secondo soltanto e ricominciare a baciarti, andare avanti in eterno, ma una spirale non si riavvolge su se stessa.
Una spirale termina e confluisce nel vuoto.
Spirale, falso infinito.
Ci ha traditi, ci ha ingannati e le tue labbra, le mie labbra su versanti opposti all'inizio e alla fine, di spalle senza incontrarsi.
E adesso eccoci, schiena contro schiena, non poter muovere le palpebre, non potersi voltare.
Divisi tra la scelta di rimanere immobili, spalle contro spalle o camminare incontro al mondo.
Non ho ancora scelto.
Sono solo persa in una spirale di pensieri... e in un attimo vorrei dirtelo, vorrei dirti che ho capito che il mondo è una sfera, che volendo potrei camminare sulla superficie, sempre diritto, correndo a perdifiato e scontrarmi col tuo viso.
Ma sento vento alle mie spalle, il calore delle tue si è dissolto, sei andato via.
Io non lo so, non lo so davvero se hai pensato quello che ho pensato anch'io, ma mi siedo e resto ad aspettarti e mentre ti aspetto cercherò le parole giuste per amarti.


Ho cercato di procedere attraverso un gioco di analogie che non fossero troppo artificiose come il fatto che il mio stesso racconto vorrebbe chiudersi in maniera circolare... spero di esserci riuscita...
  
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