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Autore: giuggi_89    26/02/2012    7 recensioni
Una festa di Carnevale come le altre, tante maschere, tante persone. Tra supereroi, fatine e personaggi famosi, una Ballerina di Can-Can e Freddie Mercury si incontrano, si sfidano e si conoscono...
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
- Questa storia fa parte della serie 'Onoriamo le feste con Bella&Edward'
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Ma buona sera/nottea tutti!

Dopo la mia storia di SanValentino, mi è stato chiesto di "onorare" con storie anche altre feste ed eccomi qua con una cosina veloce veloce per Carnevale.

Non festeggio nemmeno Carnevale però non mi sono fatta scappare l'occasione di scrivere ancora!

Freddie Mercury e una Ballerina di Can-Can sono i nostri protagonisti,  è una storia veloce,  ma mi sono divertita a scriverla, certo si potrebbe continuare, magari ci penso:)

Ditemi qualcosa, qualunque! Ho addirittura creato la Serie "Onoriamo le feste con Bella&Edward" XDXD
Ah, ringrazio come al solito PaperaCullen mia socia che ha letto in anteprima questa cosa qui; andate a spulciare la sua storia, merita un sacco, la trovate qui!

Grazie in anticipo.
Giuggi_89

Freddie Mercury e la Ballerina di Can-Can

“Ma forza, Alice, non puoi restare a casa! È carnevale, dai ci divertiamo!”

Isabella Marie Swan che afferma questa cosa suona strano.

Molto strano; ma non sono ubriaca, o almeno non lo sono ancora, cerco solo di essere il più convincente possibile per far uscire di casa la mia amica Alice, caduta in non so quale strano mondo parallelo a causa della rottura con il suo fidanzato Jasper.

Che poi rottura non è, una volta ogni sei mesi, decidono di movimentare così la loro storia d’amore, si lasciano, piangono, stanno male e poi si riprendono, così per non stare sempre felici e tranquilli; e ormai io ci sono abituata, so come trattare Alice in casi come questi.

Questa volta sembra però più tosta del solito, Alice non cede, non vuole uscire e non le interessa nemmeno andare a quella festa in maschera alla quale ci ha invitato Rosalie, la mia datrice di lavoro, la famosa attrice Rosalie Hale.

Quando avevo detto ad Alice dell’invito in casa dell’attrice, con tutti gli altri ospiti famosi, c’è mancato poco che non svenisse, e ora non vuole più andare, non ce la cosa mi dispiaccia troppo, solo non voglio farla stare a casa a continuare a piangere sulla sua vita sentimentale travagliata.

“Dai, Alice, vai a prendere il tuo vestito e andiamo! Te l’ho detto che ci sarà il fidanzato di Rosalie, l’attore Emmett Cullen? Il tuo attore preferito, quello dei vampiri dai!” cerco di smuoverla.

Alice scrolla la testa e si volta dall’altra parte del letto, siamo in camera mia, sul mio letto in casa mia a Los Angeles. Mi sono trasferita un anno fa e ho trovato lavoro e Alice nell’appartamento al piano di sotto, e sono stata davvero fortunata. Nonostante un anno non sia così un lungo periodo di tempo, io e Alice siamo riuscite ad instaurare un legame forte e la piccola moretta di nome Alice è praticamente sempre da me.

Tutto merito e colpa della mia vita da single incallita, ma con il lavoro non ho tempo per altro.

Fare la segretaria a tempo pieno di una star di Hollywood è massacrante, Rosalie non conosce orari, mi chiama in ogni ora, e pretende da me anche le cose più inutili, ma la paga è buona e non ho intenzione di perdere questo lavoro, in più mi porta con sé agli eventi mondani, alle serate, alle sue premiere e sinceramente la fatica e lo stress spariscono in pochi secondi.

“Alice, non fare così, ora scendo prendo il tuo vestito e andiamo” cerco di fare l’autoritaria.

Sto cercando le chiavi nella borsa quando il cadavere della mia amica mi appare in visione.

“Ali, sei proprio brutta, qui necessitiamo di un restauro al tuo bel viso!” sorrido mentre lei, delicata come al solito, alza il dito medio, mi sfila le chiavi dalle mani e senza dire altro scende nel suo appartamento.

Bene, tutto nella norma.

Torno in camera e cerco il mio vestito, ovviamente ho dovuto subire il controllo di Rosalie, le sue feste devono essere perfette, non possono esserci maschere doppie e tanto meno costumi che lei non approva.

E nessuno può immaginare quanto abbia lottato per conquistare un costume da carnevale che mi vesta, per Rosalie più è nudo, meglio è, si ovvio, se avessi il suo fisico potrei farlo anche io, ma osservandomi allo specchio trovo che il mio vestito da ballerina di Can-Can è fin troppo corto.

Appendo la gonna all’armadio e sento Alice tornare in casa con il rumore del suo sacchetto porta costume. Lei ha optato per Trilli la fatina di Peter Pan e il fisico c’è tutto:magra e piccolina e con la parrucca bionda è semplicemente perfetta! 
"Ecco, così sei contenta" dice con finto fastidio, la conosco bene, comincia a prepararsi e in pochi minuti è pronta mentre io sto ancora litigando con la giarrettiera delle calze che continua a scendere. 
"Ali, ma dici che devo metterle per forza?" Chiedo ad Alice che sorride e annuisce, finalmente un sorriso! 
Mezzora dopo siamo pronte, e siamo fantastiche. Alice con l'abitino verde, ballerine e capelli biondi sta d'incanto e io mi sento beh, mi sento una ballerina del Moulin Rouge. La gonna, gonfia di tulle, è stata agganciata per un lato alla vita e la parigina con giarrettiera spunta dallo spacco. Sopra ho un corpetto rosso come il cordoncino che ho al collo, il rossetto e la piuma che contorna il mio chignon. Più mi guardo allo specchio, però, e più mi chiedo perché non ho seguito la Disney come Alice optando per Pumba,sarei stata molto più nel “ruolo”. Controllo di aver lasciato in ordine, chiudo la porta e seguo Alice giù dalle scale, Trilli sta letteralmente svolazzando,per fortuna che non ne aveva voglia.
Il taxi che ho precedentemente chiamato è già in strada ad aspettarci, saliamo e ci dirigiamo verso Beverly Hills. 
"Bella, sei troppo ‘tutto’ stasera!" Alice, ripresasi già del tutto sta urlando tra gli apprezzamenti anche del tassista per i nostri look, che figure pessime. 
Arrivate a destinazione, pago e fermo lo svolazzare di Trilli prima di suonare al cancelli della grande villa. 
"Fatina, manca ancora una cosina! C'è l'obbligo di indossare la maschera!"

Dalla borsa ne estraggo due, una piccola e verde per Alice, l'altra più grande e rossa per me. 
"Bella, puoi farmi un favore?" ho quasi paura ad accettare alla richiesta di Alice.
"Puoi farmi una foto? Sai prima Jasper mi ha scritto, voglio fargli vedere come sono vestita." Ecco, stanno già per fare pace, le do ancora due ore poi scapperà da lui. Alice, incorreggibile; esaudisco il suo desiderio e suono il campanello. 
Rosalie mi ha detto che non devo fare nomi, solo dire da cosa siamo mascherate, e al citofono rispondo allora La Fatina Trilli e la Ballerina di Can-Can, la porta del cancello si apre e anche questa serata sta per iniziare.

Il viale di casa è illuminato quasi a giorno e ci invita a avvicinarsi sempre più all'edificio. Il portone è aperto e si sente della musica e del chiacchiericcio.
Con Alice entriamo e ci guardiamo intorno, tantissime persone in maschera, c'è Spiderman,c'è Batman,una coniglietta, Cat woman, Pocahontas e la una donna del rinascimento, la cura degli abiti é straordinaria e ho il presentimento che alcuni siano stati presi in prestito dai costumi di scena degli studi cinematografici.
Finalmente noto Marilyn Monroe in compagnia di Tutankhamon e di un Freddie Mercury. Sono Rosalie, il fidanzato Emmett e un ragazzo che non conosco.
"Ma ciao Can-Can girl e fatina" Rosalie ci saluta e mi chiede se la festa è di mio gradimento come se non l'avessi aiutata io ad organizzare tutto:la lista degli invitati,dei costumi,del cibo. E ora che ci penso Freddie non era nella lista.
Meglio,per una volta avrà fatto un lavoro da sola.

Alice deve aver perso l’uso della parola, nonostante la maschera la visione di Emmett , il suo attore preferito, la sta sconvolgendo e la capisco, è un gran bel ragazzo e ottimo attore.

“Ali, andiamo a fare un giro?” La scrollo dal suo coma volontario.

“Io, ehm, si andiamo Bella” risponde non molto convinta.

“Ragazze! Niente nomi, ricordatevelo.” Rosalie ci riprende e ci augura una buona serata, dicendomi però di tenermi a disposizione perchè potrebbe avere bisogno di me più tardi, e sai che novità.  Annuisco e con Trilli ci buttiamo sui tavoli del buffet.

Tra sushi e finger food riempio il mio piattino e, persa Alice già al telefono, mi dirigo ad un tavolo, mi accomodo e inizio a mangiare guardandomi in giro.

“Lo sai che le ballerine non mangiano così tanto?” una voce sovrasta la musica alla mie spalle.

Mi volto e Freddie Mercury è di nuovo davanti a me.

Lo osservo e mi ritrovo a ridere, il parrucchino che indossa si sta spostando e lascia intravedere un ciuffo di capelli ramati. Gli occhi verdi che spuntano dalla maschera sono penetranti e mi tolgono il respiro, e nonostante i baffetti finti, capisco di aver davanti un gran bel ragazzo fasciato però, in una tutina che imbarazzante è dire poco. Pieno stile Mercury. 
"Dove hai lasciato il microfono, Freddie?"

Sorride e si siede al mio tavolo.

“Forse l’ho lasciato nel tuo camerino a Parigi” sorride ancora.

“Ne dubito, nel mo camerino non accedono i cantanti rock.” Stiamo conversando sul nulla, ma è divertente ed eccitante.

La sua voce calda e profonda è piacevole, chissà chi è, ma da regola di Rosalie, niente nomi e niente domande.

“Allora Ballerina, se vado dal Dj e scelgo una canzone giusta, me lo dedichi un ballo?” Cosa fa, mi sfida?

“Se tu dedichi a me uno dei tuoi straordinari successi!” stringe le labbra e ondula la testa facendomi capire che ci sta pensando.

“Eh sia, prima io mia cara, però sappi che il tuo balletto dovrà essere degno del Moulin Rouge!”

Si alza e si allontana.
Oh cazzo.

Cosa ho combinato? Io non so ballare, tanto meno non so ballare il Can-Can! Cosa fanno quelle ballerine? Sculettano e io non ho il fisico per farlo, fanno spaccate, e potrei spaccarmi del tutto io, si levano le gonne, e non mi sembra il caso.

Ma perché non posso starmene mai e devo sempre infilarmi nei casini?

L’unica possibilità ora è scappare, ho già adocchiato una porta, esco e non c’è problema, no due problemi invece si presentano, Alice e Rosalie.

Niente, scappare non si può, posso nascondermi in bagno? No, direi di no.

Bella sei un’idiota.

La musica si interrompe e la pista da ballo di svuota, un sottofondo conosciuto raggiunge le mie orecchie e illuminato da un occhio di bue sul palco, è pronto ad esibirsi Freddie Mercury.

Lo sta facendo davvero.

“Salve, scusate l’interruzione, ma la mia voglia di esibirsi non si placa e beh, Ballerina, questa è per te” e mi indica.

Lo odio. Tutti gli ospiti si voltano verso di me e scorgo Alice, ridere piegata.

Grazie Alice, ricordami di non portarti mai più con me.

Freddy inizia a cantare “Another One Bites The Dust” e si muove veramente bene, fa morire dal ridere; il pubblico sembra gradire questa performance, e sebbene non abbia il timbro del vero Freddie riesce a calcare il palcoscenico magistralmente, sarà un amico attore. Ho fatto un bel casino.

“Ma complimenti Ballerina!” Rosalie si avvicina e mi sorride.

“Lui è un pazzo, Rosalie devi aiutarmi,  quando ha finito vuole che salga io a ballare” incrocio le mani come in preghiera alla mia capa.

“Oh si! Sarà divertentissimo, forza Bella” no, ma per fortuna che ti ho chiesto aiuto.

“Rose, io, dai ti prego! Voi siete attori, io no! Mi vergogno!” cerco di farle pena.

“Ballerina, guarda che Freddie non è un attore! Fammi divertire Bella”sorride e si allontana.

E Freddie continua a cantare, e io inizio a sudare.

L’ultimo acuto e sono in un bagno di sudore.

L’applauso del pubblico, i suoi inchini e penso che tra pochi minuti sprofonderò.

Ma perché non riesco mai a stare zitta!

“Grazie a tutti! Bene Ballerina, tocca a te” e mi indica ancora.

No, dai non si può, non posso proprio!

“Ballerina, abbiamo fatto un patto, forza amici, portatela qui!” e una piccola folla si avvicina, alzo le mani al cielo e mi muovo da sola; arrivo in prossimità del palco e Freddie mi aiuta a salire.

La sua mano stretta alla mia mi trapassa come una lama, il suo sorriso, nonostante sia celato dal trasvesimento è cos’ rassicurante che all’improvviso salire sul palco non è più un problema.

“Forza, stupiscimi” sussurra al mio orecchio.

Mi spinge al centro del palcoscenico e la musica inizia.

Ok, niente panico. Bella non c’è nessun problema, Bella stai calma.

Sono sola su un palco davanti ad una cinquantina di persone che battono le mani a tempo di musica e aspettano che inizi a ballare.

Voglio scendere da qui.

Mi guardo intorno e vedo Alice, vicino a Rosalie farmi cenno di tirare su la gonna, mi volto e vedo Freddie, sorride e incitarmi con la testa; ok, Bella, ora non si può scappare.

Mi piego e allungo le mani sulla gonna, la alzo a livello della coscia e inizio a saltellare a ritmo, alzo prima una gamba poi l’altra, e sentendo gli urletti e gli applausi della platea, cerco di ripensare al film Moulin Rouge e mi lancio in saltelli e ancheggiamenti che non pensavo nemmeno di poter fare!  Rido e ballo, mi diverto, fino a che la musica finisce e tra gli applausi e qualche simpaticone che urla bis, scendo dal palco.

“Ballerina, sei stata fantastica!”

Il coretto è di Trilli e Marilyn, mi guardo in giro e di Freddie neanche l’ombra.

“Dove è Freddie Mercury?” chiedo alle ragazze, guardandomi in giro.

“Questa Can-Can girl non ce la racconta giusta, fatina! “ Rosalie sghignazza in direzione di Alice “ era li a guardarti fino a un secondo fa, forse è andato in bagno a pulirsi dalla bava!”

“Rosalie, ma per piacere!” dico con finto disgusto.

“Marilyn, Ballerina, sono Marilyn” si certo, questi attori.

Alzo il braccio e mi allontano a cercare il cantante, quando una mano stringe il mio polso e mi trascina in una stanza buia.

“Sei stata eccezionale Isabella” sento una mano, quella di Freddie accarezzare il mio braccio nudo e i brividi si presentano senza essere richiesti.

“Oh beh, grazie” L’unica cosa assolutamente senza senso che riesco a dire.

La sua mano lascia il mio braccio e lo sento tornare verso la porta, accende la luce e lo ritrovo senza mascherina, si avvicina e sfila anche la mia.

“Così è decisamente meglio” dice sorridendomi.

“Si, ma tu sei in vantaggio, io ancora non so il tuo nome”

“Sono Edward; piacere Isabella” e si avvicina, mi stringe tra le sue braccia e lo lascio fare.

È tutto molto strano, non lo conosco, non so chi sia, ma c’è qualcosa in lui che me lo fa desiderare.

“Finalmente ti conosco, non sai quanto abbia sentito parlare di te da mio fratello e mia cognata” continua a stringerti e il suo naso corre sul mio collo.

Mi sento morire, ma non voglio muovermi da qui.

“Sei ancora più bella e fantastica di quanto ti immaginassi”mi sussurra all’orecchio, e non riesco a parlare.

“Puoi dire qualcosa, non ti mangio” si stacca dalla presa e mi accompagna su in divanetto nella stanza

“Edward, è un piacere anche per me, spero abbiano parlato bene, e chiamami Bella” dico sorridendo.

“Anche troppo, non sai da quanto volevo conoscerti” e mi accarezza il braccio.

Ogni suo tocco è così strano, unico.

“E se tornassimo di la, parliamo, balliamo e ci conosciamo? Mi hai fulminato, Bella, voglio conoscerti”. Le sue parole così sincere arrivano al mio cervello e non posso fare altro che annuire e lasciare che la sua mano si stringa alla mia.

I nostri occhi, sono uno dentro gli altri, e il suo sorriso è così bello da farmi tremare, ho voglia dia baciarlo, ho voglia di sentire le sue labbra sulle mie. Devo distrarmi.

“Non assomigli per niente a Emmett” le mie solite uscite.

“E tu sei davvero troppo belle per resistere dal baciarti.”

Le sue labbra si avventano sulle mie e lo assecondo; è la prima volta che bacio un quasi sconosciuto, ma è l’esperienza più forte della mia vita.

Le sue mani scorrono sulle mie braccia, accarezzano le spalle, il mio viso, le lingue entrano in contatto e danzano tra di loro.

A malincuore ci stacchiamo e invece che tornare alla festa iniziamo a parlare.

Mi racconta di lui, della sua famiglia e delle chiacchierate su di me con Emmett, mi racconta del suo desiderio di conoscermi e della sua felicità nell’avermi vista questa sera, nonostante la maschera e il divieto di dirsi i nomi e le identità ha capito subito che la Ballerina ero io.

E non posso esserne più felice.

Mi chiede del mio lavoro, e dopo un’ora, meglio tardi che mai, mi chiede se sono impegnata con qualcuno, beh tempismo perfetto Freddie, lo rassicuro sul fatto di essere single, ma non riesco a togliere dalla testa che sappia già tutto, che abbia fatto un terzo grado a suo fratello e alla mia datrice di lavoro.

Rosalie sapeva tutto e ha fatto finta di niente, vorrei essere arrabbiata con lei, ma sono solo felice.

Parliamo e ci baciamo, tutto è perfetto.

Sono uscita per rallegrare il cuore distrutto di Alice e ora mi ritrovo a cercare di placare il mio troppo agitato.

“Torniamo alla festa?” Penso ad Alice, e al fatto che l’ho lasciata da sola per non so quanto tempo.

“Si, ma voglio ancora parlare con te, non mi scappi ballerina”.

Edward, mi bacia ancora, stringe la mia mano e prima di aprire la porta mi aiuta ad indossare ancora le maschere e torniamo ad essere la Ballerina di Can-Can e Freddie Mercury per concludere questa notte di carnevale, ma da domani saremo Bella e Edward, e spero non solo per un’altra notte.

 

 

 

E il vostro costume delle feste?

Io  i due anni che mi sono travestita sono stata una ballerina di can-can anche io e il mio fidanzat Super Mario, mentre l'anno dopo Sailor Moon! XD

Fatemi sapere se vi piace :)


   
 
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