Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Congliocchipienidite    26/02/2012    0 recensioni
Due ragazze italiane, da poco trasferite a Londra, con un sogno nel cassetto.
Un incontro cambierà totalmente le loro vite.
Dal terzo capitolo:
"Ciao ragazze.." Sbiascicò Harry, poggiandosi al muro.
Le due poggiarono il cuscino e la borsa per terra ed uscirono dalla stanza, cercando di sorreggerli.
Fra cercava di tenere in piedi Harry, mentre Erika pensava a Niall.
"Dove avete le chiavi?" Chiese la ragazza, rivolgendo gli occhi color nocciola verso quelli del cantante, dove sembrava ci fosse dipinto il mare.
"Nel letto.." Sorrise Niall, poggiato al muro che continuava ad accarezzare il viso della ragazza, la quale a quella risposta corrugò la fronte, lanciando un'occhiata all'amica.
"Prova a vedere in tasca.." Le consigliò Francesca, sorreggendo Harry.
La ragazza frugò nelle tasche del biondo e le trovò.
"Mh.. non ho voglia di farlo.." Aggrottò la fronte il ragazzo.
"Fare cosa?!?" Esclamò Erika, sgranando gli occhi.
Buona lettura! F&E.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                                             

                                                             Capitolo due                                             




"Fra, due starbucks con panna.." Disse Erika, preparando su un piattino due cornetti.
"Arrivano subito, bella romanaccia mia.." Sorrise Fra, "Anna, questi al tavolo 5 sono pronti", aggiunse, riferendosi alla cameriera.
"Subito!" La ragazza, biondina, sulla trentina afferrò i due starbucks ed i cornetti che avevamo poggiato sul bancone con destrezza.
"Pff.. oggi ci annoieremo a morte, non c'è nessuno!" Sbuffò la romana, poggiandosi al bancone.
"Beh, tanto meglio per noi! Poca gente equivale a poco lavoro.." Sorrise Francesca, con un sorriso a trentadue denti.
"Pigra!" Esclamò l’amica, "Ehi, ecco due clienti per la tua felicit..." Si bloccò di colpo Erika.
 
"Cos.. Ehi, questi sono quelli nuovi.. Ma come mai sono sempre così incappucciati?" Sussurrò Fra, guardando i due ragazzi di sottecchi.
"Mh.. non so, avranno qualche malattia della pelle, boh.."
L'amica inarcò le sopracciglia, "Malattia della pelle?" Esclamò ridacchiando.
"E smettila, può darsi.." ribattè di nuovo, autoconvincendosi della cavolata che aveva detto prima, "Ditemi tutto..", aggiunse rivolgendosi ai due ragazzi.
Francesca notò subito che i due ragazzi erano come… spaventati. Ma da cosa poi?
Continuavano a guardarsi intorno.
“Noi vorremmo due starbucks, grazie..” dissero a bassa voce, da non capire nulla di quello che avessero appena detto.
“Cosa?Urla un po’ di più” 
“DUE STARBUCKS!” Si infastidì il ragazzo con la felpa blu, sistemandosi gli occhiali da sole.
“Calma!” disse con tono nervoso Erika, voltandosi verso l’amica, cominciando a lanciare degli sguardi strani.
“Sono proprio strambi” sussurrò Francesca , squadrandoli dalla testa ai piedi. 
“Siete lente, belle mie” Parlò di nuovo ‘ felpa blu ‘.
“Senti ragazzo incappucciato, se non ti sta bene la nostra lentezza la porta è quella lì, cercatevi un altro bar..” Erika diventò furiosa dalla rabbia, gli si leggeva in viso.
“Non ci sono ragazze come voi,però..” 
Francesca si sentì osservata, alzò lo sguardo e notò che quel ragazzo la fissava, dire che si sentisse in imbarazzo era dire poco.
“Tenete..” disse Fra poggiando ciò che avevano ordinato sul bancone, cercando il più possibile di non guardarli.
L’amica gli diede una gomitata, così da fargli capire che doveva essere indifferente.
“Grazie baby.” Risponde l’altro, accennando un sorriso.
“A voi..” Dissero insieme le due ragazze, non vedendo l’ora che uscissero dal bar.
I due ragazzi però, sembrava non volessero andarsene. 
I ragazzi, intenti a sorseggiare il loro caffè, fissarono costantemente le due ragazze, scambiandosi qualche parola e ridendo: il tutto a bassa voce.
Fortunatamente arrivarono due signori e le due amiche si distrassero, prendendo le ordinazioni.
Improvvisamente al ragazzo dalla felpa blu squillò il cellulare.
‘Pronto.. Pub.. Vicino.. Starbucks.. Stasera.. Ciao..' furono le parole che le due ragazze, in piedi senza far niente per la poca clientela, riuscirono a capire.
Subito dopo si alzarono ed il ragazzo dalla felpa verde, dopo aver pagato, uscì seguito dall'amico.
"Io già li odio.." Borbottò Erika.
"Beh, dai, ma neanche li conosciamo.."
"Fra, devo rimproverarti!"
"Cosa?!"
"Al minimo complimento che ti ha fatto quella sottospecie di deficiente, ti sei sciolta!"
"Non sono acida come te, problemi?"
"Beh, non lo direi.." Disse Erika, finendo di preparare il suo Starbucks, che accidentalmente, finì sulle scarpe dell'amica.
"Erika.."
"Ops.. Scusa.." Si morse il labbro l'amica,dispiaciuta.
"Credo che debba ucciderti, ma.. voglio sapere qualcosa di più su quei due.. andiamo al Pub!" Esclamò, come se le scarpe non si fossero minimamente sporcate.
"Non esiste, io quei due non voglio neanche vederli.."
"Dai, lo so che sei curiosa anche tu.."
"Ok, forse in parte è vero.."
"E poi devi farti perdonare, giusto?"
"Giusto.. ma non lo farò mai"
 
Le ore passarono velocemente.
“A domani ragazzi!” Salutarono i colleghi e  uscirono dal bar.
“Dove si và?” Chiese Francesca, stiracchiandosi un pò. Era davvero distrutta, però cercava di rimanere in piedi.
“Penso che dovremo tornare al college..” Sbadigliò, Erika.
Fecero la solita strada, osservando le vetrine dei negozi anche se erano chiusi.
La scuola e il lavoro le distruggevano totalmente, però in qualche modo dovevano pur mantenersi.  I genitori non li vedevano da un bel po’, solo piccole telefonate.
Non potevano chiedergli soldi, avevano già fatto tanto per loro.
“Ma cos’è questo rumore assordante?” Domandò Eri, tappandosi le orecchie.
“Dovrebbe essere il pub qui vicino..” rispose Fra, osservando la fila chilometrica fuori dal locale. “Tutti che vengono qui? Wow.” 
“Oh..” disse con tono quasi scioccato Erika, tenendo stretto il braccio dell’amica.
“Oh? Che hai visto?”
“Ma quei due non sono…i nostri nuovi compagni?”
“Cavolo, hai ragione” Disse sbalordita Francesca, cercando di vedere meglio.
 “Sono sempre incappucciati, dannazione!”
“SEGUIAMOLI!” 
“Cosa?” Fra non ebbe il tempo di parlare che l’amica l’afferrò per il polso. “Nascondiamoci qui”
“Dietro ad una macchina?” Domandò Fra,roteando gli occhi.
“Dobbiamo entrare anche noi. Sono curiosa di capire chi sono questi due!”
“Entrare? E come? C’è la Security, guarda che bestione che è! Ci appiccica al muro in una frazione di secondo.”
“Fra , ti pare che possa farci qualcosa? Ti fidi di me?”
“Sì ma.. non eri tu quella che non voleva sapere niente su di loro?”
“Sh!” 
Erika trascinò l’amica con lei, sfoggiando un sorriso simile a quelli delle pubblicità, alla security.
“Sì?” Chiese l’uomo, abbastanza nervoso.
“Vorremo entrare..” Continuò Erika con un sorriso smagliante. 
“Non potete..”Disse con un tono deciso, spingendoci.
“Erika , te lo avevo detto..” Disse rassegnata Francesca, mettendosi una mano sulla fronte.
“Scusi , perché non possiamo?” disse tutto ad un fiato, per poi aggiungere.. ”I ragazzi di prima sono entrati!”
L’uomo scoppiò a ridere.
“Meglio che andiate, ragazzine”
Erika strinse i pugni, “Ragazzina ci chiami tua sorella!”, sussurrò.
“Ho un idea!” Esclamò l’altra ragazza, portandola via da lì.
"No, non esiste! Quell'armadio lì davanti li ha fatti entrare, perchè noi no? Abbiamo stampato in faccia che siamo sedicenni?" Cominciò a parlare senza fermarsi e poi aggiunse, "No, ti prego, dal retro no..", sbuffò roteando gli occhi.
"Dai, tanto cosa cambia?" Chiese Fra, aprendo la porta.
"Cambia che.."
"Abbassa la voce!" La interruppe prontamente.
"Okay, scusa!"
Cominciarono a salire le scale e, quasi non rendendosene conto, si ritrovarono sul palco e sentirono la voce del DJ dire "Ed ecco un nuovo gruppo di cantanti.."
Le luci furono subito su di loro, quasi gli fecero perdere l'equilibrio, accecandole.
"Ehm..." Fra, cominciò a grattarsi la testa.
"Ti avevo detto che non era una buona idea..."
Improvvisamente la ragazza dagli occhi verdi s'irrigidì, senza proferire parola. Guardava un punto fisso nella platea.
"Ehi, ma che succ..." Anche l’altra s'immobilizzò, "Oh mio Dio", aggiunse insieme all'amica.

Le due, soprattutto Francesca, rimasero senza parole. Avevano davanti a loro Harry e Niall. Ed ecco svelato il mistero: erano loro i ragazzi misteriosi.


°°°°°°°

Rieccoci qui!°-°
Abbiamo 3 capitoli pronti pronti,ma il terzo penso che lo pubblicheremo domani :O
Comunque, speriamo davvero che vi piacciaç_ç 
Un abbraccio , F&E.


 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Congliocchipienidite