Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Congliocchipienidite    26/02/2012    1 recensioni
Due ragazze italiane, da poco trasferite a Londra, con un sogno nel cassetto.
Un incontro cambierà totalmente le loro vite.
Dal terzo capitolo:
"Ciao ragazze.." Sbiascicò Harry, poggiandosi al muro.
Le due poggiarono il cuscino e la borsa per terra ed uscirono dalla stanza, cercando di sorreggerli.
Fra cercava di tenere in piedi Harry, mentre Erika pensava a Niall.
"Dove avete le chiavi?" Chiese la ragazza, rivolgendo gli occhi color nocciola verso quelli del cantante, dove sembrava ci fosse dipinto il mare.
"Nel letto.." Sorrise Niall, poggiato al muro che continuava ad accarezzare il viso della ragazza, la quale a quella risposta corrugò la fronte, lanciando un'occhiata all'amica.
"Prova a vedere in tasca.." Le consigliò Francesca, sorreggendo Harry.
La ragazza frugò nelle tasche del biondo e le trovò.
"Mh.. non ho voglia di farlo.." Aggrottò la fronte il ragazzo.
"Fare cosa?!?" Esclamò Erika, sgranando gli occhi.
Buona lettura! F&E.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

                                                                                 
                                                                                                                                                   
                                   

                                                                     Capitolo uno                                                             

 

'You're insecure, don't know what for, you're turning heads when you walk through the door..'
"Mh.." Farfugliò Francesca, muovendosi nel letto.

'Don't need make up to cover up, bein’ the way that you are is enough..'
"Erika..." Continuò la ragazza, ancora assonnata, infilando la testa sotto il cuscino.
 
Le bellissime chiome folte delle due ragazze risaltavano decisamente sulle lenzuola.
Le due ragazze erano diverse, ma simili.
In questo momento starete pensando: 'IMPOSSIBILE!', ma era così.
Erika aveva i capelli castani con dei riflessi ramati, l'estate le diventavano quasi biondi, carnagione normale quasi olivastra, occhi marroni con delle piccole sfumature più chiare. Fisico? Normale, di certo non si deprimeva se non portava una 40.
Francesca, invece, aveva i capelli leggermente più corti dell'amica ed anche leggermente più scuri, carnagione chiara, occhi marroni, con delle sfumature verdi. Gli occhi di questa ragazza? Decisamente invidiati da tutti! Dipendeva dal suo umore, a volte s'intravedeva anche qualche sfumatura di grigio.
Avevano tutte e due dei lineamenti molto morbidi: nasino piccolo, occhi grandi (ovviamente non a palla) e bocca a cuore; Erika leggermente più grande.
Caratterialmente diverse, ma per il modo di porsi, i ragionamenti erano uguali la maggior parte delle volte.
Erika, una ragazza cinica, per niente sognatrice se non fosse stato per il suo idolo che le rispose su Twitter per ben due volte: Kat Graham. Quasi tutti s'illusero che da quel giorno sarebbe diventata una sognatrice, ma.. tutte teorie sbagliate!
Sa essere acida, scontrosa e perfino stronza con le persone che a lei non piacciono, ma se tiene davvero ad una persona può dare anche l'anima.
Odia farsi vedere fragile, per quello, come l'amica, indossa anche un sorriso falso. E' ironica, sarebbe capace di farti ridere anche una giornata intera con le sue smorfie che fa quando si arrabbia o con le sue battutine o frecciatine, a secondo delle persone.
Francesca, invece, una persona dolce, tenera, sensibile, a volte troppo buona come pensa Erika, ma una forza della natura.
Due ragazze così, insieme? Un vero danno.
Già, sono due combinaguai, involontariamente devono fare sempre qualcosa per complicarsi la vita, a causa della loro voglia di vivere! Da due mesi si erano trasferite a Londra per seguire corsi d’inglese.
Abitano in una stanza nel college e, nel tempo libero, durante il pomeriggio, lavorano nello Starbucks.
 
'Baby you light up my world like nobody else
The way that you flip your hair gets me overwhelmed'
Francesca, improvvisamente, sentendo la canzone altissima provenire dal cellulare urlò "Erikaaa!", spingendo la ragazza.
"One direction!" Urlò, alzandosi di scatto e cadendo dal letto.
Francesca la guardò, strofinandosi gli occhi ancora appiccicati dal sonno, con il trucco che gli colava sul viso. Cercò di mettere a fuoco e, quando riuscì a realizzare che l’amica era caduta a terra, cercò di trattenere la risata. Era abbastanza difficile contenersi davanti ad una scena così.
“Ahio” si lamentò Erika, massaggiandosi la schiena sul punto dove sentiva dolore.
“Cosa ti ridi!” Quasi urlò facendo la finta offesa, come suo solito.
“Non sto ridendo” Rispose Francesca mordendosi il labbro, osservando il pavimento.
“But you when smile at the ground it aint hard to tell..”

Il cellulare continuo a suonare e, le due amiche si fiondarono per spegnerlo.
“Pensavi di uccidermi Fra?” Inarcò il sopracciglio la ragazza dagli occhi marroni, mentre disattivava la sveglia.
“Sono le 8.30” Sbuffò Erika.
“Le 8.30?” Ripetè Francesca, sgranando i suoi occhi grandi. “Noi abbiamo lezione alle 9.15 e…”
“E..?” Continuò l’amica non capendo.
“Dobbiamo fare colazione, Ery!” Urlò disperata, pensando a cosa potesse mettersi quella mattina.
Era primavera, le giornate erano calde ma.. c’era sempre quel vento fastidioso che ti scompigliava i capelli.
“Come mi hai chiamato? Ery? Ma che nome è!” Disse con tono acido, ridacchiando un po’
“Oh, non cominciare. Da oggi in poi ti chiamerò così.“
“Contaci Francyna.”
“Come scusa?”
“FRANCYNA!” Fece una linguaccia Erika divertita.
Le due risero, come sempre.
Francesca l’aiutò ad alzarsi da terra per poi, aprire l’armadio e cercare qualcosa di comodo da indossare.
“Hm, indosserò questo..” Disse Ery,prendendo una maglia semplice con dei Jeans, niente di troppo elaborato.
“Ed io…..” Fra mise sottosopra l’armadio quando trovò quello che cercava. ”QUESTO!” Esclamò entusiasta, tirando fuori una camicetta con dei jeans non troppo stretti: lei odiava valorizzare troppo il suo fisico magro.
“Molto sexy!” Rise Erika che si abbottonò i jeans, era una vera scheggia nel vestirsi.
“Chissà magari incontriamo Ian Somerhalder per le strade di Londra” Fantasticò occhi verdi, immaginandosi tutta la scena.
“O meglio, Niall!”
“Harry!” esclamò di nuovo, immaginando anche questa volta una scena romantica da film.
“Basta sognare! Non accadrà mai.”
“Sempre la solita pessimista..”
“Dico solo che sono cose che non si avvereranno mai. Dovrai sopportarmi con il mio lato CINICO, mia cara Francesca!”
“Mi sono abituata ormai.”
“Che amica che ho!” disse con un faccino tenero che faceva intenerire Fra.
“Dove la trovi una come me? DOVE?”
“Da nessuna parte!” Stampò un bacio sulla guancia all’amica, prendendo la borsa poggiata sulla sedia accanto a letto.
“Sei pronta, amica sognatrice?”
“Mi sistemo il trucco e sono pronta..”
“Sbrigati che è tardi!”
“Conta fino a 5 e sono da te”
Erika prese il cellulare e si mise a guardare le foto che aveva scaricato l’altra sera. Aveva come sfondo un collage di Ian e Niall, due ragazzi splendidi per lei.
“Perché non vi incontrerò mai?” Sospirò osservando la foto con un velo di tristezza. ‘Ora mi metto a parlare anche con una foto? Erika stai messa male..’, pensò la ragazza.
“Eccomi” disse con il fiatone Fra, sembrava  avesse scalato una montagna.
Scesero al piano di sotto e si avviarono verso lo Starbucks, per fare una ricca colazione.
Nel college vi era un bar, ma… loro lo odiavano profondamente.L’ultima volta che avevano preso un cornetto e un caffè, si sentirono male. Da quel giorno, non ci andarono più.
“Solo noi facciamo colazione qui” Disse Occhi marroni posando la borsa sul tavolino .
“Esagerata!”
“Cosa prendiamo?”
“Uno starbucks e… quelle crostatine al cioccolato che amo..” Disse fra iniziando a sbavare.
“La solita golosa!”
“Non è vero! Amo solamente il cibo..”
La cameriera che conoscevano, si avvicinò e prese l’ordinazione dopodiché, le due amiche iniziarono a parlare del più e del meno, gustandosi la loro colazione.


"Sono le 9.10 Fra!" Esclamò  Erika, afferrando la borsa, lo starbucks e il braccio dell'amica.
"Mi fai male, vai piano!" urlò l'amica, "Ci vediamo oggi Isa!", aggiunse salutando la titolare.
Le due lavoravano in quel locale da due mesi, per imparare meglio la lingua ovviamente.
 
"Cazzo, rallenta!" Urlò Francesca, ridendo come una matta.
"Un pò di corsa ci sta bene la mattina dai, così digeriamo!" Esclamò divertita la ragazza, facendo canestro nel cestino lì a un metro di distanza con il bicchiere dello Starbucks oramai vuoto.
L'amica scosse la testa, pensando che era tremenda, come al solito.
Salirono la scalinata del college, attraversarono i corridoi ed entrarono in classe.
"Non mi abituerò mai a questi corridoi.." Si lamentò Francesca.
"Ti lamenti sempre.." Borbottò Erika.
"Senti chi parla!" La rimproverò l'amica.
"G'morning girls, how are you?" Chiese il professore, interrompendo le due che battibeccavano quasi sempre, anche soltanto per passare il tempo.
"Mh.. fine, thanks.." Risposero insieme.
'Telepatia', pensarono.
"Si sente figo a parlarci in inglese.." Ridacchiò Erika.
Improvvisamente precipitò un bigliettino sul banco della ragazza dagli occhi color nocciola.
Lo aprì e vide che c'era scritto: 'Bambolina, sei deliziosa,sai che mi piaci?'
Erika storse la bocca e guardò quel bigliettino con disprezzo, lo accartocciò e lo buttò nel cestino, sedendosi poi al suo banco.
“Cos’era quel foglietto che avevi in mano?” Chiese Francesca, vedendo che l’amica era un po’ stranita, riusciva a capirla subito.
“Dimmi. Perché i ragazzi sono così imbecilli?”
“Perché…. Perché sono ragazzi, ecco..” La ragazza provò a capire meglio cos’era successo. ”Posso sapere cosa c’era scritto in quel biglietto?” Chiese con un tono gentile.
“Bambolina, sei deliziosa, sai che mi piaci?”
“Eh?”
“C’era scritto questo. Che deficiente!”
“Su questo non avevo dubbi, ma lo sai che qui a Londra sono tutti così… così…”
“Puttanieri? Sì,lo so..”
Il professore ci rivolse un’occhiataccia, facendo calare un silenzio assordante.
Tossì per qualche secondo ed iniziò a parlare.
“Sapete dei nuovi arrivati?” Chiese il professore alla classe, appoggiandosi vicino alla cattedra, puntando il suo sguardo sempre verso di noi. Ormai, ci aveva preso di mira quel giorno.
“No..” rispondemmo in coro.
“Bene, abbiamo due nuovi ragazzi che, si sono trasferiti oggi nel nostro college e sono inglesi, chi ha bisogno magari di sapere qualcosa potrete chiedere a loro, sono molto disponibili..”
Francesca e Erika iniziarono a fissarsi negli occhi, curiose di sapere chi fossero i ‘nuovi arrivati’.
“Entrate ragazzi..”
La porta si aprì, due ragazzi incappucciati con degli occhiali da sole entrarono.
“Ma che diavolo…?” Pensò Erika vedendo questi due così strambi.
"Loro sono ..."
"Harry" Rispose il ragazzo con la felpa blu, abbastanza incappucciato, con gli occhiali da sole.
"Niall.." Rispose l'altro con la felpa verde, incappucciato nello stesso modo e sempre con gli occhiali da sole.
"Oddio.. si chiamano come i..." Francesca rimase imbambolata.
"I One Direction.. sì ma qui questi nomi sono comuni Fra.."
"Hai ragione..”
"Certo che strani.."
 Le due ragazze cominciarono a ridere, cercando di non guardarli.
 







Salve Salve! :3
Siamo Francesca ed Erika e questa è la nostra prima FFiction che scriviamo insieme.
Per caso ci è venuta questa idea e...ci siamo messe a lavoro!
Fateci sapere cosa ne pensate :)

F&E.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Congliocchipienidite