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Autore: gio91bsk    27/02/2012    1 recensioni
Questa storia parla di Mya e Shannon, del loro amore..di quelli che nascono per caso e che diventano indispensabili. Bhè che altro dire? Questa mia prima FF nasce dal puro e sviscerato amore che provo per i 30STM. La trama di questa storia è stata imbastita tutta d'un fiato..All'improvviso ho preso un quaderno, una penna e ho semplicemente cominciato a scrivere. Era nella mia mente già da un po' cimentarmi nella stesura di una storia del genere, ma poi d'un tratto ho sentito l'esigenza di metterlo, in un certo senso, nero su bianco. Ho sentito l'esigenza di cimentarmi in un qualcosa di completamente nuovo per me stessa. Metterò l'anima in quello che scriverò e spero davvero possa piacere.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Shannon Leto, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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[ Ore 5.00 - Malibù. ]

-Mya

"Tra meno di due ore una macchina verrà a prendermi a quanto pare, ma non ho la benché minima intensione di salirvici sopra..".
Questo fu il primo pensiero di Mya quando sentì la sua sveglia suonare. Afferrò il suo cellulare e scrisse:

" Grazie per la gentilezza, ma provvederò da me."

Delle volte Mya si stupiva di come riuscisse a mettere bene in scena la parte della "super-cazzuta" che non ha bisogno di nessuno.
Eppure sapeva benissimo che era solo un modo di tentare una difesa..Non era nel suo carattere essere così scortese, non era nel suo carattere essere così acida, ma sentiva come se il suo istinto di autoconservazione le imponesse di correre ai ripari, di alzare un muro, di mettersi sulla difensiva finchè ne era ancora in tempo...

Dopo essersi fatta una bella doccia, essersi vestita e truccata chiamò un taxi.
Giusto il tempo di farsi un ultimo giro per la casa e controllare che tutto fosse in ordine che il taxi era già là.
L'autista l'aiutò a caricare le valigie ed erano pronti per partire. Erano le 6.30 e il volo sarebbe partito solo alle 10.15...

<<  Dove la porto signorina? >> chiese l'uomo posizionato al posto guida.
<<  Los Angeles International Airport >> rispose Mya con aria quasi distratta. Era persa nei suoi pensieri che, come ormai da una decina di giorni a questa parte, la riportavano costantemente a  Shannon..quel gran figlio di....
<< Siamo arrivati signorina >> le parole del tassista interruppero i suoi pensieri poco gentili che stava rivolgendo al batterista.
<< Grazie mille. Tenga il resto. >> Mya pagò, uscì dall'auto e prese le sue valigie.

Si diresse verso il check-in e, dopo tutta la trafila, aspettò che il tabellone luminoso le indicasse il gate al quale doveva dirigersi.
Erano appena le 8.40 e così Mya decise di andare a fare colazione al bar. Dopo aver preso il suo bel caffè si diresse verso una terrazza adibita per i fumatori..

-Shannon

" Grazie per la gentilezza, ma provvederò da me."


Queste erano le parole che comparvero sul suo iPhone alle 5.00 della mattina e che incredulo lesse almeno 3 volte per esserne sicuro.
Non poteva crederci...!! Mya aveva rifiutato il passaggio che lui le aveva offerto!!!!

" Eppure avrei giurato che tra di noi potesse scattare qualcosa, anzi...che fosse già scattato un qualcosa!! Non aveva letto tutto quello che aveva pubblicato solo per lei sul suo profilo??..Bhà!!" pensò nervosamente il batterista.

Lo squillare del cellulare fece trasalire Shannon da quella miriade di pensieri.
<< Shan, sono Jared. Sono in un fottutissimo ritardo. Spero di arrivare in tempo, ma se così non dovesse essere cerca se puoi di ritardare il volo quanto più ti è possibile!! >> disse Jared in preda all'agitazione.
<< Ma ti sei rincretinito?!?!? Ti sembrava il caso stamattina di perdere tempo, di arrivare tardi?? Cos'è, i tuoi capelli stamattina non ne volevano sapere di rimanere su?? >> disse Shannon prima infuriato, ma poi con un tono ironico.
<< Ahahah..simpaticissimo...Vedi il problema è che l'auto che doveva venire a prendere me, per qualche motivo ancora a me sconosciuto si trovava sulla strada per andare a Malibù...Sei ancora convinto di voler continuare questa discussione?? >> disse Jay. Shannon era sicuro che in quel momento il fratello stesse facendo uno di quei suoi sorrisi malvagi, classici di quando sentiva di aver vinto una discussione " contro " di lui. Faceva così sin da quando erano bambini. Odiava quel sorrisetto.
<< Ok,ok. Farò il possibile, ma tu vedi di muoverti. >> il batterista interruppe la chiamata.

" Ci vuole ancora un po' di tempo...rimarrò qui a fumarmi una sigaretta..."

-Mya

" Oh cazzo! Non è possibile...Con un aeroporto tanto grande proprio qui doveva fumarsi la sigaretta" Pensò Mya innervosita da un lato, ma nel profondo contenta di vedere Shannon.

Fu un attimo che Shannon si girò e la vide. Il suo sguardo era indecifrabile e impenetrabile allo stesso tempo.
<< Ciao >> disse lui quasi con un tono di sfida.
<< Ciao a te >> rispose la ragazza con altrettanto tono duro.
<< Bhè fossi stato in te avrei avvisato un po' prima che non volevi essere venuta a prendere >> continuò stizzito Shannon.
<< Ahaha..Fossi stata in te avrei continuato a non farmi sentire e a non mandare alcun tipo di messaggio >> rispose Mya con una finta ironia.
<< Vedo che siamo di pessimo umore oggi.. Ma voglio solo dirti che se non è vero che non mi sono fatto sentire.. o almeno non direttamente..>> disse l'uomo con un aria più rilassata e con un tono più gentile, quasi come se volesse scusarsi.
<< Bhè alla tua età mi sarei aspettata una cosa più diretta, ma fa niente. Dovevo aspettarmelo che ero solo un tuo stupido passatempo, il capriccio di una notte. Non affliggerti. L'ho capito da sola. Dobbiamo solo imparare a far passare il tempo del tour tenendo le distanze e il nostro rapporto su un livello esclusivamente professionale. Ora vado dentro. Ci vediamo in aereo. >> Concluse Mya senza lasciare a Shan il tempo di ribattere.
 
Dio, era quasi più bello dell’ultima volta che l’aveva visto, ma non poteva permettersi il lusso di ricadere nella spirale di brutti momenti che l’infrangersi del suo cuore aveva già sconvolto la sua vita in passato.
Fu la voce di una qualche hostess a riportarla alla realtà.
Era ora di imbarcarsi. Fu felice di vedere che non si ritrovava a fare la fila con Shannon. Porse la sua carta d’imbarco e si diresse verso l’aereo che li attendeva.
 
“B54” era il suo posto che scoprì trovarsi nella business class.
Si sedette e prese cellulare e cuffie dalla sua borsa. Le attendevano più di 5 ore d volo e aveva intenzione di passarle nel modo più rilassante possibile.. Fortunatamente il posto accanto al suo era libero e non avrebbe avuto scocciature o comunque non avrebbe dovuto affrontare sterili conversazioni di cortesia con un qualsiasi signor nessuno.
Fu nel giro di una mezz’ora al massimo che le palpebre le si fecero pesanti e si addormentò nella sua comoda poltrona.
 
-Shannon  
 
“ Alla fine sono sempre io quello che rimane sveglio per ore durante questi noiosissimi voli ..” pensò Shannon notando che anche Tomo e suo fratello erano nel mondo dei sogni.. “ E ora che faccio??” la mente del batterista continuò a vagare.

La spia luminosa che segnalava l’obbligo di tenere le cinture si era ormai spenta e così decise di andare in bagno, ma fu proprio mentre passava tra una poltrona e l’altra che la vide.

Era bella come sempre, bella come il sole, anzi bella come solo lei poteva essere.
Dormiva e i suoi lineamenti rilassati la facevano sembrare a dir poco un angelo.
Rimase a guardarla dormire forse più del dovuto quando una voce femminile lo destò dai suoi pensieri.

<< Posso fare qualcosa per lei? >> chiese la giovane hostess cambiando espressione appena riconobbe il batterista.
<< No grazie mille, stavo andando..>> disse Shannon facendo per andarsene << … anzi, mi scusi dovrei chiederle un’informazione. Questo posto è libero? Sa mi è capitato come compagno di volo uno strano tizio che russa.. >> continuò indicando Jared che tra occhiali da sole, cappello e poncho era a dir poco irriconoscibile.
<< In verità non posso, sono desolata..>> fece l’hostess un po’ imbarazzata.
<< Glielo chiedo per cortesia.. Non mi faccia fare un viaggio di 5 ore con quella sinfonia nelle orecchie >> la interruppe Shannon stampandosi sul volto il sorriso più sexy che potesse sfoderare..
<< Ok. Si accomodi, ma se per qualche motivo dovessero farle qualche domanda non dica che sono stata io. >> fece la ragazza.
<< Grazie mille. Gliene sono riconoscente. >>
 
“ Incredibile come delle volte basta un sorriso per ottenere qualche piacere qua e là… Magari questa tecnica bastasse anche con te..” pensò guardando Mya che ormai era ad un palmo da lui visto che era riuscito a convincere quella ragazza a farlo sedere là.
 
Non poteva fare a meno di guardare Mya. Era stupenda e il sole che passava dal finestrino le baciava delicatamente il volto, il collo e la clavicola che quella canotta nera lasciava visibilmente scoperta.
Quel caschetto rosso fuoco le accompagnava delicatamente il volto, ma allo era allo stesso tempo un po’ arruffato e le dava un po' l'aria di una bambina.
Completava il tutto un paio di occhiali Ray Ban neri stile “ Blues Brothers”. Era semplicemente da mozzare il fiato.

Perso tra mille pensieri si accorse che oramai erano passate due ore. Due ore piene di lei. Piene del pensiero di lei, piene del suo profumo che gli riempiva l’anima.
Fu proprio mentre era perso nei suoi pensieri che ebbe una fitta allo stomaco e un improvviso calore l’assalì: Mya, ancora persa nei suoi sogni, si era appoggiata a lui incastrando perfettamente la sua testa nell’incavo tra la spalla e il collo del batterista.
Erano passati poco più di cinque minuti da quando la ragazza aveva praticamente preso posto sul suo petto quando la sentì muoversi..si stava svegliando.
 
<< Buongiorno..>> sussurrò Shannon
<< Ma che caz..>> disse Mya con la voce di un tono superiore al normale.
<< Shhh..zitta, zitta.. Abbassa la voce…sono io!! >> la interruppe il batterista.
<< Ma ti sei rincretinito??  Che ci fai seduto qua?? Quando mi sono addormentata non c’eri..>> continuò lei.
<< Si, si vero. Ti ho vista dormire come un angioletto, il posto accanto al tuo era libero e non ho saputo resistere.>> rispose Shannon sorridente.
<< Ma dai non ci posso credere. Prima scompari nel nulla o meglio scompari tra le braccia di quella biondina del cazzo e poi non riesci a resistere a me che dormo??? >> rispose acida Mya << .. Leto con me non attacca. Non puoi fare come credi.. vai, vieni, non rispondi, scompari.. Non ho bisogno di un uomo come te.. Non posso permettermi di star male di nuovo. >> continuò con aria triste la ragazza.
<< Shh..>> disse Shannon << non parlare >> e la baciò.
Vide sul volto di Mya che la sorpresa lasciò spazio al desiderio.
Nessuno al mondo avrebbe mai potuto negare l’attrazione e la passione che guidava quei due. Bastava che si guardassero negli occhi per stare in un altro mondo.

Fu un bacio lungo, passionale, ma che allo stesso tempo trasmetteva un sentimento. Era uno di quei baci che ti stringe il cuore.

<< L’ho lasciata >> disse all’improvviso Shannon con la voce quasi affaticata, come se quel bacio gli stesse consumando tutte le energie. << Non ho più voglia di perdere tempo. Ho voglia di qualcosa in più di belle tette e di gambe lunghe. >> continuò il batterista.
 
<< Champagne?? >> la voce della hostess interruppe il batterista.
<< Si, grazie. >> rispose Mya con un sorriso. La hostess porse loro due bicchieri e andò via.
<< A cosa brindiamo? >> chiese Shannon un po’ stupito.
<< Ai cambiamenti e a tutto ciò che di buono portano >> rispose Mya.
<< Ah bene. Allora cincin >> rispose lui.
<< Cincin>> disse Mya sorridendo.
 
Passarono il resto del viaggio a parlare di tutto ciò che veniva loro in mente, senza alcun imbarazzo, come se si conoscessero da una vita. Sembrava di essere ritornati a quella sera sul patio; a quella sera in cui fecero l’amore più e più volte.
 
-Mya
 
<< Si avvisano i gentili passeggeri che a breve avrà inizio la manovra di atterraggio >>.
Ciò è quello che sentirono dire dalla voce del comandante dell’aereo.
 
<< Sarà meglio che torni al tuo posto prima che tuo fratello si accorga che lo hai abbandonato per tutto il viaggio>> disse Mya appena il comandane finì di parlare.
<< Ma no, dai. Jay capirà di sicuro che non potevo lasciarmi sfuggire una come te… >> disse Shannon facendole un occhiolino.
<< Bhè sicuro?? Eppure non sembro il tipo di donna per il quale tuo fratello mostrerebbe pietà >> rispose Mya ridendo.
<< Effettivamente non sei il suo tipo, ma meglio così, no?? >> disse il batterista alzandosi e dandole un bacio a fior di labbra prima di raggiungere nuovamente il fratello.
 
“ Ci vediamo in albergo.. Già non vedo l’ora di rivedere i tuoi occhi, sentire il tuo profumo, baciare le tue labbra. -S”
 
Questo fu il messaggio che arrivò sul cellulare di Mya mentre era nella macchina che dall’aeroporto la portava al Four Season.
Fu persa in tanti pensieri fin quando l’autista non l’avvisò che erano arrivati in albergo..un favoloso albergo….
 
 
Bhè questa è la prima parte del 5° capitolo.. Ci sono ancora un sacco di cose da raccontare in questo capitolo e non volevo correre il rischio di annoiarvi ed è per questo che, quindi, ho deciso di dividerlo in due parti.
Ringrazio come sempre tutti coloro che leggono questa storia e che ne stanno diventando partecipi! XOXO.
 

- To Be Continued -

 
  
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