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Autore: nil    27/02/2012    1 recensioni
Quando l'amore è l'arma più forte che possa esistere, e niente può riuscire a fermare due cuori innamorati che si cercano senza sosta.
Nella vita... nella morte... e oltre...
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Aragorn, Legolas, Nuovo personaggio
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO XI: Il mio destino…

 

Il cuore di Frodo batteva furiosamente mentre, perfettamente immobile, attendeva che Legolas rivelasse a tutti il motivo di quella improvvisa tensione.

Finalmente l’Elfo si decise a parlare…

" Aragorn… " disse rivolto all’amico, " ci stanno inseguendo, tra non molto saranno qui… "

" MALEDIZIONE! " imprecò il Ramingo, " sapevo che Saruman si sarebbe accorto prima o poi della nostra fuga, ma speravo non così presto… "

" Saruman…? " chiese Frodo, " vuoi dire che chi ci sta inseguendo sono… "

" Esatto… Uruk-hai… " confermò Legolas.

" DOBBIAMO FUGGIRE…! " disse allarmato Merry.

" …O NASCONDERCI…! " gli fece eco Pipino.

" Sarebbe inutile, ci troverebbero subito… " rispose il Nano.

" Gimli ha ragione… " ammise Aragorn, " ci troverebbero subito… Dimmi Legolas, tra quanto tempo pensi saranno qui…? Se solo le tue orecchie riescono ad udire i loro passi, significa che abbiamo almeno un po' di vantaggio, giusto? "

" Si, è così… ma se continuiamo a starcene qui a parlare, ce li ritroveremo addosso senza neanche rendercene conto…! "

" Allora dobbiamo attaccarli noi per primi…! " dichiarò risoluto il Nano sfoderando la sua ascia.

" No, aspetta amico mio… " lo fermò Legolas, " ho in mente un piano… "

" Di che si tratta? " chiese Aragorn.

" Voi andate avanti, io li fermerò… da solo… "

" Non essere sciocco Legolas…! Cosa credi di poter fare da solo contro una ventina di orchi…? "

" Aragorn, io posso farcela…! Sento i loro passi, non sono che quattro, o forse cinque… ma non di più, sono sicuro…! "

" Solo in quattro o cinque…? " chiese Sam incredulo.

" Forse Saruman mi crede ancora ferito, e ritiene che quel numero sia sufficiente a sconfiggere un Uomo e un Nano; sa bene che voi Hobbit non siete guerrieri… "

" Mi spiace Legolas, ma non posso lasciartelo fare… " proseguì Aragorn.

" Amico mio… se questo è il mio destino, tu non puoi fare nulla per impedirne il corso… "

" Cosa vuoi dire con “il tuo destino”…? "

" Ricordi le parole di Nillaith, vero? “Non sarà in battaglia che salverai i tuoi amici”… Io credo che questo è ciò che volesse intendere Aragorn… "

Il Ramingo fissò l’amico negli occhi e respirò profondamente.

" E come pensi di agire…?

" Mi nasconderò sugli alberi più alti; gli alberi sono amici degli Elfi, e le loro fronde mi celeranno agli occhi degli orchi. Riuscirò a colpirli prima ancora che riescano ad avvicinarsi a me, e non capiranno mai il luogo da cui provengono le mie frecce, perché mi sposterò velocemente da un albero all’altro senza il minimo rumore. Appena tutto sarà finito, vi raggiungerò… "

Aragorn rimase in silenzio continuando a fissare il tappeto di foglie sotto i loro piedi.

Nessun dubbio nella sua mente sulle abilità combattive dell’amico, e anche il suo piano avrebbe di certo funzionato.

Eppure…una piccola macchia scura continuava ad adombrare il suo cuore…

Tuttavia, alla fine sembrò convincersi…

" Va bene Legolas, faremo come desideri… "

Il Ramingo fece cenno agli altri di andare avanti poi, dopo averli guardati per qualche secondo allontanarsi, si voltò di nuovo verso l’Elfo.

" Ti prego, fai molta attenzione amico mio… Ho paura che il tuo cuore stia cercando di anticipare il giorno che ti vedrà di nuovo unito a lei, ed io capisco che questo è ciò che più desideri, ma ricorda le mie parole: il destino non ha pietà del cuore infelice, seguirà comunque la sua strada, e le nostre azioni non potranno mai cambiarne il corso… "

Non ebbe alcuna risposta, ma il silenzio di Legolas mentre lo guardava allontanarsi era una risposta più che esauriente.

 

Appena tutti furono scomparsi alla sua vista, l’Elfo si avvicinò al tronco di un robusto faggio e ne carezzò la corteccia liscia e biancastra.

" Concedimi di salire sulle tue forti braccia amico mio, ho bisogno del tuo aiuto… " mormorò.

Un leggero alito di vento fece tremare le foglie dell’albero creando un leggero sibilo, che solo alle orecchie di un Elfo sarebbe potuto sembrare un “si”.

Agilmente, Legolas si arrampicò tra i rami, fino a raggiungere quasi la sommità della solida pianta.

E lì attese, mentre il calore del sole, non più ostacolato dalle fitte fronde degli alberi, gli entrava fin dentro l’anima, ed egli ripensava alle parole di Nillaith…

Si voltò per qualche istante nelle direzione in cui si erano allontanati i suoi amici, e i profondi occhi azzurri di Aragorn si fecero improvvisamente strada tra i mille pensieri che affollavano la sua mente…

" Non so come tu ci riesca amico mio… " mormorò, " ma ancora una volta hai saputo leggere fin nel profondo del mio cuore… Vere sono state le tue parole… dentro di me, attendo con ansia il giorno in cui potrò unirmi di nuovo a lei, e quel giorno arriverà... ma adesso devo pensare ad altro… "

In lontananza, un improvviso e profondo ruggito degli orchi lo riportò alla realtà, alla missione della Compagnia, alla sua promessa…

" Frodo… " disse con voce ferma, " ho giurato che a costo della mia vita ti avrei aiutato a distruggere l’Anello, ed intendo mantenere la mia parola… "


 

  
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