Storie originali > Soprannaturale > Vampiri
Segui la storia  |       
Autore: Christelle    27/02/2012    3 recensioni
Anita è una ragazza. Anita è una ragazza come tutte le altre. Anita non è una barbie: non è molto alta, ha un aspetto ordinario, una famiglia ordinaria, una vita ordinaria ... Ma qualcosa sta per cambiare. Morti inspiegabili, cittadini nel panico ... cosa sta succedendo nella nostra Milano? Chi è il responsabile? Fu così che Anita si ritrovò coinvolta in una storia più grande di lei, in un gioco sadico dove non ci sono in paio premi ma vite. Un passato sconosciuto, un presente incasinato e un futuro appeso a un filo ... ma Anita giocherà, lo farà per amore.
Genere: Generale, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 4: Il secondo sogno

DIN DON

 “Arrivo … eccoti qua Anita! Ero così preoccupata! Stavo per chiamare il 112! Ma dove ti eri cacciata?!”

Serena era leggermente fuori di sé, nonostante fossi arrivata con appena venti minuti di ritardo: da come lo stava raccontando lei sembrava che ci avessi messo quattro giorni!

“Scusami, c’era molto traffico e all’autobus si è bucata una gomma … mi dispiace”

Ho già nominato la mia “grande fortuna” vero?

“Vabbè, per questa volta di perdono, ritieniti lusingata! Ora entra, non vorrai mica ammalarti”

“Anita!”

Un urlo, qualcuno mi stava chiamando.

Mi voltai e vidi un uomo sulla quarantina sbracciarsi nella mia direzione, lo riconobbi subito grazie ai capelli color carota e alla strana montatura di occhiali che era solito usare.

“Gigi! Cosa ci fai qui?”, a dir la verità il suo nome sarebbe Giovanni, ma tutti lo chiamano Gigi, è un amico di mamma e fa il postino.

“Anita! Grazie al cielo ti ho trovata!” disse con il fiatone, non è esattamente un tipo atletico.

“Tua madre voleva che ti portassi questi, ha detto di dirti che sei la solita sbadata”

Avevo dimenticato a casa il diario e l’astuccio, non che fosse la prima volta.

“Miss svampitella colpisce ancora!”

“Taci Sere! Grazie mille Gigi”

“Di niente, arrivederci Anita!”

Se ne andò via, con la sua solita corsa buffa.

Appena entrata in casa venni subito calorosamente da Carla, la madre di Serena, che era la copia sputata della figlia … o forse dovrei dire che è Serena ad essere la copia sputata di sua madre?

Salimmo in camera, dove raccontai alla mia migliore amica degli ultimi avvenimenti, riassumibili con una parola: Alexander.

 

 

 

“Si può sapere perché queste cose capitano solo a te?? Poi osi anche dire che la sfiga ti perseguita!”

“Credimi, non è stato così piacevole fare la sua conoscenza”

“Se lo dici tu, comunque … non è che ha un fratello?”

“Serena!”

“Era solo per chiedere …”

“Ragazze è pronta la cena!” ci disse Carla

“Un attimo mamma! Allora, che ti ha detto?”

“Il suo nome : Alexander, ed è scomparso”

“Come scomparso? Nel mezzo della via? Non è che è parente di Houdini?!”

“Esatto! Non lo trovi strano??”

“ … No affatto” disse con fare serio.

Scoppiai senza volerlo a ridere.

Serena poteva sembrare una ragazza a modo, ma era completamente fuori!

Era strana sotto ogni possibile punto di vista ma era per questo che le volevo bene. Lei non era come le altre oche della nostra classe, sempre a civettare e a parlar male degli altri, lei era diversa, era come me.

“Davvero? Perché?”

“Anita rifletti, magari abita lì”

“Non ci avevo pensato … Può darsi che tu abbia ragione”

“Certo che ho ragione, come sempre. Le case di quella via sono molto vecchie, magari ci abitano i suoi nonni, non penso che qualcuno andrebbe ad abitare lì, alcune stanno perfino cadendo a pezzi”

“Di sicuro è come dici tu”

Non sapevo che quello sarebbe stato uno dei rari casi dove la mia amica aveva torto e, sinceramente, neanche lo sospettavo.

“Allora scendiamo a cenare, altrimenti mia mamma diventa una furia”

 

 

Dopo cena:

“Ragazze tornate subito qui! Dovete guardare il TG, siete grandi ormai”

“Ma mamma, è noioso! Parlano solo di politica!”

“Su, su, tornate ai vostri posti e ascoltate”

“Ma mamma …”

“Ascolta ho detto! Ho giuro che non ti mando più al corso di danza!” alzò il volume.

Serena si sedette, nessuno avrebbe mai separato lei e le sue adorate scarpette.

Sullo schermo apparvero immagini conosciute, una casa particolare, una scuola, il Duomo … il Duomo?!

“Sere ascolta” alzai ancora di più il volume

 

 

Giornalista: “… i fatti parlano chiaro, questa è la 3 vittima della settimana, la terza ragazza trovata morta dissanguata nella sua abitazione.

Ascoltiamo ora la testimonianza del fratello della vittima, nonché colui che ha trovato il corpo.

“Erano circa le 4 di questa mattina, stavo rientrando da una serata con gli amici, mi aspettavo la solita ramanzina invece nulla … quando ho visto il cadavere di mia sorella disteso sul pavimento … è stato orribile. All’inizio credevo fosse uno scherzo di pessimo gusto ma poi …(scoppia in un pianto a dirotto)”

Ascoltiamo ora invece i risultati dell’autopsia.

“La causa del decesso è certa: la ragazza è morta dissanguata. Dall’autopsia non si rilevano segni di colluttazione.

Il collo della ragazza è completamente squarciato ed ha numerosi segni di morsi sul corpo … dalle dimensioni e in base alla profondità delle ferite abbiamo escluso l’ipotesi che si tratti di morsi umani”

Con cosa ci dobbiamo confrontare questa volta dottore?

“Sinceramente non ne ho la minima idea”.

Maria Leoni, 25anni, così giovane ha conosciuto troppo presto un’esperienza che non auguriamo a nessuno: la morte.

Ci chiediamo perché non sono state rilevate impronte all’interno dell’abitazione? Perché questa “cosa” colpisce solo di notte e infine perché le sue vittime, finora, sono state solo delle giovani ragazze?

Restate con noi in attesa di ulteriori aggiornamenti”.

 

 

“Povere ragazze morire dissanguate. Mi raccomando tesoro sta lontana da i guai, non far preoccupare la tua mamma, d’accordo? Anche tu stai molto attenta Anita”

“Si mamma”

“Certo signora, non si preoccupi”

 

 

 

Cammino, è la stessa foresta di qualche settimana fa.

Stesso panorama, stessi abiti, stesse sensazioni … e stesso castello.

… Vai via …

Entro, ed è tutto come l’ultima volta, sbircio ancora dietro l’immenso portone.

… Scappa …

Vedo le stesse cose dell’ultima volta, scruto attentamente la stanza alla ricerca di qualche dettaglio utile, ma niente.

… È pericoloso …

Il ragazzo si volta, io mi nascondo, esattamente come l’ultima volta … qualcosa però cambierà.

Mi alzo e, con passo leggero, mi dirigo alla destra della porta, vedo delle scale in pietra, antiche.

… No …

Scendo, davanti a me un lungo corridoio, anch’esso in pietra.

Ai muri sono appese delle torce spente.

… Meglio la morte …

Avanzai di un passo.

Si accesero improvvisamente.

Percorsi di fretta il corridoio, ritrovandomi di fronte ad una porta rossa.

Era normale, ordinaria.

Strano.

Niente era normale e ordinario in quel sogno.

... Anita ...

Afferro la maniglia dorata titubante, la giro e …

 

 

… Perché non mi ascolti?...

… Non devi immischiarti in affari che non ti riguardano …

… Finirai male altrimenti …

… Molto male …

Nda: Ciao a tutte carissime, come state? Spero che il capitolo vi sia piaciuto ... il sesto è già pronto, devo solo ricontrollarlo, comunque penso che lo pubblicherò verso il fine settimana: la scuola non mi da tregua! Ho usato la prima giustifica del secondo quadrimestre: che cosa deprimente ... Come sempre aspetto vostre recensioni, positive e non :D! Dai prossimi capitoli inizierà a venire a galla il lato vampiresco della storia, scusate la lentezza ma tengo molto ai dettagli ...     A presto!

Xoxo

Christelle*

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Vampiri / Vai alla pagina dell'autore: Christelle