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Autore: uchihagirl    27/02/2012    3 recensioni
Gita al Lunapark per i OneDirection: Niall esaltato, Liam rassegnato, Zayn preoccupato (per i suoi capelli, ovvio), Harry terrorizzato e Louis... beh, Louis. Ovvero: come convincere Harry Styles a salire sulle montagne russe.
Larry Stylinson lieve lieve. Accenni Ziam. Hope you like it!
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Canzone del titolo “I Want To Hold Your Hand” © The Beatles. I Pg © loro stessi e niente di tutto ciò è veramente accaduto – forse.




ROLLERCOASTER I want to hold your hand.






“Ok ragazzi. Chi si mette davanti?” Niall batte le mani e se le sfrega con un grande sorriso stampato in faccia – non vede l’ora di salire su quella diavoleria meccanica che sono le montagne russe.
“Tu, ovviamente. Ma non contare su di me.”
“Ah, Zayn the vain,(1) non ti smentisci mai!” Louis gli lancia un’occhiata affettuosa, dandogli di gomito. “Dì la verità: hai paura che i tuoi meravigliosi, statuari capelli si rovinino, vero?”
La risatina di Niall è la naturale conseguenza di questa affermazione: routine standard.
“Louis, vaffan…”
“Non dire parolacce, Zayn: lo sai che non è carino se poi spuntano su qualche giornale.”
“D’accordo, mamma.” Malik rotea gli occhi.
“Veramente, Liam, come sei paranoico! Va bene che siamo famosi e che ogni cazz…” “Lou…” Lou alza gli occhi al cielo, mentre continua “cavolata che spariamo poi diventa un trend su twitter, ma così esageriamo!”
“Hewie, come ha fatto poco sarcasticamente notare il tuo amico Wayne lì, sono io la mamma di questo nostro gruppo di sconsiderati adolescenti, quindi lascia che sia io a preoccuparmi, eh?”
Il sorriso che Liam gli rivolge è in realtà una minaccia così poco velata che persino Tommo riesce a coglierne l’allusivo significato e a tacere di conseguenza – Viso D’Angelo Payne può essere piuttosto pericoloso, se contrariato.
“Allora, chi è che sta con me davanti?” Niall, il cui entusiasmo non è stato neppure scalfito dal precedente commento di Zayn né tantomeno dalla discussione che ne è seguita, fa rimbalzare lo sguardo dal vagone delle montagne russe ai suoi amici, impaziente.
I suoi cari, fedeli, migliori amici non vedono l’ora di condividere quella gioia con lui: Zayn guarda fisso nel vuoto – codardo, non vuole ritrattare la sua posizione -, Louis si fissa le scarpe fischiettando e Harry sembra aver perso la facoltà di parlare. O di muoversi. O di fare qualsiasi tipo di espressione facciale.
“Hazza, stai bene?” La mammina non si smentisce.
“Mgh…” e qualche altro paia di consonanti sconnesse sono gli unici suoni che escono dalla bocca di Harry, cinereo come  un cadavere veramente pallido. L’occhiata di preoccupazione di Liam viene intercettata al volo da Louis, che scandisce con le labbra, integrando con pollice verso l’alto e occhiolino: “Tranquillo, ci penso io.”
Ecco, in generale Liam non si sentirebbe proprio tranquillo, a udire una dichiarazione simile uscire dalla bocca di Tommo, ma qui si tratta di Hazza, e Louis è bravissimo in qualsiasi affare riguardi Hazza, quindi per questa volta può anche lasciar correre e fidarsi.
D’altro canto, a lui toccano altre gatte da pelare: Zayn è ancora lì che si tocca nervoso i capelli – gli sembra quasi di sentirlo, mentre nella sua testa maledice in anticipo il suo gel extraforte da dieci sterline, che di sicuro non terrà la sua acconciatura quanto vorrebbe – e Niall è così esaltato che Liam non ha il cuore di deluderlo. Non gli resta altro da fare che sospirare impercettibilmente e alzare la mano suo malgrado.
“Nialler, credo sia ora per me e te di vedere chi riesce a urlare più forte!” Niall scoppia a ridere, tirando la testa all’indietro, mentre il braccio di Liam gli circonda le spalle.
Si sistemano sui primi due posti e, convinto da un’altra delle famose occhiate assassine Made In Payne, Zayn li segue perplesso nella postazione più indietro.
Solo allora, con nessun altro – a parte le schiere di fotografi dietro e davanti e bodyguard ovunque – attorno a loro, Louis si avvicina a Harry e lo prende per le spalle, guardandolo dritto in viso. “Barry, è una mia impressione o sei un po’ spento?” La solita cascata di lettere a caso è la risposta più che affermativa del ragazzo più piccolo.
Questo vuol dire che Louis deve spingerlo un po’ di più. “Beh, a me basta che dichiari le tue intenzioni: vuoi vomitarmi addosso prima di salire o preferisci farlo direttamente in corsa, in modo da dare più un effetto annaffiatoio?”
La faccia che fa Hazza non è esattamente la risata che Tommo si aspettava come reazione, ma rimane un curioso misto tra disgusto, paura e un accenno di divertimento. “Lo sai che l’annaffiatoio (2) è la mia specialità, non potrei lasciarmi sfuggire un’occasione simile per sfoggiarlo.”
“Addirittura una battuta! Devo dedurne che ti stai rimettendo? O che stai rimettendo e basta? Perché nel secondo caso dovrei spostarmi, ci tengo a queste scarpe.”
“Loooouis, muoversi!” è l’urlo di Liam.
“Sì, mamma, arriviamo!” Lo liquida con un gesto della mano; poi si rivolge di nuovo a Harry: “Eddai, cosa vuoi che sia! Facciamo solo un paio di giri della morte, tre o quattro discese a picco e poi è tutto finito: per la miseria, Pumpkin (3), siamo passati attraverso prove ben peggiori insieme, non trovi?”
Harry alza lo sguardo per fissarlo in quello dell’altro – e con quegli occhi chiari nei suoi, si sente già un pochino meglio, e un sorriso malizioso comincia a nascergli sul viso: “Tipo?”
Louis conta sulle dita: “Uno: sopravvivere ai peti di Niall – che non è faccenda da poco. Due: riuscire a sostituire la brillantina di Liam con vero grasso di foca e a non essere ancora stati beccati – anche se stamattina l’ho sentito lamentarsi per l’odore intenso.” A mano a mano che elenca, il principio di ghignetto furbetto si fa sempre meno un principio e sempre più un ghignetto come Dio comanda – ovvero molto sexy.
“Tre: scoprire il segreto delle fughe di Liam e Zayn. E questa è grossa: pensa se lo scoprisse Danielle… Quattro: diventare famosi. Cinque: diventare ricchi. Sei: diventare ricchi e famosi facendo il lavoro che ci piace con persone meravigliose. Anche se questo credo sia più fortuna che altro, ecco. Sette: vivere insieme per quasi un anno senza: a) far scoppiare la casa; b) essere sorpresi in atteggiamenti poco consoni da chicchessia – e non è stato facile; c) morire di fame. Ma la c) è merito tuo, ad essere sinceri. Ho dimenticato qualcosa, tra le nostre ultime imprese?”
“Direi di sì. La più recente, a dir la verità.” Quello sì che è un ghignetto furbetto, per la miseria!
“Ovvero?”
Harry passa da malizioso a sfacciato, quando si avvicina a Louis e gli sibila nell’orecchio: “La sveltina migliore della tua vita, Louis, quella contro la porta del camerino ieri sera, venti minuti prima del concerto. Sei venuto due volte. E non ci hanno beccati.”
Louis si lascia scappare una risatina, per dissimulare il brivido che gli è salito lungo la schiena nel ricordare quella che – è vero – è stata la sveltina migliore del mondo: “Scusami, Cheeky, potrai mai perdonare questa mia atroce dimenticanza?”
“Cheeky” ricambia il sorriso, poi, richiamato dalla voce di Liam, deglutisce pesantemente: “Solo se mi prometti di tenermi la mano, su quella cosa là. Ho una paura fottuta.”
Louis gli afferra il polso senza esitazioni, e tra il calore del suo palmo a contatto con il suo polso e la sua voce - “Ovvio; non ti preoccupare, che c’è qui Superman a proteggerti.” –, Harry si sente decisamente più tranquillo.
Peccato che l’effetto rassicurante di Boo Bear si esaurisca in un batter d’occhio quando la vettura delle montagne russe comincia piano piano a muoversi – e Niall si lascia sfuggire un grido estasiato.
“Louis… Dici che Zayn si incazza tanto se sfoggio l’effetto annaffiatoio sui suoi capelli?”








(1)"Vain" significa vanitoso in inglese.    
(2)Mi riferisco ovviamente allo “Sprinkler”, la secsissima mossa di Mr Styles: cercatela su YouTube, vale quasi quanto lo “Stop the traffic, let them throught” di Louis *_*
(3)Ho trovato da qualche parte la notizia che a volte, tra di loro, i due pucci pucci si chiamano “Pumpkin”, zucca. Magari è una boiata, ma mi piaceva e ho voluto inserirla.



















Questa scemaggine mi è venuta in mente – ovviamente – cazzeggiando su internet e beccando Harry Styles che diceva che la sua peggiore paura sono le montagne russe e che quando ci sono andati con la band, Louis ha dovuto tenergli la mano tutto il tempo. Purtroppo non posso darvi le fonti, in quanto ho perso di vista quei dati, mannaggia a me: scusate!
In ogni caso, sono contenta di aver finalmente utilizzato anche gli altri tesorucci(?), soprattutto quel bambinone di Niall, che adoro con tutto il cuore. Beh, Larry Stylinson is my way, e l’accenno Ziam mi è scivolato, pardon! Spero di aver reso bene tutti e di non essere andata OOC: se così fosse, vi chiedo di segnalarmelo, così almeno lo inserisco nelle note.
Detto questo, vi lascio! Commenti, opinioni, critiche… segnali del vostro passaggio in generale sono benaccetti, anzi…!
Un bacione
Elena
   
 
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