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Autore: VeroJonasLover    28/02/2012    15 recensioni
Tanto da 'sano' non se ne sarebbe mai ricordato.
'Sai Joseph, ti amo anche io'.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Joe Jonas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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buon pomeriggio meraviglie!  :)
Avete visto come sono brava? volevate un altro capitolo e vi ho accontentate. Vi voglio ringraziare anche per le 13 recensioni che ho ricevuto per il capitolo precedente, siete cnasjcbashchsag *-*
Spero che questa cavolatina (credevo fosse più lungo!) qui sotto vi piaccia, fatemi sapere! baci. 

Joє'ѕ мυffιи



Ho dormito poco e niente stanotte, anzi, a dire il viero non ho proprio chiuso occhio. 
Dopo aver fatto la doccia a Joseph, l'ho vestito con la biancheria intima di mio fratello e l'ho accuratamente messo a letto, come fosse mio figlio-neonato, solo con ventidue anni in più.
Ripercorrendo la masnada della nottata precedente, prendo il cellulare dal comodino e scopro che sono quasi le nove. Sì, ho una fissazione per tutto ciò che riguarda l'orologio. Devo sempre vedere che ore sono, ho puntualmente paura di essere in ritardo per qualcosa, un po' come il bianconiglio in 'Alice nel paese delle meraviglie'.
Cercando di non fare scricchiolare il letto alzandomi, vado in cucina a prepararmi un caffé: indubbiamente è ciò di cui ho più bisogno, ora
Mi chiedo ancora da dove mi sia venuta la brillante idea di dormire nel lettone con Joe. Beh, forse avevo paura che si sentisse male di nuovo..ecco, sono anche eccessivamente protettiva. Macché protettiva Violet, non prenderti in giro da sola. A te Joe piace, e anche tanto. E' solo che ti costa tanto ammetterlo, tutto qui. 
Mentre accendo il gas per poco non mi scotto, quando sento la sua voce impastata di sonno che mi sussurra un 'buongiorno' alle mie spalle.
- Buongiorno. - dico, prima guardandolo, poi voltandomi verso i fornelli.
- Non mi ricordo nulla di stanotte, l'unica immagine che ho impressa sei tu che ti alzi dal letto guardandomi. - afferma, strofinandosi gli occhi.
- Non farti strane idee Joe. Ieri sera eri ubriaco, sei venuto qui, dicevi cose a caso e puzzavi tremendamente. Ti ho lavato e messo a letto. - ribatto, prendendo due tazzine e posandole sul tavolo. -
- Ma che crocerossina funzionale che ho come migliore amica.. - bofonchia.
Sono ancora girata di spalle, controllo che il caffé esca dalla caffettiera. Sento il suo respiro vicino, sulla nuca. Posa le sue labbra sul mio collo, attaccando perfettamente le curvature del suo corpo sulle mie.
- J,joe. - sono paralizzata. - Il caffé è pronto. - dico, prendendo con la presina il manico della moka e oltrepassando il ragazzo verso il caffé nelle due tazzine. 
Mi guarda con aria di sfida, non si siede; io faccio lo stesso. Prendo il recipiente e mi posiziono davanti al tavolo, davanti a lui. Stiamo così, faccia a faccia, guardandoci. Mentre porta la tazza alla bocca i suoi occhi mi fissano, come se mi volessero comunicare qualcosa, qualcosa di inaspettato.

Finisce di bere, gli porgo la mia tazzina e lui le adagia entrambe nel lavello. Ho lo sguardo rivolto verso la finestra, e lui mi coglie di sorpresa: mi prende dalla vita e mi fa sedere sul tavolo. Io lo guardo, persa. Non capisco che cosa ha in mente. Mi fa divaricare leggermente le gambe e si intrufola tra queste; mi mette le mani sulle cosce nude, provocandomi irrimediabilmente solletico. 
rido, cercando di spostare le mani da quella zona così sensibile, ma lui non cede, ma le congiunge alle sue e mi accarezza la guancia sinistra col suo naso. 
- Smettila di provocarmi. - sospiro guardandolo sottecchi.
- Chi, io? - chiede, e con uno sguardo sornione si avventa sul mio labbro inferiore e lo morde, tirandolo a sé. Ho un brivido. Rompe l'incrocio tra le nostre mani e piano piano, con la sua destra alza la mia camicia da notte e percorre con delicatezza tutta la mia colonna vertebrale. Chiudo gli occhi, sento che è contento. Gli sto dando man forte. Gli piace, si sente desiderato. 
Sento un tocco freddo sulle mie labbra, mi sta baciando. Rispondo al bacio con veemenza, è da tanto che lo voglio. 
Gli infilo la mano nei capelli, la sua si stacca dalla mia schiena. Interrompe il bacio, si avvinghia ancora di più a me in modo che le mie gambe cingano il suo ventre, e si avventa al mio collo, riempiendolo di baci. Ora va più un basso, lo fermo. 
Joe non mi vuole, non mi ama, non gli piaccio.
Joe vuole solo qualcuna con cui divertirsi, e io non ci sto. 
Non sono qui per il suo divertimento.

Vale la pena di gioire di un piacere irrefrenabile e travolgente che durerà per poche ore (essendo però contenti, anche se momentaneamente) e poi patire per un'intera vita dolori e sofferenze avendo però la consapevolezza di aver avuto ciò che si era desiderato? 
   
 
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