Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: chiupetta    28/02/2012    10 recensioni
Scrutai il mare nero centinaia e centinaia di volte al secondo, pur di trovare quella stella, quella stella tanto birbante da far capolinea nell’atmosfera terrestre.
Tanto stupida da voler consumarsi nell’impercettibile.
E finalmente arrivò.
Chiusi gli occhi e…
“Desidero che la mia vita cambi totalmente, desidero di poter essere un’altra ragazza, una qualunque, che non sia io.”
..Ma in quel preciso attimo, solo un’altra ragazza stava esprimendo lo stesso medesimo desiderio..
Genere: Fantasy, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'ultima Chance.

Cap.11

 

 


Eley's chapter.

 


Mi uccido. Mi uccido, basta!” le urlavo contro, odiandomi anche per il solo fatto di alzare davanti al suo dolce volto, tutta la mia rabbia, in urla così insopportabilmente strazianti.
Tesoro calmati, sai com'è fatto mio figlio.” Pattie.
Come faceva ad essere sempre così positiva?
Chi riusciva a darle la forza, chi?
Ora appendo un corda e...e....”
“Ho detto basta! Non lo devi pensare neanche per scherzo!” mi abbracciò, affondando il viso tra i miei capelli color della notte.
Che ora come mai prima d'ora odiavo.
Aveva avuto il semplice coraggio di abbandonarmi, come un cucciolo randagio, e darmi il compito più importante e difficile di questo pianeta: crescere un figlio.
Suo figlio.
Come se fossi l'unico scarto della sua vita.
Un immenso bidone di rifiuti, in cui gettare tutti gli errori commessi.
Io sono incinta Pattie, lui non può abbandonarmi così.” inizia nuovamente a singhiozzare.
Sono dalla tua parte tesoro. Lo sono.” mi riaccolse tra le sue braccia materne, dandomi un calore che da settimane mi era ormai sconosciuto.
Ma cosa dico.
Settimane?
Anni, anni interminabili e bui.
Da quando mia madre era venuta a mancare non facevo altro che pensare a come finire la mia vita, un giorno.
E da quando è successo questo immenso caos, da quando non sono più me stessa, penso che questo giorno si avvicini.
Sempre di più, come l'ombra di un assassino.
Ritornerà vedrai.”
Come fai ad esserne sicura?”
Non lo sono. Ma sappi che ci sono io, qui con te.”


 


*



Selena's chapter.

 

La campanella suonò, interrompendo le lezioni e facendo gremire la mensa.
Mentre indisturbata cercavo di ritirare il pasto del giorno, mi raggiunse sovreccitata Tey, colpendomi ripetute volte la spalla.
Oddio oddio!” si lasciò scappare un urlo.
Probabile di gioia.
Sei di buon umore oggi.” le sorrisi.
Ok, non puoi immaginare neanche la super notizia bomba che ho da darti!” fece sedendosi al tavolo, e irrequieta iniziò a giocherellare con la mela.
La sua espressione non prometteva nulla di buono.
Ma stetti comunque ad ascoltare.
Justin Bieber è a Los Angeles!” si strizzò le guance, forse un impulso nervoso.
Un attimo... cosa ha detto?
Justin Bieber è a Los Angeles?!” mi si illuminarono improvvisamente gli occhi.
Justin è qui, oh mio dio Justin Bieber è qui, si si.” iniziai a ripetere sadica sotto voce, quando ad interrompere i miei salti di gioia fu solamente il suo sbuffare.
Senti cocca è il mio idolo.” assunse improvvisamente un'aria superiore.
Sì certo come vuoi. E sai per caso che programmi ha?” chiesi tutto d'un fiato.
Perchè?” allungò la 'e' finale con il suo insopportabile modo.
Perchè... Perchè così ti accompagno, no?” risposi nervosa.
“Beh si dice che stasera sia ad un ballo.”
Quale ballo?” chiesi interrogativa.
Quello che si tiene ogni anno all'hotel Four Seasons.”
Tutto ciò era un semplice segno del destino.
Non ero destinata a questa semplice vita da studentessa tutta smancerie, e non lo sono mai stata, e questa non è che l'ennesima prova.
... Ma stasera c'è il ballo scolastico.” interruppe i miei pensieri.
Tieni a Bieber più di qualunque ballo studentesco?” l'assecondai con uno sei miei sorrisi più luminosi.
Certo!” ricambiò trasportata.
No problem, stasera io tu e Derek faremo cambio di programma.” le strizzai l'occhio soddisfatta.
Derek avrebbe sicuramente acconsentito.
Stravede per me sin dal primo giorno in cui ci incontrammo, e non avevo alcun dubbio.
Di nessun genere.
Ma ma.. ci tenevi ad andare al ballo studentesco Elly.” diede un morso alla mela, assaporando il boccone poco alla volta.
Andiamo! -le diedi nervosa un colpo sulla spalla e improvvisai una risata- La mia migliore amica è molto più importante di questo.”
Qui gatta ci cova.” increspò impercettibilmente le labbra, per poi addentare la buccia rosso sangue.
Fidati che è così...” la guardai indecisa sul da farsi.
e ora basta parlare o si raffredderà il pranzo.” indicai disgustata gli spaghetti della mensa, o meglio dire la solita poltiglia tutta colla e carboidrati.
Buon appetito.” mi sorrise, concludendo quella strana e diabolica conversazione.

 

*
 

Sentì il suono secco e prolungato del campanello provenire dall'ingresso, e diffondendosi per tutta la casa penetrò nella mia stanza.
E' lui.” mormorai espirando calma.
Feci pochi passi lungo le scale, e percorrendole lentamente arrivai davanti lo specchio dorato.
Quello con i bordi spizzicati e opachi, ormai così familiari da ricordare a memoria i suoi tratti antichi.
Ero bellissima, sì lo ero.
Indossavo un vestito senza spalline, stretto al seno, di un lilla spumeggiante e acceso, con uno spacco nella coscia destra di un azzurro cielo.
Ricadeva morbido a terra, seguendo armoniosamente i miei movimenti e rendendoli ancora più soavi.
Al collo avevo una collana con un pendente blu intenso, molto prezioso, a forma di goccia.
Mentre ai polsi dei comunissimi bracciali color argento, e ai piedi due splendidi tacchi con platò dello stesso medesimo colore.
Sono pronta!” urlai poco distante dall'ingresso.
Mi sistemai le lievi pieghe del vestito, e osservandomi un'ultima interminabile volta, scesi poi le scale ed aprì la porta.
Wow.” sgranò gli occhi Derek.
Sei bellissimo anche tu.” gli sorrisi dolcemente.
Poco dopo si ricompose e mi porse il braccio da vero gentiluomo, accompagnandomi in auto.
Ciao Tey, niente accompagnatore?” la salutai con un gesto della mano.
Hey! No il mio accompagnatore è Justin.” si agitò elettrizzata, saltando qua è là sul sedile posteriore.
Evidentemente non resisteva più all'idea di incontrare il mio finto ex fidanzato. Chissà come reagirebbe se lo solo lo sapesse.
A quell'idea risi compiaciuta.
Derek salì al posto del conducente, e dopo avermi ammirata sufficientemente -tanto da mettermi in imbarazzo- partì a tutto gas.
Ora che siamo insieme, perchè non mi dici a cosa è dovuto questo cambio di serata? Ci tenevi a quel ballo.” mi domandò Derek, sempre attento alla strada.
Questo ballo sarà cento volte meglio di quello studentesco.” gli diedi un buffetto sulla guancia, la quale diventò poco dopo di un rosa acceso.
Avevo mentito sì, ma lo avevo fatto per una buona causa.
Avrei incontrato Justin e gli avrei spiegato ogni singola cosa, ogni singolo particolare, mi avrebbe riportata a casa e magari , nelle peggiori delle ipotesi, sarei finita in una casa di cura per psicopatici.
Ma a conti fatti preferirei un carcere chiuso, piuttosto di questa prigione a piede libero.

 

 

Ci siamo. Trova Justin, trovalo.” mi ripetei più volte, poco prima di fare il mio ingresso nella hole dell'albergo; ed una volta entrata rimasi a bocca aperta.
Lunghi tappeti riempivano l'ambiente circostante, rendendolo lussuoso e quasi regale, mentre imponenti tavoli, adornati da tovaglie color oro, erano accostati alle pareti.
Dal tetto pendevano dei maestosi lampadari di cristallo grezzo, che a contatto con le luci creavano dei bellissimi giochi di colore.
Ben arrivati all'hotel Four Seasons, gradite?” ci salutò il cameriere in smoking e papillon, mostrando un vasto vassoio colmo di cibo piuttosto invitante.
Grazie.” presi qualcosa di salato ed inizia a tenere la bocca impegnata, mentre nel modo più tranquillo possibile, per quanto mi riuscisse, girovagavo in cerca di quel faccino che tanto mi era mancato.
E' stupendo, tu sei stupenda.” mi sussurrò Derek all'orecchio e cingendomi i fianchi mi baciò passionale la guancia.
Taylor lo seguiva a ruota, guardandosi attorno come un cucciolo smarrito, impaziente di trovare la sua preda.
Se dovevo parlare con Bieber allora l'avrei dovuto fare senza la sua presenza, o avrei rovinato tutto, mandando in fumo l'intero piano.
Più camminavo più ammiravo le persone presenti.
A loro cospetto ero poco se non niente, certamente pur essendo un galà aperto al pubblico, tutti gli invitati erano più che eleganti.
Mi sentivo quasi in imbarazzo tanto da avvertire un leggero pizzicore alla guance, quello che percepisci quando ti fissano eccessivamente anche per i tuoi gusti.
Ma nonostante tutto, era una sensazione piacevole.
Mi staccai cautamente da Taylor e Derek, lasciandoli proseguire a passo lento, e continuai la mia passeggiata per qualche minuto; quando...
Justin.” sussurrai con la voce incrinata dai singhiozzi.
Era lì, immobile, come un principe può aspettare la sua principessa, ad osservare pacifico tutto ciò che gli stava attorno, bellissimo come non mai, con il suo solito sorriso sghembo da mozzare il fiato.
Mi era mancato e non poco.
Avevo una voglia sfrenata di avvolgerlo tra le mie braccia, di sentire il suo calore, il suo profumo bruciarmi le narici.
Sussurrargli quel “mi sei mancato” che progettavo ormai da giorni, e sapere che per lui è stato lo stesso.
E nonostante questi miei desideri incontrollabili, non riuscivo neanche a muovere un solo muscolo; come se fossi incatenata senza alcuna via d'uscita.
Come se dei pesanti catenacci mi tenessero inesorabilmente i piedi al pavimento.
Ma non mi sarei arresa così facilmente, le avrei spezzate se non ridotte in cenere, pur di sentire la sua presenza a qualche centimetro dalla mia.
Presi un profondo respiro ed iniziai a dirigermi verso di lui.
Più avanzavo più lo spazio tra me e lui diminuiva, si accorciava fino a scomparire.
Più avanzavo più distinguevo i suoi meravigliosi particolari, dalle ciocche così irresistibilmente soffici, alla bocca così maledettamente invitante.
Più avanzo più capivo che non era un sogno ma la pura e semplice realtà.
Arrivai lì, nel mondo più naturale e sfacciato che possa esistere, e lo guardai, fino a costringerlo a voltarsi.
Oh ciao, tu saresti?” tipico approccio con una fan in situazioni come queste.
Una t-”
Una bella ragazza?” mi interruppe ammiccando.
Bene, ci stava provando, che onore.
Veramente no, sono una tua fan.” sorrisi impercettibilmente.
Sei troppo tranquilla per esserlo.” astuto il ragazzo.
E' vero. Diciamo che ti trovo interessante.”
Trovi me, Justin Bieber, solo interessante?” è da lui pavoneggiarsi, soprattutto se davanti ha una bionda, con una terza e un vestito che lascia parecchio a desiderare.
Posso comprenderlo.
Iniziai ad agitarmi, cercando di non darlo troppo a vedere.
Allora emh... da quanto tempo sei qui?” cambiai alla svelta argomento.
Sono in fuga sai com'è, problemi d'amore.” scosse leggermente la testa come segno d'auto approvazione.
Problemi con la Gomez?” sorrisi inspiegabilmente.
Lo trovavo alquanto strano pronunciare il mio cognome in un modo quasi...sgradevole.
Beh si io e Selena stiamo attraversando un periodo poco bello.”
Bingo.
A questo proposito io vor-”
Perdonami devo allontanarmi un attimo aspettami qui.” mi interruppe un'altra indifendibile volta.
Certo.” sussurrai, incerta, quando ormai era lontano.
Aspettai un'abbondante mezzora, che riempì mandando giù drink vari e cocktail, e quando capì di essere stata scaricata, iniziai a camminare a passo svelto, con tanto di tacco dodici, tra i presenti.
Dovevo trovarlo.
Dovevo dovevo farlo per me.
Scusi ha visto Justin?” domandai ad un cameriere.
Quel Justin? Justin Bieber? Credo sia lì.” indicò con il dito un punto preciso tra la hole e il salone, salutandomi poi con un sorriso magnetico.
Scrutai più e più volte sino a quando non lo individuai, tirando un sospiro di sollievo e sorridendo più al mio lato pessimista che a quello buonista.
Justin!” urlai puntando in alto la mano in segno di saluto.
Mi sorrise di risposta, quando poco dopo qualcuno gli di avvicinò tempestivo, un uomo alto e di colore, costringendolo con uno strattone ad allontanarsi dalla sottoscritta.
Iniziai così nuovamente a correre, sollevando lo strascico del vestito ormai decisamente d'intralcio, e facendomi spazio tra la folla riuscì a seguirlo fuori l'hotel.
L'aria era tagliente e un cielo cupo e scuro dominava su tutta Los Angeles, dando quasi una sfumatura di tristezza.
La zona del tappeto rosso, situato poco prima dell'entrata, gremiva ormai di gente di tutti i generi, persino le fans erano arrivate ad infiltrarsi.
Le urla riecheggiavano graffianti nell'aria, riuscendo ad avere un effetto simile a un sonnifero.
Mi lasciai prendere dal panico.
Le idee iniziarono a roteare confuse come facessero parte di un flipper, rivoltate per tutto il mio fragile cranio.
Le mani iniziarono istintivamente a tremare e il cuore cedette un battito, esibendosi con qualche capriola lungo il tappeto rosso stesso, quando lo vidi salire su una Limousine poco distante dal mio corpo ormai incapace di reagire.
Lo intravidi, con al coda dell'occhio, abbassare il finestrino oscurato, permettendomi di vedere il suo volto.
Aveva una smorfia di dolore e frustrazione, se non di delusione, stampata in faccia, e per quanto si sforzasse di apparire rilassato, dentro mille e uno emozioni lo stavano assalendo.
Come se dentro di lui si stesse combattendo una guerra senza avere mai fine.
Ma perchè? Cosa poteva essere successo?
Con quella poca dosa di buon senso rimasta in corpo, mi feci spazio tra la folla, spingendo le fans e creando un varco tra i fotografi.
In quel momento avevo solo un obbiettivo e l'avrei portato a termine, qualunque ostacolo e barriera si fosse parata davanti.
Arrivai così a pochi centimetri distante dal finestrino, che dopo due lunghe falcate raggiunsi, abbracciando il lembo di vetro così eccessivamente gelato.
Il mio viso rinvigorì insensibilmente.
J-Justin devo dirti una cosa.” boccheggiai in cerca di aria.
Parti, ho detto Parti!” ordinò confuso all'autista.
No ti prego devi ascoltarmi!” lo guardai implorante negli occhi.
Le gambe iniziarono a cedere, facendomi provare una lunga e ampia fitta per tutto il ginocchio, costringendomi a gemere vergognosamente.
Parti!” urlò più forte di prima colpendo il sedile dell'autista.
Per lui ero del tutto inesistente, una delle tante, un'inutile figura umana.
Sentì poi un rumore sordo provenire dalle ruote.
Poi avvistai, nonostante la vista ormai offuscata, un fumo provenire da quest'ultime e sentendo di rimando il tipico odore di gomma bruciata.
Mi stava scappando.
Justin!” la macchina si mosse di un millimetro, quando poi avvistai la lastra di vetro alzarsi verso l'alto.
Non potevo più aspettare, era l'unica possibilità rimasta, l'unica 'via d'uscita'.
Justin, sono io Selena!” urlai con tutto il fiato rimasto.
Si voltò di scatto sgranando gli occhi.
Aveva la mascella spalancata, tanto da temere che gli cadesse ai piedi.
Mi aveva sentita.
Lo aveva capito.
L'auto rombò infine spaventosa, per poi sparire ruggente dietro una curva.
Sparendo, forse, per sempre.
I polmoni bruciavano, gli occhi lacrimavano e le gambe, dopo una lunga lotta per tenersi erette, caddero al pavimento, facendomi udire un rumoroso -Scrash-.
Di colpo non aveva più senso combattere.
Avevo perso tutto quella sera stessa, e per quanto ci avessi provato, ne ero consapevole.
Ero intrappolata in quella prigione chiamata “mondo” e non ne sarei uscita.
Mai più.
Ero sfinita, tanto sfinita e confusa da chiudere gli occhi, inconsapevole, però, di quando si sarebbero riaperti.

 









I'm gonna Live my life! Li-li-live my life.

Patapatuuunz tunz tunz tunz, eccomi :'3
Si lo so è al quanto vergognoso (?) vi ho lasciate nelle feci essiccate e nel dubbio più profondo senza farvi sapere più nulla. 
Picchiatemi. çwç
Però ditemi la verità: con questo capitolo vi siete rifatte birbantelle!
Sono 5 pagine di Open Office e sono molta fiera modestamente.
*Si applaude da brava Foreveralone*.


10 Recensioni IO. VI. AMO.

Siete le lettrici più belle del mondo, tanto love ghslfjsksdhg.
E non la smetterò mai di dire che è grazie a voi che continuo a scrivere, siete voi che mi date la forza.
Ringrazio anche solo chi legge.
Ok... basta zucchero. °^°
Ritornando al capitolo: quale domanda vi sorge spontanea dunque?
"Cosa glia avrà detto l'uomo di così importante a Justin da farlo scappare?"
Al prossimo capitolo! 
Pisello-v

Xoxo.
;)


Ps: Me la lasciate almeno una rencesione voi che leggete? Piccola piccola, anche.
Vorrei arrivare almeno a 9.

 

   
 
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