Sesto Capitolo

Brian diede un’occhiata all’orologio, assicurandosi di non essere in ritardo.
Era stato lui ad organizzare quella giornata ma, all’ultimo momento, si era presentato un fornitore e lui aveva dovuto per forza fermarsi ed assicurarsi che l’ordine consegnato fosse esatto. Nick, invece. era impegnato con la preparazione di un esame e se ne stava rinchiuso in casa da giorni, ormai. E proprio per quel motivo che aveva organizzato quell’appuntamento, sperando che la sua idea, una volta messa in pratica, non risultasse poi un buco nell’acqua.
“Pensavo che mi avessi dato buca.” Esclamò Nick, raggiungendolo mentre lui risaliva gli ultimi gradini dell’uscita della metropolitana.
“Scusa.” Fu la risposta di Brian, un bacio stampato sulle guance prima di dargli un buffetto contro la spalla.
“Ehi! E questo per cos’era?”
“Per aver pensato che potessi non presentarmi!” Lo rimproverò Brian ma il tono ed il sorriso scherzoso mise subito a sopire la flebile paura in Nick di aver appena dato inizio al loro primo litigio.
Mano nella mano, Brian guidò Nick verso la direzione dove erano diretti. Era una soleggiata giornata, il verde di Central Park brillava sotto la luce dorata ed il bianco delle pareti degli edifici appariva ancor più chiaro.
Quando Brian si fermò di fronte ad un enorme edificio, circondato da un meraviglioso giardino botanico, Nick intuì parte dell’appuntamento.
“Per farmi svagare, mi hai portato ad un museo d’arte?” Domandò con la fronte aggrottata.
“Beh... l’altro giorno, ho letto che alla Frick Collection vi era una mostra sugli Impressionisti e Renoir. E ricordo che ciò era anche parte del tuo esame così... – Brian socchiuse gli occhi, lasciandosi accarezzare dal calore del sole. - ... ho pensato che potevamo stare un po’ insieme mentre ripassavi un po’.”
Nick rimase sorprendentemente colpito da quel pensiero e stava incominciando a comprendere che cosa significasse l’essere in una relazione seria. Fino ad allora, fino a quel momento, l’unico svago che gli era sempre stato offerto differiva molto dal passare ore ed ore ad osservare quadri su quadri.
“Sei sicuro? Non so se ti rendi conto a che cosa vai incontro, ovvero ascoltarmi mentre parlo per ore anche solo di una minima scelta di colore invece che di un altro!”
Brian annuì, come poteva rinunciarvi quando gli occhi di Nick brillavano in quel modo, come se avesse rubato i raggi del sole e se ne fosse impossessato? “Non ho mai dato troppo peso all’arte ma... con un insegnante come te, potrei incominciare a capirci qualcosa.”
La risposta di Nick fu un semplice bacio.

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Il giorno successivo, Brian era dietro al bancone quando Nick entrò come una furia, prendendolo fra le braccia e scoccandogli un bacio sulla fronte.
“Indovina?” Esclamò ancora con il fiatone.
“Sei molto felice di vedermi?” ribatté Brian.
“A parte quello. – rispose Nick. – Ho superato l’esame con il massimo dei voti! E tutto grazie a te e quel tuo ripasso.”
Il petto gonfio d’orgoglio, Brian baciò velocemente Nick. “Sto con il ragazzo più intelligente.”
“Ed io con quello migliore.” Rispose Nick, stringendolo stretto a sé.

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E stavolta la sorpresa l'ha fatta Brian! ^__^ Un po' a per uno, non fa male a nessuno!
La "Frick Collection" non me la sono inventata, esiste davvero a New York! Immaginate la mia sorpresa quando, cercando un museo in quel di New York, mi sono trovata questa nome! Era logico che lo usassi! Se volete darci uno sguardo, questo é il sito: http://www.frick.org/index.htm
E con questo, al prossimo capitolo! ^__^