Il mattino seguente, Vulcania si svegliò prestissimo e vide gli azzurri occhi della sua Fantàsia puntati su di lei e subito le si avvicinò, baciandola teneramente sull fronte, facendovi seguire una carezza "Come stai, amore?"

"Ssshh, abbassa la voce..." Disse piano ed a fatica la giovane "S-Sta riposando..."

Allora Vulcania portò lo sguardo alla sinistra della compagna e vide Sydia stesa ed addormentata, così la coprì con una coperta di yuta e la fissò con uno sguardo molto dolce "E' rimasta tutta la notte qui, si è alternata a me nel tenerti compagnia..."

"E'... E' stata molto carina...! D-Diciamoci le cose come stanno... Io... I-Io non ho ancora molto da vivere..."

"Non dire così... Non dirlo!" Disse la castana, scuotendo il capo.

"D-Dovrai essere forte... Riesco a capire il mio corpo, io... I-Io me ne andrò presto e... E non dovrai restare da sola!"

"Non puoi chiedermi di risposarmi...!"

"S-Si, invece... Io ti amo e voglio solo la felicità per te!"

"Anch'io ti amo! Anch'io ti amo...!" Disse, baciando dolcemente la sua amata, che le accarezzò il viso ed i capelli, sorridendo appena.

"E' giusto che... Che queste labbra trovino qualcun'altro da deliziare col loro sapore..."

Vulcania fissò i profondi occhi di colei che amava, baciandola senza darle un attimo di respiro per farle capire quanto l'amasse o come se le stesse chiedendo scusa in anticipo e Fantàsia riuscì a percepire ogni sentimento che la compagna le trasmetteva "Non ti lascerò mai..."

"L-Lei... Lei sarà perfetta... Per te..."

Allora Vulcania tenne lo sguardo fisso su Sydia e non potè negare a sè stessa che era davvero una gran bella ragazza, poi continuò a parlare con la moglie mentre le accarezzava il ventre. E nello stesso momento, Milena si era svegliata nella sua capanna, fra le braccia di Heles "Ehi...!"

"Ehi... Buongiorno!"

"Ti senti bene, amore?"

"Si...! Ho intenzione di andare a fare una passeggiata!"

"Vuoi che ti accompagni?"

"No, grazie... Andrò col Quartetto delle Amazzoni, Bunny e le bambine..."

"Ti manderò di scorta anche Viluy e Petirol..."

"A patto che non si bacino innanzi alle mie nipotine!"

Heles sorrise, facendo cenno positivo col capo, quindi andò a chiamare le due ragazze e quando Milena giunse nel piccolo spiazzo fu raggiunta da Bunny, dalle piccole Chibiusa, Ottavia e Chibi Chibi, più Peruno, insieme a Viluy e Petirol... E ad Occhio di Pesce!

"Milena, posso venire anch'io con voi?"

"Certo!"

Usciti dal forte, i nostri si diressero verso est e lì, dopo circa un chilometrino percorso in un'oretta o poco più, trovarono un delizioso laghetto e poco più avanti, una distesa di fiori bellissimi "Woooooahh!! Io AMO i fiori!!"

"Occhio, ma tu stai male!" Disse Petirol, mentre il ragazzo, fregandosene, prese con sè le tre bimbe, Peruno e Bunny ed iniziò a spiegare loro le caratteristiche dei fiori che vedevano, dopo aver detto i loro nomi anche nella versione latina.

"Io vado a raccogliere quelli blu laggiù!" Disse Milena.

E la Lady, allontanatasi, iniziò a raccogliere quei bellissimi fiori, finchè non scorse una ragazza dai lunghi capelli neri e fluenti, con indosso una tipica veste da contadina ed una fascia che nascondeva il suo seno alla vista altrui "Salute...!" Disse la mora, dallo sguardo penetrante e tagliente.

"Salute a voi! Anche voi a cogliere fiori...?"

"Una persona a cui tengo molto è stata ferita un paio di settimane fa e colgo fiori per lei, anche se sta benissimo..."

"Capisco! Io faccio una sorpresa alla mia compagna.. E ne porto un mazzo anche ad un'amica che sta tanto male..."

"Mi dispiace..."

"Grazie...! E dovresti dire in modo chiaro a questa persona che la ami!"

"E come potrei...? Non mi sta mai a sentire!"

"Tira fuori tutta la grinta che hai dentro! Falle capire che non scherzi e vedrai che ti ascolterà..."

La mora sorrise divertita "CI proverò, ma ora sarà meglio che vada! Ci si vede..."

"Lo spero!"

La Lady, raccolto un bel mazzo, ritornò dal mini gruppetto di amici e si prepararono per tornare al forte poi, quando furono finalmente indietro, si sedettero intorno al fuoco per pranzare... Con Vulcania che prese la sua ciotola e quella di Fantàsia, poi ritornò nella sua capanna dopo aver salutato Heles.

Lì la guerriera mise a terra il proprio pranzo e, dopo aver aiutato la compagna a mettersi seduta facendola poggiare al proprio petto, la imboccò con molta pazienza e la ragazza dai lunghi capelli azzurri si poggiò contro la compagna ed accettò tutta la sua amorevolezza.

"Questa zuppa di radici ti farà bene..."

"G-Grazie..."

E, mentre al forte era in corso il pranzo, la ragazza con cui aveva parlato Milena nel prato fiorito stava percorrendo un corridoio appena illuminato ed aprì una porta, posando i fiori in un vaso nel quale ve ne erano altri appassiti "Cosa ci fai qui... Nehellenia?"

"Galaxia...! Nulla, ti ho portato dei fiori..."

"Se ti piacciono tanto, mettili nella tua stanza!"

La mora ci rimase veramente male e, mentre stava per uscire, la bionda guerriera la prese per il polso e la baciò come aveva fatto qualche giorno prima e, come tale volta, prese un altro ceffone, ma sulla guancia opposta.

E la bionda guerriera non sapeva più come fare per darle un bacio senza ricevere un colpo in cambio. Ma per quanto si sforzasse, il motivo non lo capiva, poichè lei e l'amore erano due cose totalmente diverse e mai venute a contatto prima d'ora...