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Autore: FollowMe    29/02/2012    1 recensioni
Vanessa, una vampira di secondo ordine, si è appena trasferita in una nuova scuola e si accorge di essere l'unica ragazza. Cosa faranno tutti i ragazzi??
Un magico romanzo all'insegna dell'aventura vampirica e dell'amore
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Mi alzo dal letto e mi metto allo specchio.
È passata ormai una settimana dall’inizio della scuola, quell’inutile posto che non mi dava conforto forche nella mente. Riusciva soltanto a non farmi dormire la mattina ed a occuparmi il pomeriggio con quegli odiosissimi compiti. Il mio liceo è un liceo scientifico: sono brava nelle materie matematiche ma il latino non lo sopporto…non capisco a cosa possa servire imparare una lingua che non si parla. Un inutile lingua morta.
È da due giorni che non vedo Josh, perché non mi ha chiamata durante il fine-settimana? Ha scoperto di me e di Erik? Mi vorrà ancora bene? Non lo so, non so rispondere a queste domande, ma scoprirò la risposta appena arriverò a scuola.
Devo chiamare qualcuno, un’amica, qualcuno con cui parlare di tutto ciò, per aiutarmi a decidere. Prendo il telefono e digito il 66349280037…squilla…:‘‘Pronto’’
:‘‘Hei Megan, sono Vanessa, ti posso chiedere un enorme favore?’’
Varco la porta, tutti mi fissano come se fossero la corrente di tutto, di tutti i miei madornali errori.
Entro in aula, sono sola, neanche un’anima. Guardo l’orologio, sono le sette e diciotto, prima di una quarantina di minuti non arriverà nessuno, quindi apro la mia borsa e, mettendomi in un angolo, ne tiro fuori una sacca di sangue da mezzo litro. È da due giorni che non mi nutro e sento la fame che comincia a rodermi nel petto. Estraggo le mie zanne così bianche ed appuntite e le affondai nella sacca bucando la plastica sottile in due piccoli fori gemelli. Devo arrivare al dolce e denso liquido rosso che mi dà la vita.
Il liquido era tra i petali delle mie labbra, mi sento rinvigorire, sento la vita scorrermi dentro. È una sensazione incomparabile, bellissima.
La sacca è finita, la rimetto nello zaino ed intanto esco dalla classe che comincia a riempirsi.
Proprio alla porta ci sono Josh e Erik che stanno parlando: sicuramente sono io l’oggetto della loro conversazione. Appena conclusa la loro conversazione si girano entrambi nella mia direzione: devo andare prima da Josh o da Erik? Oh si, prima da Josh perché è ‘‘il ragazzo di scuola’’. Corro nella sua direzione ma, proprio mentre lo abbraccio una macchia nera mi salta agli occhi, era ovvio, era arrivata, stava compiendo il favore che le avevo chiesto :‘‘Scusa Josh, ma devo salutare una persona’’
:‘‘Ok…chi?’’
:‘‘Ora la vedrai’’
Corsi verso di lei il più veloce possibile e l’abbracciai :‘‘Grazie, grazie, grazie. Sono in debito con te per tutta la vita!’’ ridacchiai
:‘‘Va bene ma ora lasciami andare, mi sento una nocciolina nello schiaccia noci!’’
:‘‘Oh, scusa’’ sorrisi
:‘‘E lui chi è?’’ dissi indicando un ragazzo che ci fissava ma che non avevo mai visto
:‘‘Lui si chiama William. La preside della mia vecchia scuola non ha mai voluto fare dei trasferimenti singoli e quindi è dovuto venire qui con me. Visto che io sono qui, mi potresti ricambiare il favore? William conosce solo me e non ce lo voglio fisso appiccicato quindi…potresti farlo stare con i tuoi due…belloni?!’’
:‘‘I belloni, come dici tu, si chiamano Erik e Josh e sono sicura che accetteranno Wil a braccia aperte!’’
:‘‘Bene’’ chiamando William, ci dirigemmo all’interno della scuola, più precisamente verso Erik e Josh.
:‘‘Ragazzi, loro sono Megan e William’’ dissi a i ‘‘belloni’’ :‘‘Loro invece sono Erik e Josh’’ tutti e quattro, come un coro della chiesa dissero :‘‘Piacere’’.
Ci avviammo ognuno nella prima aula: Megan nella 78 (informatica), Will e Erik nella 121 (spagnolo), io e Josh  nella 18 (grammatica). Mentre camminavamo Josh mi prese delicatamente la mano e se la strinse nella propria :‘‘Vanessa, quella ragazza, Megan, come si è vestita?’’
:‘‘Megan si veste così perché è una ragazza dark: corpetto nero, stivaloni neri, gonnellina nera eccetera sono tutti oggetti parte del suo look’’
:‘‘D’accordo…comunque, parlando di un’altra cosa…’’ ma li si placò, mi voltai nella direzione in cui stava guardando e mi si mozzò il fiato…santo cielo…quello si che si può dire che è il ragazzo più carino della scuola! Sulla cartella c’era scritto il nome Dylan quindi dedussi che fosse il suo nome.
Dylan è un ragazzo alto più o meno un metro e novanta, ha dei capelli lunghissimi neri raccolti in una coda bassa, il viso è coperto per metà da un ciuffo di capelli ma si vede comunque che i suoi occhi sono come due smeraldi: due bellissime sferette verde speranza che fanno brillare tutto in lui; indossa dei jeans attillati verdi ed una camicia bianca e verde alla scozzese……è davvero bellissimo!
Appena mi vede mi sorride e mi fa l’occhiolino ed in classe si siede accanto a me, costringendo Josh a sistemarsi dalla parte opposta dell’aula.
Mi arriva un bigliettino sul banco, lo apro, c’è scritto ‘‘Ciao, il mio nome è Dylan. Non vorrei essere sfacciato, ma sei veramente bellissima, se posso dirlo, radiosa…qual è il tuo nome, ragazza dal volto angelico?’’
:‘‘Grazie…il mio nome è Vanessa’’ sto arrossendo da morire, il mio viso sta andando in fiamme.
:‘‘Sai, non solo sei bella, è stupendo anche il tuo nome!’’. Mi fece un sorriso stupendo, radioso che, sono sicura che, se non ero seduta, ora sarei a terra.
:‘‘Sarebbe troppo prematuro se ti chiedessi di pranzare con me oggi?’’
:‘‘Si, però accetto comunque!’’ gli sfoggiai un sorriso stupendo e lui fece finta di morire :‘‘Perché fai finta di morire?’’
:‘‘Perché sei talmente stupenda che spero che tu, il tuo volto, il tuo splendido sorriso, siano l’ultima cosa che vedo prima di morire, per poter trapassare sereno’’. Sono io che sogno o l’ha scritto da vero? Spero che sia vero! No, non devo sperarlo, devo sperare il contrario; sono già incasinata con Erik e Josh, ti prego, fa si che non ci si metta anche il bellissimo ed affascinante Dylan.
Appena la lezione fu finits Josh mi venne accanto :‘‘Andiamo a pranzo?!’’
:‘‘Ho detto a Dylan che andavo con lui, sai, non conosce nessuno…’’
:‘‘D’accordo, bhè, allora andiamo io, te e Dylan’’
:‘‘Perfetto, almeno ci fai amicizia!’’
:‘‘E possono venire con noi tre anche Megan, Will e Erik?!’’
:‘‘Certo, oggi pranziamo tutti insieme!’’ lo baciai ed andai da Dylan :‘‘Pronto per il repellente pranzo
della mensa?’’
:‘‘Certo’’ mi dice ridendo. Mi sorride ed io ricambiai.
Nel corridoi ci raggiungono Megan, Erik e Will. Megan viene verso di me e mi sussurra nell’orecchio :‘‘La solita fortunata! Chi è quel figaccione che ti tiene gli occhi addosso?’’
:‘‘È Dylan, il ragazzo nuovo, che mi ha chiesto di pranzare con lui. Io ho detto di si, e lo  farò, però lui vuole pranzare da solo con me ma non sarebbe giusto verso Josh ed Erik, quindi venite anche voi. Tutti. Siete obbligati!’’ le dico in modo scherzoso, gli sorrido con beffo e dico a Dylan :‘‘Dylan, ti presento Megan, la mia più cara amica; Josh, il mio ragazzo; William, chiamato anche Will, ed Erik: pranzano con noi!’’
Dylan, dal volto contento e sorridente, si intristisce e in tono triste dice :‘‘Ok, ciao a tutti, io sono Dylan Van Lorn’’ sorride e, tornando a parlare con me dice :‘‘Mi fa piacere che pranzino con noi anche i tuoi amici e…il tuo ragazzo…ma io volevo pranzare da solo con te: da solo con questa bellissima creatura che mi guarda dolcemente con i suoi occhi azzurri che brillano’’
:‘‘Grazie, davvero, ma Josh è molto geloso ed io non voglio farlo star male, di conseguenza: a scuola non potremmo mai pranzare da soli!’’
:‘‘E se io ti invitassi a cena fuori? Conosco un buonissimo ristorante cinese; fa faville!’’
:‘‘Mi piacerebbe molto, ma non posso: stasera devo badare a mia nonna e non posso proprio uscire’’
:‘‘E se ti invitassi domani. Saresti libera?’’
:‘‘Si, passa a prendermi alle venti alla casa numero tredici di East Road’’.
Mi sorride e comincia a camminarmi di fianco.
Il pranzo è tranquillo, niente problemi, per fortuna Josh non fa l’arrogante o lo strano quando si accorge che Dylan ha occhi solo e soltanto per me.
Al suono della campanella ci alziamo tutti ed andiamo ognuno per la propria strada. Arrivata in classe mi accorgi che insieme a me c’è Dylan che, come nell’aula precedente, si siede accanto a me.
:‘‘E se invece del cinese ti portassi in un ristorante francese? È molto più bello’’
:‘‘Mi fa molto piacere se mi porti fuori a cena, quindi decidi pure tu il ristorante, basta che mi fai sapere come vestirmi’’
:‘‘Allora facciamo una cosa, se a te va bene ovviamente: io vengo da te questo pomeriggio e, vedendo i tuoi vestiti, scegliamo quello più bello e dà lì il ristorante’’
:‘‘Va bene, ad una condizione però’’
:‘‘Quale?’’
:‘‘Che non lo dici a nessuno’’
:‘‘Non vuoi che nessuno sappia che usciamo insieme? Perché?’’
:‘‘Per prima cosa è perché è solo un uscita tra due amici, ma gli altri potrebbero fraintendere e per secondo’’ dico arrabbiata ‘‘È perché sono fidanzata, idiota! Non è ovvio?!’’
:‘‘Lo sai che sei molto sexy quando ti arrabbi?’’ mi dice ridendo
Davvero pensa che io sia sexy? Lo pensa solo lui o anche tutti gli altri? Anche Josh e Erik lo pensano?
Secondo me Dylan non è solo sexy, è anche bellissimo e di un provocante allo stato erotico pazzesco; ma non posso dirglielo quindi rispondo :‘‘Sei molto carino ma devi smetterla di farmi tutti questi complimenti!’’
:‘‘Io ci proverò ma non ti prometto niente, sei troppo stupenda per non lodarti continuamente’’
:‘‘Ok, basta. Ci vediamo domani ok?! Ciao’’.

Come vi sembra fin ora??? Vi piace??? Recensite!!! <3
Un abbraccio

  
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