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Autore: JenSolmate    01/03/2012    1 recensioni
Lexi Branson dopo essere morta per mano di Damon si ritrova in una dimensione parallela, dove non era possibile essere vista o ascoltata, non da tutti almeno. Lentamente scopre che qualcuno può avere un contatto con lei e dopo le perplessità iniziali insieme cercheranno un modo per farla ritornare nel mondo dei vivi e strapparla da quella dimensione.
In un mondo frenetico che cambia continuamente forse troverà qualcuno e diventando l'una la luce di speranza dell'altra.
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Nessuno ha mai parlato di Lexi come vorrei, e per me è così che dovrebbe andare.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lexi
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Era stato così gentile con me, sembrava avere dei problemi con il mondo sovrannaturale ma non mi aveva cacciato, la sua preoccupazione era di non potermi aiutare, in realtà non sapevo nemmeno io se potesse aiutarmi o no, sapevo solo che ero stata la usa ombra per tutto il tempo e mi aveva percepito tanto da sentirmi piangere. A quel pensiero sentii il mio viso arrossarsi, avevo fatto una pessima figura, non mi piaceva farmi sentire fragile, nessuno mai aveva visto questo mio lato avendomi avanti tutti i giorni e lui riusciva a sentirmi da invisibile... feci un lungo sospiro e mi avvicinai alla lavagna per rispondere.
"Non so come mi puoi aiutare, sono morta quasi un anno fa, sono sola qui, completamente sola e tu sei l'unica persona che mi abbia mai percepito"

Feci un passo indietro come se volessi spostarmi per farlo leggere, mossa stupida dato che ero invisibile, ma ci pensai dopo. Mi voltai per guardarlo e notai che mentre leggeva il suo sguardo divenne cupo per qualche secondo, non riuscii a capire il perchè di quell'espressione, forse perchè ero morta... si avvicinò alla lavagna e cancellò anche quelle mie parole.

"Forse sò chi ti può aiutare, è un pò tardi però... se ti dico di aspettarmi qui dieci minuti, mi prometti di aspettarmi e non andare via?"
disse cercando di infondermi sicurezza, era estremamente dolce che quasi mi commosse, aveva davvero un'anima pura e innocente.
Senza pensarci due volte passai il dito sulla lavagna per scrivere un "Sì" 
come lo lesse vidi un sorriso sul suo volto, era strano...per qualche motivo la mia situazione gli stava a cuore, mi faceva pensare positivo ed era la prima volta dopo tanto tempo.

"Allora arrivo subito" prese la giacca e si avvicinò alla porta e io rimasi a guardarlo, poi all'improvviso si girò e tornò in cucina, con una mano dietro la nuca e cercava di essere...sicuro?
"Beh, io mi chiamo Matt e credo che tu lo sappia ormai" rise appena "ma tu..come ti chiami?"

Sorrisi subito, non gli avevo detto il mio nome ma non pensavo gli fosse importato. Mi avvicinai un pò a lui, mi ero stancata di scrivere..
"Lexi..." sussurrai e lo vidi increspare le sopracciglia, mi aveva sentito?

"L-Lexi... va bene Lexi, sarò qui subitissimo..." lo vidi concentrarsi su qualcosa, sembrava mi stesse immaginando. Sorrisi di nuovo e lo vidi sparire oltre la porta.
Come sentii il rumore della serratura incastrasi e chiudersi fu come sprofondare di nuovo nella mia solitudine che quasi mi sentii svuotata, come se una parte di me fosse andata via con Matt

Era inquietante quanto mi sentissi legata al quel ragazzo, forse era per questo che avevo quella connessione.
Ma, per poter avere quel contatto dovevamo essere in due.. Per qualche stranissima ragione anche lui era legato a me.
Mi lasciai scivolare a terra e mi sedetti in un angolo, mi sentivo più protetta in quel modo, portai le ginocchia al petto e mi passai le mani nei capelli.. i miei lunghi capelli biondi che erano perfettamente composti d quando ero morta, sarebbe stato difficile poterli lavare in quelle condizioni. 
Sorrisi da sola per il mio pensiero, se con me ci fosse stato Stefan mi avrebbe sicuramente detto di essere sempre la solita. 
Da quando ero intrappolata in quel mondo parallelo avevo quasi perso me stessa, era stato difficile persino per me, non volevo pensare a come si sentisse chi nemmeno da vivo avesse avuto tanta forza d'animo...
Sospirai di nuovo, sembrava che il tempo non passasse mai..era sempre così in realtà, ma in quel momento immaginavo i secondi che facessero fatica a scorrere e vedevo davanti ai miei occhi l'immagine di un'orologio con le lancette rotte, vibravano senza muoversi. Rabbrividii per quella immagine, era incredibile come la mia psiche mi mostrasse immagini di tutto ciò che pensavo ed erano sempre così reali..
Sbuffai e alzandomi, se restavo ferma in quel modo mi sarei sentita svuotare ogni secondo. 
Mi avvicinai di nuovo al camino, volevo capire qualcosa di lui. 
La mia attenzione si fermò su una foto di famiglia, in realtà l'unica che ritraesse anche una figura maschile. Assomigliava molto a Matt, gli stessi occhi profondi e i capelli biondini. Mi avvicinai di più per guardare meglio e vidi dietro una data... Era morto anche lui.
Una sorella e un padre morto e una mamma assente... Padre e figlia però non erano morti insieme, Vicki era morta da poco.. chissà come... chissà perchè... 
Vicino al divano, fra dei libri vidi delle carte bianche un pò impolverate, mi avvicinai e rimasi sorpresa leggendo di cosa si trattasse. Erano test di ammissioni a college di medicina, finiti... Il suo sogno era indubbiamente quello.
Aveva risposto a tutte le domande in maniera così precisa eppure andava ancora al liceo. Vidi la data scritta in alto, aveva fatto quel test un giorno prima della morte di sua sorella.. 
Di sicuro non l'aveva fatto per inviarlo, era più un modo per mettersi alla prova, vedere se era in grado di affrontare quella prova..considerando la polvere sopra che c'era sopra aveva abbandonato del tutto quell'idea, doveva essere difficile anche il liceo..
Mi appoggiai sul divano e sentii un rumore fuori dalla porte, era il suo pick-up, finalmente era arrivato. 
Sentii dei passi affianco a lui e una voce femminile
"Matt, andiamo, sei impazzito?!" disse incurante di farsi sentire "Mi hai trascinato qui blaterando di uno spirito."

"Bonnie! Sei una strega devi credere agli spiriti!"

"Si ma non a quelli che senza offesa, un umano può sentire così"

"Ascolta, non lo so perchè lei abbia scelto me per interagire, per qualche insulsa ragione ha creduto che io fossi speciale, che fossi utile a qualcosa senza mettere in pericolo la mia vita e io non resterò con le mani in mano" disse con un tono deciso infilando che chiavi nella toppa. 
Rimasi di sasso per quelle parole, lo viveva con un privilegio? Lo facevo sentire importante e utile...stranamente era lo stesso modo in cui lui mi faceva sentire. Entrò in casa e si guardò attorno.
"Lexi, sono tornato" disse appoggiando le chiavi su un tavolino, era quasi felice di poterlo dire, come se finalmente ci fosse qualcuno ad aspettarlo ed io ero felice che qualcuno mi stesse chiamando. Rimasi in silenzio appena vidi la ragazza, era molto bella, dalla pelle olivastra e i capelli scuri che scendevano in boccoli delicati, aveva qualcosa che mi ricordava una mia cara amica... Bree.
Era una strega. Doveva chiamarsi proprio Bonnie..lei si guardò attorno alzando le spalle

"allora, dove sarebbe?"

"E' qui Bonnie, è qui! Da qualche parte" fece una pausa "Lexi, lei è una mia amica, Bonnie, è una strega forse può aiutarci" 
Appena finì di parlare mi avvicinai a lui e gli toccai il braccio..
All'improvviso Bonnie increspò la fronte

"Lexi?Quella Lexi?" disse stranita piegando leggermente la testa da un lato

Mi conosceva? beh sperai che conoscesse solo storie divertenti 
"Sì.." sussurrai all'orecchio di Matt e lui si girò verso Bonnie.

"Dice di sì, Bonnie puoi spiegare anche a me?"

Bonnie si voltò verso di lui e lo guardò qualche secondo
"Lexi.. la migliore amica di Stefan, è stata uccisa da Damon dietro il Mystic Grill la sera del compleanno di Stefan, tu stavi accompagnando Caroline a casa...lei è un vampiro.."
A quanto sembrava, conosceva quella parte della soria

"E' un vampiro?? Perchè non mi stupisce... sono una calamita per i vampiri" disse con un velo di umorismo

"Beh, è anche bionda" le rispose Bonnie poi tornò seria "Lexi, sai perchè ti trovi qui?"

Come potevo saperlo? Non sapevo nulla...Meno male che intervenne Matt..
"No Bonnie, non lo sa, è intrappolata qui da un bel pò, è sola..è triste. Dobbiamo liberarla!"

"Matt aspetta! Se è intrappolata ci sarà una ragione, io non posso semplicemente sbloccarla! Potrebbe avere delle conseguenze su tutta la natura, è morta..e non ho mai sentito di questa dimensione"

Sospirai triste, in effetti aveva ragione..chissà perchè ero lì e perchè non potevo muovermi. Riportarmi avrebbe creato un passaggio per tutte le altre anime. Matt si voltò verso di me triste, mi aveva sentito..ormai mi sentiva benissimo

"Bonnie, ascoltami un attimo. è morta ingiustamente, se non è andata via da questo mondo probabilmente è perchè qualcuno deve tirarla fuori! Magari non era il suo momento per morire,non ti sto dicendo di riportarla adesso. Vediamo cosa succede. Adesso però voglio che tu mi aiuti per un'altra cosa..." fece un'alta pausa e io mi bloccai quasi incantata a cercare di capire. 
Il suo volto diventò un pò rosso
"Io voglio poterla vedere..."

Rimasi come una scema a fissarlo, voleva vedermi? perchè?
Cavolo...come riusciva a farmi sentire importante, viva...vera... le sue parole mi emozionarono al tal punto da sentire come una scarica elettrica lungo la spina dorsale. Mi tremava appena la mano e non avevo mai provato questa sensazione... era incredibilimente forte.
Bonnie lo guardò come per chiedersi se si fosse drogato e dopo un pò sbuffò.
"Va bene, va bene, non sò cosa hai in mente però cercherò di trovare un modo. Ho delle cose in macchina, aspetta"

Uscì di casa e Matt la seguì con lo sguardo come se avesse vergogna di restare solo, lentamente si girò verso di me, sapeva benissimo dove mi trovavo. Si portò una mano sul braccio grattandolo piano.

"Beh..se ti posso vedere sarà più facile" disse in un sussurro.

Era talmente dolce, mi avvicinai a lui e appoggiai la mano sulla sua, non riuscivo a sentire la consistenza della sua pelle e quella cosa la odiavo, chiusi gli occhi cercando di immaginare le sensazioni, come quando sei catapultata in un sogno reale e ti sembra davvero di toccare determinati oggetti.
Proiettai la figura della sua pelle e la sentivo delicata e calda.
La sua voce mi fece scuotere.
"Lexi..io.." 

Aprii gli occhi cercando di guardare la sua espressione e sorrisi, stavo per rispondere, per fargli finire la frase ma in quel preciso istante Bonnie entrò in casa.
Matt si girò all'improvviso bloccandosi..
Restai con il dubbio di cosa quella voce gentile e quasi imbarazzata volesse dirmi...
  
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