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Autore: leli sister    01/03/2012    1 recensioni
Il finale della seconda stagione rivisto da noi. Questa storia è scritta da 4 mani e inizia dalla puntata 2x21. Precisamente dal sacrificio. Damon non è mai stato morso e Jenna non è mai stata sacrificata. É una storia soprattutto Delena ma compaiono anche le altre coppie e nuovi inaspettati amori.
(Il carattere dei personaggi è diverso da quello che conosciamo). È la mia prima storia.
Le recensioni farebbero piacere. Buona lettura.
Genere: Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Per tutta la notte non ci furono cambiamenti. Ormai Damon era disperato. Non voleva lasciare il fratello. Aveva una paura indescrivibile di perderlo per sempre. Alla fine, il mattino del giorno dopo, si addormentò esausto.

Dopo un paio d' ore si svegliò nel suo letto. Accanto a lui c'era Elena.

D: Stefan come sta?

E: Come ieri.

Damon tutto d'un tratto si mise a piangere.

E: Ehi, amore si sistemerà tutto. Tuo fratello è forte. Si rimetterà vedrai.

D: Grazie amore. Ti amo.

E: Ti amo anch'io. Ora riposa ancora un po'.

E Damon si mise di nuovo a dormire per poi svegliarsi alla sera. Verso le sette e mezza si svegliò. Elena arrivò dopo 20 minuti con una sacca di sangue.

E: Ti ho portato da mangiare.

D: Grazie ma non ho fame.

E: Smettila, lo sappiamo tutti che hai fame. I tuoi occhi sono rossi. Se non ti cibi...

D: Smettila tu. Se hai tanta paura che non mi cibi ti conviene andartene. Potrei farti del male.

E: Non lo vedi? La fame si sta prendendo il meglio di te.

D: Se credi che tu possa farmi diventare un bravo ragazzo non ci riuscirai.

E: Fai come credi. Te la lascio qua nel caso avessi fame. Così calmerà il vampiro che è in te. – disse con le lacrime agli occhi

D: Ele io...

E: No Damon ho recepito il messaggio.

Poi Elena andò di sotto.

 

EJ: Elena lo sai che la fame può far dire cose che non si pensano.

E: Non credo che sia la fame. È preoccupato e gli manca Stefan, ma non deve prendersela con me.

EJ: Se entro domani non si sveglia gli do il mio sangue. Appena mangerà si calmerà, vedrai.

E: Ho rivisto lo stesso Damon di quando l'ho conosciuto. – disse piangendo

R: Si calmerà Elena. – e l'abbracciò

E: Lo spero.

 

Poi tornò di sopra.

E: Ti sei calmato.

D: Elena scusami non volevo. Ti prego perdonami.

E: Riposati.

D: Elena...

E: Buonanotte Damon. – e se andò piangendo

Poi arrivò Meredith di sopra a dare il cambio a Elena.

M: Piccolo cosa è successo?

D: Sono stato uno stupido.

M: Dai che si sistemerà tutto. Vedrai. Ma non fare sciocchezze.

D: Va bene mamma.

M: Ora dormi.

Damon si addormentò fino al mattino dopo. Vicino a lui c'era Meredith che dopo un po' si mise a dormire anche lei. Dopo sentì arrivare Elena ma dormiva ancora. Meredith intanto si alzò e andò a parlare con Elena che era ancora giù di sotto.

M: Ciao Elena. Stai bene?

E: Più meno. Lui?

M: Male. Non voleva dire quelle cose.

E: Ma le ha dette lo stesso. Vado su.

Elena, appena arrivò di sopra, andò subito a controllare se Stefan si era svegliato o se stava meglio. Ma non era cambiato niente rispetto alla sera precedente.

Così poi andò nella camera di Damon che dormiva ancora. Si avvicinò a lui e vide che aveva pianto. Poi di colpo si svegliò agitato.

E: Stai bene?

D: Elena mi dispiace. Non le pensavo le cose che ti ho detto.

E: Non ha importanza. Le hai dette comunque.

D: Elena ti amo. Mi dispiace di averti ferito.

E: Sono solo passata per vedere come stava Stefan. Ora devo andare.

D: Questo vuol dire che ti ho persa per sempre?

E: Devo rifletterci. Ciao.

E scese di sotto.

 

E: Io vado se ci sono novità chiamatemi.

EJ: Va bene. Fai attenzione.

Intanto Damon, che era di sopra in camera sua, si provò ad alzare. Ci riuscì e andò vicino alla finestra. Aprì le tende e si tolse l'anello e cominciò ad abbrustolirsi. Elena corse in casa di nuovo.

EJ: E' successo qualcosa?

E: No tranquilli. Ho dimenticato le chiavi in camera di Damon. Vado a prenderle.

Salì velocemente le scale e vide Damon che era vicino alla finestra senza anello.

E: Ma che fai? Volevi ucciderti. – disse spingendolo per terra e chiudendo subito le tende

D: La mia vita senza te non ha importanza. Non voglio vivere senza te.

E: Smettila di dire scemenze.

D: Sto dicendo la verità. Non posso vivere in un mondo dove tu non ci sei.

E: Damon non credevo che le mie parole potessero farti così male.

D: No Elena. Scusami tu non dovevo trattarti in quel modo ma mi manca mio fratello. Perdonami. – disse piangendo

E: Calmati adesso, è tutto a posto.

D: Perdonami. – disse sempre piangendo

E: Ti perdono. Però mi sembrava di aver visto il Damon che avevo incontrato e avevo paura. Ma non che potessi fare del male a me. Ma che potessi fare del male a te stesso. E infatti non mi sono sbagliata. Meno male che avevo dimenticato le chiavi della macchina se no saresti morto e questa volta sarei stata io a non poter vivere senza di te. Non farlo mai più. Ci siamo capiti?

D: Si amore mio. Ti amo.

E: Ti amo anch'io. – e si baciarono

E: Dammi la mano. Così ti aiuto. Non ti ho fatto male vero? – e gli diede una mano a rialzarsi

D: Figurati non mi hai fatto niente. E poi me lo meritavo.

E: Se tu non lo avessi fatto non te lo saresti meritato.

D: Te lo ho già detto. Non posso vivere in un mondo che tu non ci sei.

EJ: Ciao Damon, Elena.

D: Ciao Elijah. Dove vai?

EJ: Da tuo fratello a dargli il sangue.

D: Aspettaci. Veniamo anche noi.

 

Angolo della scrittrice...

Buona sera! Grazie a tutti quelli che seguono la storia soprattutto ai lettori silenziosi. Spero che questo capitolo vi sia di gradimento. Se volete lascirmi un commento sarei molto felice.

Alla prossima

...leli...

  
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