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Autore: Aidan_    02/03/2012    2 recensioni
Molto tempo fa ero Delena. Poi, ho iniziato a vedere Supernatural, nella terza stagione un personaggio mi ha colpito particolarmente. Ruby (quella bionda ovviamente, la mora non la posso reggere D: ) lei con le sue battutine, il suo carattere pungente, che ha sempre contato sulle proprie forze. E allora mi sono detto.. ma lei e Damon sarebbero perfetti insieme! entrambi ribelli, enigmatici.. soli per molto tempo. E quindi ho iniziato a vedere su youtube.. molti video su loro due.. e ho scoperto che molte persone la pensassero al mio stesso modo! quei video mi hanno emozionato talmente tanto che mi hanno fatto adorare tantissimo questa coppia, fino al punto di scrivere la mia prima fanfiction dedicata a loro due! Ne scriverò un seguito, anche perchè , essendo loro grande fan, non riuscirei a farla finire così xD Spero possiate apprezzarla e che abbiate voglia di leggerla e recensire =)
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Damon Salvatore cercava di aprire la porta della stanza con il cuore che palpitava frenetico, forse più forte di quanto avrebbe dovuto per la sua condizione di immortale, ma non era il bisogno fisico che faceva pompare sangue nel suo corpo così velocemente. Erano pulsazioni spinte da altro, da un qualcosa che sentiva continuare a crescere all'altezza del petto.. avendo l'impressione che a breve sarebbe finito divorato dalla sua stessa paura. Si', paura.. non ne aveva mai avuta in quasi 160 anni.. la paura non l'aveva stretto tra le sue spire durante la transizione, e nei secoli successivi a quello, mai aveva avuto paura della morte, la quale, avrebbe potuto sopraggiungere in diverse occasioni, per il suo carattere non proprio docile.

Ma ora la provava per la prima volta, e non era una paura comune, non riguardava il timore della sua vita, ma ne era una ben diversa. Una causata da quel sentimento che, giorno dopo giorno, anno dopo anno, continuava a provare e a crescere in lui. Come un piccolo seme l'amore per Ruby era nato nel suo cuore, ed aveva continuato a germogliare diventando un albero, che aveva fatto del cuore di lui il luogo adatto per stanziare le sue radici.
Il redivivo continuò a fare forza sulla maniglia della porta fin quando questa, alla fine, non si arrese e decise ad aprirsi. Damon stava portando con se , sin dal primo momento, la speranza che aprendo la porta, fosse stato tutto normale, che avrebbe visto Ruby lì, di ritorno da unq missione per Lucifer oppure intenta a mangiare le patatine fritte che tanto adorava. E magari Sì, la demonietta l'avrebbe anche preso in giro vedendo la sua espressione preoccupata e dolorante, e avrebbe cercato – come suo solito- di risollevargli il morale chiedendogli se fosse giù a causa degli animali della foresta, che. Dato i soprusi che suo fratello Stefan commetteva su di loro, uccidendoli, desideravano vendicarsi.
Il maggiore dei Salvatore avrebbe dato tutto pur di rendere la sua speranza realtò, si sarebbe dannato anche altre mille volte se avesse avuto la consapevolezza che lei stesse bene.
Ma la sua speranza era fragile, come vetro, e andò in frantumi alla vista della stanza, e le invisibili schegge di quella speranza ormai andata in pezzi , lo colpirono dritto al cuore, e il vampiro dovette fare appello a tutta la sua forza di volontà per mantenere la mente lucida e non lasciarsi andare al dolore che la vista di quell'abitazione gli causava.
Le finestre della stanza erano aperte, ed i loro vetri erano rotti, il vento entrava irrefrenabile e investì il vampiro, che aprì le narici cercando di percepire qualsiasi altra presenza fosse stata lì , prima del suo arrivo.
Anche il tavolino nero del soggiorno, era rovesciato, segno che Ruby aveva cercato di difendersi, facendo richiamo alle arti combattive che aveva imparato, la demonietta usava di rado i suoi poteri, ed era questo che la distingueva da tutti gli altri demoni: lei non faceva di tutta l'erba un sol fascio e non vedeva il mondo in bianco e nero, diviso in due parti, quella dei “cattivi” e quella dei “buoni”. La bella demone era di larghe vedute, ed era stato questo a far si – oltre a mille altri motivi- che Damon si innamorasse perdutamente di lei.
L'immortale si chiedeva cosa stesse facendo Ruby solo poche ore prima.. immaginava fosse sdraiata sul divano a rilassarsi oppure a mangiucchiare qualcosa.. per avere qualcosa da fare mentre aspettava lui.
Se solo fosse arrivato prima! Aveva avvertito il pericolo ma non era arrivato abbastanza in fretta, era stata tutta colpa sua. “Smettila, Damon, dannazione!” urlò a se stesso, sapeva che se avesse continuato ad avere quei pensieri, sarebbe finito solo per impazzire e non sarebbe stato in grado di trovare Ruby.
Quindi prese un respiro profondo, chiuse gli occhi e lasciò che la lacrima che chiedeva da tempo di uscire lo facesse, e sentì il suo calore mentre essa gli solcava la guancia.
Strinse i pugni e l'asciugò, avvicinandosi al tavolino, dove la presenza estranea era più forte. Probabilmente era l'ultimo posto in cui l'essere era stato prima di prendere Ruby.
Concentrandosi, poteva sentire meglio il suo odore, era quello di un dannato, immortale,demone. Lo capì perchè aveva bevuto il sangue della sua demone alcune volte, ed adesso era in grado di riconoscere anche gli altri demoni.
Stava per lasciare la stanza quando si accorse che stava per lasciare lì una cosa fondamentale. Si maledisse e tornò al tavolino, vicino esso era caduto un piccolo bigliettino, lo raccolse e trattenne un ringhio non appena lesse, scritto con calligrafia antica quanto ordinata “Saresti disposto a scendere tra le fiamme della perdizione, pur di riavere lei?”  strinse i pugni , per la rabbia, pensando a qualche demone, qualche scarto di immortale, che voleva fare del male a Ruby fino al punto di riportarla all'Inferno. Sentì i suoi canini iniziare a far male ed ad allungarsi per la sua furia, per la brama che aveva di uccidere il demone che avesse osato toccarla.
L''inferno era nulla paragonato alla sua assenza e lui non se ne sarebbe stato senza far nulla, avrebbe fatto saltare in aria quella sottospecie di imbuto se fosse stato necessario.
Senza Ruby si sentiva nulla, dal momento in cui lei era stata presa era diventato il nulla, e solo quando l'avrebbe riavuta con se, sarebbe tornato a vivere.

  
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