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Autore: Aidan_    13/03/2012    1 recensioni
Molto tempo fa ero Delena. Poi, ho iniziato a vedere Supernatural, nella terza stagione un personaggio mi ha colpito particolarmente. Ruby (quella bionda ovviamente, la mora non la posso reggere D: ) lei con le sue battutine, il suo carattere pungente, che ha sempre contato sulle proprie forze. E allora mi sono detto.. ma lei e Damon sarebbero perfetti insieme! entrambi ribelli, enigmatici.. soli per molto tempo. E quindi ho iniziato a vedere su youtube.. molti video su loro due.. e ho scoperto che molte persone la pensassero al mio stesso modo! quei video mi hanno emozionato talmente tanto che mi hanno fatto adorare tantissimo questa coppia, fino al punto di scrivere la mia prima fanfiction dedicata a loro due! Ne scriverò un seguito, anche perchè , essendo loro grande fan, non riuscirei a farla finire così xD Spero possiate apprezzarla e che abbiate voglia di leggerla e recensire =)
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Damon Salvatore
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Più di settecento anni passati a rinnegare quel luogo oscuro, odiarlo , con tutte le sue forze, più di settecento anni passati ad aggrapparsi a quel minuscolo spiraglio d'umanità che tendeva ad emergere nel corso del tempo, man mano che le torture infernali si facevano più frequenti. Nonostante tutto il dolore patito, Ruby riusciva sempre, in un modo o nell'altro, a ricordare come fosse stata la sua vita mortale, alla quale , forse, era stata strappata via troppo presto.
Era forse giusto che una bambina, lei, fosse condotta al rogo al tempo del Medioevo, il secolo delle accuse infondate, delle credenze popolari e dei capri espiatori ? I suoi genitori l'avevano abbandonata sin dalla nascita, dimostrando, di non saper affatto fare il loro mestiere.
Sin dall'infanzia se l'era cavata sempre e solo sulle proprie forze, non poteva fidarsi di nessuno, perchè nessuno, era degno di fiducia. E lei l'aveva imparato a proprie spese.
Una bambina non aveva forse il naturale diritto d'essere amata? Lei non l'aveva mai avuto, era sempre stata detestata dagli altri per quello che faceva, guarire le persone! Nel Medioevo le persone dovevano trovare uno sfogo per distrarsi dal clima caotico ed ingestibile che c'era allora, ed il loro bersaglio fu proprio Ruby, accusata, ingiustamente, di stregoneria.
Ricordava tutt'oggi, l'esperienza del bruciare sul rogo, esso aveva popolato più volte i suoi incubi, e soprattutto rimembrava l'espressione terrorizzata di quella bambina, dai boccoli dorati a ricaderle sulle guance e dagli occhi verdi più profondi del mare che ora era sopita in lei.
L'inferno era tornato ad avvolgerla nelle sue spire, e poteva sentire, accanto a lei, il pesante respiro del cane infernale che aveva il compito di sorvegliarla, i suoi sensi erano ancora intontiti, a causa di quel bastardo di demone che l'aveva presa per portarla lì, in quella sottospecie di imbuto versione gigante ed allungata.
Tuttavia era abbastanza lucida da sapere che se non era ancora sotto tortura, la sua era una visita momentanea. Sperava che, il re di quel posto, l'uomo che da secoli aveva rinunciato a chiamare padre, si muovesse ad alzare il culo da quel suo dannato trono e riceverla, così lei sarebbe potuta tornare da lui.
Già.. da lui, dal suo Damon, quanto era divertente pensare a quanto lei si dilettasse nel prendere in giro coloro che si dannavano per amore, e davano la vita per questo sentimento che lei aveva sempre considerato illusorio, aveva sempre creduto che l'unica cosa degna d'essere provata, fosse l''indifferenza.
Eppure, Damon si era rivelato come la sua ancora di salvezza, l'aveva salvata dagli abissi e le aveva mostrato un mondo completamente nuovo ai suoi occhi, lui le aveva fatto scoprire le sensazioni più belle che potessero essere provate. Per lei lui era il suo angelo, non un angelo come quegli sciocchi alati del paradiso, che erano infantili, come dei bambini immaturi, ma un angelo, nel vero senso della parola!
Sin da quando il vampiro era entrato in quel bar sulla terra, qualcosa si era rotto nella demonietta.
Era come se quella bambina, sopita in lei, si fosse risvegliata.
Certo, ovviamente all'inizio aveva dato filo da torcere all'immortale, e questo proprio per il suo essere restia a fidarsi degli altri. Ma il vampiro non si era arreso con lei, nemmeno quando Ruby l'aveva minacciato di starle lontano oppure quando l'aveva pugnalato, a causa del suo non saper gestire, i sentimenti e le sensazioni che lui riusciva a far nascere in lei.
Il redivivo era così determinato! Ed era stato questo assieme a molto altro, a far si che lei si innamorasse di lui.
Ruby era sempre stata tenuta alla larga dagli altri demoni, per il suo modo di vedere la vita, per il rifiutarsi di vedere il mondo in bianco e nero. Le persone che avevano quella vista del mondo erano monotone, a suo parere! E, aveva bisogno proprio di una persona come il suo bell'uomo, una che non si arrendesse con lei, non subito, che continuasse a provarci, ad insistere, perchè lei aveva bisogno di sapere di essere importante per qualcuno, era stata fortunata a trovare l'amore e lui.
Ora che stava pensando al suo uomo, non poteva fare a meno di domandarsi cosa stesse facendo in quel momento. Era preoccupato d'aver trovato la loro casa rivoltata? Ruby sperava con tutto il cuore che il suo bel vampiro non facesse nulla di pericoloso per cercare di salvarla, anche se, conoscendolo, non poteva esserne totalmente sicura.
Il flusso dei suoi pensieri si interuppe nell'istante in cui sentì il rumore di una porta aprirsi, e dei passi pesanti farsi sempre più vicini, e Cerbero pose termine alla sua posizione di guardia e si volatilizzò.
Ruby sapeva bene che l'uomo che aveva dinanzi non aveva bisogno di proferire parola per farsi riconoscere, non passava di certo inosservato!
Si portò una mano al collo, laddove c'era la collanina che Damon le aveva donato,avente le loro due iniziali, e l'accarezzò.
Quel gesto l'aiutava a sentirlo vicino, e quindi la faceva sentire automaticamente forte.
In quel momento loro due sembravano come il sole e la luna, sarebbero riusciti a trovarsi oppure avrebbero rincorso l'altro in eterno senza risultato?
Alzò lo sguardo e lo puntò in quello del signore delle tenebre. “Monsignore Lucifero, quale onore! Credevo vostra altezza fosse troppo impegnata nell'ingozzarsi di anime stando comodamente seduta sul suo trono, per dedicarsi a me”
Disse la demone in maniera pungente , senza smettere di guardare L'Angelo Oscuro. Lucifero si limitò ad un sorriso sinistro, e ciò non premetteva nulla di buono.

  
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