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Autore: Christelle    02/03/2012    2 recensioni
Anita è una ragazza. Anita è una ragazza come tutte le altre. Anita non è una barbie: non è molto alta, ha un aspetto ordinario, una famiglia ordinaria, una vita ordinaria ... Ma qualcosa sta per cambiare. Morti inspiegabili, cittadini nel panico ... cosa sta succedendo nella nostra Milano? Chi è il responsabile? Fu così che Anita si ritrovò coinvolta in una storia più grande di lei, in un gioco sadico dove non ci sono in paio premi ma vite. Un passato sconosciuto, un presente incasinato e un futuro appeso a un filo ... ma Anita giocherà, lo farà per amore.
Genere: Generale, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5: Mistero a scuola

Mi svegliai con il fiatone, accanto a me c’era Serena.

“Anita tutto a posto? Continuavi ad agitarti”

Un'altro incubo ... sarà di sicuro un caso.

“Si, si tranquilla, solo un brutto sogno” risposi con sicurezza.

“Va bene, forza vai a prepararti: dobbiamo andare a scuola!”

 

 

Non le parlai del sogno, cosa avrei potuto dirle?

Del resto era solo un sogno …

solo un brutto sogno.

 

 

Assieme a Serena mi avviai verso la scuola, a differenza di me lei vi abitava abbastanza vicino: ci volevano meno di 10 minuti.

Durante quel breve tragitto non riuscii a smettere di pensare alla notizia sentita ieri sera, al sogno e ad Alex …

“Che hai Anita? Sei sicura di stare bene?”

“Uccide di notte …”

Era meglio affrontare un problema per volta, tra gli incubi notturni e il tipo pseudo-emo-misterioso quello sembrava il meno complicato.

“Ancora con quel servizio: vivi la vita ragazza! Solo perché sono morte tre persone non vuol dire che capiterà anche a te!”

“Non sono morte solo tre persone: sono morte tre giovani ragazze, dissanguate, nei loro appartamenti! Nessun impronta digitale, niente di niente! Solo morsi, morsi e morsi!”

“E pensi che scervellarti su problema aiuti qualcuno? No! Quindi rilassati! Non siamo poliziotte o agenti segreti, solo due comuni liceali che vanno a scuola … Non possiamo fare niente …”

Il resto del tragitto lo passammo senza rivolgerci la parola, ognuna assorta nei suoi pensieri.

Serena probabilmente rifletteva su come passare l’imminente verifica di scienze.

Mentre io?

A cosa pensavo?

A tutto e a niente … in certi momenti quanto vorrei che il cervello avesse un pulsante OFF.

 

 

 

“Any”

“…”

“Any”

“…”

“ANITA!”

“Che hai da urlare Serena?!”

“Ti sto chiamando da mezz’ora! Perché non rispondi?”

Ci eravamo fermate nel bar lì vicino a mangiare qualcosa, solito attacco di fame pre-verifica.

“Scusami, non ti avevo sentita. Che c’è?”

Non era una scusa: non l’avevo proprio sentita, del resto stavo letteralmente dormendo in piedi … tutta colpa di quel maledetto incubo.

 “Devo farti una domanda riguardo a quello strano tizio … Alex, giusto?”

Uffa, tutte a me capitano! Già sono stanca figurati se ho voglia di parlare di quel tipo!

“ … Certo dimmi”

Come facevo a dire di no a Serena?

“Allora … hai detto che è alto, ha i capelli neri e gli occhi blu … Sbaglio?”

“Esatto, perché me lo chiedi?”

“Perché dalla tua descrizione assomiglia molto a quel ragazzo in motorino … infatti ti sta fissando da circa cinque minuti”

Ti prego no.

Signore non abbandonarmi.

Fa che non sia lui.

Tutto ma non lui!

Mi voltai di scatto.

… Come sempre sei di grande aiuto …

 

 

Davanti al cancello c’era un gruppetto di ragazzi che non avevo mai visto prima, uno di loro mi fissava, però non ero sicura che fosse Alex.

Aveva i suoi stessi occhi, mentre i capelli, che io ricordavo attaccati al viso per colpa della pioggia, erano tirati su con il gel, un po’ sparati dappertutto.

Indossava una giacca di pelle (ovviamente nera, quanta fantasia!), dei jeans blu scuro e sotto la giacca si intravedeva una maglia bianca con il collo a V.

Notai che all’orecchio destro portava un orecchino tipo piercing d’argento, uno spuntone.

Sembrava molto diverso dal ragazzo che avevo conosciuto.

“Davvero carino! Ma anche i suoi amici non sono certo da meno!”

“Piantala Sere, siamo in ritardo, quindi entriamo. E per favore vedi di passare inosservata!”.

Dissi alzandomi.

Attraversai la strada assieme alla mia amica, ma per entrare dovevamo passare accanto a quei ragazzi.

Non ci notarono.

Proseguimmo lentamente … molto lentamente.

Signore ti prego aiutami tu!

Proprio mentre stavo per varcare la soglia mi sentii afferrare il polso e una voce soave disse:

“Da quando non si saluta … Anita? …”.

Prima o poi dovrai spiegarmelo cosa ti ho fatto per meritarmi questo!

Mi voltai, il ragazzo che credevo Alex mi rivolse un sorrisetto malizioso, non c’erano dubbi: era lui.

“Alexander” dissi con un tono di completa indifferenza.

“Come mai da queste parti? Tu e i tuoi amici non dovete andare a scuola?” continuai con lo stesso tono.

“No” disse ridacchiando, cosa ci trovava di così divertente?

“E voi che fate?”

“Non saprei, stiamo entrando in un liceo è così difficile capire dove andiamo … a proposito l’altro giorno sei sparito all’improvviso, dove sei andato?”

“Qualcuno è un po’ curioso!”

“Ah! Cavolo rispondi!”

“Da mia nonna, siccome sono appena arrivato in città mi ospita lei”

Serena 1 Anita 0

“Non puoi stare con i tuoi?”

“…” abbassò lo sguardo, sembrava triste.

Sperai con tutto il cuore di non aver fatto un casino.

 “Mi dispiace … spero di non averti causato brutti ricordi”

“No, no figurati!”

Ecco, era tornato allegro, se lui si potesse definire allegro!

“Senti Anita, prima che mi dimentichi, mi dispiace il liceo oggi è chiuso”

“Sentiamo un po’, chi lo dice?” chiesi con una voce da saputella, se lo meritava!

Chi si credeva di essere questo qua?!

“La polizia, non hai sentito la notizia … Piccoletta?”.

“No,non l’ho sentita … E NON CHIAMARMI PICCOLETTA!”

Rise, ma ero così divertente oggi?

“Ieri è stata assassinata ieri una studentessa, mentre era ai corsi di recupero serali”.

“Davvero?! Chi?!”

Chiese Serena.

“Elisa Bianchi … Piacere Alex, tu sei?”

“Serena, piacere mio”

Dissero stringendosi la mano.

“Ma vi sembra il caso?! Piuttosto, tu come fai a saperlo? Nessuno ne è ancora a conoscenza a quanto ho capito … Guarda, non è arrivata nemmeno la televisione” sembrò deglutire, ma forse fu solo un’impressione.

“Perché dovrebbe venire la TV?”

“Andiamo, già vedo i titoli: “Il quarto omicidio misterioso”, oppure “Il killer fantasma colpisce ancora” … Ti pare che si farebbero scappare uno scoop del genere? Comunque non cercare di cambiare argomento, non attacca con me …”

Dopo un attimo di silenzio mi rispose

“Conosco la famiglia della ragazza, scusaci ma adesso dobbiamo andare. Ci sentiamo presto … mia piccola Anita” arrossii, poi lui sgommò via, assieme ai suoi amici.

“Sere ne sapevi niente?”

“Intendi della ragazza? No, mi dispiace …”

“Senti, proviamo ad andare a chiedere alla polizia?”

“Sei sicura? Non credo ci diranno qualcosa ...” neanche io lo credevo, in fondo che speravo di fare?

Andare là e chiedere “Scusi, sono molto curiosa, mi fa vedere la cartella clinica della ragazza morta? O almeno il cadavere se non le è permesso, sa sto giocando alla giovane investigatrice!”

Idee da pazzi.

“Vorrà dire che faremo delle indagini per conto nostro …”

“Frena! Anita mi spaventi! Cosa intendi fare? Non vorrai mica intrufolarti nella scuola e cercare il cadavere per vedere in che stato è ridotto?”

“Veramente no … ma ora che ci penso è un’ottima idea! Grazie Serena!”

La faccia che fece la mia amica dopo quella mia affermazione era indescrivibile.

“Ma sei pazza?! È un reato! Ti proibisco anche solo di pensarci!”

“Serena so che può sembrarti strano ma sento che devo saperne qualcosa di più … non so il perché, è come se fosse una necessità … Ti prego”

“ …”

“Per favore … Mi accompagni?” chiesi supplichevole.

La mia amica tirò un sospiro con fare rassegnato.

 “Perché tu credi che io ti lasci sola là dentro? Sei proprio stupida Any, lasciatelo dire”

“Grazie! Sei la migliore!”

“Ma adesso ci vedrebbero” pensai.

“Stasera qui alle 9, non mancare Sere”

“Non farmene pentire”

 

 

 

 

 

 

Nda: Salve popolo! Un milione di grazie a tutti coloro che hanno recensito! Siete fantastici ** Questa giornata è stata orrenda! Avevo bisogno di qualcosa che mi facesse sentire meno depressa e, siccome ho finito di vedere Alcatraz su premium play (alla TV mi becco sempre le puntate in inglese -.-"), ho deciso di aggiornare. Che ne pensate del capitolo? Dal prossimo comincerà ad esserci un po' di azione e, tra non molto, la verità inizierà a venire a galla. Via avverto già che, nel caso io citi vie, nomi di palazzi, piazze, ecc è TUTTO FRUTTO DELLA MIA MENTE MALATA, purtroppo non vado spesso a Milano e non la conosco molto bene ... anche la scuola di Anita, ovviamente, è inventata. Quindi, riferimenti a fatti, luoghi e persone sono puramente casuali, meglio specificare u.u. Penso di aggiornare tra una settimana, non ne sono sicura perchè sono piena i verifiche! A presto! Sono benvolute tutte le recensioni, positive e non! Xoxo

Christelle*

P.S sono riuscita ad aggiungere le "Note dell'autore"! Ci provavo da due giorni ma il computer non me le prendeva ... lo so, sono un disastro, vi abituerete :)

  
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