Fumetti/Cartoni europei > Corto Maltese
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Autore: Roylove    03/03/2012    1 recensioni
una piccola storia su Corto Maltese, l'affascinante marinaio.. anche se pochi di voi lo conoscono. In questa avventura conoscerà una persona che le cambierà la vita!
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ecco un nuovo capitolo, spero vi piaccia.

 

Un addio doloroso

 

La mattina dopo Corto era in giro per la città, era presto e se sarebbe tornato a casa della sua amica Maria di sicuro gli sarebbe arrivata una secchiata di acqua gelata addosso, visto l'ora.

Ne approfittò quindi per fare un giro nel mercato che era ancora in allestimento e così ne approfittò per comprare del tabacco.

Ma mentre girava per quel mercato incontrò Anna ad una bancarella.

-Anna! Buongiono.-Disse Corto avvicinandosi alla ragazza.

-Buongiorno signor Corto. Anche lei qui a fare spese?-Disse vedendo che portava con sé una piccola busta di carta.

-E' solo un po' di tabacco, ma dimmi sei qui da sola?-Chiese Corto.

-Si, mia madre oggi non si sentiva bene, e così oggi mi occupo io di tutte le faccende.-Disse Anna pagando il fruttivendolo.

-Capisco, beh ti dispiace se mi unisco a te? -Chiese Corto accendendo una sigaretta.

-Ma certo, solo che fra poco tornerò a casa.-Disse la ragazza.

-Non ti preoccupare, avevo in piano di passare da voi a trovarvi.-Disse Corto fumando la sua sigaretta.

-Allora perfetto!-Disse Anna con un grosso sorriso.

Continuarono un'oretta buona a camminare per il mercato, sotto gli occhi della gente incredula nel vedere la giovane Anna con un uomo maturo come Corto.

-Accidenti la gente non fa altro che fissarci...di sicuro starà sparlando di noi!-Disse Corto con un risolino.

-Che parli, dopottutto non sono affari loro, quello che succede nella mia vita e in quella di mia madre appartiene solo a noi!-Disse Anna con tono severo.

-Hai perfettamente ragione, mi piace il tuo modo di pensare!-Disse Corto continuando a camminare al fianco di Anna.

La ragazza fece un piccolo sorriso.

Tornarono a casa e Anna andò con Corto in camera della madre.

-Mamma, è venuto a salutarti il signor Corto.-Disse Anna aprendo la porta.

-Oh, Corto, scusami se sono a letto...prego entra pure.-Disse Maria debolmente.

Corto entrò e si sedè affianco a Maria.

-Io intanto vado a sistemare la spesa.-Disse Anna chiudendo la porta.

La stanza era molto illuminata e ciò faceva vedere il notevole pallore della donna.

-Corto, credo che ormai il mio tempo sia scaduto.-Disse Maria guardando l'uomo.

-Non dirlo neanche per scherzo!-Disse Corto dandogli un bicchiere d'acqua.

-Grazie...vedi Corto, vorrei chiederti un enorme favore...-Disse Maria bevendo un sorso d'acqua.

-Dimmi...-Disse Corto serio in volto.

-Vorrei che tu portassi con te Anna. Sai mi ricorda te da giovane, quando eravamo bambini.-Disse Maria.

Corto rimase in silenzio perplesso.

-Va bene! La porterò con me e la proteggerò come se fosse mia figlia.-Rispose Corto.

-Lo so che prendi questa decisione contro voglia, ma sono sicura che Anna potrà tornarti molto utile.-Disse Maria.

Corto non mosse ciglio.

-Corto, è stato un onore conoscerti, ti prego di ad Anna che l'ho sempre amata.-Disse la donna emanando il suo ultimo respiro.

-Lo farò Maria, non ti dovrai preoccupare.-Disse Corto alzandosi e andando al piano di sotto.

Lì trovò Anna che preparava il pranzo.

-Ah eccola Corto, sto preparando un ottimo pranzo, mia madre mi ha detto che è il suo piatto preferito!-Disse Anna smanettando con pentole e cibo.

Corto aveva un aria pensierosa.

-Signor Corto... state bene?-Chiese Anna guardando l'uomo.

-Ti prego Anna, chiamami Corto. Vieni con me, ti devo parlare.-Disse Corto andando in salotto.

Anna spense i fornelli, non prometteva nulla di buono quel tono di voce. Andò in salotto e Corto la fece sedere vicino a lui.

-Anna sapevi della malattia di tua madre?-Chiese Corto.

-No, mia madre non mi ha mai detto niente, che mallattia aveva?-

Chiese la ragazza guardando Corto.

-Una mallattia al cuore, ed è incurabile.-Disse Corto.

-Ma perchè non me lo ha mai detto, voglio saperne di più, lo chiederò a mia madre direttamente!-Disse la ragazza alzandosi dal divano dove era seduta. Ma Corto l'afferrò per la mano.

-Siediti...-Disse Corto autoritario.

Anna si sedè senza fare storie.

-Non puoi andare da lei.-Disse Corto tenendo le spalle della ragazza.

-Perchè no?-Chiese Anna ingenuamente.

-Perchè tua madre è morta.-Disse Corto tenendo saldamente la ragazza.

Anna sentì un tuffo al cuore, come se gli mancasse il fiato, le lacrime intanto iniziavano ad uscire copiose dai suoi occhi, senza che lei se ne accorgesse.

-Come morta? No non è vero, lei mente! -Disse Anna liberandosi dalla stressa di Corto e salendo le scale, andando in camera della madre. Intanto Corto la seguiva.

Arrivata in camera della madre Anna andò vicino a lei, e iniziò a chiamarla.

-Mamma..Mamma svegliati! Ti prego mamma.-Disse Anna iniziando a piangere accanto al letto della madre.

Corto arrivò in camera e andò da Anna che si trovava seduta a terra.

-Mi dispiace tanto.-Disse stringendola a sé.

Intanto il pianto della ragazza si faceva sempre più forte.

Dopo qualche minuto la ragazza si calmò, e Corto decise di continuare il discorso iniziato prima in salone.

-Dopo il funerale, verrai con me. Tua madre ti ha affidata a me.-Disse Corto che ancora abbracciava Anna.

-Questo vuol dire abbadonare questa vita..-Disse Anna.

-Si, ti tiri indietro?-Chiese Corto.

-No, da oggi in poi non voglio più avere niente a che fare con questa vita.-Disse Anna.

Rimasero seduti a terra per un'altra ora, e lì Anna si addormentò.

Corto la mise a dormire nel suo letto, e ne approfittò per chiamare il servizio funebre.

La vice si sparse presto in città e la gente accorreva subito al capezzale della casa di Anna.

E tutti facevano mille domande tipo: Cosa farà ora Anna tutta sola? Cosa ne sarà della casa? E cose del genere....

Corto si limitò a rispondere solo che Anna sarebbe andata con lui e che la casa sarebbe stata venduta, tanto c'erano già degli avvoltoi che aspettavano solo la morte di Maria per comprarla.

Corto una volta aver mandato via tutta la gente venuta per le condoglianze si andò a riposare con un bel goccio di rum, mentre la sua protetta dormiva nella camera al piano di sopra.

 

Continua...spero vi piaccia, tra poco ci sarà un bel po' d'azione!

  
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