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Autore: martamatta    03/03/2012    6 recensioni
cari lettori vi ringrazio per spendere un po' del vostro tempo nel leggere questa storia. essa è ambientata subito dopo i fatti di resident evil 5 è una storia d'amore, di misteri d'azione e di segreti del passato e del presente che verranno svelati per dar luce ad un diverso futuro per il mondo. Forse è vero che una persona può cambiare grazie all'amore e affrontare l'oscurità che ha nel cuore.
di nuovo grazie e buona lettura a tutti. a e vi prego di esprimere le vostre opinioni scrivendo delle recensioni
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albert Wesker, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Albert correva più veloce che poté, a ogni passo il cuore pulsava più forte, finché non giunse all'ingresso principale dove vedette quel mostro ricoperto di tentacoli. Là c'era Claire che correva disperata, finché non inciampò in una trave, a quel punto il mostro si preparò ad infilzarla, con uno dei suoi tentacoli.
In quel momento la rabbia di Albert aumentò in una maniera inimmaginabile e sembrò che il tempo si fosse fermato, sentì un enorme bruciore invadergli il corpo, sopratutto la pelle gli pizzicava e gli dava un grande fastidio, e insieme ad esso i suoi ricordi lo investirono e di colpo gli tornò la memoria di tutto il suo passato. Ma seguendo il suo cuore prima della sua mente si parò davanti a Claire e riuscì a deviare quel tentacolo, più affilato di una falce.
Claire, che in quel momento aveva chiuso gli occhi, quando li riaprì vedette Albert girato di spalle che a mani nude aveva deviato quel micidiale colpo ed urlò stupefatta -Albert...! Ma come hai fatto?- in quel momento lui girò la testa e Claire vedette che le ustioni in tutto il viso erano sparite, e lo riconobbe per chi era veramente, ed urlò terrorizzata -allora Chris aveva ragione! Wesker è VIVO!!!!!! Ma perché...perché mi hai salvata?-, lui rispose con dolcezza -Claire, grazie! Da te ho imparato il valore della vita...e poi sono riuscito ad amare veramente una persona e quella sei tu! è la verità...io TI AMO Claire!- lei rimase a bocca aperta, non si sarebbe mai aspettata un risposta del genere e vedette che i suoi occhi erano, così azzurri, profondi e sinceri. Vedette quegli occhi che l'avevano fatta innamorare di lui. Ma dopo pochi secondi mutarono divenendo gialli e poi cambiarono in delle iridi rosse, guidati dalla rabbia e dal desiderio di proteggere, per la prima volta, qualcuno d'importante.
Wesker si voltò verso il mostro e stritolò molto forte il tentacolo fino a schiacciarlo e staccarlo. E delle urla acute si diffusero nella notte.
Dopo di che il mostro invaso dalla rabbia e dal dolore cominciò a tentare di colpire Albert più forte che poté ma lui, grazie al virus-T, era troppo veloce persino per un essere umano. Giocò un po' con lui cercando di confonderlo girandogli attorno.
Intanto i tentacoli picchiavano forte sul terreno nel disperato tentativo di colpire Wesker.
Sheva stava guardando tutta la scena era a bocca aperta; quell'uomo che più e più volte ha tentato di eliminare Chris, quell'uomo che ha ucciso tanto per attuare i suoi scopi e quell'uomo che aveva torturato e manipolato Jill, stava difendendo e proteggendo la sorella del suo peggior nemico.
Albert alla fine afferrò altri due tentacoli e glieli stappò via con violenza e brutalità, sul suo viso comparve un ghigno di piacere nel vedere la sofferenza di quel mostro, poi afferrò la pistola e con assoluta ed incredibile precisione riuscì a colpire il punto debole del mostro, che esso proteggeva molto attentamente con i suoi tentacoli.
Purtroppo quel colpo di pistola non fu sufficiente e Wesker nel prendere la mira non si era accorto che dei tentacoli erano strisciati dietro di lui; lo aveva afferrato, il mostro con rabbia lo scaraventò lontano, in direzione del vulcano. La massa di tentacoli accecata dalla rabbia e dal dolore lo inseguì.
Quando Claire si ritrovò fuori pericolo, con il mostro che si era allontanato, stette per alcuni minuti a riflettere, con una mano appoggiata sulla fronte, ma poi si alzò di corsa, afferrò la mitragliatrice e cominciò a inseguire il mostro. Ma dopo pochi passi cadde, la sua caviglia era slogata per la caduta di prima e gli faceva male, ma poi si ricordò che proprio vicino al cancello d'ingresso dell'ospedale si trovava una vecchia moto da cross ancora funzionante, che dei soldati usavano per andare a prendere dei piccoli rifornimenti, allora montò in sella; riuscì a farla partire e a tutta velocità si lanciò nuovamente all'inseguimento del mostro.
 
Albert atterrò sul pendio del vulcano, la visione di quella lava incandescente gli riportò alla mente quel dolore supremo, quel dolore che aveva provato su ogni parte del suo corpo, che gridava aiuto, quando cadde nella lava diversi giorni prima.
Quando si alzò si voltò verso il mostro e lo vide attraversare la foresta con rabbia e determinazione ad ucciderlo.
Rapidamente Wesker controllò se il suo corpo non avesse subito danni per l'atterraggio, grazie al virus-T era perfettamente intatto, ma sfortunatamente durante il volo la pistola gli era scivolata dalle mani.
Mentre quella massa di tentacoli si avvicinava velocemente a lui, Albert cominciò a riflettere "quel mostro è stato creato dal virus UROBONOROS, scommetto che c'è la TRICELL dietro a tutto e scommetto anche che quella sgualdrina di Excella a passato la formula del virus al suo capo, prima della ultimazione del mio piano qui in Africa, quando UROBONOROS era in sviluppo. Mi chiedo chi ci sia realmente dietro la TRICELL..." preso da questi pensieri Wesker non aveva fatto caso che il mostro era a pochi metri da lui, se ne accorse troppo tardi quando lo colpì in faccia violentemente e lo fece rotolare a terra, si fermò proprio ai bordi del vulcano, dove la lava stava spruzzando ferocemente a diversi metri di altezza da lui.
Il mostro stava caricando verso di lui quando si sentì un forte suono, come se qualcosa di roccioso si stette frantumando. Infatti il bordo dove era stato lanciato Albert riusciva già per miracolo a reggere il suo peso, ma quando anche il mostro gli fu sopra cedette e un bel pezzo di roccia stava crollando verso la lava.
Wesker con la sua velocità ed agilità saltò sopra il mostro e con entrambi i piedi gli schiacciò il suo punto debole, in mezzo alla massa di tentacoli, così facendo si dette una bella spinta facendo un lungo salto; cosi' riuscì ad afferrare una piccola sporgenza di una parete rocciosa stabile che non rischiava di crollare.
Invece il mostro si lamentava ferocemente dal dolore e per colpa di esso rimase paralizzato e cadde nella lava incandescente e dopo pochi secondi non si sentì più nessun urlo acuto che squarciava la notte.
Albert era appeso sopra la lava, si trovava a meno di un metro dal uscire fuori dal vulcano, ma ripensò alla sua vita, e rifletté "è veramente necessario che io viva? Solo per infliggere altra sofferenza? Per il tempo che ho vissuto non ho mai conosciuto l'amore e il vero valore della vita...è davvero bello aiutare gli altri, vedere i loro visi così sorridenti e pieni di gratitudine...l'amore è così irrazionale e schiocco ed è questo che lo rende così meraviglioso, mi ha fatto sentire vivo, mi ha fatto sentire bene come non lo sono stato mai. Preferisco morire come uomo che come mostro! Grazie Claire, grazie di tutto!" confessato questo a se stesso chiuse gli occhi e lasciò la presa.
 
 
Nota dell'autrice:
ecco qua e siamo a 7, badate che c'è un altro motivo del suo improvviso cambiamento l'amore di Claire a liberato in lui qualcosa di speciale che saprete più avanti di che si tratta.
E adesso Albert morirà davvero? lo scoprirete la prossima settimana. Un ringraziamento a chi mi segue e a chi scriverà delle recensioni. Baci a tutti, martamatta   
   
  
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