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Autore: francy13R    03/03/2012    1 recensioni
Francesca, una ragazza dal volto mediterraneo, dagli occhi di un verde limpido e dal sorriso timido, è insicura, vaga tra sogni e desideri che gli altri considererebbero "irrealizzabili", ma solo la sua voglia di volare via farà realmente avverare il suo sogno. Ma ancora non sa quante sorprese le riserverà il futuro, quanti nuovi luoghi esplorerà, quante amicizie stringerà e soprattuto non sa che troverà l'amore proprio quando aveva deciso di rinunciarci!!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5
Stole My Heart




Il mio vestito era sul letto e aspettava solo di essere indossato, ma qualcosa mi bloccava.
Cosa diamine andavo a fare a casa del biondo?
La risposta nella mia testa non era abbastanza soddisfacente: per divertirmi.
Con lui nei paraggi come potevo pretendere di essere me stessa?
La voce rispose: “C'è sempre l'alcool”.

Si ma io non ero una che beveva tanto, non bevevo perchè dovevo liberarmi o dovevo dimenticare qualcosa, io affrontavo tutto senza bisogno di uscire dal mondo per qualche ora e di fare la scema, cosa che non mi usciva tanto bene.

-Fra sei pronta?-, urlò Raffy dall'altra parte della porta.

-Un minuto e arrivo!-, risposi scuotendo via dalla mente tutti quei pensieri contorti.

-Fallo e non ci pensare più-, sussurrai a me stessa e indossai quel vestito.

 

-Harry si sarà addormentato in macchina!-, disse la mia amica controllandosi allo specchio nell'ingresso.

-Senti Raffy ma io devo uscire così? È troppo corto!-, mi lamentai dietro di lei sbirciando il mio riflesso e provando una certa vergogna per le gambe scoperte e il vestito blu che mi arrivava a meno di metà coscia.
L'unica cosa che mi piaceva erano le spalle a puffo che lo rendevano un po' più da me.
E quei tacchi....Ero sicura che mi sarei ammazzata ecco perchè in borsa mi ero messa di nascosto delle ballerine bianche.

Indossai la giacca blu con i risvolti a righe bianche e azzurre e mi sistemai i capelli quella sera lisci.

-Dai andiamo!-.

Raffy indossò il giubbotto di pelle nero per coprire l'ampia scollatura provocata dal suo vestito ultra-aderente, ma dovevo dire che il rosso le donava in più con quei ricci voluminosi sembrava una leonessa.
Arrivate in fondo alle scale sane e salve (solo perchè mi ero tolta i tacchi) scorgemmo la macchina nera di Harry e ci fiondammo al suo interno evitando la leggera pioggia che avrebbe senz'altro rovinato i miei capelli piastrati.

Harry sorpreso abbassò il volume della radio che in quel momento stava trasmettendo “Oh my goodness” di Olly Murs e al momento stesso del ritornello mormorò con gli occhi fuori dalle orbite: -Oh my goodness!!-.
Lo trovai patetico anche perchè il complimento era riferito ad un'unica persona che casualmente aveva tutto il sedere di fuori.

-Raffy copriti!-, le dissi in italiano.

Ero una ragazza abbastanza pudica e certe volte mi vergognavo anche per gli altri.
Lei sbuffò, ma poi si girò e mi sorrise.

-Sei..Siete bellissime!-, disse Harry.

-Tranquillo so di sembrare una prostituta quindi gradirei niente complimenti falsi!-, esclamai.

-Ma va! Siete solo diverse!-.

Mise in moto e per una buona mezz'ora Raffaella non fece altro che ridere e scherzare con il riccio che indossava una giacca rossa (casualità?) sopra una maglia bianca.
Dovetti ammettere che vestito in quel modo poteva passare perfino per un bel ragazzo, ma Raffy sembrava non aver notato nemmeno il suo abbigliamento, era incantata dalle sue fossette da bambino di cinque anni.
Sorrisi sperando che lui ricambiasse, anche se non avevo molti dubbi.

 

Harry accostò la macchina davanti ad una grande casa raggiungibile attraverso un lungo vialetto tra due querce.
Guardandola meglio mi accorsi che dire grande era un diminutivo, quella casa era gigantesca.

I due piani sulla quale si sviluppava si articolavano in diversi complessi, ma si poteva capire che non era un insieme di ville dall'unico portone verde davanti a noi.
Alcuni ragazzi sulla veranda salutarono Harry, ma lui non si trattenne a parlare con loro, invece ci accompagnò fino all'entrata.

La porta si aprì nel preciso istante in cui abbassai lo sguardo per sistemarmi il vestito troppo corto.
Alzando il volto incontrai i suoi bellissimi occhi che mi invitavano ad immergermici dentro.

Scossi la testa e gli sorrisi semplicemente mentre Niall ci faceva entrare in casa.
Con i tacchi ero alta quanto lui.

Appoggiammo le giacche all'ingresso e ci dirigemmo verso il bar improvvisato.
Stranamente il biondo, che guardavo con la coda dell'occhio, si unì a noi e iniziò a parlare con Harry.

Quella sera Niall sembrava l'incarnazione di un dio greco sulla terra, biondo alto e statuario, rilassato e con quel sorriso biricchino.
La camicia di un verde pastello gli circondava i bicipiti in maniera singolare e la giacca blu lo rendeva più adulto della sua età.

-Fra ecco!-. Louis che si era materializzato tra me e Raffaella mi porse un tovagliolo. Lo guardai interrogativa.

-Così almeno ti pulisci la bava!-, rispose lui facendo spallucce.

-Tomlinson smettila di dire cazzate!-, gli urlai, ma lui fece finta di non sentire e continuò.

-Devo dire che oggi sei uno schianto, pensavo fossi più grassa, sai con l'uniforme purtroppo non si notano le curve di una ragazza, beh che dire? Ho scoperto che la secchioncella italiana che sbava per il mio amico è anche una gran figa! Ce la farà la nostra eroina a sconfiggere la favolosa Jessica per aggiudicarsi il titolo di signora Horan?-.

Risi come una scema sentendo quelle parole.
Bevvi quello che Raffy mi aveva passato e che sembrava uno strano miscuglio tra fragola e vodka e abbracciai il moro.

-Non ti ho mai detto una cosa, sei simpaticissimo!-. Sorrisi davanti al suo sguardo malandrino.

-Pff voi ragazze non siete originali per niente-, disse Louis appoggiandosi al bancone con l'aria da divo del cinema.

-Ma io lo dico con il cuore! Le altre lo dicono perchè in realtà vogliono il tuo...ehm!-, risposi io indicando i suoi pantaloni.

Lui rise, in realtà si piegò in due dalle risate ma non capii il perchè.
Svuotai il bicchiere senza neanche rendermene conto.

-Dai andiamo a ballare!-, disse lui. Mi prese per mano e mi condusse nel bel mezzo della pista.

-Ecco! Io in realtà sono una capra a ballare!-, ammisi guardandomi in giro.

-Beh ti insegno io!-, urlò lui per sovrastare la musica.
Solo che quello che mi fece vedere non era proprio un ballo, era più che altro una serie di gesti idioti che mi fecero scoppiare a ridere.
Era talmente buffo.

Poi iniziò a saltare al ritmo di una delle tante canzoni cantate da Pitbull.
Mi prese dalla vita e mi alzò vedendo che me ne stavo lì a fissarlo domandandomi quanto avesse bevuto.

Iniziai a saltare anche io, in modo molto goffo devo ammettere e Louis mi guardò facendo finta di essere orgoglioso di me.

Ad un certo punto quando il DJ, che quella serata era Zayn, cambiò canzone mi sentii stringere tra due forti braccia!
Mi voltai credendo che fosse lo stesso Louis o Harry invece....

Niall??

Oh cazzo!!
Lo guardai forse con uno dei più espressivi sguardi che avevo mai rivolto a qualcuno.

-Non ti ho ancora detto che sei...beh bellissima!-, esclamò, non senza una certa timidezza, al mio orecchio.

Improvvisamente Louis scomparve, scomparve Zayn davanti a me e anche la folla di persone sconosciute attorno a me, Jessica non c'era!
Eravamo solo io e Niall, quel benedettissimo ragazzo che mi faceva esplodere il cuore ogni volta che mi parlava, mi guardava e in quel momento mi accarezzava la vita.

Giurai di non sentire più le gambe.

Solo quando mi accorsi quello che stava per fare reagii.
Forse non mi voleva baciare, forse voleva solo avvicinarsi, sta di fatto che mi allontanai e scappai verso l'ingresso.

Lì, presa da tanta agitazione notai di striscio Raffaella e Harry abbracciati, ma non seppi esattamente cosa stavano facendo.



Afferrai la mia borsa, mi sfilai le scarpe e indossai le comode ballerine.
Infine presi la giacca e un drink mezzo pieno (o mezzo vuoto?) e uscii.

Appena respirai l'aria umida ma fresca dell'esterno mi rilassai.
Non pioveva più e si poteva scorgere nel buio della notte qualche stella, girai per le mura della casa fino a trovare due gradini, che conducevano ad una porta sul retro, sui quali mi sedetti.



Volevo riflettere su quello che era appena successo o meglio non successo ma una sagoma scura me lo impedii.
Avvicinandosi capii che non era altro che....Oddio no! Niall!!

-Perchè non torni dentro dalla tua ragazza? Qui fa freddo e poi voglio stare da sola!-, dissi e notai nella mia voce un che di disperato.
Dio quel ragazzo mi stava portando alla deriva!!!

-Primo, io non ho una ragazza, secondo non soffro tanto il freddo e terzo, sono io che non voglio stare da solo-, disse Niall avvicinandosi.

I suoi occhi.... “Dio Fra ripigliati!!!!!!”

Mi alzai in piedi di scatto, non volevo sembrare debole.

-Beh ma io si, per favore lasciami in pace!-, quasi urlai con le lacrime agli occhi.

Non era possibile che mi facesse piangere, cosa c'era di così grave?
Era per caso l'alcool?


Lui mi raggiunse con due passi veloci ed eccolo, quel sole abbagliante davanti a me!
Aveva anche lui gli occhi lucidi che brillavano nell'oscurità.

Era ubriaco, si vedeva dalla faccia leggermente arrossata.
O forse no! Forse era per il troppo caldo!

Cazzo, non mi intendevo neanche di sbronze per capire se una persona stesse facendo sul serio o no!
Sperai che lo fosse in modo che il giorno seguente non si sarebbe ricordato di nulla.


Salii i gradini sia per allontanarmi da lui che per trovarmi alla sua altezza in modo che potessi controllare le mie emozioni.

-Wow, oggi sei di una bellezza disarmante! Credevo che fossi una bella ragazza ma quello che ho visto stasera va oltre alla bellezza, sei...-, sussurrò lui addolcendo lo sguardo.

Non feci in tempo a pensare che mi seguì salendo i gradini come un fulmine ma appena fu ad un centimetro dal mio volto mi fissò con quei suoi occhi immensi, un oceano in tempesta. In quel momento potevo far ben poco per riprendere possesso della mia mente e soprattutto delle mie azioni.
Era accaduto tutto così velocemente e ora che eravamo a distanza di un soffio il tempo si era bloccato, avvertivo il suo respiro sulle mie labbra, il calore del suo corpo che si infrangeva sul mio, rabbrividii.
A quella mia reazione mi avvolse tra le sue braccia e mi baciò.


Fuochi d'artificio? Esplosione nucleare? Scintille?

Quello che avevo letto nei libri non si poteva minimamente paragonare a quello che provai in quell'istante.
Mi sentii sballottata in un altro universo fatto solo del suo profumo di menta e pino e del suo corpo attaccato al mio.

Mi ritrovai contro il muro di casa sua senza aver fatto neanche un passo all'indietro e quando sentii la sua lingua cercare la mia mi sciolsi tra le sue braccia.
Gli afferrai il volto e lo avvicinai ancora di più a me assaporando ogni secondo di quel momento che solo nei sogni avevo sperimentato.


-Niall, sei qui?-.

Ad un tratto l'incantesimo si spezzò e dovetti affrontare la realtà.

Era la voce di Jessica!

“ Primo, io non ho una ragazza”, quelle parole mi si ficcarono nella testa come dei coltelli appuntiti.
Lo spinsi via da me abbracciando il freddo della notte e corsi via.

Che cavolo avevo fatto?
Appena girato l'angolo mi appoggiai al muro e mi sedetti a terra.
Le lacrime uscirono da sole senza il bisogno di chiamarle per sfogare il mio dolore.
Lui ce l'aveva eccome la ragazza, era solo ubriaco, era ubriaco dannazione!!!


Mi presi a testate contro il mio stesso ginocchio per poi appoggiare la testa contro il muro.

“Quella che ci rimane fregata sei sempre tu cazzo!”

Avvertii un vuoto all'altezza dello stomaco e strinsi la mia pancia tra le braccia, faceva male!!
Faceva troppo male!!

 

 


Dopo non seppi quanto tempo mi ritrovai a fissare le stelle senza una ragione con sguardo quasi apatico.
Udii qualcuno strisciare per sedersi di fianco a me e imitare la mia posizione.

Mi girai leggermente e notai che era Zayn, in quel momento aveva la faccia di un bambino a cui non era stata data la caramella che aveva voluto.

-Che è successo?-, riuscii a sussurrare con la gola secca.

-Lei non mi vuole, sono sicuro che è innamorata di Harry!-, disse lui con gli occhi scuri pieni di lacrime.
Non capii a chi si stava riferendo.

-Io la amo dannazione!-, urlò Zayn verso il cielo blu.
Appoggiai la testa sulla sua spalla mentre lui circondava le mie con il suo braccio e chiusi gli occhi.

-L'amore è una cacca!-.
E mi addormentai sperando che quella serata finisse presto.




 

ecco qua anche il quinto capitolo, se siete arrivati a leggere fino a qui vi voglio davvero bene!!!
sappiatelo!
Baci Fraa :D

  
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