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Autore: _diana87    04/03/2012    6 recensioni
"Questo è uno scherzo..."
Teresa Lisbon restò a bocca aperta quando aprì la porta della stanza d'albergo dove lei e il suo consulente Patrick Jane erano stati inviati in missione sotto copertura.
Un litigio a causa di una coperta.
Un weekend da passare in copertura per risolvere un caso d'omicidio.
Imprevisti, doppi sensi, e il destino sono dietro l'angolo.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Grace Van Pelt, Kimball Cho, Un po' tutti, Wayne Rigsby | Coppie: Jane/Lisbon
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Boo

Boo-yah!!

Vi presento una Jisbon nata mentre ero in dormiveglia hahaha

Quante idee che mi vengono in mente nei momenti meno opportuni u.u

Dopo lo sclero, buona lettura :)

 

 

La copertura, la coperta e oltre.

 

 

Sotto copertura nella stanza da letto.

 

 

"Questo è uno scherzo..."

Teresa Lisbon restò a bocca aperta quando aprì la porta della stanza d'albergo dove lei e il suo consulente Patrick Jane erano stati inviati in missione sotto copertura.

Era accaduta una tragedia.

Nella loro stanza c'era un letto matrimoniale.

Al centro della stanza.

Un letto matrimoniale con federe rosa, a forma di cuore e cuscini rossi... a forma di cuore anche loro.

La dolce e minuta poliziotta si chiedeva cosa ci facesse un letto matrimoniale quando aveva chiesto esplicitamente a Van Pelt di prenotare due stanze, e se proprio non era possibile, almeno una stanza con due letti singoli.

A quanto pare le sue richieste erano state miseramente glissate.

Grace Van Pelt l'avrebbe pagata cara.

Certo, le avrebbe fatto pagare tutte le spese dell'albergo!

Jane non parve preoccupato, anzi, come un bambino si precipitò sul letto facendo una capriola, poi ci si sedette sopra, constatando soddisfatto la sua morbidezza.

Si voltò verso la sua collega, ancora imbronciata sull'uscio della porta.

Lisbon guardava alternativamente prima la stanza e poi il suo consulente con quel sorriso da ebete.

"Non essere timida, Lisbon, e vieni a sentire questo letto... deve essere proprio comodo..." disse Jane e iniziò ad accarezzare il tessuto, e questo provocò una risatina nervosa a Lisbon.

Distolse lo sguardo da lui e si decise ad entrare, chiudendo la porta dietro di sé.

"Ora non startene lì impalato e aiutami a disfare le valigie!"
"Agli ordini, capo!"

 

Teresa Lisbon maledì se stessa il giorno in cui aveva accettato il caso.

"Dai, Lisbon... fammi venire con te... sarà divertente!"

E per giunta sotto copertura! Quando Patrick Jane le aveva chiesto di unirsi a lei, Lisbon aveva dapprima storto la bocca, poi per non darla vinta al consulente, lo aveva assecondato, sfoggiando un bellissimo e smagliante sorriso, tale da far invidia ad una pubblicità di dentifricio.

"Che cazzo sono quegli occhiali da sole?!"

La delicata e minuta agente aveva davanti a sé la sua squadra, la migliore del CBI, che indossava occhiali da sole all'ultima moda.

"I tuoi denti sono così luminosi che ci accecano."

Kimball Cho, l'uomo saggio dalle poche parole aveva parlato.

 

Teresa Lisbon maledì se stessa (di nuovo!) il giorno in cui aveva chiesto a Grace Van Pelt di prenotare due stanze singole, una per lei e una per Jane. Dopo averle scritto a caratteri cubitali "DUE STANZE SINGOLE", qualcosa era andato storto. Per forza.

I problemi erano due: o Grace non sapeva leggere, oppure aveva la memoria corta.

Invece no!

Quello che non sapeva era che Jane si era messo nella postazione di Van Pelt e aveva cambiato prenotazione mettendo "camera matrimoniale". Il biondo consulente aveva pensato che così sarebbe stato più divertente.

Del resto, a Lisbon non sarebbe dispiaciuta la cosa, e Patrick Jane si era accorto da un bel po' di tempo che lei lo perdonava sempre. Si incazzava, è vero, ma poi gli perdonava sempre ogni marachella che combinava.

 

Dopo aver disfatto le valigie, i due finti marito e moglie per copertura, controllarono se le loro cimici erano posizionate e ben nascoste nei propri vestiti. Ci sarebbe stato un gran galà quella sera nell'albergo dove alloggiavano, un hotel di lusso, ed entrambi si erano messi in tiro.

Patrick si era cambiato in camera, indossando uno smoking nero, un classico, coordinato con camicia bianca e papillon nero. La sua cimice era posizionata all'interno del taschino esterno alla giacca.

"Pronto? Prova...1...2...3...Patrick Jane is on the line, yeah!"

"Jane, tutto okay lì?" la voce di Grace risuonava dall'altra parte del microfono.

La rossa poliziotta era stata messa come responsabile dell'apparecchiatura elettronica, essendo lei la più brava con la tecnologia.

Intorno a lei, Cho e Rigsby seguivano la missione con molta attenzione, origliando dal piccolo microfono.

Cho sostituiva Lisbon, essendo il suo secondo nella squadra.

"Splendidamente, Grace! Questi microfoni oltre ad essere piccoli e impercettibili, riescono però a captare qualsiasi rumore!"

"Le gioie della tecnologia!" rispose Grace sorridendo.

"Non mi spierete mica mentre sono in bagno?!"
"Jane... e che schifo!" fecero in coro Cho, Rigsby e Grace, portandosi una mano davanti la bocca per il disgusto.

Patrick se la rideva e sistemando per l'ultima volta il microfono, non curante si diresse verso la porta del bagno della camera.

Aprì la porta per ritrovarsi una saponetta in faccia.

"A-oh."

"Jane!! Ma ti sei scordato che mi stavo cambiando in bagno??"

La splendida poliziotta mora stava finendo di sistemare il suo vestito nero, con una scollatura ovale che lasciava intravedere un effetto di vedonon vedo, legato poi dietro al collo da un fiocco che le cadeva da dietro la nuca fino a sotto le scapole. Il vestito era stretto in tutto e lei faceva il possibile per cercare di abbassarlo sotto il ginocchio... ma invano!

Mentre Teresa faceva una faccia disgustata e un po' scoglionata, forse imbarazzata, Patrick era rimasto a bocca aperta per tutto il tempo e continuava a guardarla dall'alto in basso, facendo cadere l'occhio sulle parti del corpo della donna in bella vista, ovvero: le sue gambe e la scollatura al seno.

Sembrava di assistere ad un deja-vu: l'ultima volta che l'aveva vista con un vestito era quando indossava quel grazioso abito rosa confetto e lui l'aveva definita una "piccola principessa arrabbiata."

"Okay... due cose ho da dirti...prima che tu apra bocca!"

Teresa bloccò Patrick ponendogli il dito indice accusatore contro. Lui, da bravo mentalista e amante del giochetti mentali, rise tra sé e non disse nulla.

Si schiarì la voce, poi iniziò.

"Uno: Van Pelt deve morire, questo vestito mi fa sembrare una prostituta! Due, Jane..." attirò di nuovo l'attenzione del mentalista, che era stato beccato in flagrante mentre le guardava le sue curve "il mio viso si trova a circa 10 cm dal mio seno!..."

Arrossita come non mai, la poliziotta abbassò lo sguardo verso quel suo corpo che non era abituata a vedere così spesso.

Se il cretino davanti a lei prima era solo un cretino, ora appariva un uomo comprensivo e guardava la sua collega con occhi diversi, forse per la prima volta da quando si conoscevano.

La guardava e mostrava un sorriso sincero e genuino, non uno beffardo e furbo.

Il mentalista aveva intuito già da tempo che Teresa provava qualcosa per lui, e del resto anche Teresa si era accorta che più tempo passavano assieme e più lei era presa da lui, e non dai casi che risolvevano.

Dopo qualche imbarazzante secondo, Teresa fece dei versacci e con l'occhio indicò Patrick ad uscire.

"Ops, vero... ti lascio ad un tete a tete tra te e il tuo corpo, che non sei abituata a vedere spesso... così!" disse e le diede un'altra occhiata.

Ma fece in tempo ad aprire e chiudere la porta, evitando un'altra saponetta sul suo volto.

La leggiadra donna in nero aveva una mira infallibile!

Rimase da sola ad osservarsi allo specchio: non era poi così male, solo che a lei non piaceva fare la provocante, e neanche vestire sexy. Era una tipa tosta, cresciuta tra ragazzi, a badare ai suoi fratelli; pochi fidanzatini in età adolescenziale, quindi ogni volta che si metteva un vestito, si trovava sempre in quella situazione di vergogna.

In quel momento stava di nuovo maledicendo Grace per la scelta del vestito...

 

 

* la scollatura di Teresa è come questa ---> http://www.superiorpics.com/pictures2/6468_tunney69441.jpg

   
 
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