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Autore: Kgm92    04/03/2012    1 recensioni
1) Lose Control
2)Gaara's Speech
3)The first night
4)Changing
5)Kazekage
6)Love
7)Helping
8)The first night
9) The end of war
10) Letting go
11) A new life
12) Father's death: "la cerimonia aveva richiamato la partecipazione di ogni singolo abitante del villaggio… beh, quasi tutti in effetti, perché Sabaku no Gaara non vi aveva preso parte."
Una serie di one-shot incentrate su Gaara ambientate dall'esame Chunin in poi: dedicate a tutti i fan del rosso jinchuriki! Leggete e commentate numerosi^^
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kankuro, Sabaku no Gaara , Temari
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Ed eccomi ancora qui con una nuova one shot ambientata appena dopo la resurrezione di Gaara.
Rngrazio K e n d r a e Dark Gaara che hanno aggiunto la mia storia tra le seguite e tra le preferite e sarei molto felice di ricevere anche i vostri commenti!^^
Vi lascio alla lettura e scusate per il ritardoXD
Kgm92

The first night

-Hei Gaara! Dove vai? Sei ancora debole, dovresti riposare!-
-Si, lo so.- rispose semplicemente il Kazekage continuando però a camminare.
Temari stava per andare a prendere di peso il fratello e portarlo in casa, quando venne fermata da Kankuro:
-Lascialo andare, tornerà più tardi.- Temari sospirò: non aveva la forza di discutere con nessuno dei suoi fratelli. Era stremata: allo sforzo fisico degli ultimi giorni  si era aggiunto il terrore di perdere prima Gaara e poi Kankuro, svuotandola di ogni energia, ed ora l’unica cosa che desiderava era stendersi da qualche parte e riposare.

-..kuro, Kankuro, svegliati!-
-Cos..cosa.. Temari! Cos’hai, ehi, calmati!- balbettò Kankuro aprendo gli occhi: la sorella lo stava scuotendo come un’ossessa.
-Temari, basta! Sono sveglio! Cosa succede?- protestò divincolandosi dalla presa della ragazza.
-Gaara.. Gaara non è rientrato! Rieri sera l’ho aspettato in salotto, ma mi sono addormentata e quando mi sono svegliata lui non era in camera. Ormai è notte fonda e.. ho paura Kankuro.- disse mentre gli occhi cominciavano a colmarsi di lacrime.
-Dai Temari, calmati.- disse il ragazzo appoggiandole una mano sulla spalla –E’ sempre di Gaara che stiamo parlando, cosa vuoi che gli sia successo?-
Lo sguardo della sorella si fece distante e Kankuro si morse la lingua, capendo di aver parlato nel momento sbagliato: i ricordi degli ultimi giorni erano ancora troppo vividi e  dolorosi.
-Vedrai: lo troveremo.- concluse semplicemente.


Il corpo si faceva sempre più pesante: sentiva i muscoli indolenziti farsi sempre più rigidi. Forse Temari aveva ragione: avrebbe dovuto andare a riposarsi, ma non aveva voglia di chiudersi subito dentro quattro mura, non dopo quello che aveva passato.
Gaara continuò a camminare per le vie del villaggio: ormai era il tramonto e le strade erano deserte. Per una volta era lui che cercava la solitudine e la calma; la festa per il suo ritorno l’aveva riempito di gioia, ma anche stordito: non era abituato a niente del genere ed ora aveva bisogno di un po’ di pace.
Dopo poco si ritrovò alla base delle mura e decise di salire per vedere il tramonto sul deserto. Durante la salita dovette appoggiarsi varie volte alla parete per aiutarsi, ma non si fermò.
Anche i posti di guardia erano sguarniti, ma questo non lo stupì affatto dato che era stato lui, poche ore prima, a liberare per quel giorno tutti gli shinobi del villaggio dai loro doveri.
Finalmente giunse in cima alle mura e puntò lo sguardo sull’orizzonte. Gli era sempre piaciuto il tramonto, ma se ne era ricordato solo da poco perché per anni aveva annullato qualsiasi altra emozione che non fosse il desiderio di uccidere.
Si appoggiò alla balaustra di roccia ed i suoi occhi turchesi si persero nel rosso del tramonto.
Quasi senza pensarci allungò una mano appena fuori dalle mura ed una piccola manciata di sabbia cominciò a danzare sul suo palmo disegnando curve armoniose.
Quando Gaara si accorse di quello che stava facendo sorrise: il suo controllo sulla sabbia era rimasto invariato, dopotutto.
Quando anche l’ultimo spicchio di sole fu tramontato all’orizzonte decise che era ora di tornare a casa; appena si discostò dalla balaustra, però, si sentì pervadere da un’enorme stanchezza e venne colto da un capogiro. Barcollando riuscì a portarsi seduto con la schiena contro la parete alle sue spalle e decise di chiudere gli occhi per un attimo.


-Kankuro, ancora niente?- chiese preoccupata Temari.
-No, niente..- rispose il fratello.
Temari scosse la testa: era tutta la notte che lo stavano cercando, ma senza risultato. Ormai era quasi l’alba e, se non lo avessero trovato, sarebbero stati costretti ad avvisare il Consiglio.
Temari si sedette in terra e portando il volto fra le mani: Kankuro la osservava, incapace di consolarla ancora, perché ormai anche lui cominciava ad essere seriamente preoccupato.
-Temari, Kankuro!-
La ragazza sollevò lo sguardo e si riportò immediatamente in piedi:-Baki-sensei!- esclamarono all’unisono i due fratelli. Baki era l’unica persona che avevano avvertito e li aveva aiutati per tutta la notte nella ricerca.
L’uomo li raggiunse di corsa:-Allora?- gli chiesero i due ragazzi con impazienza.
Il ninja sorrise:-Seguitemi- si limitò a rispondere.
Kankuro e Temari si guardarono interdetti, ma non replicarono e seguirono l’uomo in silenzio.
Baki li guidò fin sotto le mura e poi, sempre senza dare nessuna spiegazione, cominciò a salire le scale che portavano alla postazione di guardia più alta della città.
Una volta in cima si fermò senza dire una parola e Temari non riuscì più a trattenersi:-E quindi? Perché ci ha portati qui, Baki-sensei?-
Per tutta risposta l’uomo indicò un punto poco più avanti: Temari si voltò e sbiancò:-GAA…umpf!!-
Kunkuro le aveva tappato la bocca e la stava trattenendo per un braccio:-Ma cosa fai? Non vedi?-
Temari lo guardò stupita: anche lui stava sorridendo! Ma cosa avevano tutti?
Sospirò e decise di fidarsi di lui: gli fece cenno di lasciarla andare e tornò a concentrarsi sulla figura abbandonata contro le mura.
Cominciarono ad avvicinarsi piano e quando furono abbastanza vicino da poter scorgere il volto del giovane Kazekage Temari comprese il motivo dei sorrisi del suo maestro e del fratello e non riuscì a trattenere una lacrima di gioia.
Gli occhi del fratellino erano chiuse ed il respiro era calmo e regolare: stava dormendo.
Baki si chinò accanto a Gaara e lo prese in braccio con delicatezza, per evitare di svegliarlo, ed il ragazzo non  diede il minimo segno di essersi accorto di quel cambio di posizione.
-E con questo direi che è ufficiale: il Kazekage si prende un giorno di riposo.- commentò Kankuro sogghignando felice, cominciando a scendere le scale.

  
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