Un
Finale Felice.
Quando
si ama, non vi è nulla di meglio che dare sempre tutto :
la
propria vita , il proprio pensiero , il
proprio corpo e tutto quel che si possiede.
Bisogna
mettere tutto in gioco e poter dare sempre di più.
[ Cit. Maupassant ]
7 Anni Dopo . . .
< Tae ! Sbrigati
a vestirti o faremo tardi ! > urlò Ania dalla camera
da letto di Onew mentre
si finiva di fare una coda da cavallo. In quegli ultimi anni aveva
deciso di
lasciarsi crescere i capelli ,che ora le arrivavano fino al
fondoschiena e
anche se Taemin spesso la pregava di dare una spuntatina, questa
rispondeva
sempre affermando che era sempre meglio lasciarli crescere
all’infinito,
piuttosto che rovinarli passandoci frequentemente nuove tinte sopra.
< Ho quasi
fatto. > rispose salendo le scale e raggiungendola al piano
superiore <
Ehi amore, dov’è Serena? >
domandò guardando all’interno della stanza.
< Minho ha detto
di raggiungerli al parco. Ci siamo solo noi in casa adesso. Meglio
andare altrimenti
ci danno per dispersi > disse chiudendo la finestra per poi
dirigersi nelle
altre camere e fare lo stesso.
Taemin
l’afferrò
per un polso facendola voltare per baciarla con foga < Quando ci
ricapita di
essere da soli in casa? > chiese guardando la ragazza fisso
negli occhi con
sguardo voglioso.
< Dai che ci
aspettano. E poi mi sembra che tu non ti faccia troppi problemi, anche
se ci
sono tutti in casa. > rispose sorridendogli e andando a prendere
le chiavi in
salotto.
< Su piccola,
facciamo una sveltina e poi andiamo. >
< Tae, non siamo
più dei ragazzini alle prime armi che trombano sul tavolo
della cucina. Stasera
faccio quello che vuoi, adesso è meglio andare >
< Ok. Per
stasera non prendere appuntamenti perche sei tutta mia > e la
baciò a
stampo.
Anche se erano
già
sposati da tre anni i due si amavano come il primo giorno che si erano
visti e
non avrebbero mai dimenticato quell’estate di sette anni
prima, quei problemi
che avevano passato e vissuto assieme, quelle risate, quei ricordi
allegri che
erano riusciti a creare, quelle notti magiche …
Era una giornata
meravigliosa, il sole brillava e splendeva sulla magnifica
città di Seoul,
impestata di persone apparentemente così solari e allegre.
Avevano scelto un
momento stupendo per andare a fare un picnik al parco. C’era
quella lieve
venticello estivo sempre gradito che ricordava ad Ania
l’Italia, anche se non
sapeva bene il perche. Da quando era partita aveva rivisto il suo paese
solo
altre due o tre volte, anche a causa del suo nuovo lavoro che la teneva
spesso
occupata: era diventata psichiatra e doveva frequentemente aiutare
ragazzi con
problemi con la droga, con la famiglia, con la loro psiche…
Taemin l’aveva
ritenuto più volte un lavoro
“pericoloso” visto che alle volte Ania si trovava
faccia a faccia con dei carcerati, ma quest’ultima aveva
detto più volte di non
preoccuparsi.
< Guarda !
Eccoli laggiù. > pronunciò Taemin
indicando un gruppo composto da sei persone.
Erano seduti su una
lunga distesa d’erba e appena la mora notò Minho
venirle incontro con un
qualcosa tra le braccia, non ci pensò due volte e corse
verso di lui con un
bellissimo sorriso stampato sul volto.
< E’
proprio una
dormigliona! > affermò porgendole delicatamente la
creatura che teneva fino
a poco prima.
< Grazie mille
Minho per averci pensato tu. >
< Figurati.
E’
davvero bellissima > rispose riferendosi a quella bambina
così piccola e
apparentemente fragile che riposava tra le braccia di sua madre.
Quei pochi capelli
che le rivestivano la nuca erano neri, gli occhietti marroncini e
leggermente
allungati e quelle manine ora poggiate sul petto di Ania. Ci volle ben
poco
prima che i due fossero raggiunti da Taemin.
<
Quant’è bella
tua figlia, maknae? >
< Ahaha! E ti
stupisci? Guarda che bel tronco di figo che ha come padre ! >
ironizzò dando
un tenero bacino sulla guancia alla sua piccola Serena.
< Andiamo a
mangiare va, che è meglio > disse Ania ridendo ancora
per la battuta fatta
dal proprio partner.
Così i tre,
o
meglio, i quattro raggiunsero il resto del gruppo che già
stava mangiando
amabilmente.
< Grazie per
averci aspettati . > disse Taemin sedendosi accanto a Onew. Non
c’è neanche
bisogno di dire cosa stesse mangiando il leader in quel momento.
< Figurati,
è
stato un piacere. > parlò Jonghyun mentre mordeva un
panino al tonno. Seduta
tra le sue gambe, c’era una graziosa bambina di sei anni che
lo guardava con
aria quasi severa.
<
Papà! Avevi
detto che avresti aspettato lo zio Taemin prima di mangiare. >
disse con
quella voce adorabile che hanno tutti i bambini a
quell’età. La piccola aveva i
capelli castani, lunghi e mossi, gli occhi chiari con un taglio
stupendo, ma
non troppo allungati e una pelle chiara.
< Misaki, ormai
lo dovresti conoscere tuo padre. > intervenne Jennifer che porse
un panino
al prosciutto alla bambina.
Si, avevano deciso
di chiamarla Misaki poiche quel nome stava a significare
“bellezza che sboccia”
o qualcosa di simile e per di più Jenn aveva sempre avuto un
debole per i nomi
giapponesi.
< Ahah! Ho come
l’impressione che sia Misaki a dover insegnare a Jonghyun le
buone maniere >
disse Kibum scherzoso andando poi a posare lo sguardo sulla piccola
Serena.
< E io ho come
l’impressione
che se continuerai a difenderla, questa ogni notte viene a dormire in
camera
tua > rispose Jonghyun.
Effettivamente
Misaki, la notte diceva che avrebbe dormito assieme a Jennifer e Jongh,
ma
verso le tre del mattino si alzava e si rintanava tra le braccia di Key
dove
riposava sonni tranquilli.
< A me non
dà
fastidio. Poi col pigiama che le ho comprato è proprio una
meraviglia > si,
peccato che il pigiama fosse fuxia col leopardato nero.
< Non
è vostra
figlia quella che dà fastidio, ma siete voi che fate un
casino assurdo appena
questa cambia stanza e và da Key > disse Onew facendo
andare di traverso a
Jennifer un pezzo di pane.
< Coff, coff !
Te l’avevo detto Jongh che ci sentivano >
affermò Jenn
< Cosa
sentivano, mamma? >
< Niente,
amore….
Ehm… Ania, ieri sera eri tu quella che è rotolata
dalle scale ? > chiese
Jennifer per cambiare discorso.
< Veramente ero
io. Quando Serena si è messa a piangere, sono sceso in
salotto per cercare il
ciuccio, ma non ho visto uno scalino e sono caduto. >
spiegò Taemin
sorridendo a Misaki.
< Agility
è il
tuo secondo nome, eh Tae ? > ironizzò Kibum.
< Ehi Jongh,
quand’è che vi sposate tu e Jennifer? >
chiese Onew.
In tutto quel tempo
ancora non si erano sposati, ma c’era un valido motivo per
cui non l’avevano
fatto : Jennifer avrebbe voluto che al matrimonio fossero presenti i
suoi
genitori e visto che gli anni prima non potevano andare in Corea, si
era sempre
rimandato, ma ora mancava davvero poco prima delle nozze.
< Tra circa tre
mesi. Finalmente > rispose Jonghyun baciando a stampo Jenn.
< Bleaah !
>
disse Misaki ad alta voce alzandosi e sedendosi sulle gambe di Onew.
< Traditrice
> scherzò Jonghyun facendo una pernacchia alla
figlia.
< Dopo pranzo
chi vuole andare al parco giochi ? > chiese ad alta voce Minho.
< IO ! >
risposero tutti all’unisono.
Erano davvero una
grande e numerosa famiglia, forse anche la più strana che ci
fosse. Ma dopo
tutto a loro che importava? Avevano tutto quello che potevano
desiderare, ogni
giorno per loro splendeva e anche se Kibum, Jonghyun, Taemin, Onew e
Minho non
sempre potevano essere presenti, Jennifer e Ania era più che
felici poiché quella
vita, la LORO vita era diventata
meravigliosa grazie a quei due ragazzi.
Ania era stata
salvata da Taemin, il quale le aveva donato un’altra chance,
una figlia, un
matrimonio ed una vita che valeva la pena essere vissuta.
Jennifer poteva
vivere con l’uomo che amava, senza essere più
obbligata a fare niente, senza
essere forzata a fare l’amore con chi non ama.
Entrambe erano ancora follemente
innamorate e quelle due stupende
bambine non erano altro che la prova di quell’amore
così forte che nulla
avrebbe potuto rompere.
Entrambe vivevano senza avere
paura del domani.
Entrambe potevano
liberamente dire di essere
innamorate di una stella.
“
La luce del giorno è come te: potrebbe essere un
po’ infantile, ma
mi piace.
Se
sono al tuo fianco quando mi sveglio, non ho niente di più
da
desiderare.
Voglio
vederti.
Non
pensare che non possiamo amarci perche siamo troppo giovani.
Prima
che sia troppo tardi, prima che io invecchi, puoi stringermi.
Amo
solo te, tanto quanto il cielo.
Sei
veramente la ragione per cui vivo.
Veramente,
veramente, voglio abbracciarti da impazzire.
Stiamo
andando troppo veloci, non è vero?
Ogni
volta che i i nostri cuori s’incontrano, mi chiedo se il
sorriso
che cresce sul mio viso potrà mai raggiungere un angolo del
tuo cuore.
Sussurro
dentro il tuo bell’orecchio, dentro il tuo cuore incerto, i
sentimenti d’amore che provo per te.
Ti
prenderò ragazza, lo so senza di te mi mancheresti.
Ti
vorrò per sempre.
I
miei sentimenti di desiderio e speranza, il mio amore profondo
cresce ancora… Non posso nasconderli a lungo.
Tu
sei la mia ragazza.
Il
mio cuore ti afferrerà e non ti lascerà andare
via.
Lo
senti bene?
Prima
che sia troppo tardi, prima che io invecchi, stringimi.
Posso
dirti che per me sei unica?
Andiamo
tutti insieme : uno, due e tre , iniziamo.
Tu
sei l’unica, tu sei il mio tutto.
Davvero,
davvero, voglio il tuo amore come un pazzo.
Posso
averlo adesso, giusto ?”
[ Canzone
: “ One ,, ]
NOTE FINALI
DELL’AUTRICE
: e
così siamo arrivati alla fine di questa storia che spero
abbiate gradito J
E’
dall’estate scorsa che ci lavoro e non ci posso ancora
credere che l’abbia
finalmente terminata ! ^.^
Voglio
ringraziare :
-chi ha
aggiunto la storia tra le preferite e tra questi
c’è
1
- adela97
2
- Aicchi
3
- FranChan
5
- kikkylove95
6
- Kore_chan00
7
- RISAhottest
8
- Sissi_94
9
- _FedeFreaxx
10
- _Zaynseyes
-chi
ha
aggiunto la storia tra le seguite
1
- adela97
2
- Aicchi
3
- Chrome_th
4
- Federica_25
5
- HyeSoo
6
- katy95
7
- KesHaMaRaKesha
97
8
- KeyKey_Chan
9
- Lollipop
In Danger
10
- MikiMallow
11
- MimiFci
12
- MonaBerr
13
- sam_91
14
- shekkosa
15
- Shinee
16
- SHINee
Girl
17
- TomlinsonCarrots
18
- Zocky
-chi
ha
recensito
Grazie mille !