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Autore: merryluna    06/10/2006    3 recensioni
Se cercate le battaglie sciamaniche... spiacente: non le troverete qui! In compenso vedremo come si muovono i nostri eroi dentro e fuori una stazione di polizia...
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Anna Kyoyama, Manta Oyamada, Ren Tao, Yoh Asakura
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: Incompiuta
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Visto che prima o poi qualcuno si sarebbe infine deciso ad inviarmi il conto dell’oculista, ho pensato fosse arrivato il momento di fare qualche prova con il programma dell’Html e capire per quale caspita di motivo o mi mette un carattere di dimensioni ultraridotte o ad una grandezza tale che può essere visualizzato dalla luna tipo Grande Muraglia...e così ecco che ce l’ho fatta. Un giorno che avrò mooolto tempo a disposizione e non ci sarà mia madre con un fucile in mano a controllare la durata della mia connessione ad internet, provvederò a portare in formato decente tutti i capitoli finora pubblicati. Ah! Se per caso a qualcuno di voi sembrerà di aver letto questa introduzione due volte, non si starà sbagliando: avendo due storie in cantiere, mi è sembrato giusto inserirla in entrambe...Ma passiamo alla fic...

DOPPIOGIOCO E DOPPIOGIOCHISTI
-Capitolo 4-

“Novità?”
“Nessuna: ho controllato le riprese delle telecamere fotogramma per fotogramma e non c’è alcuna traccia.”
“Come diavolo è possibile?!”
“Non so che dirti, amico mio. So solo che quel ladro è un genio” affermò il tecnico lasciando intravedere un pizzico d’ammirazione. “Riesce a ripulire alla perfezione tutti i filmati prima che noi ci mettiamo le mani...”
“E ci sono tracce della complice?” chiese Yoh speranzoso.
Il biondo che aveva davanti scosse la testa e si sistemò gli occhiali sul naso, con un gesto che ripeteva frequentemente.
“Capisco” mormorò l’altro sconsolato.
“In realtà qualcosa ci sarebbe...” incominciò timidamente mentre muovendo le dita sulla tastiera ad una velocità inaudita. “Guarda qui” e gli indicò un punto preciso in alto sullo schermo.
Inizialmente Yoh non vide nulla e poi, un’ombra sottile uscì scivolò fuori da una finestra, scomparendo misteriosamente meno di un secondo dopo. “Cos’è?”
“Inizialmente pensavo fosse una cosa di poco conto, tipo un pezzo di nastro rovinato o robe varie. Ma poi, l’ho analizzato meglio ed ho motivo di ritenere che il buon vecchio Childy abbia commesso un errore. Il primo errore dopo sei mesi di indagini...”
Magari era solo un’impressione, ma Yoh avrebbe giurato che Marco fosse quasi deluso dal fatto che anche Childy potesse sbagliare.
“Ma se tutta la refurtiva rubata è stata prelevata da questa stanza a piano terra da Childy...” iniziò Yoh cerchiando delle zone su una planimetria, “cosa diavolo c’è entrata a fare lei al terzo piano? E soprattutto, cos’ha preso se non ne è stato denunciato il furto?”
Marco lo fissò negli occhi e Yoh capì che non riusciva a comprendere dove volesse arrivare.
“Magari le vittime hanno qualcosa da nasconderci...magari gli è stato rubato qualcosa che non avrebbe dovuto trovarsi nelle loro mani...” continuò febbricitante per la brillantezza della sua deduzione.
“E se semplicemente fosse stata lei a sabotare le telecamere e si trovava su quel piano perchè è lì che si trova il pannello di controllo dell’intero sistema di allarme?” domandò il biondo con naturalezza.
Fu come se Yoh avesse ricevuto un cazzotto in pieno stomaco: allargò la bocca annaspando aria, cercando di dire qualcosa, mentre il cervello gli si era completamente svuotato dopo quell’ipotesi azzardata del tecnico video della stazione. Era una spiegazione così logica! Come accidenti aveva fatto a non pensarci? Aveva già in mente un intrigo coi fiocchi che imbrigliava tutti i maggiori ricconi della città...immaginava già i titoli dei giornali che lo elogiavano per la genialità della sua deduzione e per essere riuscito a catturare Childy e svelare il movente delle rapine... ed ora invece già si figurava la penna irriverente di R.T. che lo sbeffeggiava per aver commesso l’ennesimo buco nell’acqua.
“Potrebbe anche essere...” balbettò malinconico prima di incamminarsi verso il suo ufficio.

“Chi è?” chiese stancamente rispondendo al telefono. Accadeva sempre più spesso che Yoh si interrogasse sul fatto se per caso non fosse diventato un centralinista piuttosto che un rispettabile poliziotto qual’era in realtà.
“Ciao bel poliziotto...” rispose una voce femminile molto provocante. “Hai impegni per questa sera? Perchè in caso avrei in mente un bel giochino da fare con quelle tue manette...”
“Tamao, che vuoi?” la interruppe il ragazzo annoiato.
“Ehi, non vale! Come hai fatto a riconoscermi subito?”
“Ho un telefono che mostra il numero del chiamante...” spiegò ancora più annoiato.
“Ah” sospirò la ragazza.
“Tamao, che vuoi?” ripetè lui.
“Ma allora perchè mi hai chiesto chi fossi se lo sapevi già?” domandò ignorandolo.
“Tamao...”
“Volevo sapere se per caso hai impegni per stasera...”
“Fammi pensare...sì”
“E per domani?”
“Sì”
“E per dopodomani?”
“Sì”
“E...”
“Avrò impegni per i prossimi cento anni, mi dispiace”
“Perchè sei così reticente ad uscire con me?”
“Perchè non può funzionare: tu sei la figlia del mio capo”
“E con questo?”
“E con questo se per caso dovesse esserci qualcosa che non ti va a genio, io mi ritroverei senza lavoro prima di accorgermi di...” non venendogli in mente un termine di paragone decente, Yoh finse di tossire.
“Che c’è, non avevi un paragone decente da farmi?”
“Non dire stupidaggini!” esclamò tra un colpo di tosse finto e l’altro, stupito del fatto di essere stato smascherato.
“Ti sto chiedendo di uscire da buoni amici, nient’altro” continuò la Tamamura imperterrita.
“Considerando che non ci vedevamo da anni, come fai a dire che siamo buoni amici?”
“Be’, appunto: dobbiamo conoscerci meglio...”
“E sia” si arrese Yoh non potendo più sopportare la sua insistenza.
“Passi a prendermi alle nove?”

“Sei sicura che questo non cambierà il nostro rapporto d’amicizia?” Yoh si staccò per un istante respirando a fatica: erano appena le undici, ma stavano già avvinghiati l’uno all’altra a sbaciucchiarsi in un angolo appartato da qualche parte della città.
“Sicurissima” mormorò affannata avvicinandosi di nuovo al suo viso.
“Forse stiamo correndo troppo...” mormorò Yoh slacciando la camicetta di Tamao senza smettere di divorare le sue labbra.
“Stronzate” mugugnò la ragazza stringendo ancora di più il suo corpo contro quello del ragazzo.

“Ma tu guarda che occhiaie!” esclamò Ryu la mattina dopo entrando nell’ufficio dell’ispettore. “Non dirmi che hai passato tutta la notte a riguardarti quelle scartoffie, come al tuo solito?”
“No, non esattamente...” rispose vago Yoh. “Che notizie mi porti?”
L’agente gli porse un giornale: stavolta, con suo grande sollievo, non c’era alcuna traccia di R.T.
In compenso c’era un articolo riguardo ad una mostra di diamanti che sarebbe stata inaugurata proprio quella sera.
“Non ti sembra strano?”
“Cosa?” chiese Ryu sbadigliando.
“Hai sentito parlare della mostra di diamanti?”
“Dimmi solo chi non ne ha sentito parlare! Sono stati mobilitati tutti per il servizio di sicurezza...” disse buttando un occhio sull’articolo in questione.
“Childy non ci sarà...” mormorò Yoh con sicurezza.
“Come fai a dirlo?”
“Pensa a tutte le mostre come questa che ci sono state negli ultimi sei mesi. A tutte le gioiellerie in città. Alle banche. Lui non l’ha mai sfiorate neanche da lontano: colpisce sempre e solo case private. E se fossero veramente i soldi quelli a cui tiene, non credi che sarebbe molto più semplice assaltare una banca od una gioielleria?”
“Forse...ma finchè non lo prenderemo, non sapremo mai cosa gli ronza in quella testa da criminale” sentenziò Ryu ormai avvezzo a quel discorsetto che Yoh tirava fuori di tanto in tanto.
“Secondo me c’è dell’altro. E rimango del parere che i furti di preziosi siano solo un diversivo per distrarci dal suo vero obiettivo...”
“Non so cosa dirti amico mio. Però so per certo che oggi hai invitato una bionda a pranzo...ricordati di non far tardi all’appuntamento!”
“E chi se la scorda quella!” esclamò ripensando alla tipa che aveva rimorchiato la mattina prima.

“Come come come?” strillò Manta istericamente facendo finire a terra una pipetta di vetro.
“Guarda quello che fai!” esclamò Anna sentendo infrangersi l’attrezzo. “Cosa c’era dentro?”
“Acqua” rispose il tappetto scordandosi momentaneamente il motivo che l’aveva tanto turbato. “Ehi! Non cercare di cambiare discorso!”
“Non sto cercando di cambiare discorso” disse lei stancamente afferrando dei vestiti dall’armadio. “Che te ne pare di questo?”
“Troppo volgare” commentò Manta. “Ehi! Lo stai facendo di nuovo!”
“No Manta, non lo sto facendo.”
“Sì!”
“No”
“Sì”
“No”
“S..”
“Hai intenzione di continuare ancora a lungo?” s’informò noncurante.
“Spiegami solo perchè oggi vai a pranzo con il poliziotto che ci sta dando la caccia!”: era semplicemente inviperito.
“Non vado a pranzo con il poliziotto che ci dà la caccia!” replicò la ragazza posandosi davanti allo specchio ora un completo nero ora uno grigio. “Vado a pranzo con il poliziotto che dà la caccia a Childy ed alla sua presunta complice. È diverso”
“Tu dici?”
“Sì” affermò sbarazzandosi del completo nero. “Che ne pensi?”
“Non è male” ammise facendo spallucce. “NON CAMBIARE DISCORSO!”
Anna sbuffò. “Dimmi”
“Visto che io sono Childy e tu sei la mia complice, mi spieghi il tuo punto di vista?”
“Io sono Anna Kyoyama. E tu sei Manta Oyamada” disse la ragazza seria.
Manta la guardò come se fosse impazzita. Correzione: era impazzita. “Bene, se per caso avessi qualche dubbio sulla mia identità, ora tu l’hai egregiamente fugato.”
“Non essere cretino! Voglio dire che io, in questo momento, sono una ragazza normale che ha conosciuto un ragazzo normale ed ha accettato un appuntamento. Non una ladra che sfugge dal suo inseguitore...” continuò guardandolo dallo specchio cercando un’acconciatura adatta ai capelli.
“E perchè tra tutti i ragazzi normali, questa ragazza normale avrebbe scelto uno che di mestiere fa il poliziotto?”
“Perchè è l’unico che mi abbia chiesto un appuntamento dopo tanto tempo” spiegò con semplicità.
“E Miroku?”
“Ok, è l’unico carino che mi abbia chiesto un appuntamento dopo tanto tempo” si corresse prontamente.
“E Takeo?”
“L’unico carino e non particolarmente montato che mi abbia chiesto un appuntamento dopo tanto tempo” si corresse per la seconda volta.
“E...”
“Basta!” lo interruppe esausta. “E poi potrebbe tornarci utile, non c’avevi pensato?”
“Secondo me questa storia porterà solo rogne. Ricordati che quando ti metterà le manette intorno ai polsi, non avrà pietà per te perchè un giorno hai accettato un suo invito a pranzo...” sentenziò Manta cupo.
“Torna a preparare quell’acido, chè devo cambiarmi” disse fingendo di non aver sentito. “E ricordati di affilare la mia unghia finta”
“Sarà fatto. Per quanto riguarda i capelli, sono meglio sciolti” sospirò chiudendo la porta, sapendo già che avrebbe fatto il contrario di quello che le aveva suggerito.





 
Bene, eccomi qui: che settimana stressante, gente! E se penso che da qui in avanti sarà sempre così...come posso resistere lontana dalla tastiera? ù__ù È anche per questo che gli aggiornamenti potrebbero subire ulteriori ritardi: sto cercando di organizzarmi portandomi dietro un piccolo block-notes per scrivere nei momenti di pausa, ma almeno questa settimana non mi è stato possibile...cmq in linea di massima, il “nostro appuntamento settimanale” dovrebbe essere il sabato. So bene che oggi è venerdì, ma questo è un capitoletto che avevo già scritto per buona parte ed a cui mancava qualche piccola correzione...
Ma ve la volete fare una risata? Mi sono presa il numero speciale di Shaman King (quando verrà il giorno in cui potrò finire di leggerlo? Bah. Sarebbe divertente raccontarvi di come ho sconfitto una rivale nell’acquisto dell’ultima copia disponibile, ma ve lo risparmio...) ed ho fatto il test delle ultime pagine: mi è uscita fuori la personalità “Manta”. Lì per lì mi sono un po’ abbacchiata, ma quando ho letto le risposte che avrei dovuto dare per ottenere un altro tipo di personalità (la più spassosa quella di Ren, che vede l’incendio di casa propria come una buona occasione per sterminare tutta la famiglia!) ed i relativi profili (leggetevi quello di HoroHoro: c’è davvero da ridere!)...be’, ho tirato un sospiro di sollievo!



Lady Antares: Ciao Lady! So cosa intendi col discorso dell’ “essere cretina”. Io fino all’anno scorso usavo un metodo anti-depressivo proprio basato sul fare la deficiente per evitare di pensare alle cose brutte. Funzionava, ma ora non ho più voglia di impegnarmi a fare l’allegra a tutti i costi quando non lo sono...
Tranquilla: niente triangoli e figure geometriche di ogni sorta, stavolta (anche se da questo capitolo non si direbbe...). Del resto, diventerei monotona...Per quanto riguarda Tamao, nel manga è poco più che una bambina e quindi ho pensato di farla crescere un po’ e liberarla di quella timidezza e goffaggine che la caratterizza. Ma se devo essere sincera, non so ancora quanta importanza avrà in futuro il suo personaggio, soprattutto perchè io e lei non andiamo molto d’accordo... Adesso che però dovrò passare tutto il giorno lontano dal computer per via delle lezioni (uscendo di casa alle sette di mattina e rientrando alle sei di sera), confido nel mio block-notes “fissa idee”, perchè sennò la vedo difficile in questo orribile quadrimestre...
Il parrucchiere? Principalmente lo scelgo in base a due cose: la piega che ti fa e le conversazioni intelligenti. Il taglio mi interessa relativamente, visto che non sono una a cui piace variare ed alla fine ho sempre i capelli un po’ lunghetti e leggermente scalati. L’attuale parrucchiera riesce a fare una piega leggermente mossa che mi piace un sacco e, siccome è una a cui piace leggere, discutiamo dei nostri gusti a riguardo. E se consideri che finora non le ho mai sentito dire niente sull’argomento reality, per me è il meglio che potessi trovare.
Che carina! Controlli ogni giorno se ho aggiornato? Come ho detto prima, dovrei aggiornare nel fine settimana, ma dipende dagli impegni. Cmq, se vuoi ti mando un mail così ti avverto in tempo utile se dovessero esserci dei “cambi di programma”. Fammi sapere, ok? Nel frattempo, ti schiocco un megabaciotto.

Marylchan: Che bello! Una new-entry! Scusa, ma trovare nuovi lettori mi fa sempre quest’effetto...Sono contenta che la storia ti piaccia e che la trovi divertente...

Kagome92: Grazie per avermi avvisato del “cambiamento”! Spero che anche questo capitolo sia stato di tuo gradimento!

ED: Conosco quella parolaccia...scuola...brrr, ho i brividi solo a pensarci! Scherzi a parte, se accantoni i prof antipatici, i compiti, le interrogazioni e compagnia bella, concentrandoti solo sui compagni, non è poi così male...Eh già, la iena Ed: è troppo simpatica e secondo me, in quel trio di pazzi, sotto sotto è la più furbetta. Ma visto che il tuo nick non ha niente a che vedere con lei, passiamo oltre (a proposito: grazie per la spiegazione. È che io ho un po’ una fissa sui motivi che portano la gente a scegliere un nick piuttosto che un altro...). Grazie per i complimenti!^^ E se in futuro dovessi scorgere qualche errore che m’è sfuggito, mi raccomando non esitare a farmelo notare così vi pongo rimedio...Alla prox!

Coldfire: Perdono accordato...tranquilla! Commenta quando puoi: l’importante è che leggi...
  
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